A Firenze dal 2 al 3 dicembre torna il grande evento dedicato alle eccellenze enogastronomiche

9ac6987c-f250-4f11-a9b4-fa69d8e439f1A Firenze dal 2 al 3 dicembre torna il grande evento dedicato alle eccellenze enogastronomiche

Food and Wine in Progress: alla Stazione Leopolda la terza edizione

Cresce il grande evento promosso a Firenze dall’Unione regionale cuochi toscani, dall’Ais Toscana e Cocktail in the world in collaborazione con Confcommercio, Confartigianato e Coldiretti Toscana e l’Associazione Macellai. Le figure professionali di un settore in continua evoluzione a confronto. Novità per il pubblico degli appassionati

Una nuova edizione di Food and Wine in progress è alle porte, la terza per la precisione, che arriva con tante novità legate al mondo dell’enogastronomia e dei cocktail e la scelta del fine settimana per favorire un pubblico più ampio e non solo di settore. Alla Stazione Leopolda dal 2 al 3 dicembre, dalle 10 alle 19, gli chef dell’Unione Regionale Cuochi Toscani, i sommelier dell’Associazione italiana Sommelier Toscana e i mixologist di Cocktail in the world, daranno ancora vita a una vetrina unica nel suo genere in cui il mondo del food and wine di qualità sarà protagonista con degustazioni, seminari, momenti di approfondimento e tanti produttori da incontrare. Anche per questa edizione prosegue la collaborazione con Coldiretti e Confcommercio Toscana che raccoglierà in fiera anche i macellai e i panificatori. Ancora una volta insomma i cuochi, i sommelier ed i barman si metteranno in gioco percorrendo il filone dell’avanguardia, della ricerca e della sperimentazione del settore.
Sostenitore della manifestazione fin dalla sua prima edizione è il Presidente del Consiglio Regionale della Toscana Eugenio Giani, il quale con soddisfazione afferma che “Questa manifestazione è nata insieme al nostro mandato e siamo orgogliosi di poter dire oggi che è cresciuta grazie all’impegno di tutti. L’evento di riferimento per le eccellenze enogastronomiche toscane, in un momento in cui proprio la nostra enogastronomia è uno dei traini turistici più importanti” . Allo stesso modo, a dare il proprio appoggio a tale evento fin dal suo debutto nel 2015 è altresì la Vicepresidente del Consiglio Regionale della Toscana Lucia De Robertis, la quale tiene a sottolineare che “se mettiamo insieme istituzioni, associazioni e operatori del settore in Toscana con l’enogastronomia vinciamo nel mondo. Occorre poi utilizzare queste manifestazioni anche per riflettere sulla formazione di professionisti dell’ospitalità e gli agricoltori perché rappresentano il futuro dell’economia”.

Le novità portate in scena dai cuochi toscani. Per quanto riguarda l’area dedicata al cibo e alla cucina, gestita dall’Unione Regionale dei Cuochi Toscani, una nuova proposta: “Toscana Food and Wine experience”, una rassegna di cibo, vino e cooking show che vedrà interpreti in prevalenza giovani cuochi emergenti toscani i cui piatti verranno accompagnati da vini in abbinamento proposti da sommelier aderenti ad AIS Toscana. Venticinque cuochi al giorno si alterneranno nella preparazione di piatti legati alla cucina toscana creativa attingendo dal paniere dei prodotti toscani ed ispirandosi alle tradizioni. I piatti e la filosofia di costruzione verranno presentati sul palco durante i cooking show ed il pubblico, per la prima volta rispetto alle precedenti edizioni, potrà degustarli dalle ore 15 alle 19 il sabato e dalle 15 alle 19 la domenica. In scena il futuro della cucina toscana, proposte nuove e di avanguardia piatti creativi ed innovativi che rappresentano la tendenza in tavola. Una passerella di piatti gourmet che difficilmente si vedono in manifestazioni del genere ma che potrebbero trovarsi in cucine stellate o locali di livello. Dopo il gradimento degli scorsi anni si rinnova l’appuntamento con la ristorazione classica nell’area dedicata alla cucina toscana con corner animati da tutte le associazioni cuochi della regione con particolare attenzione ai prodotti tipici e caratterizzanti le diverse zone, dalla terra al mare. Anche quest’anno, direttamente dalle mani del Presidente Nazionale della Federazione Italiana Cuochi, Rocco Pozzulo, verrà conferito ad illustri personaggi il riconoscimento di Ambasciatore della cucina italiana. Sarà presente, a riprova di una collaborazione nata ormai da alcuni anni tra Unione Regionale Cuochi Toscani ed Associazione Italiana Celiachia, uno spazio dedicato al mondo del senza glutine nel quale si alternerà una selezione di piccole attività artigianali operanti nel settore e rappresentative delle realtà toscane. Presenze integranti dell’evento anche le Lady Chef Toscane che, dopo la convention dello scorso anno, hanno consolidato il loro operato con la presenza in manifestazioni di livello, contest e presenze televisive. Le Lady Chef tornano a Food and Wine in Progress con tante proposte coinvolgenti rivolte a professionisti ma anche alle donne che cucinano e sono madri, un modo diverso di vivere un ruolo ed una professione visto da donna a donna ma sempre mantenendo un profilo alto. Da quest’anno parte anche l’area cooking class, una vera e propria classe con cucina attrezzata dove sarà possibile seguire degli incontri con professionisti. Si alterneranno ai fornelli i membri dell’Equipe di Alta Cucina della Toscana, Lady Chef, Cuochi del benessere, esperti in cucina senza glutine con presenze importanti legate anche ad una collaborazione con ALMA. Tra i tanti momenti che animeranno la cooking class anche uno spazio dedicato al sociale con il progetto “Insieme a tavola”, un concorso rivolto a studenti diversamente abili in collaborazione con Amira.

Eccellenza Toscana: oltre mille etichette dalla viticoltura toscana. La figura del sommelier e quella del cuoco, in linea con le finalità di FOOD & WINE IN PROGRESS, sono figure che interagiscono insieme non solo in questo evento, ma nel lavoro quotidiano. «Per quanto riguarda il settore wine – commenta il Presidente AIS Toscana Osvaldo Baroncelli – l’evento è finalizzato al dialogo e al confronto tra associati, produttori, istituzioni, scuole alberghiere e mondo della comunicazione, pensato per promuovere le produzioni enologiche e alimentari e al tempo stesso stimolare la cultura, la conoscenza e la professionalità di cuochi e sommelier, protagonisti di un cambiamento del settore in continua evoluzione». Con un ricco programma messo a punto per l’occasione AIS Toscana ripropone l’Eccellenza Toscana di oltre 1000 etichette di 150 produttori toscani. Il taglio del nastro è fissato per sabato 2 dicembre alle 10. Alle ore 11.00 il convegno. “La comunicazione dell’enogastronomia… ieri, oggi… e domani?” un convegno incentrato su passato presente e futuro della comunicazione in ambito enogastronomico. Fra i relatori: il Presidente dell’Associazione Italiana Sommelier Antonello Maietta e il Presidente della Federazione Italiana Cuochi Rocco Pozzulo, il Prof. Attilio Scienza, il critico gastronomico Valerio Visintin. Confermate le sessioni di pillole di degustazione sul vino e sull’olio, al quale si aggiunge AIS Wine Tour per scoprire attraverso percorsi guidati le migliori espressioni enologiche della Toscana. Tra le novità presentate in fiera dall’Ais la prima edizione del premio AIS e Wine TV e l’evento nell’evento: le bollicine toscane incontrano gli chef stellati e la moda nell’esclusiva area Alkrataz dalle ore 20.00. Nell’occasione sarà presentato il nuovo numero della rivista Sommelier Toscana.

I migliori mixologist del mondo nel World Mixology. Effervescente l’area dedicata a Cocktail in the World Mixology che si aprirà con il “Main Event Cocktail Show” in cui si alterneranno masterclass, cooking show & bar con food e cocktail in abbinamento oltre alla presenza di numerosi ospiti internazionali come Serhii Kodatskyi (Presidente Federazione Barman Ucraina), Artem Skapenko (Capobarman Loger Art) , Salvo Longo (Molinari Ambassador), Karina Papushina (Vincitrice Xenta Cup 2017). Come per le passate edizioni, grande attesa per il Main Event Contest che quest’anno avrà come tema “L’Ancienne Pharmacie, l’arte delle Homemade” e che vedrà la premiazione dei partecipanti Domenica 3 Dicembre alle 18.30. Come sempre, filo conduttore dell’evento, nato da un’idea di Danny Del Monaco, Adrian Everest, Mattia Pozzi e Stefano Mazzi, la valorizzazione del prodotto Made in Italy con cui dovranno cimentarsi i partecipanti al contest.

La Confcommercio a Food and Wine in Progress. Anche quest’anno Confcommercio Toscana rinnova la partecipazione a “Food and wine in progress” con i suoi macellai e i panificatori. Le federazioni regionali del settore, Federcarni e Assipan Toscana, avranno infatti a disposizione un grande stand dedicato all’esposizione e vendita dei loro prodotti, ma anche alle dimostrazioni pratiche. Dai carpacci ai pronti a cuocere della macelleria 2.0, che assecondano le esigenze di gusto, leggerezza e praticità delle famiglie moderne, fino alle più tradizionali tecniche di taglio e preparazione della carne, saranno molti i segreti del mestiere che i macellai riveleranno al pubblico. Anche i panificatori daranno spettacolo impastando in diretta pani, focacce, dolci e biscotti che hanno fatto la storia dei forni toscani e che il pubblico potrà assaggiare sul posto o acquistare a portar via. A collaborare con macellai e panificatori durante i cooking show ci saranno anche chef, ristoratori e sommelier, che intorno a carne e prodotti da forno costruiranno pietanze in grado di esaltarne all’ennesima potenza il gusto e la qualità. «Con Food and Wine in Progress si celebra il grande valore della ristorazione italiana attraverso le figure professionali che lavorano all’interno delle imprese. È un momento importante di confronto, crescita e orgoglio per una categoria che dedica la sua vita ad una missione: far star bene le persone», ha detto il presidente di Fipe-Confcommercio Toscana Aldo Cursano.

Confartigianato a Food and Wine in Progress. «Siamo lieti di unirci a questa importante e prestigiosa iniziativa perché, come il nostro artigianato, valorizza l’eccellenza, la qualità e l’hand made del territorio. Abbiamo perciò collaborato con entusiasmo con l’organizzazione per arricchire questa edizione con il meglio del food fiorentino e toscano», ha commentato Giovanni Guidarelli, responsabile Confartigianato Alimentazione Firenze.

Gli agricoltori di Coldiretti a Food and Wine in Progress. “Torna il prestigioso appuntamento sigillo del connubio fra buon cibo e buon vino. Quello del vino è un argomento quanto mai importante per la Toscana – ha detto Tulio Marcelli, Presidente di Coldiretti Toscana – dove le superficie vitate sono oltre 59mila ettari con una produzione di circa 3milioni e 500mila quintali di uve che vengono trasformati in 2milioni e 800mila ettolitri di vino. La Toscana del vino rappresenta il 6.3% del vino italiano attestandosi come sesta regione per produzione. Il settore vitivinicolo, uno dei punti di forza dell’agricoltura toscana, mostra una grande vitalità, che si traduce in un aumento degli investimenti e nella profonda riorganizzazione delle aziende e della filiera, con una decisa svolta verso la qualità che ha permesso di conquistare primati nel mondo dove in pratica una bottiglia su cinque di vino italiano bevuta oltre confine, viene dalla nostra regione. La Toscana è uno scrigno di prodotti agro-alimentari di qualità – continua Marcelli – che rappresentano un patrimonio frutto del lavoro di intere generazioni di agricoltori impegnati a difendere nel tempo la biodiversità e le tradizioni alimentari, ed è un bene comune, non solo economico ma anche culturale, per l’intero Paese che oggi possiamo offrire con orgoglio a tutti coloro che intendono legare il food al territorio».

Il sito ufficiale della manifestazione contiene approfondimenti e a breve il programma dettagliato http://www.foodandwineinprogress.it/.

ufficio Stampa Food & Wine in Progress:
Marte Comunicazione
Almapress Alessandro Maurilli

Da sinistra giovanni Guidarelli, Confartigianato Firenze, Aldo Cursano, Fipe Confcommercio Toscana, Roberto Lodovichi, Unione Regionale Cuochi Toscana, Eugenio Giani, Presidente Consiglio regionale Toscana, Lucia De Robertis, Vice presidente Consiglio regionale, Osvaldo Baroncelli, AIS Toscana, Tulio Marcelli, Coldiretti Toscana
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Conoscere la Toscana tra paesaggi, arte, vino e cibo : alla presentazione a Firenze di Visitituscany.com

77d839af-600a-4995-8f5e-cd868d85bfe9Conoscere la Toscana tra paesaggi, arte, vino e cibo : alla presentazione a Firenze di Visitituscany.com
Visitituscany.com nuovo strumento moltimediale per scoprire la regione e le sue eccellenze proitagonisti anche i vitigno autoctoni e le pietanze della tradizione

Presentata ieri a Firenze all’Istituto degl’Innocenti di Piazza Santissima Annunziata Visittuscany.com, il nuovo sito progettato dalla Regione Toscana e realizzato da Fondazione Sistema Toscana con la collaborazione di Toscana Promozione Turistica. Proposte di viaggio, spunti e approfondimenti tematici, 310 località per quasi 1.700 attrazioni, specialità enogastronomiche e artigianali, eventi e itinerari da scaricare sul proprio smartphone e da percorrere a piedi, in bici, in moto o in auto, a seconda delle stagioni, dei propri interessi o alla posizione geografica, per un totale di ben 9.300 contenuti dedicati alla grande ricchezza culturale e ambientale della Toscana.

Un nuovo strumento dunque per conoscere e vivere la Toscana dal di dentro, facendosi af9fb7a8-2ed4-4639-be49-c4a5ea6e1da7deliziare l’occhio con gli splendidi paesaggi che gli ha regalato Madre Natura e i monumenti nelle città d’arte che l’hanno resa nota in tutto il mondo, ma anche il palato, attraverso i sapori e i profumi di una regione che vanta una tradizione culinaria dalle radici molto profonde, fortemente identitaria e legata ai territori.

La perfetta combinazione dunque tra arte, natura ed enogastronomia del territorio, i principali driver di sviluppo turistico del territorio: Visittuscany.com è anche questo ovvero raccontare questa terra attraverso il cibo e i vini, le ricette di piatti storici e i vitigni autoctoni. Tante sorprese tra le ricette da scoprire e – soprattutto – da riscoprire, tra le pagine virtuali di Visittuscany.com: dai piatti di origine antica come il Peposo alla Fornacina – nato nella zona del Chianti intorno al 1400 – o il Bordatino, le cui origini sono riconducibili alla cucina di bordo dei velieri nel 1700 e collocabili verosimilmente nel livornese anche se il piatto è ampiamente diffuso anche a Pisa e Lucca. O ancora, piatti poveri della tradizione contadina come la Pappa al Pomodoro, così come povero – ma solo apparentemente – era considerata la Trippa alla Fiorentina le cui origini sono 7248a654-e0f6-41c4-9ae1-74a66787ac61più che note. Avvicinandosi ai giorni nostri nel sito si trovano altresì la ricetta del Baccalà alla Livornese o i Cantuccini di Prato da inzuppare nel Vinsanto. L’immenso e inestimabile patrimonio enogastronomico della Toscana tuttavia comprende anche una grande e storicamente rilevante componente vitivinicola: grandi rossi e ottimi bianchi sono la migliore espressione di vitigni autoctoni che hanno trovato nel microclima e nelle caratteristiche della terra di questa regione l’ambiente ideale per dare il meglio di sé. Dei 355 vitigni autoctoni censiti a livello nazionale, la Toscana vanta il primato di 127 vitigni iscritti a repertorio e ognuno di essi si fa portatore di altrettante storie da raccontare: storie della nostra terra, legate al mondo, antico e nuovo, dei vignaioli, della ricerca e della civiltà del bere. Dai più celebri a quelli meno conosciuti a quelli eroici, il viaggio tra di essi è entusiasmante e ricco di tante sfaccettature: per accompagnare i selezionati piatti della cucina tradizionale toscana riportati nel sito ma soprattutto serviti dai sommelier di AIS Toscana in occasione della presentazione di esso, infatti Fondazione Sistema Toscana, in collaborazione con Vetrina Toscana, ha scelto di puntare su vitigni caratteristici della costa e delle Isole.

Partiamo da nord con la Pollera Nera, vitigno autoctono della Lunigiana coltivato nei pressi della via Francigena e il Vermentino Nero, vitigno molto raro che dona al vino una speziatura insolita che richiama le note di pepe nero, per poi scendere verso l’Arcipelago Toscano e la Maremma, altri due territori che esprimono vitigni di grande spessore. Come il Vermentino, l’Ansonica e l’Aleatico, autoctoni tipici delle isole Elba, Gorgona e Giglio. Ha caratteristiche che richiamano la coltivazione insulare ma anche della costa il Ciliegiolo, che deve il nome alla sua forma rotonda e al colore che richiama quello delle ciliegie e che viene coltivato sull’Isola di Capraia ma più in generale in tutta la Maremma, così come il Colorino che condivide con tutti i vitigni finora citati la coltivazione “eroica” su terrazzamenti affacciati sul mare. Tipico della Maremma e non solo è altresì il Pugnitello, un antico vitigno così chiamato per la forma del grappolo che ricorda un piccolo pugno e che è stato riscoperto solo di recente.

Vitigni che nella maggior parte dei casi trovano sublimazione in purezza, come il Vermentino e l’Aleatico Lazzarus di Valle di Lazzaro dell’Isola d’Elba, l’Ansonica Senti oh! de La Fontuccia dell’Isola del Giglio, il Pugnitello Terigi e il Ciliegiolo Poggio Curzio de Il Sassone di Massa Marittima, la Pollera Nera Durlindana e il Vermentino Nero Pepe Nero di Casteldelpiano a Licciana Nardi in Lunigiana. Ma che altresì si prestano a suggestive unioni per dare prova della loro versatilità, di cui i sommelier di AIS Toscana hanno servito ieri due eccellenti esempi: lo Zenobito La Piana dell’Isola di Capraia che ha messo insieme Ciliegiolo e Colorino, e il Gorgona di Frescobaldi, un bianco che unisce Vermentino e Ansonica, frutto di una collaborazione con l’Istituto di Pena dell’Isola che gestisce attraverso i detenuti del carcere il vigneto in coltura biologica.

Ufficio Stampa AIS Toscana
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I sommelier AIS impegnati nella presentazione di Visittuscany

Pollera Nera – Vitigni autoctoni toscani
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Fierucola del pane Firenze

Fierucola del pane Firenze

Dal 2 al 3 settembre 2017
Fiera dei prodotti dell’agricoltura biologica su piccola scala e dell’artigianato

Una notte di stelle per Chez Moi

R0013017Una notte di stelle per Chez Moi

Chez Moi, Le borse di Patrizia….ci voleva una notte piena di stelle, dall’osservatorio più affascinante di Firenze, la Loggia, per incontrare Patrizia Frolli e le sue creazioni, Chez Moi, le sue borse che ci riportano all’artigianato di una volta, le nostre “Botteghe” fiorentine, fin dal Rinascimento, dove da sempre si è portata avanti con successo la manualità e l’estro dei maestri d’arte.
Oggi Patrizia Frolli rilegge la stessa passione in chiave contemporanea mantenendo vive quelle radici con una cifra stilistica moderna, creando eleganza, raffinatezza, sperimentazione per una armonia fatta di equilibri progettuali ed emotivi, ricordi di cose viste, studiate, elementi che creano una trama nell’abbinamento apparentemente impossibile di rose magnifiche fatte di tessuto, piume, Svarowsky, lacci, seta, pietre, metalli… la bellezza e la femminilità esasperata per immaginare un romanzo d’amore che sottolinea la seduzione con pennellate di verde elettrico, il rosso fuoco, il rosa caramella, l’arancio, momenti sottintesi e seducenti, con gli accenti ammiccanti di una moda..crea borse gioiello che appaiono come romanzi incantati sullo sfondo di una natura viva nei colori, densa di significati, piena di ricordi. E mentre a La Loggia davanti ad una Firenze incantata sfilano deliziose creazioni piene di colore, tessuti, rose, piume, nastri, ci facciamo raccontare la sua passione, come nascono le sue ispirazioni.
Patrizia che cosa è l’artigiano?
Artigiano vuol dire mani e cervello, la tecnica viene dopo, ma prima di tutto far fare alle mani quello che il cervello pensa, crea, decide, sogna…….E poi , successivamente, si pensa alla ricerca del tessuto migliore, i colori, le metallerie, tutto il mondo di accessori che ruotano intorno all’oggetto finito.
Parlare dei maestri artigiani e delle Botteghe vuol dire parlare della Toscana, di Firenze che è da sempre la scuola di pensiero dei maestri d’arte, che sono nati qui, in tutti i settori: dall’arte, nasceva nelle botteghe un mondo di “cultura” del lavoro, il nostro artigianato unico ed esclusivo, che tutto il mondo ci invidia.
A chi ti ispiri?
Per la creazione delle mie borse mi ispiro ad una donna libera dai condizionamenti e dai diktat della moda che cerca nell’accessorio un valore intrinseco, fatto di gioco, divertimento del colore, comfort e lunga durata. La donna del terzo millennio è attenta al rapporto qualità-prezzo e vuole che i suoi accessori non subiscano l’obsolescenza e l’impietoso scorrere del tempo, ma restino nel guardaroba per anni, sempre belli, femminili, flash di colore
Quale è la tua borsa perfetta?
La sto ancora progettando.
A tuo parere, quali sono gli accessori a cui non si può rinunciare per impreziosire un outfit?
“Oggi, la moda è tornata ad uno stile naturalistico, etnico, quasi da giardino dell’Eden. Io utilizzo tanti monili che rappresentano farfalle, metterne due o tre, anche se diverse, oppure utilizzare spille a forma di fiore reciso, mettendone svariati insieme quasi a creare una composizione e realizzare la “creazione nella creazione.
L’amore è un lusso?
Per me è il motore della mia vita, mio marito Piero e mia figlia, si è un lusso, fatto di semplicità, parole, gesti, complicità, pazienza, condivisione di tutto.
È per questo che le sue borse sono così glamorous?
qualità e fatto a mano, questo è un lusso, oggi , per me è sempre stato una questione mentale»..
Come ha cominciato a sognare borse?
Da sempre, sognare e avere la mente piena di fantasia, voglia di colore e forme, la volontà nel realizzare i propri desideri, fare del proprio meglio con ciò che si ha. Forse è quello che manca alle nuove generazioni, che hanno tutto…..banale, ma vero.

Chez Moi Le Borse di Patrizia
Piazza Barontini, 5 57023 Cecina (Li)
tel. 0586/682168 393/0710035

A Pitti Immagine edizione ’92

images2 (1)A Pitti Immagine edizione ’92
Firenze, 13/16 giugno 2017
Un nuovo Rinascimento per l’artigianato di alta gamma
Duccio Venturi Bottier

92esima edizione di Pitti Immagine Uomo- dal 13 al 16 giugno 2017 presso la Fortezza da Basso di Firenze.

Pitti Immagine Uomo è un punto di riferimento internazionale per la moda maschile e quest’anno il tema guida sarà PITTI BLOOMS che trae ispirazione dalla naturale bellezza dei fiori e del loro colore che sbocciano come le nuove idee dando luogo alla creatività. Saranno presenti installazioni sotto forma di macro aiuole gonfiabili, sculture abnormi, bouquet volanti e ventagli a forma di fiore.
L’allestimento prevede un full immersion di pattern originali e contrasti cromatici su facciate, spazi e oggetti.
1453549_691006550933215_923080127_nPITTI IMMAGINE UOMO EDIZIONE 92 si conferma sempre di più una global platform per importanti aziende e gruppi internazionali della moda e la bellezza di Firenze risiede proprio nell’armonia di contrasti che animano le strade fiorentine, evento cult, seguito dai media nazionali e non che si conferma, 2 volte l’anno, come evento di vera comunicazione per sottolineare come il fashion sia uno strumento alla portata di tutti, trasformandolo in messaggio culturale.
La parte più glamour della kermesse è sicuramente rappresentata dagli accessori che diventano sempre più importanti, sia per dare un tocco determinante all’outfit della donna e uomo sia per l’importante trend delle vendite sui mercati esteri: borse, scarpe e stivali, fatti con pellami impensabili, preziosi e materiali moderni e tecnologici, tacchi vertiginosi e calzari flat, stravaganti, dai colori più pazzi per mixare colore su colore, “interpretare un outfit, giocare con l’accessorio, uscire dall’anonimato, camminare per le strade dando messaggi di gioia.
Bellissime, va in scena la seduzione delle calzature di Duccio Venturi Bottier, presente al Pitti Immagine ‘92, presentando una passerella di passioni, culture artigianali e manufatturiere, usate come rapidi vettori per ridisegnare le forme della moda, in un mondo dove si registra che gli artigiani d’alta gamma sono in via di estinzione, quelli del made to 222measure , del “fatto su misura” alla maniera di tanto tempo fa. Le maison straniere del superlusso, attirate dal nostro know how, sono pronte a venire nel nostro Paese, investendo in aziende produttive pur di aver garantito il nostro artigianato d’alta gamma. Anche grazie a questi sforzi i maestri d’arte, come è Duccio Venturi, artisti in definitiva, quelli che lavorano dietro le quinte, dove nascono i sogni a cinque stelle, restano il presidio più solido dell’industria del lusso.
La moda più bella, fantasiosa, innovativa é fatta da artisti e che, come diceva Picasso, l’artista é un bambino e quel bambino diventa magicamente uno stilista capace di giocare con l’ispirazione rubata alla natura e con le sperimentazioni più contemporanee grazie alla poesia, che genera disegni per prodotti del futuro.
E Duccio Venturi Bottier crea eleganza, raffinatezza, sperimentazione per una armonia fatta di equilibri progettuali ed emotivi, ricordi di cose viste, studiate, elementi che creano una trama nell’abbinamento apparentemente impossibile di piume, Svarowsky, lacci, seta, pietre, metalli…..crea scarpe gioiello che appaiono come romanzi incantati sullo sfondo di una natura viva nei colori, densa di significati, piena di ricordi.
2stampaLe scarpe di Duccio Venturi sono fatte da artigiani italiani, “maestri” nella costruzione delle scarpe, tacchi, tomaie, pellame, tutto di altissima qualità per una donna che segue l’evoluzione della moda, in una continua ricerca del nuovo e del bello, sottolineando dettagli che fanno subito moda e rendono il marchio icona per ogni fashion victim: una passerella di scarpe dai colori inaspettatamente vibranti e bon ton, per la prossima collezione 2018, la bellezza e la femminilità esasperata per immaginare un romanzo d’amore che sottolinea la seduzione con pennellate di verde elettrico, il rosso fuoco, il rosa caramella, l’arancio, passi sottintesi e seducenti, con gli accenti ammiccanti di una moda che è, ormai, diventata……. un must…“Duccio Venturi Bottier” !!!!

Duccio Venturi Bottier per Pitti Immagine edizione ‘92
www.duccioventuri.com
Press: Cristina Vannuzzi

Girolamo Ciulla “L’artista e altri animali”

Girolamo Ciulla, 2017, _Asino con tempio_ tecn. mista su carta, 100x150 cm,Girolamo Ciulla “L’artista e altri animali”
sabato 20 maggio 2017, ore 19

La Mostra
la Scimmia con la Spiga
il Coccodrillo
l’Ariete con la Civetta
e l’Artista.
Non c’è gerarchia.
L’immagine con cui l’Artista raffigura se stesso è solo in apparenza ironica e paradossale, quanto possono esserlo i ritratti e gli autoritratti in uno scambio con la natura e che della natura stessa raccontano a chi li osserva.
Animali protagonisti in dialogo, col sacro, il mito, simboli da sempre presenti nella narrazione di Ciulla.
In occasione della mostra sarà edito il catalogo numero 24 della collezione “opere preziose”.

Girolamo Ciulla
Nato a Caltanissetta nel 1953, Girolamo Ciulla inizia a scolpire giovanissimo, ed espone per la prima volta le sue opere, in pietra lavica siciliana, già nel 1970.
A metà degli anni ’80 si trasferisce a Pietrasanta, dove vive tutt’ora, e dove sceglie di lavorare il travertino: un marmo “duro”, faticoso da manipolare, ma che Ciulla, caso raro tra gli scultori contemporanei, scolpisce l’opera dall’inizio alla fine, senza ricorrere all’aiuto degli artigiani.
Nella città versiliese vive dal 1986: qui crea, in prima persona, le sue sculture e i suoi disegni.
Siciliano con forti radici nella sua terra, Ciulla è anche, da 40 anni, uno degli artisti che animano la scena culturale di Pietrasanta e non solo.
Negli anni è stato protagonista di oltre 40 mostre personali, in spazi pubblici come in gallerie private, in Italia e all’estero, oltre ad aver partecipato alle più importanti rassegne e fiere d’arte. Ricordiamo, fra le molte, la partecipazione ad EXPO2015.

Susanna Orlando
dopo Forte dei Marmi ha ora la sua Galleria a Pietrasanta, ma soprattutto uno spirito narrativo che usa l’immagine in un concetto che va oltre l’Opera d’Arte, stabilendo per lei e con lei uno schema armonico fatto di tempo, storia, luce, simboli, spazi.
Da 40 anni vive nell’arte usando un linguaggio tutto personale: mostre, eventi, set up, interni, accompagnata da artisti che lei stessa inserisce in un racconto che si rinnova e non si esaurisce nel suo spazio Galleria di via Stagi.

Girolamo Ciulla
“L’artista e altri animali”
Testo di: Beppe Sebaste
Inaugurazione: sabato 20 maggio 2017, alle ore 19
Periodo espositivo: dal 20 maggio al 5 luglio 2017
Orari Galleria: dal lunedì alla domenica 11-14 / 17-24

Galleria Susanna Orlando
Via Stagio Stagi, 12 Pietrasanta (LU)
T +39 0584 70214
info@galleriasusannaorlando.it
www.galleriasusannaorlando.it

Festa di Primavera 2017 a Prato

Festa di Primavera 2017 a Prato

7 maggio 2017

Bazar di manufatti artigianali
Mercatino di prodotti bio ed ecosostenibili
Incontri
Laboratori dedicata ai bambini
Spettacolo per bambini
Concerto di musica classica

81° Mostra internazionale dell’artigianato Firenze

81° Mostra internazionale dell’artigianato Firenze

Dal 22 aprile al 1 maggio 2017

L’evento annuale più importante del “fatto a mano”