Palazzo Borghese la location ideale per il vostro evento

salotto-di-mezzoPalazzo Borghese rimane uno degli edifici più rilevanti della città, mantenendo lo splendore ed il fasto di un tempo, per l’unicità della location, la preziosità degli ambienti l’arredamento sfarzoso e un’atmosfera fiabesca nonché la versatilità del Palazzo Storico è il luogo ideale per organizzare eventi  raffinati e di classe,  eventi di prestigio e a presentazioni d’immagine di alto livello la location ideale per qualsiasi tipo di evento cene aziendali o di gala o di auguri, concerti, esposizioni, sfilate, matrimoni, degustazioni, cooking show, gala dinner, congressi, aperitivi, eventi a tema, after dinner,meeting, servizi fotografici,convegni, ..

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Palazzo Borghese è una  perla nascosta nel pieno centro storico di Firenze,a due passi da Piazza del Duomo e Piazza della Signoria è un palazzo in pieno stile neoclassico, gioiello architettonico e artistico, resterete a affascinati dall’imponente scalone d’onore, la “Galleria” o “Salone delle Feste” e la Sala degli Specchi sono meravigliose manel suo complesso sfarzoso tutto affreschi, stucchi, nicchie, statue,colonne e tendaggi,bassorilievi vi lascerà senza parole

allestimento-eventiLe Serate Rinascimentali sono uniche, gli ospiti potranno assaporare l’emozione di una notte rinascimentale nella cornice del palazzo con musiche e costumi tipici dell’ epoca. La cena servita da camerieri in costume,fa riassaporare l’atmosfera tipica degli antichi banchetti fiorentini del XV secolo, la cena seguirà il tema dell’ epoca verrà allietata da musicisti, ballerini ed un divertente giullare coinvolgendo i partecipanti facendoli indossare ad alcuni di loro i tipici costumi e di accompagnarli in piccoli, semplici passi di danza.

Oltre all’esclusività del palazzo e la cura negli allestimenti , il catering interno di eccellente livello offrirà una proposta culinaria ampia e adatta a soddisfare ogni esigenza con materie prime d’eccellenza e la presentazione impeccabile dei piatti da una cucina internazionale di alto livello ma all’occorrenza anche a menù personalizzati

Palazzo Borghese è una location ideale per organizzare un matrimonio esclusivo e
indimenticabile, un matrimonio da favola, incorniciando la promessa d’amore in un contesto unico Ogni evento acquista così un gusto elegante, raffinato, storico grazie alla location caratteristica.

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Filling Empty Rooms e Far finta di essere umani Antonio Colombo Arte Contemporanea

image001Filling Empty Rooms e Far finta di essere umani Antonio Colombo Arte Contemporanea

Luke Pelletier | T.L. Solien _ Filling Empty Rooms
DAST _ Far finta di essere umani

Luke Pelletier | T.L. Solien

Filling Empty Rooms

Antonio Colombo Arte Contemporanea è lieta di presentare Filling Empty Rooms, la doppia mostra personale degli artisti americani Luke Pelletier e T.L. Solien, a cura di Michela D’Acquisto e Renato Montagner.

image002Il giovane Luke Pelletier espone un corpo di lavori dalla vibrante energia pop, fortemente influenzati dalle culture punk e skate, in una celebrazione che al contempo è denuncia della società consumistica statunitense; sono una fresca contrapposizione alla maturità di T.L. Solien, protagonista dell’arte americana dell’ultimo trentennio, che nelle sue tele fonde con abilità astrattismo e figurazione, nella creazione di un linguaggio pittorico altamente personale attraverso il quale affronta i grandi temi della vita.

Luke Pelletier (California, 1993), vive e lavora a Los Angeles, CA.

T.L. Solien (Fargo (ND), 1949), vive e lavora a Madison, WI.

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Far finta di essere umani

All’interno di Little Circus, lo spazio della galleria dedicato ai progetti speciali, l’artista italiano Dast, pioniere dell’underground nostrano, presenta una serie di lavori che, tramite l’archetipo del robot, esaminano i rapporti interpersonali e la solitudine dell’uomo moderno.

DAST (Vicenza, 1966) vive e lavora a Vicenza.

Le mostre inaugurano giovedì 6 Aprile alle ore 18.30

e resteranno aperte fino al 20 maggio 2017

da martedì a venerdì, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00 – sabato dalle 15.00 alle 19.00
Clara Buoncristiani PR&Communication Studio | viale MonteGrappa, 14 (Milano) – via Zuccari, 14 (Brescia) | studio@clarabuoncristiani.it | clarabuoncristiani.it

‘Pummà’: nuovo corso per gli atelier della pizza di Bologna

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Foto pizza

‘Pummà’: nuovo corso per gli atelier della pizza di Bologna e Milano Marittima. Entro aprile lo sbarco a Ibiza con proposte gourmet rigorosamente made in Italy

Antiche farine macinate a pietra e Lievito Madre per gli impasti, ingredienti eccellenti
per le farciture, collaborazioni al top in cucina e davanti al forno, menù stagionali
con incursioni stellate e un innovativo stile dentro i locali.
Ecco la ricetta che rende Pummà punto di riferimento per i nuovi trend
della pizza gourmet in Emilia Romagna

Forni e bancone come sul palcoscenico. Tutt’attorno un anfiteatro di tavoli… E sua eccellenza le Pizza a fare da prim’attore. Pensati come un ‘teatro del gusto’ dal designer Adriano Cucca che ne ha firmato il recentissimo restyling interno, i due locali a marchio Pumma’ di Bologna (via Murri) e Milano Marittima (viale Romagna) raccontano una nuova storia tutta italiana di pizza d’autore. Antiche farine macinate a pietra e Lievito Madre per gli impasti, ingredienti eccellenti per le farciture, collaborazioni al top in cucina e davanti al forno, menù stagionali con incursioni stellate, sono gli ingredienti di un successo che da Bologna e dalla Romagna la Grifondoro, società titolare di marchio e gestione, è in procinto di esportare in altre regioni d’Italia e all’estero.
Dopo la separazione da ‘O’ Fiore Mio’ di Faenza, c’è tanta adrenalina e aria di nuove aperture. La prima, entro il mese di aprile, nel centro di Ibiza sulla banchina del porto vecchio dove tutto l’anno attraccano gli yatch più esclusivi e fiorisce la movida. La seconda a Milano la cui apertura nel timing della Grifondoro è fissata per l’inizio dell’autunno. Tutti i locali saranno a marchio Pumma’ e gestione diretta, condivideranno cura degli interni, filosofia delle preparazioni, esclusività di ingredienti e fornitori, carta del beverage con birre artigianali, vini e bollicine, formazione del personale, estro e professionalità davanti a forni e fornelli, consulenze e collaborazioni stellate. E naturalmente la ‘gestione del fresco’ tramite spedizioni aeree settimanali. Il tutto grazie a un accordo con la piattaforma ‘Adriatica Logistics’ di Forlì di proprietà di uno dei soci del gruppo Pummà, che garantirà sulle tavole di Ibiza e Milano gli stessi prodotti e la stessa freschezza di quelli serviti a Bologna e Milano Marittima ma soprattutto il Lievito Madre.
A coordinare l’intero progetto Pizza, in Italia e in Europa, dallo scorso 15 marzo è stato chiamato Beniamino Bilali, uno dei più grandi maestri pizzaioli italiani che, partendo da ‘O’ malomm’ di San Patrignano, in dieci anni di rivoluzionario lavoro ha saputo trasformare la qualità della pizza, utilizzando materie prime eccellenti e applicando tecniche innovative di lievitazione e fermentazione naturale. Bilali ha deciso di fermarsi a Bologna e di mettere il suo estro e la sua esperienza a servizio del progetto Pummà, sposandone rigore e filosofia. Insieme a lui a formare la ‘brigata di pizza Pummà’ Giulio Rinaldi, maestro pizzaiolo ‘residente’ del locale di via Murri a Bologna, Marco Baldassarri a Milano Marittima e collaborazioni importanti come il maestro panificatore Giuliano Pediconi, docente in numerosi ed importanti corsi nazionali ed internazionali di specializzazione sugli impasti base, le paste lievitate e l’utilizzo del lievito naturale.

Bologna
Tutto vetri e dehor con 100 coperti all’interno e 50 all’aperto, Pummà Bologna occupa l’intero pianoterra di un bel palazzo fine ottocento che sta proprio al centro del nuovo distretto gourmet della città, a pochi passi dal ristorante dello chef stellato Bruno Barbieri e del prestigioso Acqua Pazza. Nel locale, impasti, creatività e farciture sono affidate al mastro pizzaiolo Giulio Rinaldi che vanta in curriculum esperienze a tre stelle alla mitica Francescana dello chef Bottura e alle Calandre dei fratelli Alajmo. In menù, ad integrare la pizza, anche specialità della tradizione che strizzano l’occhio alla Romagna con le paste fresche fatte in casa del laboratorio artigiano ‘Antichi Sapori’ di Modigliana e i cappelletti in brodo di memoria artusiana in perenne disfida con il bolognesissimo tortellino.
Inaugurato lo scorso giugno al civico 103 di via Murri, il locale eredita una tradizione che si intreccia con la storia della città. Proprio lì al 103 c’erano i tavolini e i bigliardi dello storico Bar Bologna che trentacinque anni fa si trasformò nella panineria di Franco e Beppe, la prima ‘paninoteca’ della città, per poi diventare l’inglesissimo Bobby’s pub dal monumentale bancone. Lo scorso anno la svolta con la completa ristrutturazione che ha trasformato il locale nel santuario bolognese della Pizza gourmet.

Milano Marittima
Aperto in viale Romagna dalla primavera del 2013 Pummà Milano Marittima è stato oggetto nel gennaio scorso di un attento restyling realizzato dal design Adriano Cucca, lo stesso che ha firmato il locale di via Murri a Bologna, riprendendone, anche dal punto di vista strutturale linee e filosofia. Protagonisti, al centro dello spazio, sono banconi e forno a vista, mentre i tavoli organizzati in un centinaio di coperti sono disposti ad anfiteatro, all’interno e nel dehor estivo. In poco tempo accreditato tra i locali più apprezzati e recensiti della modaiola località romagnola per la grande qualità delle pizze, la filosofia degli impasti e delle materie prime usate per le farciture, Pummà Milano Marittima si è imposto anche per la continuità del servizio scommettendo su una proposta di apertura serale tutto l’anno, scelta pressoché unica a Milano Marittima. A firmare le pizze d’autore il maestro Marco Baldassarri, il ‘pizzaiolo-ingegnere’ che a tre esami dalla laura magistrale ha lasciato il libro dei calcoli per abbracciare le severe tecniche di lievitazione e impasto e la filosofia delle farciture. Ma Baldassarri alla corona d’alloro non ci ha voluto rinunciare e la sua ‘laurea’ se l’è presa nel 2015, guadagnandosi il podio come secondo miglior pizzaiolo d’Italia nel concorso milanese ‘Pizza Chef Emergente’

I punti di forza

Venticinque le pizze in carta, 10 della tradizione 15 da degustazione, una spiccata stagionalità nei menù proposti, una carta degli oli extravergine da varie regioni italiane, grande attenzione al bio e al gluten free, con i prodotti del pastificio Verrigni di Roseto degli Abruzzi, una puntuale selezione di vini e bollicine con Champagne, Franciacorta e Lambruschi emiliani, e una carta stagionale delle migliori birre artigianali italiane e del territorio. E, da Pasqua a settembre un bar corner esterno, a Milano Marittima ogni week end e a Bologna, montato su un carrettino vintage, ogni giovedì sera, per gustare all’aperto cocktails e frullati.
Ma quali sono i punti di forza di Pummà? In primis la qualità top dei prodotti utilizzati per le farciture delle pizze, che attingono alle eccellenze gastronomiche del Belpaese con richiami ai presidi slow food appositamente selezionati, come i pomodori pelati di Terra Amore e Fantasie di Sant’Antonio Abate, la mozzarella fior di latte e la bufala campana del Caseificio Casolare di Alvignano, la burrata pugliese del Caseificio Palazzo di Putignano i capperi di Salina, le olive di Gaeta e molti altri Presidi Slow Food. Eccellenze abbinate ai prodotti stagionali del territorio, le verdure freschissime acquistate direttamente nei mercati di Cesena e Bologna, i formaggi della Romagna Toscana della Fattoria Le Guide di Tredozio, il prosciutto di Parma Dop di Casa Graziano, i salumi di Mora Romagnola e la mortadella di Silvio Scapin, una bottega artigiana, un po’ macelleria un po’ norcineria aperta dagli anni settanta all’ombra dei portici bolognesi. Discorso analogo vale per gli impasti, realizzati con farine integrali macinate a pietra di soli grani italiani come quelle del Mulino Paolo Mariani di Barbara in provincia di Ancona; farine utilizzate senza additivi aggiunti per mantenere la presenza del germe di grano e Lievito Madre, realizzato con farina di grano tenero, acqua e diverse antiche varietà di frutta con lievitazione e maturazione prolungata dalle 24 alle 48 ore al fine di ottenere impasti leggeri e facilmente digeribili. Ad accompagnare qualità e innovazione nel piatto la grande cura dell’ospitalità che fra i tavoli dei locali significa comunicazione e racconto dei prodotti e del territorio da parte di un personale in formazione continua. Una filosofia che nei locali Pummà farà scuola anche all’estero.
Arricchiti dal tocco glamour della illustratrice Agnese Baruzzi che cura l’immagine degli interni, dagli elementi della mise en place al packaging, i locali a marchio Pummà offrono anche un corner dedicato allo shopping dei prodotti del food e degli accessori di cucina che li trasformano in bottega artigiana dalle mille opportunità. Istallazioni e mostre d’arte ceramica che si alternano di sei mesi in sei mesi regalano agli ambienti la capacità di rinnovarsi con gusto e originalità.

Ufficio Stampa – Agenzia PrimaPagina

Maurizio Magni – Filippo Fabbri- Cristina Zani

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Teatro Filodrammatici: la trattativa Stato-mafia con Bebo Storti

Il TestimoneTeatro Filodrammatici: la trattativa Stato-mafia con Bebo Storti

Il giorno domenica 26 marzo si terrà un nuovo imperdibile appuntamento con la Rassegna teatrale “Il Punto in Movimento” organizzata dal Teatro Filodrammatici di Treviglio, per la direzione artistica di Lele Gaballo, dedicato alla memoria dei crimini di mafia.

Si tratta dello spettacolo “Il Testimone” diretto e interpretato da Bebo Storti e Fabrizio Coniglio. Dopo il loro fortunato lavoro teatrale “Suicidi” i due attori continuano il percorso di indagine raccontando un episodio tristemente dimenticato dalla memoria collettiva: l’assassinio di Giacomo Ciaccio Montalto, primo magistrato a indagare i rapporti fra la mafia di Trapani, legata a doppio filo con quella statunitense, e i narcotrafficanti.

Lo spettacolo è stato scritto insieme al giudice Mario Almerighi, ex presidente del tribunale di Civitavecchia, che ha combattuto una battaglia personale per dare giustizia all’uccisione dell’amico magistrato, un’azione che ha condotto alla scoperta di inquietanti rapporti tra pezzi di stato e potere mafioso.

Si tratta di un’occasione importante per meditare su un racconto, a tratti ironico, dedicato alle intromissioni dei vertici più alti delle istituzioni in un processo tramutatosi in un cammino tortuoso verso la verità su un omicidio mafioso.

Già in cartellone al Teatro Franco Parenti di Milano lo scorso anno, “Il Testimone” arriva sul territorio e diventa un appuntamento da non perdere anche in occasione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie del 21 marzo.

Lo spettacolo avrà inizio alle ore 21.00 presso Teatro Filodrammatici, Piazza Santuario, 3. Ingresso 20€, ridotto 14€ con un delizioso aperitivo a fine serata nel foyer. E’ possibile prenotare o acquistare il proprio biglietto on-line al link: https://filodrammatici.18tickets.it. Per ulteriori informazioni visitare il sito www.teatrofilodrammaticitreviglio.it o scrivere a info@teatrofilodrammaticitreviglio.it

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FenImprese Firenze adotta la piattaforma digitale FenPlace

Top Model anni '90 (1)FenImprese Firenze adotta la piattaforma digitale FenPlace

Ritrovarsi insieme è un inizio, restare insieme è un progresso, ma riuscire a lavorare insieme è un successo.
(Henry Ford)

FenPlace, piattaforma digitale di comunicazione diretta tra imprese, rappresenta un modo nuovo per creare reali opportunità di crescita territoriale per le aziende associate al circuito FenImprese.
Grazie a questa piattaforma di e-commerce, a cui gli associati FenImprese possono richiedere gratuitamente l’iscrizione, le aziende hanno l’opportunità di creare rapporti prosciutto di parma (1)commerciali di collaborazione diretta, creando delle vere e proprie sinergie nazionali che, a lungo andare, possono generare una rete di rapporti su larga 13335749_476782459184501_3166765191064142078_nscala.
Si tratta di una novità assoluta, nel campo associativo datoriale, in quanto, per la prima volta, non si discute di convenzioni cartacee visualizzabili da un sito internet, bensì, attraverso FenPlace, la singola azienda del circuito FenImprese avrà la possibilità di proporre agli associati di tutta Italia una interessante scontistica sui propri prodotti/servizi, infatti la tessera attiva FenImprese permetterà alla pastastessa azienda associata di beneficiare degli sconti proposti dagli altri associati, creando delle nuove relazioni imprenditoriali a costo praticamente nullo.
Infatti le aziende associate, fornendo a tutti i tesserati uno sconto sul proprio listino ufficiale, avranno la possibilità di ampliare il proprio raggio di vendita, aumentando le relazioni di fornitura e accedendo al network a prezzi realmente vantaggiosi, creando un vantaggio competitivo sia per costi aziendali, che per prezzi di vendita del prodotto finale.
prosciutto di parma (1)Si aprono così per gli associati forme commerciali più veloci, una sorta di strategia di le trecciaiole della pagliamarketing proprio per facilitare i propri settori di impresa, che ha come obiettivo quello di dare risalto ed aumentare le visite, gli accessi, le utenze e quindi le conversioni ad uno specifico sito web per la vendita di prodotti o servizi specifici, permettendo così di aumentare il numero di clienti e fidelizzare i clienti già acquisiti. Verranno ottimizzati così, attraverso la piattaforma FenPlace, i settori del fashion per diventare una fashioncommunity, settore del turismo, settore del food che si trasformerà in una foodcommunity, dell’artigianato nelle sue variabili per diventare una Vetreria Muranoartisancommunity, la piattaforma FenPlace diventerà per gli associati una sorta di social network nel processo di vendita, strumento operativo di un sistema dinamico e giovane Vetreria Muranocome è FenImprese, Associazione fatta da giovani, indispensabile in un mondo diventato sempre più veloce e competitivo.
Un network importante, attivato dal marketing diretto, promosso dai tecnici del comparto ITC FenImprese, che avranno il compito di promuovere l’associato anche attraverso l’applicazione dedicata agli smartphone: il singolo associato FenImprese potrà effettuare in tempo reale transazioni commerciali su tutto il territorio nazionale.
L’iscrizione è estremamente semplice: l’associato potrà richiedere il modulo di adesione gratuito presso l’ufficio zonale più vicino di FenImprese, fornendo una breve descrizione della propria attività e sarà l’Associazione stessa, grazie al proprio Team tecnico, che curerà l’inserimento dell’azienda nel mercato digitale, dando così la maggiore visibilità possibile agli associati potenziali fruitori di prodotti offerti dal mercato.

A Momevi l’enologia si interroga sui temi chiave sostenibilità, tecnologia, ambiente

A Momevi l’enologia si interroga sui temi chiave:sostenibilità, tecnologia, ambiente

Fiera Faenza Dal 24 al 26 marzo 2017 in Fiera a Faenza insieme a 90 espositori e un ricco programma convegni

Faenza – Prima voce dell’export agroalimentare italiano, identificazione con il territorio sempre più marcata, annata speciale per la Romagna che festeggia i 30 della Docg dell’Albana e i 50 anni della Doc Sangiovese. Il vino italiano è sempre più protagonista nelle tavole di tutto il mondo. Un’enologia che a Faenza si interroga su temi chiave del suo futuro: sostenibilità, tecnologia, ambiente. Tutto questo a Momevi (Mostra meccanizzazione vitivinicoltura) in programma nel centro fieristico della città manfreda dal 24 al 26 marzo in contemporanea alla Mostra Agricoltura Faenza (Maf).

Insieme alla parte espositiva che vedrà la presenza di 90 operatori specializzati provenienti da tutta Italia, sarà presente un ricco programma di convegni sulle principali tematiche dell’agricoltura italiana. Vitivinicoltura in primis.
Il primo appuntamento venerdì 24 marzo alle 14,00 con l’incontro “Le opportunità in campo per la produzione viticola”, promosso da Image Line. Prima tappa 2017 dell’Agroinnovation tour in collaborazione con il Museo di Scienza e Tecnologia di Milano, il focus pone l’accento sul PAN (Piano d’azione nazionale) per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari al servizio delle aziende vitivinicole, e gli strumenti digitali in sostegno degli operator

Sempre venerdì alle 15 (sala Zanelli) riflettori puntati sul tema “Mineralità del vino e del suolo: c’è un nesso?”. Mineralità è un termine oggi molto di moda nel mondo enologico, eppure non sono ancora chiari i suoi confini. Il suolo è indubbiamente uno degli elementi che più incide sulle caratteristiche della materia prima che poi dà origine al vino e ancora ha bisogno di essere studiato e capito. Gli studi del suolo possono aiutare a caratterizzare meglio i vini, per presentarli meglio anche e soprattutto sul mercato estero. Considerato che circa la metà del vino prodotto in Italia viene consumato all’estero, quali sono i ‘desiderata’ dei consumatori di vino d’oltre confine? Da qui questo incontro che mette a confronto agronomi, ricercatori, università, istituti di ricerca, istituzioni.

L’agricoltura di precisione invece è al centro dell’incontro di sabato 25 marzo alle 10. L’agricoltura di precisione, già diffusa in molte aree agricole del mondo, si sta diffondendo anche nel settore viticolo dove dà informazioni oggettive al viticoltore per ottimizzare le sue scelte. Il tema è molto attuale e comprende tecnologie innovative – satelliti, droni, centraline di controllo, elaborazione dati raccolti da remoto – utili per comprendere le diversità del vigneto al fine di realizzare una viticoltura sostenibile, migliorare l’efficienza produttiva e la qualità della materia prima, riducendo l’impatto ambientale. La sfida della viticoltura di precisione è quella di monitorare il vigneto (stato sanitario, vigore, maturazione, etc.) e fornire input per adattare le tecniche colturali in maniera tempestiva e razionale. Un approccio pragmatico che unisce innovazione tecnologica e sapere tecnico-scientifico a supporto degli operatori della filiera vitivinicola. L’incontro, dunque, si prefigge di fare il punto della situazione, fornendo elementi utili a comprendere come i satelliti e i droni ci possono aiutare nella gestione del vigneto.
Il vino sarà anche al centro di due eventi a cura della Strada della Romagna che dedica una degustazione guidata sull’Albana per festeggiare i 30 anni della Docg. Un’altra degustazione è dedicata all’olio extravergine. Sabato 25 e domenica 26 marzo.

Il settore vitivinicolo è solo una parte del ricco programma di convegni che fa di Faenza per tre giorni la capitale dell’agricoltura. Sette gli appuntamenti in cartellone sulle principali tematiche d’attualità nel settore: dall’economia circolare nel sistema agricolo al rapporto agricoltura-turismo, passando per le degustazioni guidate sui prodotti tipici della terra.
Sostenibilità e innovazione, sono le parole chiave della 41esima edizione di Momevi (Mostra meccanizzazione vitivinicoltura) e della Mostra Agricoltura Faenza (Maf). Dislocata su un’area di 28mila metri quadrati su tre padiglioni, la doppia rassegna professionale ospita i principali costruttori e distributori di macchine agricole e attrezzature, insieme ai settori di vivaismo, frutticoltura, olivicoltura, orticoltura, sementi e tanto altro ancora senza tralasciare nessun aspetto della produzione agricola.

Momevi pone il suo focus sulla meccanizzazione della vitivinicoltura in un percorso di filiera che dal vigneto arriva fino alla bottiglia. Un percorso che trova nel Polo di Tebano, che collabora con Momevi, il suo centro di ricerca di eccellenza.

Infine, non meno importante, Ararer (Associazione Regionale Allevatori Emilia Romagna), organizza la terza mostra zootecnica di bovini, suini, cavalli, asini, ovini, pollame e conigli. Saranno più di 150 i capi presentati, tutti iscritti ai Libri Genealogici o ai Registri Anagrafici, e che quindi rappresentano al meglio le caratteristiche delle razze esposte.
Mostra Agricoltura e MoMeVi sono organizzati da Fiera di Faenza e Polo di Tebano, con il patrocinio del Comune di Faenza, della Provincia di Ravenna, della Regione Emilia Romagna, del Ministero Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
Info: 80° Mostra dell’Agricoltura e 41° MoMeVi 24-26 Marzo 2017 (ven. e sab. ore 9-21; dom. ore 9-19) Fiera di Faenza, Via Risorgimento 3, 48018 Faenza (RA) – ingresso € 5,00 – ridotto € 3,00 www.mostragricolturafaenza.com info@fierafaenza.it Tel. 0546.621554
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SCABDesign partner di Binova, in via Durini 17 a Milano

Allegato senza titolo 00510SCABDesign partner di Binova, in via Durini 17 a Milano

Marzo 2017. SCAB Design inizia una nuova avventura: l’azienda bresciana è stata invitata a condividere la prestigiosa location del nuovo showroom di Binova in Via Durini 17 inaugurato a marzo.

Un invito che non poteva essere rifiutato, come si legge dalle parole di Luisa Battaglia, Project Leader “Per SCABDesign essere da Binova (marchio storico del comparto cucine) insieme a altri marchi di altissima qualità, testimonianza di eccellenze industriali, significa avere una vetrina di rappresentanza che diventa spazio espositivo vivo, occasione per definire eventi e sviluppare attività a contatto con il cliente finale su una piazza strategica come è Milano.”

Allegato senza titolo 00516 (1)Continua Francesca Battaglia, Responsabile Divisione Contract Italia “Essere nel distretto più importante del design milanese con un’ampia gamma di prodotti (tavoli, poltrone esgabelli) permette di mostrare nella sua interezza la versatilità e la modulabilità della produzione di un’azienda che proprio quest’anno festeggia i suoi 60 anni. Binova è un punto di passaggio anche per architetti, da sempre nostro interlocutore privilegiato”

Sui circa 350mq, disposti su più livelli, infatti trovano propria identità, prodotti della produzione SCAB che si fondono armoniosamente con le cucine Binova e lo spazio che li ospita.

Allegato senza titolo 00513Ora in esposizione: Poltrone Vanity (trasparente fumè), sedie Vanity (trasparente), poltrone Natural Drop Pop (grigio classico con gambe in faggio wengè), tavoli Metropolis XL (telaio bianco opaco piano stratificato bianco 210X100), sgabelli Daylight Pop h65 (telaio verniciato grigio e seduta in cuoietto grigio, edizione dedicata), sgabelli Frog h 65 (telaio verniciato antracite seduta trasparente fumè), tavolo Metropolis bianco, sgabelli Zebra h65 (bicolore lino/antracite, telaio verniciato antracite opaco), sedie Zeus Pop h 65 (con ruote, seduta rivestita in tessuto grigio classico), sgabelli Natural Zebra Pop (tessuto grigio classico e telaio wengè).

Binova, dal 1958 affronta l’impegno della produzione di ambienti cucina, esplorando le potenzialità del settore del legno e della meccanica, cosciente delle innovazioni e delle opportunità del progresso, ma rispettosa del valore dell’esperienza e del lavoro nel tempo. Ambienti cucina, che seguono l’evoluzione del vivere quotidiano affrontando i problemi di operatività con scelte di forme nuove e materiali affidabili, e di figuratività con design attuale ed esclusivo.

Clara Buoncristiani

Ufficio Stampa

SCABDesign

M. +39 366 3353579

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Bollicine noir a Mangia come scrivi

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Venerdì 17 marzo all’Antica Tenuta Santa Teresa di Parma gli scrittori Bruno Morchio, Paolo Roversi e Cristina Rava
PARMA – Un brindisi alla primavera che sta per sbocciare in compagnia di tre scrittori molto amati e seguiti. E, idealmente, in compagnia dei loro personaggi più famosi: “Bacci Pagano, Enrico Radeschi, Ardelia Spinola” è il titolo dell’appuntamento di marzo della stagione emiliana di Mangia come scrivi. Venerdì 17 marzo all’Antica Tenuta Santa Teresa di Parma arriveranno gli scrittori Bruno Morchio, Paolo Roversi e Cristina Rava per una serata dedicata alla suspense, nella quale “assaporare” alcuni indizi legati alle indagini dei loro protagonisti, ma anche nella quale far scorrere, altrettanto piacevolmente, fiumi di bollicine “noir” provenienti dalla Franciacorta. I colpevoli? Il direttore artistico Gianluigi Negri, i titolari della Tenuta e il selezionatore di vini Claudio Ricci: insieme, una volta all’anno, propongono agli affezionati frequentatori della rassegna una cena nella quale andare alla scoperta (oltre che dei libri) di vini importanti, a380f98b-8e45-4ec8-85b2-685c0af45612mantenendo sempre invariato il costo di partecipazione all’evento.

I LIBRI
I commensali, tra una portata e l’altra, assisteranno alle originali presentazioni “con passaggio di testimone” che distinguono Mangia come scrivi (giunta al suo undicesimo anno) dalle numerose imitazioni. Nessuno, dunque, presenterà direttamente il proprio lavoro. A parlare dell’investigatore dei carruggi Bacci Pagano, che ritorna nel recente Fragili verità (Garzanti) di Morchio, sarà Cristina Rava. A presentare il giornalista hacker Enrico Radeschi (di cui Roversi, dopo cinque libri su di lui, propone ora la prima indagine in La confraternita delle ossa, pubblicato da Marsilio) provvederà Bruno Morchio. ll compito di “affrontare” le indagini dell’anatomopatologa Ardelia Spinola – personaggio della Rava che ritorna nel nuovo Quando finiscono le ombre (Garzanti) – è infine affidato a Paolo Roversi.

I FRANCIACORTA MAJOLINI E IL MENU GIALLO E NOIR DELLO CHEF PAOLO 6035624f-e5ee-4f31-8260-4397cec09c82DALL’ASTA
Lo chef della Tenuta, Paolo Dall’Asta, questa volta proporrà un menu giallo e noir tutto da scoprire, con tre portate abbinate ai grandi Franciacorta Majolini selezionati da Claudio Ricci de “Il Bere Alto”. All’antipasto, al primo e al secondo, si aggiunge, come sempre, il dolce d’autore firmato dall’artista pasticciere Alessandro Battistini (Pasticceria Battistini di Parma): in questo caso dei golosissimi profiteroles alla crema pasticciera. Per informazioni sul ricco menu e prenotazioni: 0521 462578.

LA SERA PRIMA A CANTÙ E IL SUCCESSIVO MANGIA COME SCRIVI A PARMA
Anche il Mangia come scrivi di giovedì 16 marzo a Cantù, al Ristorante Il Garibaldi, è nel segno del giallo: i protagonisti della cena “Nebbie e delitti” sono gli scrittori Valerio Varesi, Patrice Avella e Tiziano Marelli. Il prossimo appuntamento emiliano della rassegna si terrà, invece, venerdì 7 aprile. Mattatori dell’imperdibile serata “Poesie catartiche e poesie surrealiste” saranno l’attore comico Flavio Oreglio e lo scrittore surrealista Antonio Tacete.

Mangia come scrivi si tinge di giallo e di nero

a3afc750-3dfc-4179-94f5-09c8af75f9d1 (1)Mangia come scrivi si tinge di giallo e di nero
Giovedì 16 marzo al Ristorante ll Garibaldi di Cantù gli scrittori Valerio Varesi, Patrice Avella e Tiziano Marelli

CANTÙ (Como) – Segreti e bugie. Misteri e delitti. Il terrorismo di ieri e di oggi. Realtà e finzione sull’asse Milano-Parma. Il Mangia come scrivi lombardo del mese di marzo è nel segno del giallo (idem per quello emiliano della sera successiva): giovedì 16 marzo, alle 20.30, al Ristorante Il Garibaldi di Cantù (Como), nel corso della serata dal titolo “Nebbie e delitti” gli scrittori Valerio Varesi, Patrice Avella e Tiziano Marelli ceneranno insieme al pubblico.

I LIBRI SUL TAVOLO
Come sempre, “guidati” dal direttore artistico Gianluigi Negri, i tre protagonisti non parleranno direttamente dei loro lavori, ma si dedicheranno a presentare l’opera più recente di uno dei colleghi. E così, tra una portata e l’altra, Varesi presenterà Avella, Avella presenterà Marelli, Marelli presenterà Varesi.
Valerio Varesi, scrittore tra i più amati in Italia, sta riscuotendo un enorme successo grazie al nuovo e apprezzatissimo (da lettori e critica) “Il commissario Soneri e la legge del Corano” (Frassinelli), giallo sociale nel quale il terrorismo islamista arriva in provincia. Di 69f65f92-fab6-45e4-968b-f1772f62e44dun altro tipo di terrorismo, ma sempre attraverso i meccanismi della finzione (e non della ricostruzione storica), parla il francese Patrice Avella nel suo “Piazza Fontana” (pubblicato da poco da Edizioni Il Foglio, ma già premiato a Parigi, dove uscì per la prima volta quattro anni fa). Tiziano Marelli, invece, in attesa della ristampa del fortunato “Fedeli a San Siro” per Mondadori, scritto in coppia con il cantautore e amico Claudio Sanfilippo, firma il noir di formazione “Troppa nebbia nel cuore” (Edizioni dEste), nel quale il protagonista si chiama proprio Tiziano e, come lui, fa il giornalista.

IL MENU IN TAVOLA
Gli chef del Garibaldi, per l’occasione, hanno scelto di proporre quattro piatti nei quali sono disseminati indizi “gialli” o neri: dalla mariola con zabaione salato, al risotto al lambrusco e culaccia, dal carré di maialino da latte cotto a bassa temperatura al dolce preferito del Maestro Giuseppe Verdi (che di certo non dispiacerebbe a un amante della buona tavola come il Commissario Soneri). I tre vini selezionati che accompagneranno le quattro portate sono prodotti dall’Azienda Medici Ermete di Gaida (Reggio Emilia) appena premiata con i Tre Bicchieri del Gambero Rosso. Per informazioni sul ricco menu e prenotazioni: 031 704915.

LA SERA SUCCESSIVA A PARMA E IL PROSSIMO MESE A CANTÙ
Venerdì 17 marzo all’Antica Tenuta Santa Teresa di Parma si terrà un altro Mangia come scrivi giallo-noir: i protagonisti dell’evento (serata Franciacorta) “Bacci Pagano, Enrico Radeschi, Ardelia Spinola” sono Bruno Morchio, Paolo Roversi, Cristina Rava. Il prossimo mese a Cantù tornerà invece la musica: la serata di giovedì 6 aprile “Good Vibrations” avrà come protagonisti Roberta Maiorano, Aldo Pedron, il gruppo The Crashmen e un ospite a sorpresa.

Corso per i professionisti nelle scuole di Anice Verde

Gianluca Fusto e la sua pasticceria d’autore

Il 13 marzo il corso per i professionisti nelle scuole di Anice Verde

Si terrà lunedì 13 marzo, dalle ore 9.30 nelle scuole professionali Anice Verde il corso di pasticceria professionale con Gianluca Fusto formatore Valhrona ed insegnate, unico italiano, nella Ecole du Chocolate Valhrona in Francia.

Il corso è rivolto a: coloro che lavorano nella ristorazione, nel banqueting, nel catering gastronomico e nella pasticceria e agli studenti di istituti professionali.

Temi del corso: dessert al piatto e monoporzioni. Ad ogni allievo viene consegnata la dispensa con tutte le ricette oggetto del corso e l’attestato di partecipazione firmato dallo chef docente.

Gianluca Fusto è soprattutto un pasticcere formatore, e mette a disposizione la sua esperienza in Italia, in Europa e Medio Oriente per tutti i comparti del settore, pasticceria da ristorazione, d’albergo, da laboratorio e cioccolateria. In alta pasticceria Gianluca Fusto applica la conoscenza reologica degli ingredienti consentendo di lavorare sulla consistenza del prodotto per catturare le migliori potenzialità della materia prima plasmandone la forma ed esaltandone il gusto. Gianluca Fusto ha un rispetto quasi maniacale per l’ingrediente.

L’appuntamento con Gianluca Fusto è per 13 marzo dalle 9.30 alle 17.30 nella sede della scuola di cucina di Anice Verde, in Via De Gemmis 34 a Trani. Per prenotazioni e informazioni contattare la segreteria della scuola 088 340 1430 – e-mail: aniceverdescuole@gmail.com –

Gianluca Fusto nasce a Milano nel 1975. Si diploma all’Istituto Alberghiero Carlo Porta di Milano, per poi avviare la sua strada professionale a Parigi diventando commis saucier e garde manger al ristorante “Il Cortile” dell’Hotel Castille sotto la guida di Alberico Penati. È durante questa esperienza che Gianluca si avvicina alla pasticceria. Rientrato in Italia, lavora 6 mesi presso “Il Bistrot” di Gualtiero Marchesi come pasticcere per poi trascorrere circa due anni (dal ’95 al ’97) come pasticcere al ristorante “La scaletta” di Aldo Bellini, a Milano. La grande svolta professionale, avviene da “Aimo e Nadia”, ristorante al quale approda come pasticcere nel 1997 e dove resta per quasi tre anni. L’esperienza da Aimo Moroni è per Gianluca unica ed indelebile. Nel 1998 Gianluca assiste, per la prima volta, ad una dimostrazione condotta da Frederic Bau Direttore e Capo Pasticcere dell’École du Grand Chocolat di VALRHONA. Sperimentando e degustando sotto la guida di Aimo, Gianluca vede il legame stretto ed indissolubile fra tecnica (lavora anche accanto a fisici, chimici e ingegneri alimentari) e sensibilità (l’importanza della memoria, dei profumi, del colore, anche grazie ai suoi tanti viaggi), tutti aspetti che non possono essere disgiunti in pasticceria. Seguono altre esperienze in giro per il mondo, passando dal Nevada alla Svizzera, tornando in Italia da “Cracco Peck”, per poi arrivare direttamente a Valrhona come chef pasticcere tecnico formatore, seguendo per parecchi anni l’area del Sud Mediterraneo e Medio Oriente
Ref. Comunicazione e Rapporti con i Media
Giulia Murolo

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Cell: 349.52.83.664

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