Aperta la votazione per il Battesimo di Gesù !

Il Battesimo di Gesù di Cesare Turco (2)Aperta la votazione per il Battesimo di Gesù !

Ogni cittadino può condividere e contribuire a dare valore ai  progetti che si stanno realizzando in tutta Italia grazie all’Art Bonus

Il cantiere del restauro del  Battesimo di Cristo di Cesare Turco visitabile presso la  Soprintendenza ABAP Napoli a Palazzo Reale

Come ogni anno Art Bonus, progetto del Ministero della Cultura per la raccolta di fondi tramite la generosità di mecenati privati che finanziano lavori per il restauro e il recupero di opere d’arte e Beni Culturali, bandisce un concorso in cui sceglie i progetti terminati perché possano essere votati dal pubblico sul sito (Concorso – Art Bonus) o sui social. Quest’anno è stato scelto anche il restauro conservativo ed estetico della  Tavola cinquecentesca di Cesare Turco curato dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Napoli. Il progetto è rientrato anche nella manifestazione della Soprintendenza di Napoli “Incontro al Restauro” che ha creato un cantiere aperto al pubblico  per fare in modo che le persone potessero interloquire direttamente con i restauratori che stanno ultimando il restauro della Tavola. Naturalmente votatelo… Il progetto Art Bonus si prefigge la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo Il Battesimo di Gesù di Cesare Turco (1)della cultura e il rilancio del turismo e prevede un credito d’imposta per le erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura. Con l’occasione la Soprintendenza di Napoli ha colto l’occasione per inaugurare il progetto “Incontro/Intorno al restauro”, nell’ambito del quale il restauro della Tavola  dipinta da Cesare Turco è stato “aperto” a un pubblico ampio, di esperti e non esperti, attraverso una visita approfondita, guidata dalle restauratrici, anche in collaborazione con le scuole e con le Università.
Il piccolo cantiere di restauro, allestito nelle salette pompeiane del Palazzo Reale di Napoli, ha visto fino a questo momento la partecipazione di visitatori di ogni età e provenienza, costituendo un’occasione per approfondire la conoscenza delle tecniche e dei metodi del restauro, ma  anche del programma Art Bonus. La tavola che raffigura “Il battesimo di Cristo” di Cesare Turco, collocata in origine nella chiesa di Santa Maria delle Grazie a Caponapoli, pregevole luogo di culto nel centro antico della città, è di proprietà del Fondo Edifici di Culto e proviene dai depositi della Soprintendenza ABAP per il comune di Napoli dove è stata conservata per molti anni. Il dipinto è in cattivo stato di conservazione: il supporto ligneo non presenta gravi danni anche se la fibra legnosa appare leggermente impoverita e disgregata. I danni più gravi interessano il recto del dipinto: il film pittorico è in molti punti completamente distaccato e la preparazione è fortemente polverizzata. La superficie pittorica è offuscata per una forte alterazione pigmentale delle vernici ossidate, oltre ad abrasioni della pellicola pittorica. L’intervento di restauro, ha previsto di migliorare il suo stato di conservazione in vista di una prossima restituzione al pubblico. Nonostante il suo cattivo stato di conservazione, si tratta di uno dei quadri del tardo-manierismo napoletano più celebrati dalle fonti e dalle guide antiche della città, da D’Engenio (1623), Tutini (1667ca), Sarnelli (1685) e Celano (1692) sino a De Dominici (1742-45), Sigismondo (1788), Catalani (1845) e Galante (1872), che lo ricordano sempre con apprezzamento, come “dipinto assai bene, con colori vivissimi, e molto ben disegnato” e lo riferiscono sempre al poco noto pittore locale Cesare Turco, un artista che, a detta del D’Engenio, “fiorì nel 1560”. Cesare Turco è, per il resto, una personalità piuttosto misteriosa. A detta del biografo settecentesco De Dominici era nato ad Ischitella, in Capitanata, e questo dettaglio consente di identificarlo con tutta probabilità con quel “Cesare Laganaza di Ischitella” che nel 1549 entrava come tirocinante nella bottega di Pietro Negroni, un pittore calabrese attivo a Napoli e dal quale potrebbe aver ben appreso sia quelle componenti espressive e di radice ancora polidoresca, sia quelle orientate verso il manierismo romano di metà secolo che s’individuano nelle fisionomie molto caratterizzate e nel paesaggio rovinoso “all’antica” del nostro Battesimo. Alla fine del restauro la tavola sarà musealizzata per essere poi ricollocata nella chiesa di origine. Il restauro è stato possibile grazie ad un intervento di mecenatismo privato di Acqua Campania Spa, con la corresponsione di ventunomila euro. Il Soprintendente ABAP per il Comune di Napoli  Dr. Luigi La Rocca ha dichiarato:  «La partecipazione dei privati alla nostra attività è fondamentale   prossimamente faremo un intervento sulle monete antiche, sempre grazie alla partecipazione dei privati».

Questo il sito per votare l’opera:
https://artbonus.gov.it/cesare-turco-battesimo-di-cristo-restauro-chiesa-di-santa-maria-delle-grazie-a-caponapoli.html

Dr. Harry di Prisco
Giornalista-GIST Gruppo Italiano Stampa Turistica
Ispettore On. Ministero dei Beni
e delle Attività Culturali
Via F. Petrarca, 101/B
80122 NAPOLI
tel./fax: 0817690277
cell. 3355804462
email: harrydiprisco@libero.it

Dal Web Telescope alle opere cosmiche di Mario Vespasiani: arte e scienza verso l’infinito.

DSC02876Dal Web Telescope alle opere cosmiche di Mario Vespasiani: arte e scienza verso l’infinito.

Dal lancio in orbita del Webb Telescope alle visioni di Mario Vespasiani:
arte e scienza rivolgono lo sguardo verso l’infinito.

In due date simboliche di fine 2021 – nel solstizio d’inverno e nel giorno di Natale – sono avvenuti due eventi particolarmente significativi e colmi di aspettative, che da sponde apparentemente opposte proveranno a rispondere ai grandi interrogativi dell’umanità: riguardo al senso di infinito, sulla presenza di altre forme di vita nell’universo e sulla possibilità di spingere lo sguardo oltremisura.

Da un lato l’arte visionaria, dall’altro la più alta tecnologia applicata all’astronomia: da una parte Mario Vespasiani che con le sue ricerche non è una novità a sondare i più svariati ambiti del sapere, dall’altra una collaborazione di primissimo livello tra la NASA, l’ESA Agenzia Spaziale Europea e la CSA canadese, per la costruzione del WEBB Telescope (JWST).

image (1)Il 21 dicembre con la presentazione in rete del video che introduce il progetto M-Ethereum, Mario Vespasiani ha svelato l’anteprima di tale evento che è composto da stelle tridimensionali, da un telescopio (Encounter) motorizzato e da un rover (Enoch) telecomandato a distanza, le cui immagini riportate costituiranno la mostra insieme ad opere su tela e su carta. Un lavoro nato dall’osservazione dello spazio come della propria interiorità, che si è sviluppato progressivamente, come una conquista di una certa consapevolezza e della capacità intuitiva di raggiungere distanze siderali.

Pochi giorni dopo, il 25 dicembre dalla Guyana francese è decollato il James Webb Space Telescope, vanto dell’astronomia mondiale, dalle cifre impressionanti: venticinque anni di lavoro, mille persone coinvolte per un investimento di dieci miliardi di dollari. Con una missione da compiere ancor più ambiziosa, far luce sulle prime stelle dell’universo e perlustrare il cosmo alla ricerca di forme di vita. Il WEBB ora in viaggio, percorrerà nell’arco di un mese 1,5 milioni di chilometri dalla terra, fino a stabilirsi nel punto di Lagrange L2, un’area di maggiore stabilità che gli consentirà di operare con pochissimo carburante.

IMG_5850..Le opere di Mario Vespasiani nel corso del tempo hanno costantemente sorpreso per innovazione e tecnica progettuale come per l’originalità dei contenuti, capaci di orientare l’attenzione verso soluzioni dai riferimenti complessi, ma intuitive nella comprensione: passando dal cosmo agli abissi, dal concetto di anima all’inconscio, da stili inediti a quella sua tipica forma di linguaggio in continua evoluzione. Ora col progetto M-Ethereum è come se fossimo chiamati dall’artista a seguire questo viaggio dimensionale che piega lo spazio- tempo, che inarca la memoria verso un approdo non accessibile solo con i sensi esteriori.

IMG_6826Se i materiali e la geometria in Vespasiani hanno avuto spesso un ruolo di primo piano, nella struttura del WEBB Telescope già ad un veloce sguardo risultano emblematici: diciotto pannelli esagonali, composti da berillio placcato in oro, che con un rimando agli alveari, lo fanno sembrare quasi più un astronave che un telescopio, dalle superfici riflettenti – oro sopra e cromata sotto, dov’è collocato uno scudo termico dell’ampiezza di un campo da tennis – per spingersi ad osservare i corpi celesti a miliardi di anni luce da noi, apparsi durante la formazione dell’universo 13,8 miliardi di anni fa.

A differenza del telescopio Hubble, posizionato a 530 km di distanza, che in trent’anni di servizio ha permesso l’osservazione di galassie, nebulose e buchi neri, il WEBB sarà collocato molto più lontano e non potrà ricevere alcuna manutenzione, ma entrambi, essendo posizionati in orbita, non subiranno la distorsione di immagine causata dell’atmosfera terreste. Tra circa un mese il WEBB Telescope raggiungerà il punto Lagrange L2 dal quale potrà scandagliare il cielo in modo accurato. Una zona d’osservazione ottimale perchè si tratta di un’area dove l’attrazione gravitazionale della terra e del sole si annullano a vicenda, permettendogli di rimanere stabile all’interno del sistema solare.

L’osservazione è all’infrarosso, perché la luce prodotta da quelle antiche stelle è stata “dilatata” nel tempo a causa del loro allontanamento e oggi si possono scorgere solo grazie a tale lunghezza d’onda. Ottimale anche per lo studio dei pianeti extra-solari, per IMG_6975.operare nell’infrarosso il telescopio dovrà essere molto freddo e perciò, una volta arrivato a destinazione, dispiegherà un “ombrello” gigante per proteggersi dalle radiazioni solari. Ci potrà raccontare in che modo le galassie siano cambiate nel corso del tempo e dirci di più su materia ed energia oscura. Sarà perfino possibile cogliere la formazione di stelle e pianeti in atto, scrutando le nebulose avvolte da polvere e gas per capire cosa succede al loro interno nel momento di genesi.

Le opere di Mario Vespasiani si pongono l’obiettivo di fissare nello sguardo già ora quegli scenari futuri, in quanto sia l’arte che la mistica, hanno sempre avuto la facoltà di aprire all’uomo il senso della percezione dello smisurato, come dell’infinitamente piccolo. Ecco perchè non è azzardato dire che arti e scienze possano andare di pari passo, per sostenersi e incoraggiarsi durante un cammino che vede l’uomo nuovo, non più egoico e bellico, ma curioso e generoso, come lo è la ricerca e lo spirito dell’artista.

Mentre il mondo sembra preso da tutt’altre tematiche, da urgenze da cui pare non voler uscire, è gratificante constatare che in diverse zone del nostro pianeta terra, pur nella diversità dei linguaggi e degli obiettivi, ci siano delle persone che lavorano per l’evoluzione della conoscenza esterna e tecnologica, come di quella insondabile e intima, quale è quella dell’anima. Nella certezza che in un prossimo futuro possano vivere non come entità separate e ben distinte, ma come un unico organismo che vibra in armonia con l’universo, col quale non vorranno solo fare esperienza, ma soprattutto unirsi.

Jeyt set Club il nuovo polo culturale nato a Terracina

Aida YespicaJeyt set Club il nuovo polo culturale nato a Terracina
Con il percorso gourmet de
“La Sardegna in giro per il mondo”

E’ stato inaugurato il Polo Culturale Jet Set Club a Terracina con la partecipazione di esponenti del mondo dello spettacolo e della cultura presieduta dai due proprietari del locale Domenico Scevola e Fabio Palazzi.
“Idee, parole, spettacolo ed … opinioni in movimento” è il motto del nuovo Polo Culturale facendo del territorio che lo ospita un fulcro centrale di cultura che parte da Terracina e andrà ad interessare l’intero territorio nazionale. Dopo quasi due anni si ricomincia a vivere, a ballare, e finalmente a ridere……ma anche un momento molto atteso che riaccende la speranza di un ritorno alla normalità e svagarsi sulle selezioni più amate. Il programma di quest’anno è molto ampio e comprende danza, incontri culturali con presentazione di libri e progetti di spettacoli inediti con prime nazionali.
257609442_3342558532638121_6467419195258144751_nE come tutte le cose “di moda” anche nei locali alla moda si nota un cambiamento totale, nei club più esclusivi fa tendenza la cena con dj, performance, eventi e feste dedicate alla cultura, alla moda e al cinema ma principalmente prevale la tendenza alla cena gourmet con dj-set. Tutto nello stesso luogo, niente più ristorante prima e discoteca dopo, i club più trendy ora sono quasi tutti risto-bar, tutti i locali si sono adeguati a questo nuovo modo di vivere la notte. Un contenitore per tutte le età che interesserà sia i giovanissimi che i meno giovani.
La serata inaugurale è partita con le voci di Kelly Joyce e Morena Martini con una variegata scaletta musicale che va dal jazz al soul passando per r&b. In esclusiva mondiale la campionessa mondiale di Burlesque Hollys Good regalerà al pubblico 4presente una inedita perfomance tutta da scoprire. La Moda è presente con lo stilista Michele del Prete. I costumi arrivano direttamente dal Moulin Rouge di Parigi.
Ha incantato gli ospiti un percorso degustazione de “La Sardegna in giro per il mondo” firmato dallo chef sardo Fabio Nurra in uno spazio di divertissement che apre i suoi battenti dopo un restyling ad hoc, all’insegna dei colori del blu, dell’argento e del bianco nelle sale affascinanti, un proposta culinaria gourmet dello chef Nurra che offre la sua competenza enogastronomica sorprendente agli habituè, risollevando animi e celebrando momenti di spensieratezza grazie alla inimitabile formula della sua iconica cucina.
Un locale che diventa un viaggio dal gusto firmato dallo chef Fabio Nurra che ha deciso di accettare la nomina di director of culinary che gli è stata offerta dalla proprietà, Fabio Palazzi,  Domenico Scevola e Assunta Mari Scevola, vola a Terracina dalla sua Sardegna con la sua brigata per offrire un’esperienza gourmet da veri intenditori che punta sulla qualità, su ricette inedite, sulla sua cucina semplice ma non banale, porta in tavola i colori della sua isola e un trionfo di profumi, mirto, lentischio, ti fa intravedere il suo mare bellissimo in tutta la sua tecnica che racconta il suo viaggio, la storia di un 258111300_3342556192638355_2905722848597366847_narchitetto, piena di passione per la sua terra, la trasformazione dei ruoli, da architetto a cuoco per colpa….o merito……di una grande cultura e talento inedito per la tavola ed infine la serata prosegue ascoltando sonorità lounge e ballando musica deep house con famosi dj del panorama internazionale.
JetSetClub, una nuova formula di amici, musica, idee, parole, spettacolo e … opinioni in movimento ma anche alta cucina gourmet.
JetSetClub
Riviera di Circe – Terracina via Posterula 71
Writer: Cristina Vannuzzi

Bilancio di un anno nell’Enoarte

La Sala d'Arme in Palazzo VecchioBilancio di un anno nell’Enoarte

Anno 2021, 10 anni di EnoArte, anno dedicato agli eventi di Elisabetta Rogai, a tutto un insieme di ricordi, di emozioni, memorie preziose che ognuno porta con se e che ci legano alle persone che davvero contano nella nostra vita, un viaggi fatto di emozione nel ricordo di eventi particolari.
All’inizio dell’anno il “viaggio” della Rogai si sofferma con “Anima” quasi come una lettera d’amore “scritta” con i colori dell’Enoarte, l’etichetta dipinta da Elisabetta Rogai per un progetto iniziato nel 2016, la mostra che ha seguito il Drappellone del Palio dell’Assunta del 2015 a Siena.Un vino dal sapore internazionale, per l’Agricola Ludus di Gambassi Terme che lo produce, un Igt Toscano rosso riflessi porpora e i profumi intensi di frutti rossi e spezie che “sgorga” da tre vitigni francesi: Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot
ASSOENOLOGIAprile, Elisabetta Rogai  porta a termine la sua ultima impresa: realizzare un quadro ispirato alla Divina Commedia, e in particolare a Dante Alighieri che sarà omaggiato in tutta Italia in occasione del “Dantedì”. L’opera, dal titolo Dante infernale, infatti è tratta dai versi 34-36 del XXI Canto dell’Inferno del poema dantesco: L’omero suo, ch’era aguto e superbo/carcava un peccator con ambo l’anche/e quei tenea de’ piè ghermito ‘l nerbo.
A Maggio una copertina d’autore per i 130 anni di Assoenologi.
“L’Enologo”magazine mensile di maggio si presenta con un dipinto esclusivo di Elisabetta Rogai, artista fiorentina di fama internazionale, realizzato appositamente per i 130 anni di Assoenologi che racconta la vita dell’Associazione, dalla sua nascita – era il maggio del 1891 – fino ai giorni nostri.
A Luglio l’Artista è invitata a “La Notte Rosa del Vino” in Calabria
ANIMA (1)E’ stata la cerimonia conclusiva del Webinar del Vino e si è svolta a Trebisacce. Presenti donne provenienti dall’Italia e dal mondo
IL viaggio emotivo prosegue e, a giugno, porta Elisabetta Rogai a Benevento dove l’Artista con la sua EnoArte, effettua un dipinto per i 100 anni Unesco de I Longobardi in Italia nella Chiesa di Santa Sofia, invitata dalla Presidente di Italia Langobardorum, assessore alla Cultura, Rossella Del Prete e dal Direttore dell’Ufficio dei Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Benevento, Don Mario Iadanza. Una performance live usando i colori, i sapori e gli odori dell’aglianico e dell’olivella sanniti, per realizzare un’opera che ha donato alla Città di Benevento e che sarà esposta a Palazzo Paolo V, nella sala degli affreschi.
Il viaggio passa attraverso il ricordo di un evento, a settembre, che l’ha colpita in maniera emozionale, la sua mostra personale in Palazzo Vecchio per il G20 sull’Agricoltura, chiamata dalla Vicesindaca di Firenze Alessia Bettini, supportata da Cecilia Del Re, Assessore al Turismo, che ci parla del suo successo internazionale.
L'Artista mostra la sua personale al Sindaco NardellaA ottobre il viaggio prosegue nella storia della cantina del Brunello de Il Marroneto, in una magnifica etichetta dipinta con il vino di quello che è considerato il miglior Brunello di Montalcino, realtà vitivinicola tra le più riconoscibili della DOCG Brunello, nonché casa produttrice di uno dei vini più quotati al mondo, definizione con la quale la wine community internazionale descrive il Brunello del Marroneto e la selezione Madonna delle Grazie, riconducendo alla realtà il sognatore Alessandro attraverso innumerevoli e prestigiosi riconoscimenti internazionali.
L’etichetta, che raffigura la Madonna delle Grazie vuol catturare l’emozione ma anche l’ incontro fra due mondi, quello del vino e quello dell’arte, che grazie alla tecnica dell’Enoarte si fondono e si intersecano, creando un nuovo canale di comunicazione.
www.elisabettarogai.it

Tutti i mercoledì l’associazione DOVRA a disposizione delle donne che subiscono o hanno subito violenze

dvora ancora alla scalaTutti i mercoledì l’associazione DOVRA a disposizione delle donne che subiscono o hanno subito violenze

Nata nel 2015, l’associazione D.V.O.R.A. (Donne Volontarie Operative Richiesta Aiuto) offre a titolo gratuito prestazioni medico-estetiche e consulenze in merito al benessere psicofisico, in aiuto delle donne vittime di abusi o maltrattamenti. Un appuntamento che si rinnova per tutto il mese di dicembre ogni mercoledì (dalle 15 alle 17) presso gli studi della dottoressa Dvora Ancona di Milano (Via Turati 26 – telefono 02.5469593).

“La nostra associazione si occupa di aiutare le donne vittime della violenza – spiega la Presidentessa dell’associazione Dvora Ancona – Dopo tanti anni di lavoro, ho pensato di mettere a disposizione la mia professionalità e la mia esperienza per aiutare le donne a sentirsi meno fragili. Con l’utilizzo di mezzi non chirurgici quali laser, radiofrequenze ed altre soluzioni non invasive senza l’utilizzo del bisturi si eliminano i segni delle violenze subite, eliminando la tristezza e la sofferenza dal volto di chi ha sofferto in maniera indicibile, in modo da ricominciare una nuova vita con il sorriso”.

dvora anconaMai come in questa fase storica, l’aiuto di D.V.O.R.A. risulta attuale ed opportuno.

Associazione Dvora
Via Turati 26 – Milano
Telefono 02.5469593

Daniele Spadaro (addetto stampa – tel.335/6262260)

info@spadaronews.com

G Stars Kids Collection

new coll 5G Stars Kids Collection
13 Gennaio ore 18.00
Su piattaforma digitale Fashion Vibes

G STARS KIDS da Kiev a Firenze, per la prima volta il brand G STARS partecipa alle grandi sfilate che prendono il via a Firenze con Pitti Immagine Uomo e Pitti Bimbo proseguendo con la settimana della moda a Milano, a Parigi, New York, Londra, Berlino, India, Dubai Shopping Fashion.
Malgrado la pandemia durante la settimana della moda a Firenze, G STAR Kids ha scelto di mostrare la sua bellissima collezione MAKE THE STYLE KIDWEAR in formato digitale il 13 gennaio alle ore 18.00 in versione italiana.
Brand G_Stars.Kids
Collection: makethestyle
Designer Ekaterina Rozhdestvenskaya

new coll 4Una collezione metropolitana e sofisticata quella di G STARS KIDS, senza tempo, dove i capispalla e i pezzi più sofisticati si mescolano con outfit atheleisure, la tendenza di indossare capi originariamente pensati per le attività sportive in contesti formali, rimarcando il tocco di quella eleganza raffinata e di lusso, tipica di portamento dello stile parisienne, un percorso creativo, con una capacità di sperimentazione che non tradisce lo spirito delle origini. Riconoscibilità è la parola d’ordine ed è proprio la riconoscibilità di grafiche, colori e linee che hanno il sapore dell’infinito a essere accostate, un linguaggio contemporaneo e cultura visiva.
La filosofia della collezione #makethestyle concepita dalla designer Ekaterina Rozhdestvenskaya consiste nell’idea che la quotidianità non è sinonimo di mediocrità ma l’espressione di una vasta gamma di emozioni della personalità che vengono trasmesse attraverso l’abbigliamento e determinano la scelta di un capo che rispecchia lo stato d’animo.
new coll 3Le regole della moda vengono infrante, le tendenze si mescolano e la funzionalità si accompagna a tagli couture che non passano inosservati. Da diverse stagioni, la tendenza dei brand più cool è quella di creare capi pratici e funzionali, che sappiano coniugare tessuti preziosi, tagli ricercati e design sportivo in un unico risultato del tutto nuovo che ben rappresenta lo stile di vita odierno.
Il mix and match dei colori e dei tessuti diversi consente di realizzare un vasto numero di look, perché ogni capo è ideato in modo tale da poter essere combinato con qualsiasi altro capo e anche con quelli della collezione precedente, offrendo in questo modo la possibilità di scegliere la combinazione adatta all’ umore.
La palette dei colori spazia dal nero predominante al bianco, il verde chiaro, il viola, mixati con stampe e tessuti dipinti a mano, decorazioni che rendono unico ogni capo.
Il principio di universalità è il concept principale della collezione che presenta la femminilità espressa in maniera semplice e naturale in quanto l’abbigliamento new coll 6dev’essere “intonato” al carattere per esaltarne i punti forti.
Nel realizzare il suo brand la designer Ekaterina Rozhdestvenskaya crea una moda senza tempo, che riflette i gusti dei bambini e dei giovani d’oggi. La generazione moderna, infatti, non è affatto propensa a indossare “abiti da bambino” ma sin dalla più giovane età vogliono distinguersi per la loro personalità, infatti l’obiettivo principale di G_Star.Kids è di elaborare capi che esaltino il carisma della persona, e non solo l’esteriorità.
L’ispirazione che ha guidato la designer sono le linee urbane della città moderna e lo stile che rappresenta è uno strumento di libera espressione di sé, che consente di veicolare efficacemente la propria l’individualità, il concetto di G Stars Kids si riferisce all’unicità, all’individualità, è un brand per coloro che non hanno paura di distinguersi.

new coll 7Contatti:
Instagram: @g_stars.kids & @gsk_streetteam
Designer: Ekaterina Rozhdestvenskaya
Email: gstarskids@gmail.com
Tel +380 984 224 894

PRESS, PR & ORGANIZATION @_fashionvibesmilano
www.fashion-vibes.com

Davide Cufaro Petroni e la sua Istanbul Spazio Art d’Or a Bari

IstambulDavide Cufaro Petroni e la sua Istanbul Spazio Art d’Or a Bari
Dal 4 dicembre 2021 fino all’8 gennaio 2022

Un nuovo prestigioso appuntamento nel mese di dicembre con l’ Arte allo Spazio Art d’Or (Galleria Multimediale del Made in Italy) diventato ormai un punto di riferimento esclusivo per la città di Bari. L’affascinante scrigno del bello, location di eventi, di brand ed eccellenze esclusivo dove, in questi mesi, si sono avvicendati grandi nomi della Moda, dell’Arte e Il comandate Cufarodel Design, luogo ormai ambito da tutti coloro che desiderano fare conoscere le proprie creazioni.
Il prossimo appuntamento è con l’Artista Davide Cufaro Petroni … e Istanbul.
A Bari per presentare la sua mostra viene introdotto dal capo redattore di Affari Italiani il noto giornalista Antonio V.Gelormini, la Mostra è a cura di Guido e Marina Corazziari fondatori dello Spazio Art d’Or.
La mostra è una narrazione romantica di Istambul, un tour virtuale in un luogo surreale, scene di vita che sembrano un gioco, rallegrate dal misterioso e frenetico roteare del ballo cosmico dei Dervisci danzanti, un rifugio in cui creare un mondo tutto suo carico di un mistero invisibile dove musica, voce e movimenti diventano un’unica vibrazione, il danzatore roteante diventa parte del tutto, si allontana dalle cose terrene e si immerge nella divinità e lo spettatore viene ipnotizzato dall’armonia melodiosa della danza e partecipa a un viaggio mistico che crea una spirale di comunicazione tra cielo e terra.

FA78gY9WEAcyNa8Titolo della mostra:
“My Name is East, My Name is West”
Istanbul gateway to Heaven

Ridefinire gli spazi, rimodulare il tempo, “My Name is East, My Name is West” è un’opera che si ripropone di affrontare la millenaria dicotomia fra l’Est e l’Ovest di Istanbul, porta fra due mondi, laboratorio a cielo aperto di culture. Ho fissato per così tante volte i suoi contorni, i suoi mille profili, che adesso i miei ricordi sembrano filtrati attraverso di essi, come se fossero sogni realmente accaduti.
Dervisci rotantiI suoi abitanti assorbono, bisognosi, una felicità quotidiana, riconoscendosi nelle curve della Grande Città e, come ansiosi e trepidanti, attendono il sollievo derivante dalla sua astrazione e simmetria, unendo questa complessa dualità, una volta nota al mondo sotto il nome di Costantinopoli. Ogni singolo cittadino ha messo insieme ogni dettaglio e memoria personale, concernente la Città, solamente basandosi sul proprio istinto, al fine di sottolineare l’indissolubile legame esistente fra Istanbul ed i suoi residenti.
FA78gZGWQAMU8WYL’esperienza della Città, al tempo stesso frammentata e fluida, senza un centro, essendo al centro di sé stessa, fuggendo via da definizioni e costrizioni concettuali, come il Bosforo, sorgente perenne di speranza ed ottimismo, che offre salute e buon auspicio alla propria popolazione. La dicotomia fra l’Est e l’Ovest: l’essere “al centro” per catturarne l’essenza, rimanendone in bilico “ai margini”, per conservare un costante, anche se precario, punto di vista. Come un sole sorgente dalla fitta nebbia del mattino, riconoscibile da decine di miglia di distanza, Istanbul ha rappresentato un porto sicuro per tutti i naviganti che hanno perso la propria rotta.
FA78gZRXoAgoaZeEssa ha nuotato attraverso i secoli della storia per venirci a testimoniare lo splendore che l’umanità  è stata un tempo capace di creare, con l’inconsapevolezza del futuro, concedendo il privilegio di una sincera osservazione a coloro i quali, con il cuore e la mente aperti, liberi da qualsivoglia pregiudizio culturale, fossero curiosi di apprezzare le sue ombre e colori, le sue perenni brezze primaverili e le sue rive.
La meraviglia di navigare su e giù per le rive del Bosforo è di percepire il contrasto fra la libertà e la forza di un mare profondo, sicuro e dinamico, mentre ci si muove all’interno di una città ampia, antica ed al contempo negligente.
Se un giorno nefasto il cielo fosse caduto, le colline di Istanbul lo avrebbero sorretto senza defraudare i suoi abitanti del sapore della beautitudine di un’impacciata utopia 129524843_1660400744131290_8979449016241511979_oceleste. In precario equilibrio, fra sogno e realtà, facendo della sua non – appartenenza, l’essenza di una vita, proprio qui, fra l’etereo ed il concreto, fra un passato incurabile e sete di futuro, sottile filo di seta che tiene uniti due mondi che non potrebbero esistere l’uno senza l’altro, Istanbul rappresenta l’ultimo passo prima di un precipizio profondo, verso un aldilà di non – luoghi e coscienze ancora da raccontare.
Come il Semazen (dervish), durante i suoi rituali, roteando sempre più vorticosamente, si abbandona gradualmente alla meraviglia di una nuova dimensione, ove oggetti e visioni si confondono, sperimentando una nuova pratica di estasi dell’animo, così gli FA78gZJXMAQFQ3Wabitanti di Istanbul tentano il loro sacro equilibrio danzando fra l’Est e l’Ovest. Per la necessità di essere, come i Semazen, transnazionali e transculturali, allo stesso tempo, essendo parte del passato e rispondendo ad un desiderio globale e moderno di fusione, partecipazione e condivisione, gli abitanti della Città recuperano il loro conforto quotidiano fra le scogliere del Bosforo: come un rimedio naturale alla miseria della vita, mantenendo viva quella infinita dicotomia fra un consapevole dolore per la grandezza perduta del passato e la consapevolezza di una beatitudine che solo loro sono in grado di estrapolare da una vista così sorprendente.
Il mio cuore palpitante brama l’Occidente quando sono in Oriente e l’Oriente quando sono in Occidente.
Per accrediti stampa e fotografi, info e contatti:
mcorazziari@libero.it
spazioartdor@icloud.com
Press: Cristina Vannuzzi
Spazio Art d’Or, Galleria Multimediale del Made in Italy ed Eccellenze
Via Melo da Bari, 188 – 70122 BARI – tel. 347.8446967

Da Mario Vespasiani al WEBB Telescope: l’infinito tra arte e scienza

IMG_5850..Da Mario Vespasiani al WEBB Telescope: l’infinito tra arte e scienza

Gli ultimi giorni del turbolento 2021 hanno visto il susseguirsi in precise date simboliche – nel solstizio d’inverno del 21 e in concomitanza col Natale – di due eventi particolarmente significativi e colmi di aspettative, che da sponde apparentemente opposte proveranno a rispondere ai grandi interrogativi dell’umanità: riguardo al senso di infinito, sulla presenza di altre forme di vita nell’universo e sulla possibilità di spingere lo sguardo oltremisura.

Da un lato l’arte visionaria, dall’altro la più alta tecnologia applicata all’astronomia: da una parte Mario Vespasiani che con le sue ricerche non è una novità a sondare i più svariati ambiti del sapere, dall’altra una collaborazione di primissimo livello tra la NASA, l’ESA Agenzia Spaziale Europea e la CSA canadese, per la costruzione del WEBB Telescope (JWST).

imageIl 21 dicembre con la presentazione in rete del video che introduce il progetto M-Ethereum, Mario Vespasiani ha svelato l’anteprima di tale evento che è composto da stelle tridimensionali, da un telescopio (Encounter) motorizzato e da un rover (Enoch) telecomandato a distanza, le cui immagini riportate costituiranno la mostra insieme ad opere su tela e su carta. Un lavoro nato dall’osservazione dello spazio come della propria interiorità, che si è sviluppato progressivamente, come una conquista di una certa consapevolezza e della capacità intuitiva di raggiungere distanze siderali.

Pochi giorni dopo, il 25 dicembre dalla Guyana francese è decollato il James Webb Space Telescope, vanto dell’astronomia mondiale, dalle cifre impressionanti: venticinque anni di lavoro, mille persone coinvolte per un investimento di dieci miliardi di dollari. Con una missione da compiere ancor più ambiziosa, far luce sulle prime stelle dell’universo e perlustrare il cosmo alla ricerca di forme di vita. Il WEBB ora in viaggio, percorrerà nell’arco di un mese 1,5 milioni di chilometri dalla terra, fino a stabilirsi nel punto di Lagrange L2, un’area di maggiore stabilità che gli consentirà di operare con pochissimo carburante.

IMG_6826Le opere di Mario Vespasiani nel corso del tempo hanno costantemente sorpreso per innovazione e tecnica progettuale come per l’originalità dei contenuti, capaci di orientare l’attenzione verso soluzioni dai riferimenti complessi, ma intuitive nella comprensione: passando dal cosmo agli abissi, dal concetto di anima all’inconscio, da stili inediti a quella sua tipica forma di linguaggio in continua evoluzione. Ora col progetto M-Ethereum è come se fossimo chiamati dall’artista a seguire questo viaggio dimensionale che piega lo spazio- tempo, che inarca la memoria verso un approdo non accessibile solo con i sensi esteriori.

Se i materiali e la geometria in Vespasiani hanno avuto spesso un ruolo di primo piano, nella struttura del WEBB Telescope già ad un veloce sguardo risultano emblematici: diciotto pannelli esagonali, composti da berillio placcato in oro, che con un rimando agli alveari, lo fanno sembrare quasi più un astronave che un telescopio, dalle superfici riflettenti – oro sopra e cromata sotto, dov’è collocato uno scudo termico dell’ampiezza di un campo da tennis – per spingersi ad osservare i corpi celesti a miliardi di anni luce da noi, apparsi durante la formazione dell’universo 13,8 miliardi di anni fa.

IMG_6785A differenza del telescopio Hubble, posizionato a 530 km di distanza, che in trent’anni di servizio ha permesso l’osservazione di galassie, nebulose e buchi neri, il WEBB sarà collocato molto più lontano e non potrà ricevere alcuna manutenzione, ma entrambi, essendo posizionati in orbita, non subiranno la distorsione di immagine causata dell’atmosfera terreste. Tra circa un mese il WEBB Telescope raggiungerà il punto Lagrange L2 dal quale potrà scandagliare il cielo in modo accurato. Una zona d’osservazione ottimale perchè si tratta di un’area dove l’attrazione gravitazionale della terra e del sole si annullano a vicenda, permettendogli di rimanere stabile all’interno del sistema solare.

L’osservazione è all’infrarosso, perché la luce prodotta da quelle antiche stelle è stata “dilatata” nel tempo a causa del loro allontanamento e oggi si possono scorgere solo grazie a tale lunghezza d’onda. Ottimale anche per lo studio dei pianeti extra-solari, per operare nell’infrarosso il telescopio dovrà essere molto freddo e perciò, una volta arrivato a destinazione, dispiegherà un “ombrello” gigante per proteggersi dalle radiazioni solari. Ci potrà raccontare in che modo le galassie siano cambiate nel corso del tempo e dirci di più su materia ed energia oscura. Sarà perfino possibile cogliere la formazione di stelle e pianeti in atto, scrutando le nebulose avvolte da polvere e gas per capire cosa succede al loro interno nel momento di genesi.

IMG_6975.Le opere di Mario Vespasiani si pongono l’obiettivo di fissare nello sguardo già ora quegli scenari futuri, in quanto sia l’arte che la mistica, hanno sempre avuto la facoltà di aprire all’uomo il senso della percezione dello smisurato, come dell’infinitamente piccolo. Ecco perchè non è azzardato dire che arti e scienze possano andare di pari passo, per sostenersi e incoraggiarsi durante un cammino che vede l’uomo nuovo, non più egoico e bellico, ma curioso e generoso, come lo è la ricerca e lo spirito dell’artista.

Mentre il mondo sembra preso da tutt’altre tematiche, da urgenze da cui pare non voler uscire, è gratificante constatare che in diverse zone del nostro pianeta terra, pur nella diversità dei linguaggi e degli obiettivi, ci siano delle persone che lavorano per l’evoluzione della conoscenza esterna e tecnologica, come di quella insondabile e intima, quale è quella dell’anima. Nella certezza che in un prossimo futuro possano vivere non come entità separate e ben distinte, ma come un unico organismo che vibra in armonia con l’universo, col quale non vorranno solo fare esperienza, ma soprattutto unirsi.
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Il James Webb è un telescopio spaziale per l’astronomia a raggi infrarossi

lanciato il 25 dicembre 2021 dallo spazioporto di Arianespace a Kourou, trasportato in orbita solare da un razzo Ariane 5.
Orbita: Halo
Potenza: 2 kW
Durata: 5 anni (design); 10 anni (obiettivo)
Destinazione: punto di Lagrange L2 (1,5 milioni di chilometri dalla Terra)

Mario Vespasiani (1978) è un artista visivo italiano

La ricerca:

Inaugura la prima mostra non ancora ventenne e ad oggi ha esposto su tutto il territorio nazionale, in gallerie, musei, luoghi di culto e in contesti inusuali. Nel corso del tempo la sua ricerca ha interessato anche studiosi di varie discipline, che vanno dalla teologia all’astrofisica, dall’antropologia alla filosofia. Si esprime attraverso un alfabeto simbolico che si fonda sulle rivelazioni della mistica cristiana e sulla pratica alchemica della pittura. Attento osservatore delle leggi naturali e degli insegnamenti della sapienza orientale, il suo lavoro va inteso come continuazione dell’opera creativa universale, da cui cogliere il sentimento spirituale.

Mostre e attività culturali:

Espone giovanissimo ai Musei Capitolini di Roma con la mostra Gemine Muse, a 27 anni vince il primo Premio Pagine Bianche d’Autore, figura nel libro Fragili eroi di Roberto Gramiccia, sugli artisti italiani del futurismo ad oggi e sul Dizionario dell’Arte Italiana edito da Giancarlo Politi. Per essere stato tra i primissimi artisti ad aver impiegato la sua impronta pittorica ai nuovi materiali e alle recenti tecnologie, viene inviato nel 2012 dall’Accademia di Belle Belle Arti di Macerata a tenere una conferenza dal titolo: L’essenza e il dono. Arte, relazione e condivisione, dalla tela all’iPad. Nello stesso anno con le opere realizzate mediante l’iPad ed applicate su alluminio partecipa al Premio Termoli e di seguito alle storiche rassegne d’arte nazionali: nel 2014 al Premio Sulmona, nel 2015 al Premio Vasto, nel 2018 al Premio Marche. Durante la sua carriera le sue opere sono state poste in dialogo diretto con alcuni maestri dall’arte italiana, quali Mario Schifano, Osvaldo Licini, Lorenzo Lotto e Mario Giacomelli, in mostre intitolate La quarta dimensione. Ha esposto nel 2011 al Padiglione Italia della Biennale di Venezia curato da Vittorio Sgarbi nella sede di Torino e qui con Imago Mundi alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Dal 2013 lavora a Mara as Muse, un progetto composto da dipinti, disegni, fotografie, libri e oggetti d’arte, che tratta del rapporto della presenza femminile nell’ispirazione artistica, la cui trilogia è stata presentata a fine 2017 alla Galleria d’Arte Moderna di Roma. Nel 2015 realizza delle opere in pura seta intitolate Storie di viaggiatori, territori e bandiere che espone come fossero vessilli, la cui performance si tiene nella Pinacoteca civica di Ascoli Piceno e in un happening sulla cima di un’antica torre. Nel mese di maggio esce Planet Aurum il suo primo libro interamente dedicato agli scritti e nello stesso anno la città di Fermo lo invita a dipingere il Palio dell’Assunta collegato alla personale Empireo. Nel 2016 è l’ideatore del festival sul pensiero contemporaneo La Sibilla e i Nuovi Visionari. Nel 2017 è stato in mostra a Venezia e Monaco di Baviera nella collettiva Our place in space promossa da NASA ed Esa che prosegue nel 2018 in un tour mondiale. Nello stesso anno organizza Indipendenti, Ribelli e Mistici, una rassegna di incontri interculturali che ha coinvolto numerosi studiosi provenienti da vari ambiti. Sempre nel 2017 il Museo Storico dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle ha celebrato il quarantennale con la sua mostra personale dal titolo Fly Sky and Air. Nel 2018 inaugura la mostra Lepanto dedicata alla famosa battaglia, nel Museo Diocesano di Gaeta dove è conservato lo stendardo della flotta. Nel maggio 2019 è stata presentata al Museo d’Arte Contemporanea di Roma (MACRO) la quarantesima pubblicazione dedicata al suo lavoro. Nello stesso anno si tiene la mostra Underworld dedicata al tema dell’inconscio visto attraverso la metafora delle creature marine, successivamente si sono svolte le personali dal titolo Il tempo dei trentasei giusti a Villa Caldogno nel vicentino e al Museo Michetti in Abruzzo, la mostra Eschatology, opere monumentali sul mistero ultimo. Nel 2020 con la mostra Araxis – opere tessute, rivoluziona il tradizionale concetto di arazzo attraverso un nuovo modo di concepire le sfumature dei colori mediante una particolare sovrapposizione di migliaia di fili. Sugli arazzi ha immaginato figure archetipiche di una ritualità che si rinnova nel tempo. Sempre nel 2020 presenta il progetto Sundance – le opere ipercubiche, una collezione di lavori inseriti in una cornice di pelle a loro volta racchiusi in altri due contenitori, a richiamare il senso di attesa, nello svelare l’opera non immediatamente ma in passaggi successivi. Un sole nero campeggia sui fondali astratti, diverso per ogni immagine si rifà ai racconti di alcune veggenti, sulla danza dell’astro nel cielo. Nello stesso anno è stato invitato al XXV Premio Cimitile di Napoli con un dipinto di quasi 10 metri di lunghezza per 2 metri di altezza e di seguito presso l’Archivio di Stato di Pesaro tiene una mostra dal titolo: Ritratti – sguardi ed anima. Nel 2021 è regista del film Le nove oscurità degli inferi. In questi giorni è in corso la mostra intitolata DARKNIGHTS in cui le opere di carattere simbolico, si relazionano con la natura all’aria aperta.

L’importanza della Musa ispiratrice:

Da sempre i maggiori artisti hanno avuto al loro fianco una presenza femminile che ha esaltato le loro intuizioni. Mario Vespasiani è tra i pochi autori che fin dall’esordio ha reso partecipe agli altri della sua musa Mara, al punto che oggi formano una delle coppie più autorevoli del panorama artistico. Una relazione vera, di dualità e complicità, documentata da mostre, opere e pubblicazioni costanti che sotto il titolo di Mara as Muse hanno concretizzato una storia reale, tra vita e arte. Nel 2019 il magazine Eventi Culturali, ha dedicato alla coppia la copertina del numero di dicembre.

Arte e solidarietà:

Nel 2020 durante l’emergenza sanitaria globale, si è dedicato al progetto artistico-sociale Per aspera ad Astra, attraverso il quale è riuscito a coinvolgere un pubblico internazionale mediante l’uso dei social network, invitando chiunque a descrivere il periodo del lockdown con fotografie di dettagli astratti del contesto quotidiano. Nel mese di luglio ha tenuto dei laboratori dal titolo: Cavalcare la tigre, incontri sull’arte e sul coraggio, diretti a stimolare il pensiero creativo ed etico degli adolescenti, i soggetti più colpiti a livello psicologico dalla pandemia. A ottobre inaugura presso l’Archivio di Stato di Pesaro una mostra dal titolo: Ritratti – sguardi ed anime dedicati ai grandi uomini della cultura, apprezzati dall’artista e scomparsi nel 2020.

Pubblicazioni e libri:

Oltre quaranta le pubblicazioni che documentano la sua ricerca ed è tra i pochissimi artisti ad avere una bibliografia completa fin dalla prima mostra. Nel 2021 è finito sulla copertina della rivista Eventi Culturali. Nel mese di settembre anche la rivista Exit Urban Magazine a dedicato a lui e a Mara la copertina.

Annullato Galactica Festival. Tutti i biglietti saranno rimborsati

Annullato Galactica Festival. Tutti i biglietti saranno rimborsati
Il prorogarsi dello Stato d’Emergenza epidemiologica sino al 31 marzo 2022, la costante crescita di diffusione del virus con relativa crescente onda di contagi ed il rischio concreto per la regione Emilia Romagna di entrare in zona gialla da lunedì 27 dicembre, hanno portato il Sindaco del Comune di Ferrara ad emettere un’ordinanza con la quale si vieta lo svolgimento di grandi eventi di pubblico spettacolo ed intrattenimento danzante al chiuso a decorrere dal 20 dicembre 2021 sino al 9 gennaio 2022.
Una decisione dolorosa ma allo stesso doverosa, inevitabile e responsabile: la salute e la sicurezza del proprio pubblico sono da sempre priorità assolute e non negoziabili per gli organizzatori di Galactica Festival, la cui edizione 2021/22 viene ufficialmente annullata.
Un ringraziamento doveroso al Sindaco di Ferrara Alan Fabbri e a tutte le Istituzioni coinvolte, che sino all’ultimo si sono adoperate affinchè lo svolgimento di Galactica potesse avere luogo.
Tutti i biglietti venduti in prevendita saranno interamente rimborsati e riaccreditati tramite il sistema di pagamento utilizzato per l’acquisto.
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Daniele Spadaro
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L’Escargot + La Cantiga de la Serena in concerto – martedì 21 dicembre ore 21 – Vallisa, Bari

L'Escargot + La Cantiga de La Serena - COVERL’Escargot + La Cantiga de la Serena in concerto – martedì 21 dicembre ore 21 – Vallisa, Bari
Martedì 21 dicembre, ore 21.00, in Vallisa un viaggio musicale alla scoperta della tradizione popolare mediterranea: parti con noi?

L’Escargot + La Cantiga de la Serena in concerto.

Due gruppi, due famiglie musicali i cui percorsi artistici ed umani si sono più volte intrecciati nel corso di almeno un decennio, provenienti da una vastissima area di esperienze, partecipazioni a Festival internazionali e progetti, -tra cui Radiodervish, Antonio Castrignanò, RADICANTO-, si incontrano su un palco per scambiarsi musiche, canti e storie, e per raccontare al pubblico un viaggio molto speciale tra sogno e realtà, tra ricordo ed immaginazione.

ALESSANDRO PIPINO – organetto, concertina, toy piano, lama sonora

GIANNI GELAO – flauti, uilleann pipe, armonica, glockenspiel, toys

ADOLFO LA VOLPE – chitarra classica, oud, bouzouki irlandese, banjo

FABRIZIO PIEPOLI – voce, chitarra battente, daff

GIORGIA SANTORO – flauto, flauto basso, bansuri, tin whistle, arpa celtica, cimbali

Auditorium Vallisa, Bari
Start: ore 21:00
Info e prenotazioni: 337832542
Posti limitati.

Cordialmente,
ufficio stampa Vallisa Cultura Onlus

Mario Vespasiani M-ETHEREUM Expanding Universe

Link

imageMario Vespasiani

M-ETHEREUM
Expanding Universe

La nuova serie di opere di Mario Vespasiani intitolata M-Ethereum è stata realizzata durante la seconda metà del 2021 e riassume attraverso la metafora della dimensione spaziale l’espansione della coscienza. Secondo l’artista questo lungo periodo di emergenze varie che stiamo ancora vivendo, sta portando le persone più sensibili ad un maggiore livello di consapevolezza, di comprensione della propria interiorità e dei processi invisibili che regolano i mondi. Vespasiani da questa considerazione prende come riferimento il cosmo e i suoi abitanti e descrive con la sua peculiare abilità cromatica, atmosfere siderali nelle quali ci invita ad essere naviganti delle stelle, non solo con gli occhi ma anche con la fantasia, che consente di attraversare questi scenari da protagonisti attivi più che da spettatori.

IMG_6744In questa esplorazione intergalattica si superano wormhole e nebulose, costellazioni e pianeti dai toni più sorprendenti. La fluidità della materia s’infiamma, le nuvole diventano onde capaci di piegare lo spazio, di curvare vite presenti e passate, memorie e prospettive. Vespasiani raffigura un passaggio dimensionale, che riguarda sia l’aspetto sensoriale che quello spirituale di ciascuno. Nel suo cosmo appaiono scie di polveri e simboli luminosi, lampi nel buio e panorami sterminati in cui si percepisce la sua visione dell’arte come un universo che si rigenera continuamente.

Enoch RoverVespasiani nel corso della sua carriera, un ciclo dopo l’altro e tema dopo tema, ha affermato che il compito dell’arte non sia di decorazione o di ripetizione stilistica, bensì di evoluzione, di crescita costante dai rimandi zen, capace di superare le conoscenze raggiunte senza doverle sistematicamente richiamare a conferma di un talento. Questi recentissimi lavori raffigurano la perpetua espansione, in ottica di un sapere che intreccia mistica e scienza, tradizione e innovazione. Ciò che l’artista ci descrive è quella parte di universo osservato dal suo rover spaziale Enoch in viaggio verso M-Ethereum, un luogo fisico o uno stato mentale che ci invita a scoprire, osservando le traiettorie, le visioni riportate dal viaggio interdimensionale.

Il veicolo Enoch rappresenta nelle sue cromie fiammeggianti un simbolo di libertà e di fratellanza cosmica, che si manifesta alle altre civiltà presenti nella galassia non con la prepotenza delle armi o con l’occupazione autoritaria bensì col linguaggio universale dell’arte, con le sfumature proprie della grande armonia che regola tutto il creato. Mario Vespasiani compie un ennesimo passo avanti verso la consapevolezza e lo sviluppo delle potenzialità presenti nella mente umana di generare mondi. Questo incedere verso M-Ethereum implica un’emozione extra-corporale, che apre lo sguardo e la coscienza su altri confini che chiedono alla nuova umanità di essere non solo materia ma anche vibrazione. Ed in perfetta consonanza, questo universo generoso e curioso crea incessantemente, proprio come la fantasia di Vespasiani.

La quarta dimensione e i gradi di libertà: misticismo, scienza e universo astrale

Fanno riferimento ai gradi di libertà i fisici e gli ingegneri quando parlano delle dimensioni di uno spazio, ad esempio uno spazio di dimensione 1 è quello che possiamo percorrere in una sola direzione sia in un senso che in un altro, come le rotaie ferroviarie. La dimensione 2 è quella che possiamo verificare muovendoci su un campo da giuoco, mentre la terza è quella di un sottomarino o di un elicottero che può modificare appunto i tre gradi di libertà. Se di quarta dimensione possiamo parlare aggiungendo alle tre precedenti il fattore tempo, siamo coscienti che il nostro rimane uno sguardo tridimensionale, mentre uno sguardo quadridimensionale di una ipotetica iper-persona riuscirebbe a vedere sia l’esterno che il nostro interno, proprio come in una radiografia. Una qualità che è tuttavia appartenuta a mistici e carismatici capaci di unire tutti i punti del nostro corpo come dentro un raggio di luce. Sotto quest’ottica possiamo considerare anche l’esistenza di universi paralleli, quello fisico e quello astrale, passando per la visione cristiana dei tre regni paralleli, inferno e paradiso che opposti si sovrappongono al mondo terreno.

L’importanza della ricerca di Mario Vespasiani sta proprio nell’aver intuito fin da subito la forza della luce emanata dall’uso che fa dei colori. Partendo dall’assunto che sebbene l’universo materiale si estenda più in là della nostra visione – anche con l’aiuto dei più potenti telescopi questo non impedisce alla nostra interiorità di avere una vista più ampia e lucida – l’artista ha lavorato incrociando due ipotesi: esso esiste nella mente di un essere supremo e tutte le nostre azioni, pensieri e sentimenti non sarebbero altro che il prodotto di questo essere e in quella mente si sviluppa la nostra esistenza secondo la sua immaginazione. Ma è anche possibile che solo una parte del nostro essere viva nell’universo tridimensionale osservabile e noi siamo coscienti solo di questa. Secondo Vespasiani – che ha da sempre affrontato questo concetto e sviluppato in quattro mostre pensate come dialoghi diretti con i grandi maestri dell’arte italiana da Mario Schifano e Osvaldo Licini, da Lorenzo Lotto a Mario Giacomelli – la quarta dimensione non è solo una condizione spaziale ma anche un tipo di conoscenza, una presa di coscienza di una realtà superiore.

Dalla scienza alla filosofia, dalla mistica alla letteratura la ricerca artistica di Mario Vespasiani si coglie nel principio della luce. Così come due gemelli, di cui il primo, astronauta in viaggio in orbita, al suo ritorno sulla terra sarà molto più giovane di suo fratello – secondo la teoria della relatività, per cui il tempo rallenta con la velocità – anche una certa arte riesce piegare sia lo spazio che il tempo e di fronte ad essa ci sentiamo inspiegabilmente attratti anche se sconosciuta, al punto di cambiare la nostra percezione del qui ed ora. La storia dell’arte ci ha dimostrato che alcuni artisti hanno un tipo di coscienza cosmica, fatta di sensazioni pure che si riescono a cogliere unendo l’armonia che regola forme e colori alla potenza luminosa che essi esprimono. Vespasiani adotta una mente matematica senza abbandonare il figurativo, che tuttavia porta a considerazioni di tipo spirituale secondo le quali Tutto è Uno e l’Uno è Infinito. E se M-Ethereum fosse un’esortazione che l’autore ci consegna, una modalità espansa dello sguardo verso un reale più etereo, vivido e trasparente?

M-Ethereum il video: https://www.youtube.com/watch?v=5gG13wf0TYU

Dal 21 dicembre 2021

Com’è avvenuto per la mostra Darknights, col 2021 i progetti di Vespasiani cambiano modalità di fruizione.
Le sedi espositive non vengono comunicate direttamente ma si rivelano attraverso degli indizi.
Questo per favorire una fruizione più autentica, coinvolgendo il pubblico costantemente, a partire dai dettagli.
Un nuovo corso imboccato da un’arte che vuole mettere in evidenza la complessità dei contenuti e l’idea di ricerca.

Tempora

NEW BIBART (6)Tempora

Dal 4 al 18 dicembre 2021 presso Santa Teresa dei Maschi a Bari.

Inaugurazione sabato 4 dicembre 2021 ore 18.30, alla presenza dell’Assessore alle Politiche Culturali e Turistiche, Ines Pierucci.

La mostra è curata da Miguel Gomez, Art Director di Bibart Biennale Internazionale di Bari e area Metropolitana.

Dal martedi al venerdi ore 10.00/13.00 17.00/20.00

Sabato e domenica 10.00/20.00

Ingresso gratuito

TEMPORA - BIBARTMarialuisa Sabato in questa mostra personale esprime la sua sensibilità attraverso la raffigurazione della forza di forme, luci, colori e atmosfere che ci fanno porre una domanda: dove risiede il sovrannaturale che ha creato la natura del mondo?

L’artista in questo percorso pittorico si trasforma in narratore di immagini ad impatto emotivo, nella sua narrazione il cromatismo diviene parola che si trasforma, come in una classica favola, in sentimento arcaico, ossia quel sentire che è riposto in noi dall’inizio del tempo.

NEW BIBART (7)Lo spettatore si trova innanzi ad una doppia creazione, un’opera nell’opera senza contrasti forti ma passaggi cromatici contrastanti che si dissolvono e fondo gli uni negli altri, consentendo di dare vita ad un ‘opera coinvolgente non solo visivamente, ma capace di coinvolgere lo spettatore in una dinamica di compartecipazione emotiva.

Le interazioni narrative di Rosa Cacace

WhatsApp Image 2021-12-01 at 00.16.51 (1)Le interazioni narrative di Rosa Cacace

La mostra è patrocinata dal Comune di Taranto.

Inaugurazione: Sabato 4 dicembre 2021 ore 17.30 presso la Galleria Comunale Castello Aragonese, Piazza Castello 4 – Taranto.

La mostra rimarrà aperta con ingresso gratuito dal 4 al 19 dicembre

dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00.

Preparatevi ad immergervi in un viaggio che accorpa arte e narrativa, dove l’una è il completamento dell’altra, coadiuvati dalla mostra “Interazioni narrative” di Rosa Cacace, in arte Rosaka, a cura di Elisabetta La Rosa, che si svolgerà dal 4 al 19 dicembre 2021 A Taranto.

L’artista Rosa Cacace vi consentirà di immergervi in un viaggio di emozioni a colori, estrapolando la materia viva dell’essenza narrativa e traslitterandola in materia cromatica.

Il fruitore potrà immergersi nelle raffigurazioni dell’artista, frutto della commistione fra una poetica di matrice surrealista dove, le rappresentazioni figurative, si animeranno mediante elementi simbolici di rimando ai romanzi a cui Rosa fa riferimento.

Durante la serata inaugurale di sabato 4 dicembre 2021 si susseguiranno diversi interventi che vedranno protagoniste donne di età differenti ma legate al mondo dell’arte e della cultura. Le donne che allieteranno l’inaugurazione saranno- oltre all’artista Cacace e alla curatrice La Rosa –ci sarà la scrittrice e poetessa Mara Venuto, , che farà un intervento poetico, il duo musicale “Philamusike”, flauto e violino, composto da Apollonia Briulotta e Tiziana Toscano e sulle loro note ballerà la danzatrice e coreografa Valentina Pulieri. Ospite d’onore con intervento critico, la N.D. Baronessa Elisa Silvatici, Accedemico dei Cavalieri di S.Stefano P. & M. – Critico d’arte.

Preparatevi quindi ad un viaggio in cui la narrativa si fa arte dando vita ad un’esperienza sinestetica.

Assegnato allo stilista Michele Miglionico premio A.N.D.E. 2020/2021

Foto Teatro Francesco Stabile - Potenza20Assegnato allo stilista Michele Miglionico premio A.N.D.E. 2020/2021

Nel quarantaduesimo anno di attività dell’A.N.D.E. Basilicata viene assegnato allo stilista Michele Miglionico il Premio

“Uomini contro la violenza”.

Alla sua dodicesima edizione il Premio A.N.D.E. sezione “Uomini contro la violenza” è stato riconosciuto allo stilista Michele Miglionico.

L’Associazione Nazionale Donne Elettrici ha come obbiettivo quello di valorizzare l’azione delle donne che operano quotidianamente nell’associazionismo, nel volontariato, nella politica, nel mondo dell’arte e della cultura, nell’imprenditoria e nelle comunicazioni e si impegna per contribuire a creare una cultura di sempre maggiore sostegno ai “diritti delle donne” contro ogni forma di violenza e discriminazione.

La cerimonia di consegna del Premio A.N.D.E. 2020/2021 si è svolta a Potenza al Teatro “Francesco Stabile” alla presenza della Presidente A.N.D.E. Nazionale Marina Lilli Venturini, al Consigliere Nazionale e Presidente A.N.D.E. di Potenza Maria Anna Fanelli, al Prefetto della Città di Potenza S.E. Michele Campanaro, al sindaco del Comune di Potenza Mario Guarente, al Sindaco del Comune di Matera Domenico Bennardi, al Presidente della Provincia di Potenza Rocco Guarino, al Senatore della Repubblica Italiana Salvatore Margiotta, alla Senatrice della Repubblica Italiana e Presidente della Commissione antifemminicidio Valeria Valente.

Il Premio A.N.D.E. 2020/2021 “Uomini contro la violenza” viene riconosciuto allo stilista Michele Miglionico per il suo impegno svolto a sostenere, attraverso il linguaggio della moda, il tema sulle pari opportunità, diritti negati e lotta contro la violenza sulle donne con una particolare attenzione per le donne afghane che in questo momento storico vedono i propri diritti non più garantiti

Durante la serata sono stati consegnati i Premi A.N.D.E. nelle varie sezioni tra l’altro a: Annamaria Mauro Direttrice Museo Nazionale di Matera, Anna Moles, biologa ricercatrice in neuroscienze e in genomica, Riccardo Iacona, giornalista, autore e conduttore televisivo Rai, Giuseppe Calabrese, meglio conosciuto come Peppone, chef e personaggio televisivo nei programmi Linea Verde e La prova del cuoco.

MicheleMiglionico

Press Relations and Public Relations: Nicola Altomonte

Mobile: +39 3405402210

Website: www.michelemiglionico.com
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CityLife: il blog di Fanny sbarca in città

PHOTO-2021-12-08-10-29-30_11CityLife: il blog di Fanny sbarca in città
Un evento per presentare la serie TV dedicata al mondo della moda

Napoli si trasforma in location ideale per una “Sex and the City moderna”, che vede come protagonista la bellezza, lo stile, la moda della città sul piccolo schermo.
Ed è così che tra fashion e trendy si presenta CityLife – Fanny’s Blog, la serie TV destinata al mercato internazionale completamente girata in Campania e che vede tra i protagonisti l’attrice Raffaella di Caprio, Massimiliano Morra, Sonia Aquino, Linda Batista, Mirko Zagarella, Martina Monti, Giulia Cavallo, Gabriella Piccino, Sofia Vendrame e Giuseppe Forte ed altri volti noti del mondo televisivo italiano, sotto la sapiente regia di Daniele Catini.

hanna Moore MilanoL’EVENTO: La presentazione del trailer della serie si è tenuta arriva nelle sale del Black&White di Monteruscello (NA) con un evento senza precedenti, dal sapore in-style e con tutti i colori della moda, che ha visto come protagonisti i partner e gli attori coinvolti nel progetto CityLife. Alla presenza del cast e del regista, degli addetti ai lavori e della stampa, un momento ludico per festeggiare l’arrivo di questa serie televisiva, destinata a dare una nuova luce alla Napoli della moda.
LA SERIE TV: CityLife – Fanny’s Blog, vede come protagonista Fanny, studentessa svedese 24enne, si ritrova a Napoli per l’Erasmus in matematica. Qui l’incontro di magia, colori e spensieratezza sar{ per la timida ragazza del nord una nuova linfa vitale. L’incontro con la collega di università Giulia la porterà a conoscere il mondo della moda della CityLife. Il contrasto tra la razionalità degli studi di matematica e la meraviglia artistica della moda smuoverà in Fanny ricordi di bambina legati al costume e ai suoi colori. Alberto, uno dei proprietari della CityLife, nutre sin da subito un velato interesse per la ragazza d’oltralpe, ma dalla parte opposta la direttrice Selene, innamorata da sempre e non corrisposta da Alberto, crea non pochi ostacoli alla giovane Fanny. Giulia per non rischiare di compromettere la sua carriera lavorativa all’interno dell’azienda, si far{ manipolare dalla direttrice per allontanare Fanny. Sar{ proprio Carmela, proprietaria dell’alloIMG_7646ggio a Napoli di Fanny, a diventare, con la sua spontaneit{ e bont{ d’animo, la guida spirituale e vitale per il superamento delle delusioni della studentessa svedese. Il barista Antonio ragazzo affascinante e carismatico farà colpo su Fanny. CityLife tra la delusione e il desiderio porterà Fanny a riscoprire quel mondo legato alla moda da sempre nascosto dietro le volontà ed imposizioni dei suoi genitori.
L’ASPETTO SOCIALE: Un contrasto eccellente è stato voluto ricreare per la serie, proprio utilizzando la città di Napoli come set a cielo aperto, riuscendo così a raccontare sogni e realtà di una giovane ragazza che può passeggiare tra i vicoli dei Quartieri Spagnoli, nell’imponenza di Piazza Plebiscito, tra i numerosi musei ricchi di arte e cultura e le eccellenze del territorio, per dare anche un peso specifico alla realtà circostante dove nasce il progetto.
NEXT-STEP: CityLife va anche oltre che con i classici canali di comunicazione, passando i social nePHOTO-2021-12-08-10-29-30_27twork, che renderanno protagonisti gli spettatori ed il rapporto con i protagonisti della serie. Il

Ufficio Stampa e Comunicazione

 

Nino Lettieri e la sua Napoli

pB62IAkANino Lettieri e la sia Napoli

Premio per la Moda
allo stilista alla 5° edizione dell’International Excellence Awards

Nella suggestiva cornice di Villa Taurinus, incorniciata dagli affascinanti paesaggi campani, mentre il cantautore Nino Bonocore ha evocato, attraverso le note della sua inseparabile chitarra le strofe di “scrivimi” lo spirito ammaliatore che permea l’atavica Napoli, la sfilata di Nino Lettieri, un affascinante omaggio alle donne, alla natura, all’artigianalità e alle tradizioni locali.
Una coinvolgente collezione che ha ammaliato i presenti rievocando l’atmosfera del jet-set degli anni ’70 e ’80, tra luci, pailettes e stelle scintillanti, nei meandri della memoria di questa epoca dove ci restano solo i ricordi, leggeri come farfalle, con la musica, l’eco delle risate, la trasgressione e la stravaganza.
Nelle sue creazioni si riflette la poetica visionaria dell’artista, che scaturisce dall’interdipendenza del tutto in un universo dove ogni cosa ha un’anima e dall’ascolto delle vibrazioni della materia, Lettieri crea abiti ed è come se li dipingesse, in una esplosione di colori e forme dove parole e brani di poesie piovono come dentro un sogno.
vGdsvVsQLa sua produzione è un twist moderno, un nuovo look in chiave contemporanea per una linea che vanta un design all’avanguardia per forme, materiali e colori che ben rispecchiano le due anime del designer, un mix di classica raffinatezza e di sofisticata innovazione. moda Couture.
Moda e Arte, i suoi outfit come un gioco e creatività, performance, gesto e teatralità si inseriscono armoniosamente nella moda couture, un modo per abbracciare il mondo e accompagnarsi alla storia, ai colori e alle emozioni che derivano dal vestire Italian Style, per abitare il mondo, codificare i linguaggi e i comportamenti, costruire l’identità, non solo personale ma anche collettiva.
L’Ispirazione delle sue collezioni nasce da un’esperienza vissuta nel mondo dell’arte contemporanea e dalla quotidianità trascorsa nella città di Napoli, una contaminazione creata da una serie di emozioni che solo l’arte e questa città unica possono trasmettere.
YSoJCAQgSi spengono dunque le luci sulla 5° edizione del Premio International Excellence Awards, creato dall’imprenditore Gianfranco Unione con la direzione artistica di Luciano Carino, famoso image consulting Rai, che firmano la quinta edizione celebrata nella meravigliosa cornice di Villa Taurinus a Pozzuoli in una notte magica che si è snodata in un programma di musica, arte e moda alla presenza di ospiti prestigiosi.
Durante la serata del Galà, immortalato dal fotografo Carlo Di Santo e presentato da Gaetano Gaudiero,
ha visto, i premiati, lo chef Daniele Unione che ha vinto in febbraio, supportato dalla figlia Emanuela, il format Cuochi d’Italia condotto da Barbieri, Gennaro Esposito e 8nFsyeOgCristiano Tomei. Tra gli ospiti, assediato dai selfie, spiccava l’attore Gennaro Silvestro, dal format TV dei “Bastardi di Pizzo Falcone”
Durante la serata sono state donate le Tshirt personalizzate, create da G.U. International Management e da una cordata di imprenditori, al personale della UTC dell’ospedale Santa Maria della Grazie di Pozzuoli che sono state ritirate durante l’evento dal Dr. Loffredo cardiologo del reparto di terapia intensiva
Il premio è stato realizzato dall’artista prof. Vincenzo Rujo e, dal prototipo dell’opera realizzata, sono state ricavate 35 preziose litografie firmate dall’artista.

Matis Bologna, Home Sweet Club. Sabato 13 novembre inaugurazione stagionale 2021/22

matis dinner club 2019 20 sala e pubblicoMatis Bologna, Home Sweet Club. Sabato 13 novembre inaugurazione stagionale 2021/22

Matis Bologna, Home Sweet Club. Sabato 13 novembre inaugurazione stagionale 2021/22

Dove eravamo rimasti? Per quanto riguarda il Matis Dinner Club di Bologna, al suo nuovo corso iniziato nell’ottobre del 2018, con un restyling importante ed una nuova gestione, affidata al gruppo di lavoro della Villa delle Rose di Misano Adriatico e del Peter Pan di Riccione. Tutto questo e molto di più riparte ufficialmente sabato 13 novembre 2021, con l’inaugurazione di quella che molto di più della stagione della ripartenza.

matis bologna 2021 22Indiscusso punto di forza del Matis, la capacità di essere un punto di ritrovo non soltanto per i suoi contenuti, ma per la sua capacità di soddisfare le esigenze ed i gusti della propria clientela, puntando sempre su concetto di qualità dinamica, in continua evoluzione in base alle novità che il mercato e le tendenze impongono. Con il Matis si è certi di trascorrere una serata come a casa, come nel proprio club preferito: Matis significa #HomeSweetClub, l’hashtag che accompagnerà per tutta la stagione il locale bolognese.

L’ingresso al Matis è riservato esclusivamente ai maggiorenni muniti di green pass.

Matis Dinner Club
Via Rotta 10 – Bologna
infoline 051/6199041
www.facebook.com/matisclubofficial/

Milano, giovedì 11 novembre 2021
Daniele Spadaro (addetto stampa)
335/6262260
info@spadaronews.com

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Daniele Spadaro
press agent
mobile +39.335.6262260
skype danielespadaro1
www.spadaronews.co.uk

La formazione Wset alla Corte di Donatella Cinelli Colombini

5fe03ce6-39c9-066b-1e87-dc83d922a2beLa formazione Wset alla Corte di Donatella Cinelli Colombini

Nel prossimo mese di gennaio, tre giorni full immersion alla Fattoria del Colle

Nella campagna toscana più bella dove nascono i più importanti vini rossi, Wset apre una “Satellite Site” gestita dalla formatrice ufficiale Bianca Mazzinghi della BWine International Wine School

Donatella Cinelli Colombini è la padrona di casa della “Satellite Site” WSET nel restaurato fienile della Fattoria del Colle a Trequanda. Prime lezioni il 28-29-30 gennaio con un corso di secondo livello gestito dalla formatrice ufficiale Bianca Mazzinghi diploma WSET, titolare della BWine International Wine School.
I corsi WSET si indirizzano a chi è professionista del vino e vuole arricchire la sua formazione ma anche a chi si prepara a lavorare nel wine business e si affida a questa organizzazione per prepararsi e avere maggiori opportunità occupazionali.

L’antico Fienile della Fattoria del Colle, dove si terranno le lezioni, è una sala di 90 mq con un suggestivo affaccio su vigneti e oliveti, aria condizionata, impianto di amplificazione e proiezione. Un ambiente attorniato da armoniosa bellezza e dunque ideale per concentrarsi e degustare immersi nell’atmosfera tipica della campagna toscana. La Fattoria del Colle si trova in una posizione geograficamente privilegiata equidistante dai più importanti territori del vino: dal Chianti Classico senese, da Cortona, dall’areale del Nobile di Montepulciano e dell’Orcia fino alla culla del Brunello di Montalcino.
Una location che in virtù dei suddetti elementi non ha trovato difficoltà ad ottenere l’approvazione del quartier generale WSET di Londra come sede permanente idonea allo svolgimento dei corsi. Così come ha rappresentato un eccellente plusvalore la reputazione di Donatella Cinelli Colombini, Presidente dell’Associazione Nazionale Donne del Vino nonché fondatrice del Movimento Turismo del Vino e pioniera di quell’enoturismo a cui oggi si riconosce un peso sempre più importante nell’indirizzo dei flussi turistici.

“La scelta della Fattoria del Colle come sede per il corso WSET – commenta Donatella Cinelli Colombini – è un prestigioso riconoscimento al lavoro che ogni giorno io e la mia squadra portiamo avanti con impegno e lungimiranza, ma anche una sfida finalizzata alla crescita di prospettive occupazionali e progressioni di carriera per le giovani generazioni del territorio enologico in cui ci troviamo. E, soprattutto, un’occasione per dimostrare che l’Orcia DOC, dove si trova la Fattoria del Colle, è più che mai decisa ad affermarsi a livello internazionale grazie al suo terroir ma anche alla competenza di uomini e donne che ne sono gli interpreti”.
Leader mondiale nella formazione sul vino, WSET è stata fondata nel 1969 dalle grandi associazioni di esperti e commercianti del beverage del Regno Unito per soddisfare la crescente richiesta di persone formate nella filiera UK di vino e alcolici. Il successo ottenuto dai corsi spinse WSET a esportarli anche all’estero, alla fine del secolo scorso. Oggi le qualifiche da esso rilasciate sono riconosciute in tutto il mondo, dove si contano oltre 100.000 corsisti all’anno, in oltre 70 Paesi, attraverso una rete di oltre 900 formatori.
Elevato standard delle docenze e aggiornamento costante dei contenuti didattici che scaturiscono dal contatto diretto con la filiera enologica sono i fattori che ne decretano il successo Wset, ben in linea con l’obiettivo di formare professionisti capaci di soddisfare le esigenze di un mercato globale del vino e degli alcolici in continua evoluzione.

Chi è Bianca Mazzinghi (BWine International Wine School) – Trascorso da giornalista, ha iniziato a studiare WSET a Shanghai nel 2014, fino a ottenere il Diploma WSET (Livello 4); in seguito a questa esperienza ha scelto di fondare, sul modello di alcune scuole estere con cui ha collaborato, la sua BWine International Wine School, che oggi ha in Italia otto sedi e due in prossima apertura: Firenze (due sedi), Grosseto, Roma, Livorno, Avellino, Pollenzo (Bra, Cuneo) e appunto Fattoria del Colle (Siena). È formatrice ufficiale WSET.

Per maggiori informazioni e per prenotare il corso visitare la pagina web https://bwineschool.com/prodotto/wset-2-fattoria-del-colle-siena/. Nel caso di corsi strutturati su più giorni, possibilità di prenotare anche il soggiorno presso la Fattoria del Colle, contattando holiday@cinellicolombini.it

Fattoria del Colle, Località Trequanda (SI)
tel. 0577 662108; info@cinellicolombini.it

Ufficio Stampa Marte Comunicazione snc

Tre appuntamenti per conoscere la cantina La Sala del Torriano in Chianti Classico

Eccellenza-di-Toscana-alla-Leopolda-di-Firenze_Credits-New-Press-Photo-1Tre appuntamenti per conoscere la cantina La Sala del Torriano in Chianti Classico

Tre eventi per conoscere più da vicino La Sala del Torriano

Merano Wine Festival, Chianti Classico Collection a Milano ed Eccellenza di Toscana

In occasione di tre importanti manifestazioni, Merano Wine Festival, Chianti Classico Collection a Milano ed Eccellenze di Toscana a Firenze, la Sala del Torriano in Chianti Classico presenterà al pubblico le sue etichette che raccontano nei calici il suo percorso.

La Sala del Torriano si trova a pochi chilometri da Firenze e si avvale di due corpi aziendali, uno a Montefiridolfi, dove si incontrano la barriccaia ed alcuni vigneti, ed un altro a San Casciano, dove ci sono gli uffici, la cantina di vinificazione ed altri vigneti.
In totale conta su 75 ettari, di cui 34 vitati, ed è di proprietà di Francesco Rossi Ferrini, che si avvale dal 2010 della consulenza di Stefano Di Blasi. Agronomo ed enologo interno è Ovidio Mugnaini, con un percorso professionale importante ed una estrema conoscenza del territorio.

LaSala-Esterni&Interni-17 (1)Al Merano Wine Festival, domenica 7 novembre all’Hotel Therme, si potrà assaggiare il Campo All’Albero, da uve merlot e cabernet sauvignon, in diverse annate e conoscere i volti di chi lavora per far crescere ogni giorno questa splendida realtà. Sempre in occasione del Merano, dal 5 all’8 novembre, al Parco Kursaal si potrà invece degustare, grazie al supporto dei sommelier, il Chianti Classico Gran Selezione 2018 che ha ricevuto il premio GOLD da Merano.

A Milano, in occasione della Chianti Classico Collection, lunedì 22 novembre la Sala del Torriano sarà presente con Chianti Classico 2019, Riserva 2018, Gran Selezione 2018, Campo All’Albero 2019, Vin Santo del Chianti Classico 2012 alla degustazione che si terrà al Westin Palace. L’evento, organizzato in collaborazione con AIS Milano, è accessibile previa registrazione attraverso questo Link ed è riservato agli operatori del settore ed ai soci AIS Lombardia provvisti di Green pass.

Dulcis in fundo, dal 4 al 5 dicembre, ad Eccellenza di Toscana alla Stazione Leopolda di Firenze si potranno assaggiare tutte le anteprime delle annate in commercio ed avere così un quadro completo del repertorio aziendale.

La produzione di La Sala del Torriano vede in catalogo 4 vini rossi, ossia Chianti Classico Annata, Chianti Classico Riserva, Chianti Classico Gran Selezione e Rosso di Toscana Igt 70% merlot e 30% cabernet sauvignon, un Vin Santo e l’olio extravergine Chianti Classico Dop biologico.

L’azienda dal 2020 si avvale della certificazione bio. Lavora ogni giorno rispettando non solo la normativa delle realtà biologiche ma andando ben oltre, minimizzando l’uso della plastica, utilizzando prevalentemente energia elettrica ricavata da fonti rinnovabili e due stazioni meteorologiche che riducono al minimo l’impiego dei fitofarmaci consentiti nell’agricoltura biologica, rispettando il suolo e lavorandolo solo quando necessario ed utilizzando letame biologico.

Un legame molto stretto non è soltanto con la natura anche con arte, con la quale l’azienda ha voluto creare sinergia con alcuni dei suoi vini. Ed è così che l’etichetta della Gran Selezione, della Grappa e del Vin Santo si avvalgono della prestigiosa firma dell’artista toscano Silvano Campeggi, in arte “Nano” (Firenze 1923 – 2018), autore di tutti i cartelloni del grande cinema Americano in Italia tra cui, per citarne alcuni, Colazione da Tiffany, Ben Hur, Casablanca, Via col Vento.

La Sala del Torriano è anche agriturismo. In località Montefiridolfi, sulle splendide colline che guardano la vallata, si può soggiornate in 4 appartamenti in stile toscano e godere della pace che questi luoghi sanno regalare.

Sito La Sala del Torriano

Press Kit
(Foto, Cartella Stampa e Comunicati Stampa)

Ufficio Stampa

Roberta Perna Comunicazione Enogastronomica

Roberta Perna – Mail Roberta Perna – 329 9293459
Sito Roberta Perna

Cena di Gala con i vip della Nazionale Attori a Reggio Calabria

Raimondo TodaroCena di Gala con i vip della Nazionale Attori a Reggio Calabria
Fioccano le prenotazioni per gustare il menu dello Chef Filippo Cogliandro al ristorante L’A Gourmet L’Accademia Venerdì 12 novembre dalle ore 20

Divertimento e solidarietà per far sorridere i bambini.
Un binomio perfetto per gustarsi la Cena di Gala in compagnia della Nazionale Attori, sulle note culinarie dello Chef Filippo Cogliandro, Ambasciatore dei Sapori, dei Colori e della Creatività della Calabria. Giorgio Pasotti, Giuseppe Zeno, Enrico Loverso, Mario Ermito, Raimondo Todaro, Antonio Tallura, Andrea Agostinelli, Ludovico Fremont e molti altri personaggi noti del cinema e delle fiction in Tv saranno venerdì 12 novembre dalle ore 20 al ristorante L’A Gourmet L’Accademia.
La cena anticipa l’importante Partita della Solidarietà tra Primavera della Reggina 1914 Giuseppe Zenoe Nazionale Attori, che si svolgerà il giorno dopo, sabato 13 novembre alle ore 11 allo Stadio Oreste Granillo di Reggio Calabria. Due speciali occasioni per partecipare attivamente al progetto Il Futuro è in Gioco, la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi per contrastare la povertà educativa in Italia messa in campo dall’Organizzazione internazionale SOS Villaggi dei Bambini.
Venerdì 12 novembre, a partire dalle ore 20, si potranno gustare i piatti dello Chef Cogliandro, che promuove le eccellenze gastronomiche del territorio calabrese, accompagnate da un’attenta selezione di vini e con la straordinaria compagnia dei personaggi televisivi che scenderanno in campo il giorno seguente.
“Sono molto felice di dare il mio supporto a iniziative benefiche che si rivolgono ai bambini del mondo che vivono nel bisogno e soprattutto soffrono le differenze sociali – sottolinea Chef Filippo Cogliandro –Abbiamo sempre abbracciato iniziative del genere per sensibilizzare la nostra società all’accoglienza e all’integrazione. La cucina è il mezzo più concreto per portare avanti iniziative solidali”.
“Ringraziamo di cuore lo Chef Filippo Cogliandro e tutta la struttura de L’A Gourmet PasottiL’Accademia di Reggio Calabria per aver sposato, senza esitazioni, la campagna Il Futuro è in Gioco – dichiara Maria Grazia Lanzani, Presidente di SOS Villaggi dei Bambini – che permetterà di sostenere i progetti educativi a favore dei bambini e dei ragazzi supportati attraverso i Programmi e Villaggi SOS in Italia con l’obiettivo di contrastare la povertà educativa”.
Per prenotazioni: L’A Gourmet L’Accademia, Via Largo Cristoforo Colombo 9, Reggio Calabria – Telefono 0965.312968.
Il costo della cena è 50 euro, una parte del ricavato sarà devoluta alla campagna di raccolta fondi Il Futuro è in Gioco di SOS Villaggi dei Bambini per sostenere i progetti educativi a favore dei bambini e dei ragazzi supportati attraverso i Programmi e Villaggi SOS in Italia.
Partita della Solidarietà tra la Nazionale Attori e la Primavera della Reggina 1914
Sabato 13 novembre, alle ore 11, allo Stadio Oreste Granillo si disputerà la Partita della Solidarietà, promossa da SOS Villaggi dei Bambini, in collaborazione con il Comune di Reggio Calabria. Le prevendite sono disponibili nelle tabaccherie e ricevitorie convenzionate Vivaticket e online
L’Accademia Gourmet
Via Largo Cristoforo Colombo, 6 – 89125 Reggio Calabria

SOS VILLAGGI DEI BAMBINI
SOS Children’s Villages viene fondata nel 1949 in Austria da Hermann Gmeiner, un giovane studente di medicina che aveva constatato in prima persona la sofferenza di tanti bambini rimasti orfani dopo la seconda guerra mondiale. Nel 1963 il modello di accoglienza SOS arriva in Italia. Un gruppo di volontari dà vita al primo Villaggio SOS a Trento e costituisce l’associazione nazionale SOS Villaggi dei Bambini Italia. Nel 1969 nasce il secondo Villaggio SOS a Ostuni; seguono i Villaggi SOS di Vicenza (1981), Morosolo (1986), Roma (1987), Saronno (1993) e Mantova (1995).
Nel 2012 prende il via a Torino il Programma SOS di affido familiare Come a casa; nel 2017 nasce in Calabria il Programma SOS di sostegno psico-sociale per Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA) Io Non Viaggio Solo.