Nella Pelle degli Altri”Bella tutta “I miei grassi giorni felici” – Roma (RM)

25 agosto 2012 

Teatro Centrale Carlsberg

Nella Pelle degli Altri”Bella tutta “I miei grassi giorni felici”, edito dalla Garzanti

 

Il CUBO è il Canone Unico di Bellezza Omologata a cui ogni donna aspira … Ma ci crediamo davvero? Oppure la nostra bellezza consiste proprio in ciò che abbiamo di profondamente unico o originale? 

I Nostri Difetti.

 

 

Dal testo della scrittrice Elena Guerrina nasce l’evento BELLA TUTTA una serata omonima al suo libro: BELLA TUTTA “I miei grassi giorni felici”, edito dalla Garzanti. In collaborazione con Elisabetta Viccica Evha&Eva. Lingerie over48 , Stella Pecollo giovane attrice, ASPIC di Terni …. 10 artisti figurativi e 5 scultori … insieme a una Guest Star di Straordinaria a SORPRESA 

La serata sarà un inno alla accettazione di sé, del proprio essere e del proprio corpo senza pregiudizi, senza preconcetti. Il star bene significa viversi la vita al meglio, significa guardare il mondo con i proprio occhi senza aver paura di mostrarsi di mettersi in gioco, di amarsi.

Un tema attuale questo dove l’essere se stessi e non omologati porta ad uno scontro nella vita reale e in molti cosi ad emarginazioni e alla fine a disturbi psicologici. Le persone infatti tendono per cultura e per stereotipi a scagliarsi sul diverso come se fosse un nemico. Questo comporta a subire molte volte oppressioni, prese in giro … e purtroppo non tutti riesco a sopravvivere, in molti si ammalano, in molti si odiano.

La serata è un inno alla diversità è un inno contro l’emarginazione, contro tutti i disturbi alimentari.

Tutti noi siamo esseri perfetti e belle nelle nostre imperfezioni, guardarsi alla specchio senza piangere senza visioni di quello che si vorrebbe essere. Noi siamo ciò che siamo perché vogliamo esserlo. La felicità di sentirsi libero e felice nella propria mente, e sentirsi bene al contatto con gli altri, senza nascondersi senza mostrare una maschera, mentre nel nostro cuore soffriamo. Significa non sentirsi a disagio a una cena, non sentirsi in colpa per una torta. Dirsi ti amo e rendendoci conto che siamo e valiamo qualcosa anche se non facciamo parte di quel gruppo. È un inno alla vita, una vita che scorre una vita che ci accetta sempre senza riserve. Significa non sentirsi solo, perché c’è sempre qualcuno simile a noi che nulla è perduto. Significa non perdere se stessi e le persone a cui vogliamo, significa imporsi e mostrare la faccia e dire Io Sono anche se tu non mi accetti. 

La tolleranza e l’uguaglianza tanto bramata viene distrutta o deformata.

Un evento per tutti. Un evento per essere se stessi. Un evento che combatte ogni senso di colpa. Un evento contro ogni disturbo alimentare. 

La seduzione non ha taglia … sfileranno modelle tutte over 48 con lingerie e intimo, coordinati, baby-doll, guepière, reggicalze … tutto mady in Italy … Attenzione sono tutte donne comuni e non professioniste. 

Sarà presentato il testo Bella Tutta contro la dittatura della taglia 42 un testo divertente, ironico di percorso di vita. Inoltre verranno proiettate scene dello spettacolo Bella Tutta.

Verranno distribuiti opuscoli e un testo sulla serata con consigli e tanto altro. Per finire verranno allestiti degli stand con oggettistica diversa tra quale i portachiavi della protagonista della copertina del libro.

Nonché una esposizioni di immagini tra fotografica pittura arti grafiche in tema alla serata …

Ovviamente si potrà acquistare il testo. 

All’evento verranno proposti anche volantini LA PELLE DEGLI ALTRI “per sentirci umani”.

Un titolo questo che a mio avviso rientra in pieno nell’evento. Vi siete mai sentiti nella pelle degli altri? C’è una doppia volenza su questo concetto:

1 offendere, emarginare significa egoismo, significa non accettare, significa uccidere un uomo per avere i suoi vestiti i suoi soldi o solamente per emulare.

2 offendere emarginare uccidere e indossare la pelle degli altri vale anche per coloro che sono i più indifesi gli animali … 

Noi violentiamo gli altri, come violentiamo gli animali senza renderci conto che amare se stessi ma soprattutto la vita che è stata donata vale più di mille pellicce o tappeti. Vale più di avere 100 kili in meno, vale più di essere etero od omo, nero o bianco, umano ( si fa per dire, considerando che purtroppo di umano oggi c’è ben poco) o animale. 

Bisogna omaggiare la vita e sentirla in ogni battito che sia la terra, il vento, il solo, un cucciolo.

 

Festeggiamenti finali con una super mega torta ….

 

CONCETTO:

 

Diversità tutti ne parlano! Ma quale diversità? 

È la liberta di una sorta di dittatura che appare come libertà, se fosse una vera libertà, non si parlerebbe di diversità se avessimo tutti gli stessi diritti e la legge fosse davvero uguale per tutti, ad ogni fatto di cronaca o di emarginazione non si parlerebbe più in modo così eclatante sottolineando il genere, il sesso, il fisico o la nazionalità. Nessuno si girerebbe più a guardare una persona over 48. 

Siamo tutti uguali e tutti diversi, è un particolare che ci rende autentici e rari nella creazione, che badate bene qui i preconcetti cattolici non centrano proprio nulla.

Autentici nel nostro orgoglio di essere se stessi, una parola d’ordine che io uso spesso “ Al tu Devi, IO VOGLIO” 

Tutti si battono e cercano la diversità il particolare la singolarità, non accorgendosi che in realtà non diventano altro che la fotocopia dell’altro, per appartenere a quel gruppo che evita il diverso, uccidendo il proprio io. Un canone imposto dagli input subliminari e non che vuole l’omogeneità del mondo, il resto? È hai margini della città. E per quanto l’ipocrisia lo nega è la pura realtà, altrimenti perché tutta questa difficoltà? Questa paura?

I disturbi alimentari non sono malattie solo femminile (anche se, ci mostrano quasi sempre quella e una spiegazione c’è), ma prende un po’ tutti uomini, donne, grandi e piccini. Il numero di ragazzi che soffrono di DCA è in aumento.

Non è mia intenzione in questo frangente parlarne in modo medico non ne ho le competenze infatti verrà di seguito inserito qualcosa di più da specialisti, posso però affermare e raccontare ciò che ho visto nei miei 20 anni.

Dalla mia esperienza i disturbi alimentari nascono da forti disturbi esterni che innescano nel cervello una fase di autodistruzione, che viene vista come una cosa del tutto normale, lecita e non pericola. Lo scopo è amarsi e accettarsi o meglio, il più del volte è farsi accettare e farsi amare dagli altri, una forma Bulimica di attenzione che si riversa in una anoressia corporea, per non parlare di tuto il resto. Davanti a tutte queste pressioni esterne dalle quali non si riesce né ad uscire né a respingerle si sceglie la via più facile l’auto accettazione della propria distruzione, una punizione inflitta per quello che si è! Il corpo diventa un martire delle circostanze, questa parola l’ha dice lunga considerando che si può arrivare ad un punto di non ritorno.

L’eterna lotta del corpo come un campo di battaglia continua ad esistere mostrando una cartina geografia degli errori od orrori chiamateli come volete. 

Il non sentirsi all’altezza, l’essere come gli altri ad ogni costo, reprime il proprio essere, adattandosi alle leggi create dall’uomo, si tendente a far reprime il nostro io. 

Manca il coraggio di mostrarsi, di mettersi in gioco, perché le conseguenze risultano insuperabili e la paura di rimanere soli tende a peggiorare il tutto.

Io sono ciò che sono, essere orgoglioso di ciò che si è, battersi per affermare i proprio diritti di essere vivente ogni giorno, non ha importanza chi tu sia: una taglia 50 o gay, o brutta.

Ciò che ogni giorno vediamo in milioni di persone è una liberta che non è altro emarginazione, si manifesta grazie a quelli che ci danno il via libera per questo, ma molti non si rendono conto che chi l’ho concede e sempre quello che crea i cartelli TU NON PUOI ENTRARE.

Si parla di rispetto della vita della bellezza interiore, di apertura mentale! Ma dov’è tutto questo? È davanti alla censura quella che ci lobotomizza per farci credere che va tutto bene!

Non esiste solo donna-uomo-donna-animale-uomo-animale-animale-piante! Esiste l’essere vivente imperfetto limitato bellissimo.

Qui non si parla solo di una emarginazione e disturbi vari, ma di una vera critica moderna. Se si pensa che l’emarginazione, gli insulti e tanto altro partono per cose futili come un paio di scarpe, un taglio di capelli, alche brufolo. Io sono un po’ un esempio, per i miei capelli cortissimi ho subito insulti uscendo dal porte di casa, da gente che ha avuto la briga di aprire il finestrino di autobus e strillare, vengo bollata come una tossica, lesbica, deviata nel mio quartiere. Motivo? Ho i capelli non rasati a pelli ma corti, non ho paura di mostrare e dire ciò che penso e ciò che sono, non sono spostata e non ho generato figli e per una donna a 32 anni, e perché non vesto alla moda, non mi trucco e non mostro il culo! Qui è inconcepibile. Beh sono sempre stata in qualche modo schernita o per un motivo o per un altro. Come diceva a canzone: se sei bello ti tirano le pietre, se sei brutto ti tirano le pietre, ovunque andrai, qualche cosa farai comunque pietre in faccia avrai. Ora vi chiedo non vi fa riflettere?  È così difficile pensare? 

Ibridi, macchine celibi che non sono in grado ne di riproduirsi  ne di provare sentimento, che non servano a nulla, diventano solamente oggetti sessuali di divertimento, oppure ma comunque si rientra nel gioco del circo dei Freaks.

Fra Gola e Lussuria nei peccati capitali si vive! Allora ok, siamo peccatori orgogliosi di esserlo

Perché si continua a vivere e a costruire, imponendo la nostra identità e cultura, la passione, la dolcezza l’energia vitale ci accompagna nel gioco di una memoria che si tiene in vita grazie all’eternità del tempo che testimonia in modo indelebile i nostri urli e silenzi e i nostri sorrisi in una nuova corrente che ci conduce alla vita.

Bisogna anticipare il futuro

La serata ideologicamente è suddivisa in tre punti:

1 La lotta contro i disturbi alimentari

2 L’accettazione di sé e l’autostima

3 Nella pelle degli altri: avete mai indossa la pelle di una altro? E se quello che voi indossate non è altro che la pelle di un altro essere umano come vi sentireste? Come reagireste? Pensateci ogni volta che indossate una pelliccia o comprate un tappeto, o vi truccate con prodotti sperimentati su animali!

Sono tre argomenti che si legano ognuno fra di loro, perché entrare nella pelle degli altri potrebbe aiutare a comprendere che anche noi potremo un giorno essere sotto tortura, scherniti, oltraggiati e privati della nostra vita e dignità perché il concetto a me non capiterà mai non esiste. 

Molte volte per comprendere bisogna trovarsi al posto di un altro e solo allora forse e ripeto forse si capisce e comprende. Approcciarsi quindi agli altri in modo diverso e meno fobico.

Si lavora e si omaggia la diversità contro ogni forma di fobia, emarginazione e tabù.

 

BALENE & BALENE ROSA? 

Noi siamo contro la caccia

 
Nella Pelle degli Altri”Bella tutta “I miei grassi giorni felici” – Roma (RM)ultima modifica: 2012-07-05T15:18:47+02:00da viaggiesvaghi
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