Dai laghi di Plitvice, a Zara, a Pago passando per Nin
Dopo un lungo inverno ed una primavera piovosa ecco all’improvviso è arrivata l’estate. Nel men che non si dica ci troveremo a partire per le vacanze, dunque questo è il momento della scelta della località dove trascorrere qualche giorno o qualche settimana per consentirci di riprendere le nostre attività dopo una pausa estiva. Ma dove andare?
Bisogna considerare che in famiglia c’è chi preferisce andare alla scoperta delle tradizioni culturali di altri popoli, chi predilige rilassarsi al mare, per non parlare delle esigenze dei più piccini. Tutti sono per una cucina genuina possibilmente a base di pesce freschissimo, basata sui sapori mediterranei. Quello che spaventa molti è
I 12 laghi superiori hanno sponde più frastagliate rispetto a quelle dei 4 bacini inferiori formatisi in una stretta gola.
Tanti gli animali che popolano i boschi del parco tra cui alcune specie rare e minacciate di estinzione. Le farfalle fanno da padrone con oltre 300 specie tra diurne e notturne.
Dopo aver respirato la natura a pieni polmoni, la nostalgia del mare ci porta nell’isola di Pag.
Altro prodotto artigianale di eccellenza è il merletto inserito dall’Unesco nel Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Purtroppo a parte qualche lodevole iniziativa, la tradizione si sta andando perdendo. Si possono ammirare alcuni magnifici esemplari nella galleria del merletto nella piazza principale del paesino.
Dopo aver nuotato nel mare cristallino e aver ottenuto una invidiabile tintarella usufruendo di una delle tante spiagge, che di sera si trasformano in discoteche a cielo
È già ora di partire, Zadar, Zara nella nostra lingua, ci attende con tutto il suo fascino e romanticismo. Si tratta della più grande città fortificata della Serenissima, inserita dall’Unesco nel Patrimonio Mondiale proprio per il suo maestoso sistema di fortificazioni. Nel 2018 vi è stato un incremento della presenza degli Italiani nella regione. «Vi sono stati mille turisti italiani in più ed anche quest’anno si avverte un notevole interesse», sono parole di Nina Stohera Marnika, Public Relation Senior Associate dell’Ufficio del Turismo della regione di Zadar. Il tour del centro storico di Zara prevede: la Porta di Terraferma, del 1543; il Museo del Vetro Antico; la chiesa del IX secolo di San Donato; la cattedrale di Sant’Anastasia; la chiesa di San Simeone, sull’altare maggiore si trova l’arca di grande valore di San Simone del 1380; la chiesa e il convento di Santa Maria del 1091, con l’esposizione permanente dell’arte sacra dal VIII al XVIII secolo; nonché le piazze del Popolo e dei Cinque Pozzi con la Torre del Capitano e il Foro. La città è da ricordare non solo per il suo lato antico ma anche per quello moderno. Infatti sul lungomare a nord della città, è possibile ammirare l’organo marino e nelle vicinanze “Il Saluto al Sole”, un sistema di luci ad energia solare.
L’organo marino è un complesso sistema di canne e fischietti posti al di sotto di una scalinata in pietra bianca che inizia ad una distanza di circa 10 metri dal mare e le cui fessure producono una musica ogni volta che le onde si infrangono sul molo.
Il “Saluto al Sole” è un disco di vetro multistrato del diametro di 22 metri che protegge 300 pannelli solari fotovoltaici che di giorno assorbono l’energia del sole e di notte si illuminano dando vita a un gioco di luci in armonia con il ritmo delle onde del mare. La città ha 3000 anni di storia tra leggende e storia vera.
Due dei quattro santi co-patroni sono legati alla città, contribuendo a farla conoscere nel mondo: San Simeone e Santa Anastasia. A loro sono dedicate due splendide chiese.
Ritornando sulla terra, o meglio nella laguna di Nin, la penisola ad appena 15 chilometri da Zara, che era collegata da due ponti seicenteschi alla terra, recentemente andati distrutti per un’alluvione e che verranno presto ricostruiti al posto di quelli provvisori in legno. Nel 2015 European Best Destinations l’ha inserita tra le 48 destinazioni più romantiche d’Europa. Qui si può visitare la chiesetta del IX secolo, nota come la “la più piccola cattedrale del mondo”, nel solstizio d’estate entra da una finestra un raggio di sole che si ferma a mezzogiorno nel luogo dove un tempo era collocato l’altare.
Nella tesoreria di arte sacra della chiesa parrocchiale di Nin è conservata la moneta d’argento di Giuda, uno di 16 esemplari conosciuti in Europa.
Prima di andare via da Nin non vi dimenticate di toccare il piede della statua di Grgur Ninski, vescovo nel 925, ed esprimere un desiderio ad occhi chiusi da non rivelare.
Nel 925 lo sfortunato vescovo dovette lasciare la città per decisione del Papa, il vostro desiderio sarà forse quello di farci ritorno il più presto possibile ?
Dr. Harry di Prisco
Giornalista
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