L’Ufficio del Turismo Spagnolo si rinnova nel segno della Croce di Caravaca de la Cruz

Caravaca de la Cruz. Vista panorámica con el Santuario de la SaL’Ufficio del Turismo Spagnolo si rinnova nel segno della Croce di Caravaca de la Cruz

Per l’Anno Santo Giubilare 2024 è stato istallano nell’ufficio di Roma un videowall interattivo di sei metri che consente di navigare fra i punti di interesse turistico della Regione di Murcia

Visitare la Spagna non è un viaggio come gli altri ma bensì un viaggio nel tempo, numerosi sono i monumenti delle varie epoche di cui è ricco questo fortunato Paese. Tanti secoli in cui le culture dei vari popoli si sono fuse in un crogiuolo dando vita ad un unicum. L’Ufficio del Turismo Spagnolo, nella sua storica sede romana di Piazza di Spagna, si è rinnovato per presentare decorosamente uno dei principali eventi dell’anno 2024: l’anno giubilare di Caravaca de la Cruz 2024 in collaborazione con la Regione di Murcia. Nell’ambito del Piano Strategico per il Turismo delle Regione di Murcia 2022-2032, il CMI diventa uno degli istrumenti fondamentali per la promozione di tutta la Regione e di Caravaca de la Cruz, meta da sempre del turismo religioso e culturale. Nell’ufficio di Roma è stato istallato un videowall interattivo touchscreen a grande superficie, estremamente sensibile nelle interazioni, che crea uno spazio immersivo in cui è possibile disporre e gestire una notevole quantità di contenuti. Lo schermo è di 6 metri con software sviluppato specificatamente che consente a sei utenti di navigare la corsa dei Cavalli del Vinocontemporaneamente tra più di 8000 punti di interesse turistico. I visitatori possono navigare nella cartografica interattiva su tutti i punti d’interesse della Regione di Murcia e del Cammino della Croce, che è la principale via di pellegrinaggio per giungere al Santuario della Vera Croce a Caravaca de la Cruz. Sono prossimamente in programma un ciclo di eventi, di persona oppure online e ibridi, dedicati alla Regione di Murcia e all’anno giubilare di Caravaca de la Cruz. Per rimanere aggiornati su tutte le novità, basta iscriversi alla newsletter dell’Ufficio Spagnolo del Turismo di Roma https://www.spain.info/it/ oppure consultare il sito ufficiale del CMI. Caravaca de la Cruz è la quinta città nella quale è possibile celebrare l’Anno Santo Giubilare che si tiene ogni sette anni per poter conseguire la solenne indulgenza plenaria, cioè la remissione della pena temporale dovuta per i peccati già confessati e perdonati sacramentalmente. Per ottenerla è necessario eseguire l’opera indulgenziata e adempiere le tre condizioni: confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice. Fu papa Wojtyla a concedere il privilegio, in tal modo Caravaca de la Cruz si è così aggiunta al ristretto numero di città che possono vantare giubilei perpetui: Roma, Gerusalemme, Santiago de Compostela, Potes (monastero di San Toribio di Liébana). Caravaca de la Cruz è una cittadina di quasi trentamila abitanti situata nella comunità autonoma di Murcia a 625 metri sul livello del mare. Da otto secoli custodisce una preziosa reliquia: due frammenti della «santissima e vera Croce», per questo, e con il nome del comune, è anche conosciuta come “la Città della Croce” ed è un luogo di riferimento per il culto della Chiesa cattolica. Oltre ad essere conosciuta per la reliquia cristiana e per il suo centro storico di origine medievale, è nota anche per le feste patronali celebrate dal 1 al 5 maggio di ogni anno, dichiarate di Interesse Turistico Caravaca de la CruzInternazionale nel 2004, spettacolari sono le processioni e le sfilate dei Mori e dei Cristiani. Particolarmente rilevante poi è la celebrazione dei “Cavalli del Vino”, dichiarati nel 2020 Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco, è la festa principale della città di Caravaca de la Cruz che attira più di 100.000 persone da tutto il mondo. “In questo tempo di preparazione, fin da ora mi rallegra pensare che si potrà dedicare l’anno precedente l’evento giubilare, il 2024, a una grande ‘sinfonia’ di preghiera”, questo il pensiero di Papa Francesco, subito recepito dalla Spagna.

Dr. Harry di Prisco
Giornalista Vice delegato Gruppo Centro Sud e Isole
GIST – Gruppo Italiano Stampa Turistica
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La Fonte della Vita è a Valencia nel Café de Las Horas

La spiaggia di Valencia nella luce del mattino di Joaquín SorollaLa Fonte della Vita è a Valencia nel Café de Las Horas

Un circolo culturale e un locale trendy che fa tendenza creato da Marc Insanally

Il nome Café de Las Horas viene dai Libri d’Ore, libri medioevali di grande bellezza e importanza storica, riservati all’alta nobiltà, contenenti dipinti in miniatura; di questi libri si sono potute estrarre molte informazioni sulla vita quotidiana dell’epoca come vestivano i popolani, il cambio delle stagioni e dell’agricoltura, l’abitazione dei contadini, gli attrezzi del fabbro, del contadino e altro ancora. Proprio quello che vuole offrire il Caffè: bellezza e un’offerta culturale “utile”. Marc Insanally è sempre allegro e sorridente anche quando ci sono dei problemi come al tempo della pandemia. Marc è l’ideatore del locale del tutto originale, o meglio un insieme di stili diversi che vanno dal barocco al modernariato come il pavimento, tante le cose che ad un primo momento possono sfuggire come dei pappagalli impagliati su di un lampadario o un vaso che sembra un’urna cineraria in una nicchia che poi si è DSCF6943rivelato un contenitore arabo per dolci. Marc è stato giurato in un concorso per Giovani Designer della Comunità Valenciana e gli è stato assegnato il Premio Prenamo per il lavoro di promozione della moda e della cultura. La rivista Valencia Plaza lo ha nominato tra i primi tre “Uomini meglio vestiti” di Valencia. Come è nato questo locale così particolare ? «Io e il mio compagno Manuel Castillo, che è l’artista del gruppo che ha realizzato molti dei dipinti, degli affreschi e delle finte marmette – spiega Marc – e con l’aiuto di tanti amici che sono venuti a dipingere abbiamo fatto tutto da soli, dallo scarico del camion di mattoni e cemento, a rimuovere il legno dalle travi, al pavimento a mosaico, oppure agli scaffali del bar, facendo le lampade e dipingendo i tavoli mescolando i colori sulla strada». Il locale avrebbe bisogno di un restyling ma poiché: «ogni pezzo dell’arredo è parte di me, non voglio privarmi di una parte di me stesso» chiarisce Marc. Idee e creatività, presentazione di libri e artisti, eventi di tutti i tipi ma anche apertura e inclusione verso tutti, mantenendo il giusto equilibrio fra frivolezza, intellettualità e trasgressione. «Il mio lavoro è vendere la fantasia e la magia DSCF3016che sono le specialità del Café de Las Horas», continua Marc. Durante la pandemia e nonostante le limitazioni e le restrizioni, il Café non ha smesso di generare contenuti di grande valore culturale e sociale. Si sono tenuti discorsi come: “Comunicazione con una maschera”, “Resilienza” e “Reinventarsi nel mondo degli affari”. Una serata è stata dedicata al tema della comunicazione con il ventaglio, tipico di Valencia, con il quale si può comunicare senza parole con il vocabolario dei segni. E’ stato organizzato con i designer valenciani un servizio fotografico di moda con la maschera come protagonista. L’estetica del luogo è singolare spigionando energia proattiva che ha consentito di superare i momenti difficili. Le compagnie teatrali Teatro Talía e Teatro Flumen hanno realizzato e registrato letture drammatizzate. Per la moda sono state intraprese collaborazioni con designer come Brotocó Atelier e il giovane Modistilla, nonché con gioiellieri come Vicente Gracia e José Marín che ha realizzato quale opera unica la collana “La spiaggia di Valencia nella luce del mattino”. Si tratta di un’opera ispirata al celebre dipinto di Joaquín Sorolla del 1904, di cui ricorre il centenario della nascita. I materiali utilizzati sono Krion , Titanio, Argento 925 e Apatitos. José Marín spiega la sua ispirazione: «Sorolla è chiamato il pittore della luce, mi sono sempre sentito profondamente attratto dal trattamento delle sfumature bianche e blu nei suoi quadri. Immagini cariche di emozione, immagini esplicite, storie di vita quotidiana, che ti portano nel momento esatto in cui sono dipinte. La mia prima idea è stata quella di DSCF3011ispirarmi ad un quadro che mi ha colpito e mi rimane nella memoria, “Triste Eredità”, dipinto nel 1899 nella collezione della Fundación Bancaja, questo quadro rappresenta dei bambini malati che fanno il bagno sulla spiaggia della capanna, ma la figura centrale in nero rappresenta il prete che accompagna i bambini mi hanno impedito di realizzare un pezzo dove predominavano il bianco e il blu, che erano i colori che volevo rappresentare Sorolla nella mostra». Nel corso dell’anno vi saranno degli incontri con il maestro José Marín che porterà nel locale alcuni attrezzi per dimostrare agli ospiti come si lavora e colora il titanio, contemporaneamente verranno presentati dei cocktail con gli stessi colori dei gioielli. Il Café fa parte del gruppo che ha lavorato per il Consiglio Comunale per avere in città la sede dei Gay Games del 2026 (una versione dei Giochi Olimpici che mira a integrare gruppi vulnerabili: gay, donne e disabili) che darà un’iniezione di prosperità a Valencia con 100.000 visitatori previsti. Fra le novità del Café l’ideazione del Licor Café de Las Horas che viene presentato in un’installazione artistica per promuovere le arti e gli artisti, in ogni stagione verrà mostrata un’opera di un differente artista, come Alejandra Bourda, artista Argentina, con la sua installazione aerea floreale 5. Questo liquore viene utilizzato per la base dell’Agua de Valencia, con una ricetta unica che consente di preparare una perfetta Agua de Valencia anche in un singolo bicchiere, in qualsiasi DSCF6942parte del mondo, dato che occorre solo aggiungere succo d’arancia e spumante. Si tratta di una bevanda alcolica a base di Cava ( lo spumante spagnolo) succo d’arancia, vodka e gin. L’Acqua di Valencia è stata realizzata per la prima volta nel 1959 dal pittore galiziano Constante Gil nel suo bar “Café Madrid” di Valencia. Si racconta che alcuni clienti abituali del locale stanchi di bere il loro solito vino frizzante, che giocosamente chiamavano “Agua de Bilbao”, chiesero un suggerimento al titolare per bere qualcosa di diverso. Il barista Gil offrì loro un mix di succo d’arancia, vino frizzante, gin, vodka e zucchero chiamandolo ironicamente “Agua de Valencia”. Nei prossimi giorni il Café de Las Horas rappresenterà Valencia in Francia al “Lyon Street Food Festival” dove in 4 workshop Marc, insieme a Leticia Colomer International PR & Markets Manager di Visit Valencia, presenterà l’esclusiva ricetta. L’etichetta del liquore si ispira ai tessuti indiani così popolari nell’abbigliamento tradizionale valenciano. La grafica ricorda quella dei Libri d’Ore, i fiori riflettono il frutteto valenciano e anche gli azzurri hanno il loro significato visto che sono gli azzurri del cielo e del mare del pittore Sorolla. Il Licor Café de Las Horas, da poco nato, è già strettamente legato alla tradizione valenciana. Nel locale può accadere di tutto: mentre si conversa il tintinnio di un calice annuncia l’esibizione del tenore barbuto Jose Barro che canta “una furtiva lacrima” o “nessun dorma”. La prossima estate è prevista l’edizione del Premio “Città del Graal”, normalmente assegnato ad un’artista donna. Il Premio si avvale della collaborazione dell’Associazione della Via del Santo Graal, per promuovere sia la Via che la Città come sede del Graal esposto nella cattedrale di Valencia. Il laboratorio di _Marc Insanally (2)ceramica di Busquereta ha dedicato un capitolo del loro libro didattico sulla ceramica ad un pezzo raffigurante un totem di Las Horas. Nel programma del locale sono previste meno feste in grande stile e più eventi culturali di comunicazione per un ristretto numero di persone. Marc Insanally si definisce un vampiro buono che chiede energia agli altri ma, oltre ad assorbire l’energia vitale, offre il suo impegno e la sua vita per gli amici, forse questo è il vero segreto della Fonte della Vita: dare per ricevere senza nulla chiedere.

Dr. Harry di Prisco
Giornalista Vice delegato Gruppo Centro Sud e Isole
GIST – Gruppo Italiano Stampa Turistica
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Da Fonderì una fusion di sapori ben riuscita

Mariarosaria CocozzaDa Fonderì una fusion di sapori ben riuscita

Pizza Glamour by Fonderia Partenopea

«Il segreto per realizzare un buon impasto…? Si trova in un “sacco” di passione; nel rossore ardente dei pomodori maturi, e nel fulgore d’oro dei pomodori gialli, sulla pizza bicolore, un racconto si dipinge». Questa la filosofia che Fonderì Pizza Glamour propone nel suo nuovo menù. La responsabile di sala, Mariarosaria Cocozza precisa: «La tipologia del locale è quella di proporre alla nostra clientela accostamenti di sapori che possono rivelarsi “esperienze” e sorprendere quelle che sono le aspettative dando la possibilità di provare varie consistenze di impasti di pizze. Il nuovo menù è stato elaborato su questa linea, avendo avuto la collaborazione di chef stellati come Francesco Sposito e Angelo 20230701_152452Carannante, con i quali abbiamo anche realizzato delle serate a quattro mani». Fonderì, Pizza Glamour by Fonderia Partenopea, nel nome porta il progetto del locale: fondere vari sapori, in via Caravaggio è il cosiddetto lato “posh” di Fonderia Partenopea, locale più classico già presente a Volla, nel vesuviano. I suoi tre fondatori, Domenico “Mimmo” Sottolano, Raimondo Scognamiglio e Mario Mancini, hanno inaugurato l’elegante locale al limite del quartiere Posillipo e Vomero di Napoli, a fine 2021 con 70 posti a sedere. E’ stata una felice intuizione che esprime una visione eclettica della pizza contemporanea. Il menu degustazione, accompagnato dai vini e dalle birre selezionati dalla sommelier Valeria Avara, è un vero e proprio percorso che attraversa gli antipasti, l’offerta dei fritti e le pizze speciali di Carmine Pellone. Si inizia con una frittatina di pasta alla cacio e pepe, accompagnata dalle bollicine, e con un ottimo tacos farcito con misticanza, gamberi 20230701_145535rossi e gel agli agrumi, abbinato anch’esso al Prosecco. Il bun pulled dalla doppia cottura, prima al vapore e poi fritto, e farcito con pulled pork, è accompagnato da Tenuta Camaldoli Campi Flegrei Piedirosso – per i rossi – o, in alternativa, da Astro Campi Flegrei Falanghina spumante brut di Cantine Astroni, per i bianchi. Per le birre invece spiccano la Koning Ludwing Schloss- Keller Naturtrub e la Oberbrau doppio malto rossa. Le pizze Marinara e Margherita sono rielaborate con 20230701_150910innovazione e sperimentazione. Se per la prima i datterini gialli e rossi compongono la base di pomodoro del topping, condito poi con origano, aringhe affumicate e crumble di aringa, nonché maionese di alici di Cetara, la classica Margherita arriva in tavola in versione padellino, soffice e morbida, con mozzarella di bufala, fiocchi di pomodori secchi e basilico. Notevole la pala carannante con prosciutto crudo, pere e blu di bufala, e poi la pasta sfoglia croissant con gocce di cioccolato, ispirata al francese pain au chocolat, farcita di mortadella, crema di pistacchio e lime. La nota dolce è affidata invece a una sfera di cioccolata fondente, su un letto di terriccio al cacao croccante, ripiena di una ganache al cioccolato bianco, con un cuore di 20230701_142242vaniglia, caramello e pere, richiamate queste ultime dall’amaro francese di pere e Cognac de Grande Champagne “François Peyrot”, servito al finale.Carmine Pellone, pizzaiolo per vocazione, poco più che trentenne, ha iniziato da piccolo a impastare e infornare le pizze, seguendo le orme paterne, proseguendo nella sua formazione in Francia e in Inghilterra. Ha collaborato con Diego Vitagliano e con Carlo Di Cristo, biologo e ricercatore presso la facoltà di Zoologia dell’Università di Avellino, che hanno consentito a Pellone di elaborare uno stile tutto suo nel realizzare le pizze gourmet. Pellone si focalizza su vari tipi di impasto tenendo sempre presente la qualità, per questo utilizza prodotti Slow Food che fanno la differenza. La sua formazione tecnica gli consente una versatilità non comune in altri pizzaioli: la pizza tonda contemporanea e taosquella in pala. La pizza che maggiormente richiesta è “la Provolone del Monaco”, una pizza in pala fatta con base di pomodorini gialli, salsiccia, Provolone del Monaco e con l’aggiunta di chips di melanzane e pesto di basilico dopo sfornata. Famosi i padellini elaborati da Pellone, che hanno la caratteristica di essere soffici, ariosi, spumosi ma con una superficie piacevolmente croccante, cotti al vapore e poi al forno, fra i tanti anche uno gluten free.

Dr. Harry di Prisco
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I segreti racchiusi nella Praga d’oro

DSCF6289I segreti racchiusi nella Praga d’oro
Praga eletta dalla rivista di viaggi britannica Time Out la città più bella del mondo

Torniamo finalmente a vivere la libertà di viaggiare, Praga è certamente una delle città più sicure sotto vari aspetti ed è la città più bella del mondo, classificatasi al primo posto secondo il sondaggio lanciato dalla rivista di viaggi Time Out per eleggere le “Best cities in the world” 2021. All’inchiesta hanno partecipato 27.000 lettori che hanno attribuito alla capitale della Repubblica Ceca l’83% delle preferenze, il punteggio maggiore è stato assegnato per l’aspetto storico-artistico, Praga è poi giunta seconda anche per le migliori destinazioni per il relax.
Città magica e romantica dalle cento torri, cuore d´Europa, città dai tetti d´oro, tranquilla e curata dove è facile orientarsi e nella quale si può fare a meno dei mezzi pubblici anche se i trasporti sono precisi al minuto. Ben si può dire che qui il tempo si è fermato e dove i monumenti raccontano la storia dei suoi mille anni. Un labirinto segreto in cui l’architettura degli splendidi palazzi dai vari stili si confonde con il presente, antico e DSCF5840moderno si fondono mirabilmente, un vero libro aperto di architettura. Un esempio è la Casa Danzante, l’architetto si è ispirato per i due moderni palazzi alla celebre coppia di ballerini Ginger Rogers e Fred Astaire, gli edifici ben si integrano con quelli ottocenteschi vicini. I monumenti, i musei, le gallerie e le chiese dei quattro quartieri, che fino all’ottocento erano quattro città diverse, sono tutti facilmente raggiungibili, bisogna solo farsi trasportare per andare alla scoperta di luoghi segreti e meno noti. Nel quartiere più antico di Malá Strana, che in ceco significa “Parte Piccola”, esiste una stradina di dieci metri di lunghezza per cinquanta centimetri di larghezza, denominata suggestivamente “taverna del diavolo” in cui è stato installato un semaforo pedonale per evitare che qualche passante si blocchi, come è successo in passato ad un turista, fu necessario cospargerlo di sapone per farlo divincolare. I luoghi noti a tutti e più visitati sono: il ponte Carlo e l’Orologio astronomico. Il ponte Carlo, voluto da Carlo IV, lungo poco più di cinquecento metri è poggiato su 16 archi ed è difeso da tre torri. Le leggende che si raccontano risalgono già al periodo della sua costruzione del 1357, la stessa data di inizio dei lavori sembra sia stata scelta dal re per avere un DSCF5828numero bifronte considerato fortunato. Le stesse pietre sono state incastonate aggiungendo migliaia di uova, per resistere alla corrente del fiume Moldava, come hanno dimostrato le prove di laboratorio che hanno confermato la presenza di elementi organici. Di notte quando finalmente il ponte è vuoto, le statue sembra prendano vita, in particolare quando nella vicina isola di Kampa nasce un bambino. L’isola è una delle oasi urbane più affascinanti del mondo situata nel corso principale del fiume Moldava, considerato uno degli angoli più romantici di Praga. La statua che ritrae la Crocifissione ha un’insegna riportante la dicitura “Santo, santo, santo è il Dio delle folle” si racconta che fosse fatta pagare ad un ebreo che aveva insultato la statua, il Comune di Praga nel 2000 si è visto costretto a porre tre lapidi in varie lingue per smentire la leggenda per evitare inquietudini della comunità ebraica. La leggenda più nota è quella che riguarda la statua di San Giovanni Nepumoceno, fatto uccidere e gettato nel fiume in quanto non aveva voluto riferire al re Venceslao i segreti della confessione della regina. La lingua di San Giovanni venne ripescata secoli dopo ancora insanguinata, da allora la statua viene accarezzata per assicurarsi dieci anni di buona fortuna e il ritorno a Praga. L’attrazione più importante della piazza del vecchio municipio (Radnice) è l’Orologio astronomico. Qui ogni ora si tiene dal 1410 DSCF5866un’esibizione di statue animate che suscita l’ammirazione dei turisti. Uno dei panorami più suggestivi della città e quello dalle terrazze del vigneto di Santa Chiara sopra il palazzo di Troia, nei pressi dell’Orto botanico in cui vi è la serra tropicale denominata Fata Morgana. I vigneti della città sono un monumento protetto e fanno parte delle esposizioni. Il vigneto più antico, che risale all’inizio del X secolo, è quello di San Venceslao sulle pendici del Castello di Praga. Una visita a Praga non può tralasciare la visita al castello che domina la città ed è simbolo della Repubblica Ceca, considerato il castello più grande del mondo con la sua superficie di ben 70.000 metri quadrati. Fra le sue mura vi sono diversi cortili e numerosi prestigiosi edifici, come l’imponente cattedrale di San Vito che è il palazzo più importante della città. Uscendo dal castello si percorre il caratteristico Vicolo d’Oro, in cui Rodolfo II d’Asburgo alla fine del XVI secolo fece costruire 24 minuscole casette per ospitare le guardie del maniero e le loro famiglie. La pittoresca stradina è conosciuta anche come “Via degli Alchimisti”, per la leggenda secondo la quale alcuni alchimisti cercavano qui di tramutare il ferro in oro con la pietra filosofale e scoprire l’elisir di lunga vita. Abitò una di questa abitazioni Franz Kafka, il più importante scrittore ceco, fra le maggiori figure della letteratura del XX secolo e importante esponente del modernismo e del realismo magico.
Una passeggiata per Praga significa essere parte integrante di tutte le magie e i misteri del passato.
Harry di Prisco

Se lo sogni puoi andarci, la Croazia ti aspetta !

Primosten-CroaziaSe lo sogni puoi andarci, la Croazia ti aspetta !

Il saluto alla Primavera è in Croazia

La Croazia distesa lungo il Mare Adriatico, vicina all’Europa Centrale, è un Paese che vanta un ricco patrimonio culturale, lo spirito giovane dei suoi abitanti e un’energia vibrante la rendono irresistibile a coloro che cercano un’esperienza di soggiorno diverso. Per tutto l’anno, si può godere di una bellezza naturale mozzafiato, di coste sconfinate, di una gastronomia variegata, di avventura, sport e wellness. La Croazia è famosa per la natura intatta e la diversità della flora e fauna alla quale non si può rimanere indifferenti. I dodici parchi naturali e gli otto parchi nazionali, dal roccioso isola croata a forma di cuoreVelebit Settentrionale ai Laghi di Plitvice alle valli e zone paludose di Kopački rit, si distinguono per la loro bellezza e salvaguardia. Oltre a godersi la natura, si possono visitare i numerosi musei e le altre attrazioni o esplorare il ricco patrimonio culturale e storico, castelli favolosi fino al patrimonio protetto dall’UNESCO.
La Croazia nell’agosto scorso ha avuto un vero record di arrivi da molti paesi del mondo, attestandosi come meta sempre più gradita ai turisti che voglio trovare una destinazione sicura e vicina, dove i prezzi sono contenuti e le bellezze delle città d’arte e delle sue spiagge sono ambite da tutti. 4,3 milioni sono stati gli arrivi nell’agosto dello scorso anno con 30,7 milioni di pernottamenti, ovvero il 59% in più di arrivi e il 46% in più di pernottamenti.
Safe stay in Croatia è un marchio nazionale per i protocolli di sicurezza nel settore del turismo e della ristorazione assegnato alle aziende del settore turistico dal Ministero del Ente turistico Opatija_Croatia_ValentinesdayTurismo e dello Sport dal 2021. Questo marchio consente ai visitatori di identificare più facilmente destinazioni, fornitori dei servizi di alloggio e trasporto, attrazioni turistiche che hanno adottato gli standard globali di igiene e salute. Il marchio Safe stay in Croatia dimostra che la salute dei viaggiatori è la priorità assoluta.
Ogni regione della Croazia ha il suo fascino, Viviana Vukelic, Direttrice dell’Ente Nazionale Croato per il Turismo in Italia, a chi le chiede cinque posti per sognare l’amore, per un viaggio romantico con la persona amata all’aria aperta, con cibo delizioso e un romantico tramonto sulla spiaggia in riva al mare cristallino e sotto il cielo azzurro oppure per un matrimonio in campagna, ha affermato: «Non importa se scegli una città o un’isola, la Croazia offre scenari mozzafiato, ville e giardini sontuosi, hotel eleganti o castelli da favola circondati da una bellezza della natura infinita. Immergiti nel tuo viaggio romantico e trova il luogo perfetto dei tuoi sogni e dell’amore ! »

#L’isola di Santa Caterina in Istria è un’affascinante location degli innamorati e una delle più belle isole dell’arcipelago di Rovigno. Anche se ci vogliono solo cinque minuti per raggiungerla, il romantico giro in barca lascia tutti ipnotizzati per l’ambiente unico. L’isola è abbellita da vegetazione mediterranea e da un antico bosco di conifere, parchi paesaggistici, qui si possono fare passeggiate con splendide viste sulla città di Rovigno. https://www.rovinj-tourism.com/it

Korčula#Opatija è la meta ideale per gli innamorati. L’anno scorso, European Best Destinations e Forbes hanno classificato Opatija tra le città più romantiche d’ Europa. Quest’anno il portale turistico Trips to discover, con oltre 1,6 milioni di follower, ha incluso Opatija nella lista delle 15 località per un viaggio romantico. Il contrasto tra il mare turchese e le montagne verdi, le ville lussuose e la pittoresca passeggiata costiera la rendono la località ideale per coppie di tutte le età. https://www.visitopatija.com/it
#Vis è l’isola più lontana dell’arcipelago della Dalmazia Centrale, conosciuta anche come l’isola dei pescatori, dei viticoltori e della natura incontaminata. In barca si esplora questo paradiso terrestre, con la bellissima isola di Host e il suo faro, che dista pochi minuti di motoscafo dall’isola di Vis. I suoi ospiti hanno a disposizione l’intera isola, sia per una piacevole passeggiata che per un soggiorno in una natura praticamente intatta.
https://www.tz-vis.hr/

#L’isola di Korčula è magica, unica nel suo genere. La leggenda narra che Korcula fosse la ninfa di Korkyra trasformata in un’isola paradisiaca dal geloso Poseidone. Abitata dai tempi degli antichi greci, questa isola incanta con la sua bellezza senza tempo, con le sue spiagge meravigliose e il mare cristallino, cibo e vino straordinari. È una nuova destinazione mondiale anche per i matrimoni. https://www.visitkorcula.eu/index-it.html

#Isola di Galešnjak a forma di cuore (chiamata l’Isola dell’Amore) si trova non lontano da Zara, nel canale di Pasman, ed è un fenomeno naturale che fa sciogliere il cuore. La sua forma insolita fu notata già nel 1806 dal cartografo ufficiale di Napoleone, Charles-François Beautemps-Beaupré, che la inserì nel suo atlante della costa dalmata, conservato oggi presso la Biblioteca Nazionale e universitaria di Zagabria. L’isola, a forma di cuore, è stata evidenziata su Google Earth nel febbraio 2009 che ha consentito che tutto il mondo la scoprisse. È raggiungibile in barca da una delle vicine località, si possono fare dei i favolosi bagni godendosi meravigliosi tramonti romantici.
Per informazioni si può visitare il sito: https://croatia.hr/it-IT

Harry di Prisco

Il pane liquido di Praga

DSCF5864Il pane liquido di Praga

Bionda e spumeggiante la birra di Praga è il vero tesoro della Repubblica Ceca

La Repubblica Ceca è conosciuta in tutto il mondo per la sua famosa birra, non per niente detiene saldamente il primato di consumo della bionda bevanda nel 2019 i cechi hanno bevuto a testa oltre 188 litri di birra, compresi i neonati, i tedeschi sono al quarto posto e al terzo gli austriaci. In Italia, anche se vi è stato un aumento record del 18% con una media del 33,6 litri a persona, valore che colloca comunque l’Italia tra i paesi più bassi d’Europa per il consumo pro capite. La più nota birra ceca è quella prodotta da sempre nella città di Pilsen. Stanno nascendo nuove figure professionali come il “sommelier della birra” per suggerire gli abbinamenti ideali con primi piatti, carne o pese e anche con i dolci. Nella Repubblica Ceca si può andare quindi alla scoperta di tutto il mondo effervescente che ruota intorno alla birra.

DSCF6003Itinerari della birra

Da alcuni anni sono sorti molti piccoli birrifici che producono birre artigianali, i migliori sentieri da percorrere per abbinare la scoperta di luoghi poco noti e gusti insoliti sono stati individuati dall’Ufficio del Turismo ceco per consentire di percepire le differenze tra una birra e l’altra. La parte più alta dei Monti dei Giganti, che si trovano nella Boemia settentrionale, offre un’escursione in montagna di una trentina di chilometri, durante la quale, in quattro tappe, si possono degustare le birre di cinque microbirrifici locali. Per gli appassionati di ciclismo, il sentiero della birra più lungo della Repubblica Ceca, da 41 a 5 chilometri con diversi livelli di difficoltà, è quello ai piedi dei Monti Orlické nella Boemia orientale con tre birrifici da visitare. Nella regione di Tišnov, in Moravia meridionale, non lontano da Brno, vi sono sette località collegate dal sentiero della birra. Lungo il percorso della birra dei Monti Metalliferi, in Boemia settentrionale, si incontrano birrifici che producono lager chiare di frumento e scure con il luppolo di Žatec. Nella catena montuosa dei Monti Lusaziani, in Boemia settentrionale, il sentiero della birra può essere percorso in dieci tappe a piedi o in bicicletta in un fine settimana e collega birrifici ormai famosi come Kocour a Varnsdorf e Cvikov, ma anche piccole aziende a conduzione familiare. La strada della birra dei Monti Beskydy in Moravia consente di ammirare il paesaggio pittoresco di questa incantevole catena montuosa e visitare contemporaneamente 16 microbirrifici che portano avanti la tradizione e dove è possibile apprendere l’arte della birra.

museo della birra di PragaIl re controllava di persona la qualità della birra
Tanti i personaggi famosi appassionati della bevanda spumeggiante, si racconta che il re ceco Venceslao IV, figlio di Carlo IV, amava travestirsi da barbone per poter andare a bere birra in incognito. Si giustificava col dire che in tal modo poteva ascoltare liberamente i commenti del popolo, oppure poteva verificare di persona che l’oste non imbrogliava sulla quantità di birra versata nel boccale o che addirittura non aggiungesse dell’acqua. Anche a Napoli re Ferdinando I di Borbone amava travestirsi da popolano per frequentare le osterie. La birra fa bene dentro, ma anche fuori. Nei centri benessere si sfruttano i benefici della birra immergendosi in vasche colme di birra.

Museo della birra di Praga
La Repubblica Ceca è famosa nel mondo per i marchi come: Pilsner Urquell, Budweiser Budvar, Staropramen, Starobrno, Krušovice e molti altri, tale tradizione è strettamente insita nel popolo ceco che ha ritenuto di conservare le memorie di secoli in alcuni musei. Uno di questi si trova direttamente nel centro storico di Praga. Ovviamente non è un luogo per annoiarsi ma dove conoscere il meglio della produzione e la storia della birra ceca. Si visita un birrificio didattico per verificare il processo di produzione del malto che viene aggiunto al luppolo. L’edificio è del XIII secolo con le cantine a volta dove sono custoditi antichi macchinari. I visitatori sono invitati ad imbottigliare una bottiglia da portare con se con un’etichetta disegnata da ognuno di loro.

La birra fa davvero bene alla salute

La tradizione della coltivazione del luppolo in Repubblica Ceca risale al lontano passato, pertanto la sua produzione si è radicata profondamente nella cultura dei cechi, dove un buon boccale di questo “pane liquido” è un’abitudine che si tramanda da generazioni. Si narra che con tre litri al giorno vengono espulsi anche i calcoli, non si conoscono però gli effetti collaterali certo che il bere con moderazione ha anche virtù terapeutiche. La birra ceca oltre che essere fra le migliori del mondo ha effetti curativi aumentando le difese immunitarie dell’organismo, ha effetti benefici sull’apparato circolatorio, contribuisce al rilassamento dei muscoli e armonizza le funzioni corporee.
Alla Salute !

Harry di Prisco

Avella dalla storia millenaria e ricca di tipicità agroalimentari

L'anfiteatro romano di AvellaAvella dalla storia millenaria e ricca di tipicità agroalimentari

Il Sistema Irpinia nato per promuovere il patrimonio culturale e le eccellenze enogastronomiche del territorio irpino

Avella è una cittadina della provincia di Avellino, da cui dista poco più di venti chilometri, è conosciuta come Città d’Arte per le pregevoli rovine fra cui i resti delle mura del castello medievale e le vestigia dell’anfiteatro romano, monumenti che vanno assolutamente visitati. L’area Avella il castello medioevalearcheologica quale primo nucleo del Parco Archeologico dell’antica Abella, precedente denominazione di Avella, racchiude l’unico monumento oggi aperto al pubblico della città della colonia romana. La costruzione dell’anfiteatro risale al I sec. a.C., esso è situato poco lontano dal centro storico della città antica, dove sorgevano abitazioni del periodo sannitico. Nella piazza, ove sorge il palazzo baronale, si può ancora vedere l’antica struttura dell’anfiteatro raffigurata sulla base di una statua di età Antonina. Per la valorizzare del patrimonio culturale in una logica di sviluppo del territorio è stata istituita dalla Provincia di Avellino salumi tipicila Fondazione Sistema Irpinia, presieduta da Donatella Cagnazzo. Per arrivare ad Avella con l’auto bisogna seguire l’autostrada A 16 in direzione Bari, uscire a Baiano, proseguire su SS 7 bis per 3 chilometri. Virgilio chiamò Avella “malifera” per la presenza di alberi da frutto in grande quantità, pertanto le eccellenze agroalimentari del territorio sono note da tempi remoti, la più nota coltivazione è quella della nocciola. Essa prende il nome proprio da questo comune, il nocciolo in lingua latina si chiama nux avellana. La collocazione del territorio Avella l'anfiteatroè fra le più favorevoli per la coltivazione del nocciolo. La nocciola è il frutto per eccellenza che rappresenta la produttività e la cultura della città di Avella. Due sono le aziende agricole che operano la trasformazione delle nocciole: “Sodano” e “Noccioro”, la Noccioro (www.noccioro.it) è a conduzione familiare, nasce negli anni ’40, fondata da Raffaele Maietta, che in modo lungimirante impiantò una coltivazione che in quel periodo era considerata marginale. Oggi l’azienda è guidata da Raffaele Maietta, nipote del fondatore, fautore della filiera corta, coltivando e trasformando il raccolto in semilavorati per pasticceria e bosco di alberi di nocciole (1)gelateria, realizzando creme spalmabili artigianali con varie percentuali di nocciola.
Alla Sodano Group (www.sodanogroup.it) l’amministratore Francesco Sodano ha così presentato la loro attività: «La nostra Azienda nasce come attività di trasformazione di nocciole e dei rispettivi semilavorati, granella di nocciole, farina di nocciole e pasta di nocciola, nel tempo abbiamo provato prima a valorizzare la nocciola attraverso la produzione di una crema di nocciole priva di olio di palma e di grassi aggiunti e poi abbiamo provato a completare la gamma di prodotti con l’inserimento di altra frutta secca, prodotti spesso difficili da reperire ma sempre molto graditi». La Sodano produce prodotti dal gusto autentico e di qualità, valorizzando le bontà di un territorio vocato all’eccellenza.
il centro di AvellaL’aglio orsino una ghiottoneria per gli orsi bruni
L’azienda agricola “Il Moera” (www.ilmoera.it) è nata nel 2010 come ristorante-orto, sorge ad Avella tra noccioleti, vigneti, oliveti, frutteti, allarga il suo orizzonte ai monti che circondano il suo territorio. Dal sottobosco i suoi preziosi frutti, Diana e Francesco invitano alla riscoperta del loro must, l’aglio orsino, detto anche aglio selvatico, utilizzato in varie pietanze, dalle ottime proprietà dimagranti e disintossicanti. Gli orsi bruni ne vanno ghiotti dopo il letargo invernale per riprendere la carica energetica.

la trasformazione delle noccioleL’Irpinia il granaio dell’Impero Romano

Il pastificio Imperivm, pasta fresca e cucina, nasce dall’idea dello chef di Avella Francesco Pecchia, vincitore del premio E-Mac Professional. L’impero romano considerava l’Irpinia la propria riserva di grano. Negli anni l’oro giallo irpino è diventato un elemento indispensabile per la realizzazione del piatto mediterraneo d’eccellenza: la pasta. È dunque dalla storia e dalle radici di un territorio che vengono realizzati prodotti autentici del pastificio Imperivm.

tipicità irpineTre le DOCG dell’Irpinia: Taurasi, Greco di Tufo e Fiano d’Avellino

A pochi distanza da Avella, a Parolise nel cuore dell’Irpinia, vi sono le Cantine La Marca, una storica realtà di viticoltori di origini napoletane. La famiglia la Marca produceva vino a Nola sin dagli anni ’50 Giovanni, figlio di Michele, è collaborato dalla figlia Giulia. Due i marchi: Terre del Principato e Cantina di Tufo, chiari riferimenti all’antica provincia di Principato Ultra che comprendeva il Sannio e l’Irpinia sino al napoletano.
Il vero sapore dell’Irpinia è nei suoi salumi tipici
Altra tappa gustosa si può fare alla braceria Muccio che dal 1846 seleziona carne pregiata, preparando ottimi salumi. La cucina del territorio rivisitata e i menu stagionali con proposte realizzate con materie prime di stagione e accuratamente selezionate è alla base della passione che si tramanda da più di 4 generazioni. Questi alcuni piatti in menù: ravioli di ricotta e crema di tartufo; zito al ragù; costolette di agnello di Carmasciano; filetto al tartufo nero di Bagnoli; caramellata con miele di castagno di lapio.

E per …finire in bellezza
La Viziata Beauty di Marika Pellegrino (www.viziatabeauty.it) produce una linea di prodotti che mirano a soddisfare le esigenze delle operatrici “nails”. Prodotti unici, efficaci e soprattutto semplici da utilizzare.
Tanto da scoprire ad Avella porta dell’Irpinia, cultura e salubre gastronomia, rinomata per il patrimonio archeologico inestimabile che racconta le sue origini romane, paesaggi e tradizioni, colline innevate, boschi dove la natura non è stata violata.
Dr. Harry di Prisco
Giornalista
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La Francia si tinge di green & blu e la favola continua !

Tour eiffel di notteLa Francia si tinge di green & blu e la favola continua !

Presentate le novità turistiche francesi al Mediatour 2022
La Francia vanta un’importante varietà di paesaggi, città, borghi incantevoli e atmosfere suggestive: le cose da vedere in Francia sono illimitate, questo la rende una delle più importanti destinazioni turistiche al mondo, scelta da oltre 90 milioni di visitatori all’anno. Il tema di quest’anno presentato da Atout France alla nuova edizione del Mediatour Francia, in parte in presenza e in parte digitale, è il turismo green & blu con una scelta ricchissima di proposte nella natura, immensi spazi Biot il parco di Braguenaturali, panorami mozzafiato per la ricerca del benessere e con soste gastronomiche. «L’offerta turistica che vi presentiamo nel Mediatour Atout France 2022 ha come filo conduttore il turismo green & blu, un modo per vivere la Francia nel segno del rispetto di due patrimoni che devono essere più che mai protetti: la natura e il verde, e l’acqua di mari, di fiumi e canali, di laghi, bene prezioso», Frédéric Meyer Direttore Atout France Italia, Grecia, Svizzera e coordinatore regionale Europa del Sud. «In un momento in cui tutti siamo di fronte ai problemi dell’ambiente e dei cambiamenti climatici, il “filo green & blu” deve essere la nostra guida. Senza mai dimenticare la cultura e l’arte di vivere, che sono un po’ il marchio ufficiale della destinazione Francia, e puntando alle cose che contano davvero», ha concluso il Direttore Meyer. Tante le buone ragioni per scegliere la Francia nel 2022, tante proposte, tutte attrattive, spesso legate ai grandi anniversari di quest’anno, come: i 100 anni dalla morte di Marcel Proust; i 200 anni dalla decifrazione dei mappa della Franciageroglifici da parte di Champollion; il bicentenario della nascita della pittrice, icona femminista, Rosa Bonheur e di Louis Pasteur, cui si deve il primo vaccino contro la rabbia, un pioniere nel settore della prevenzione e del distanziamento sociale e i 400 anni dalla nascita di Molière. Compie 30 anni Disneyland Paris: i festeggiamenti per il 30° compleanno iniziano il 6 marzo con tanti eventi speciali. Tante possibilità nelle varie regioni, questi alcuni esempi:
L’Alvernia-Rodano-Alpi
Punta al turismo verde in bicicletta con 2.480 km di percorsi tra cui 580 km EuroVelo.  La più nuova la Via Allier, dal nord al sud dell’Alvernia: una pista ciclabile che segue il corso del fiume Allier per 435 km, dalla confluenza con la Loira vicino a Nevers alla sorgente vicino a Langogne.  Altre novità la Valle della Gastronomia, nuova destinazione turistica slow e gourmande tra Digione e Marsiglia, passando per Lione, il Beaujolais e tutta la Valle del Rodano. Vichy è entrata nelle città termali Patrimonio Unesco, unica città francese.
www.auvergnerhonealpestourisme.com
bandiera franceseIl Grande Est – Alsazia, Ardenne, Champagne, Lorena e Vosgi
Un Viaggio enoturistico a Reims fra le grandi « maison » dello Champagne, sulle tracce dell’Art Nouveau a Nancy e a Strasburgo per una fuga romantica ed ecologica. Novità green & blu- “Nutchel”, glamping nel cuore della foresta. A Plaine, nella valle del fiume Bruche (1 ora da Strasburgo), 37 chalet glamping per gli amanti del turismo naturale.
www.art-grandest.fr
Mulhouse
Città di cultura e di musei, presenta il Museo Nazionale dell’Automobile con la grande mostra della Collezione Schlumpf che  compie 40 anni, e un nuovo hotel, il Berti. Il circuito 3 Pays à Vélo è un anello  ciclabile che si snoda per 197 chilometri tra Francia, Svizzera e Germania, su entrambe le sponde del Reno, collegando Mulhouse a Basilea, Rheinfelden e Neuenburg-am-Rhein.
www.tourisme-mulhouse.com
Frédéric Meyer (2)La Borgogna
Terra di grandi vini e grande cucina, è una delle 10 destinazioni da visitare nel mondo nel 2022 secondo la guida Lonely Planet (l’unica destinazione francese). Conta ben 8 siti UNESCO, presenta la nuova Citè della Gastronomia e del Vino e festeggia il bicentenario della nascita di Louis Pasteur. Con 1.300 chilometri di canali, fiumi, laghi e specchi è l’ideale per gli appassionati di sport acquatici e del turismo fluviale.
www.bourgogne-tourisme.com
In Normandia continuano  fino al prossimo giugno le celebrazioni per il bicentenario di Gustave Flaubert e  per il centenario della morte di Marcel Proust, da non perdere la Villa du Temps Retrouvé /Museo Marcel Proust a Cabourg. Percorsi green & blu  in bici lungo la costa sulla nuova pista ciclabile Vélomaritime che passa per luoghi-simbolo della Normandia: Mont-Saint-Michel, le spiagge dello sbarco, Deauville, Honfleur, Fécamp e le scogliere di Étretat, regno di Arsenio Lupine.
www.normandie-tourisme.fr/it
A Le Havre-Etretat
Novità 2022 l’apertura dell’Hilton Garden Inn Centre**** di fronte al porto turistico, la proposta green & blu La Seine à Vélo, da Parigi a Le Havre ed  Étretat in bicicletta. Lungo la strada, l’entroterra tranquillo e dolce con siti mozzafiato come il faro di Antifer o la valle di Saint-Jouin-Bruneval, fino ai  luoghi segreti di Arsenio Lupin.
www.lehavre-etretat-tourisme.com
Nantes
E’ lo scenario del grande evento estivo del Voyage à Nantes dal 2 luglio all’11 settembre, che trasforma la città nel segno dell’arte e della creatività. Anche qui percorsi in bicicletta da Nantes a Mont-Saint-Michel, dall’Atlantico alla Manica. Proposta green &blu per scoprire i vigneti di Muscadet fino a Clisson, così come la collezione Estuaire Nantes Saint-Nazaire e le sue 34 opere d’arte contemporanea.
www.nantes-tourisme.com – www.levoyageanantes.fr
Il Centro-Valle della Loira festeggia il 30° anniversario del Festival Internazionale dei Giardini  di Chaumont-sur-Loire e i 30 anni del l’iscrizione della cattedrale di Bourges nel Patrimonio dell’UNESCO. Proposta green & blu in bicicletta sulla Scandibérique, 1700 km dalla frontiera belga a quella spagnola, nuovo itinerario che passa attraverso siti notevoli, la città di Montargis, piccoli villaggi della regione del Loiret e il ponte-canale di Briare che si unisce poi al percorso “ La Loire à Vélo “ la Loira in bicicletta, che permette di ammirare 8 dei 23 più grandi castelli della Loira.
www.valledellaloira-francia.it
Il Castello di Amboise
Eccezionale restauro storico della cappella Saint-Hubert (2021 – 2023). E’ il luogo di sepoltura di Leonardo da Vinci, con nuovo approccio ecologico agli splendidi giardini. Nel parco i visitatori sono invitati ad approfittare tutto l’anno dei bellissimi prati per un déjeuner sur l’herbe, una colazione sull’erba, un po’ di relax o per giocare. Durante l’estate i giardini sono la cornice ideale delle serate “Pic-nic Panoramici” con affascinanti concerti.
www.amboise-valdeloire.com
Il Centre des Monuments Nationaux
Questo anno ospita la mostra sul grande collezionista d’arte Calouste Gulbenkian  nell’ambito della Stagione Francia-Portogallo. Scoperte di grandi monumenti anche in bicicletta, lungo la Loira o in vere crociere fluviali, unendo verde & acqua, come gli itinerari lungo il Canal du Midi, il Rodano, la Garonna e la Senna, che uniscono le scoperte del patrimonio con la dolce mobilità sull’acqua.
www.tourisme.monuments-nstionaux.fr
Le Galeries Lafayett
Si reinventano, con nuove idee, nuovi designer. Oggi offrono il più grande spazio di calzature in Europa, invogliando a consumare in modo diverso con Le (Re)Store Galeries Lafayette, un nuovo spazio dedicato alla moda vintage, di seconda mano e responsabile, arricchito con nuovi servizi.
www.galerieslafayette.com
L’Occitania
Da Lourdes 100% natura e turismo verde, con strade tranquille dove è bello pedalare per scoprire i villaggi e il patrimonio dei Pirenei, alla Camargue del Gard in bicicletta elettrica . Grande evento il bicentenario della decifrazione dei geroglifici da parte di  Champollion a Figeac, sua città natale, con il Musée Champollion – Les Ecritures du Monde. Nuova proposta green & blu la GR736, gran percorso di trekking lungo il fiume Tarn, dalla sorgente in Lozère ad Albi nel Tarn, attraverso l’Aveyron.
www.turismo-occitanie.it
La Provenza-Alpi-Costa Azzurra
Un itinerario in 10 tappe sulle  tracce di Maria Maddalena. L’itinerario passa attraverso alcuni dei più importanti siti culturali, storici e naturali della Provenza: il Parco Naturale Regionale della Camargue, il Parco Naturale Regionale della Sainte-Baume. La proposta green &blu : la Via Rhôna, un itinerario in bicicletta che segue il corso del Rodano dal Lago Lemano alle spiagge del Mediterraneo, per un totale di 815 km.
www.provence-alpes-cotedazur.com
Marsiglia
Destinazione urbana ma soprattutto green inaugura una replica della grotta Cosquer: l’originale è stata scoperta a 37 metri di profondità sotto le acque delle Calanques, con disegni incisi sulle pareti più di 20.000 anni fa. Proposta green & blu  scoprire Marsiglia in bici elettrica ed esplorare tutti i quartieri della città senza fare fatica e inquinare, con un giro a bordo di una barca ibrida a energia solare per scoprire il porto di Marsiglia e le sue isole.
www.marseille-tourisme.com
Aix en Provence
Città di cultura, arte e storia, propone un territorio 100% made in Provenza (i calissons, l’ olio d’oliva, i vigneti). La proposta green&blu sono le visite guidate della città nel segno di piazze, fontane e giardini. Aix è la « città dalle mille fontane », e dei giardini segreti. Altra bella proposta il tour fra i gioielli dall’antica Aix, curiosità e meraviglie spesso nascoste o dimenticate. Nei dintorni, un tour fra i vigneti a Château La Coste, fra opere di grandi artisti come  Tadao Ando, Alexander Calder, Tom Shannon.
www.aixenprovencetourism.com

Il Luberon Coeur de Provence
Invita a scoprire i suoi villaggi di charme: Cavaillon, Gordes , Lourmarin, L’Isle-sur-la-Sorgue e i paesaggi del Parco Naturale Regionale, fra lavanda, vigneti e ulivi, con visite a frantoi. Proposta green & blu La Véloroute, Strada Verde del Calavon ( Mediterraneo in bicicletta EV8) un giro imperdibile senza auto e senza dislivelli. L’itinerario utilizza l’ex linea ferroviaria Cavaillon-Apt-Volx per la maggior parte del percorso. Paesaggi affascinanti: le rive del Calavon, le pendici del massiccio del Luberon e i suoi villaggi arroccati.
www.luberontourisme.com -www.luberoncoeurdeprovence.com
Il Var
Propone vacanze attive nel segno della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente per uscire dai sentieri battuti con la bici elettrica fuoristrada, le Gole del Verdon, cene vicino al mare. Proposta green & blu: scoprire il fiume Argens pedalando a bordo di una waterbike – una bici sull’acqua – tra la fauna e la flora dell’Argens, fiume del Var che sfocia nel Mediterraneo.
www.vartourisme.com

Hyères , Tolone e la Provenza Mediterranea
Hanno in serbo diverse novità: la riapertura delle Le Halles Biltoki a Tolone,  Les Halles Milona a La Crau, il Museo delle Culture e del Paesaggio di Hyères nell’ex Banca di Francia,  completamente restaurata, il Museo dei Fiori e il Giardino delle Ore a Ollioules . Proposta green & blu l’ Area naturale del Plan de la Garde – 130 ettari di spazi naturali e tante strutture.
www.hyeres-tourisme.com – www.toulontourisme.com
www.tourismeprovencemediterranee.com

La Costa Azzurra
Spazia dalle rocce rosse dell’Esterel al blu del Mediterraneo,  ai fiumi e le cime del Parco Nazionale del Mercantour, scenari ideali per un turismo slow. Novità: le Micro avventure in Costa Azzurra, avventure sostenibili, su piccola scala e di breve durata che richiedono poca preparazione e poco budget per  esperienze originali all’aperto. Proposta green&blu il Santuario Pelagos, accordo tra Italia, Monaco e Francia, 87 500 km² di mare e molte specie di cetacei, capodogli, delfini, balene: più di 8.500 specie protette si possono osservare qui.
www.cotedazurfrance.fr
Biot
Tour del villaggio storico fra le botteghe dei suoi mestieri d’arte, più di cinquanta creativi che lavorano nel villaggio: ceramisti, artisti del ferro battuto, del vetro: vera capitale del vetro, Biot è famosa in tutto il mondo per la tradizione del vetro a bolle. Da non perdere il Museo Nazionale Fernand Léger. Idea green & blu  5 percorsi a piedi sui numerosi sentieri segnalati, scoprendo per esempio la natura selvaggia della valle della Brague e le sue favolose cascate, 480 ettari fra magnifici paesaggi mediterranei.
www. biot-tourisme.com
Mougins
Piccola capitale di charme della gastronomia e dell’arte di vivere, ha appena aperto il Centro della Fotografia dedicato alla creazione fotografica contemporanea, con mostre temporanee a rotazione. Da non perdere il Museo d’Arte Classica e Mougins Monumentale, opere d’arte monumentali sparse per  le sue pittoresche stradine: quest’anno dell’ artista italiano Giuseppe Carta. Proposta green& blu  l’itinerario lungo il Canal de la Siagne 43 chilometri fra natura e storia.
www.mougins-tourisme.com
Cannes
Si è classificata al primo posto in Europa e al secondo nel mondo come “Miglior destinazione di festival ed eventi” ai World Travel Awards 2021. Famosa in tutto il mondo per il Festival del Cinema, ospita da anni grandi festival ed eventi internazionali. Novità 2022 la riapertura di molti hotel prestigiosi rinnovati: Martinez, Majestic Barrière, JW Marriott di Cannes. Proposta green&blu l’eco-museo subacqueo alle isole Lérins, 6 sculture giganti dell’artista britannico Jason de Caires Taylor, per sensibilizzare il pubblico sulla necessità di preservare la biodiversità del mare.
www.cannes-destination.fr – www.cannesnow.com
www.palaisdesfestivals.com

Antibes Juan-les-Pins
La città vanta 23 km di costa e il sentiero costiero sottomarino. Da non perdere i tour nel territorio, del Fort Carré e sul Cap d’Antibes. Proposta green & blu una passeggiata sul sentiero Tire-Poil 3,7 km intorno al Cap d’Antibes, in riva al mare, costellata di alberi mediterranei.
www.antibes-juanlespins.com
La Metropole Nice Cote d’Azur
Fra mare e media e alta montagna, dal Mediterraneo alle cime del Parco Nazionale del Mercantour, offre una scelta ricchissima  di proposte natura. Nizza con più di 300 ettari di parchi e giardini, un gran numero di musei, gallerie d’arte è diventata Patrimonio Unesco  come “città di villeggiatura invernale della Riviera”. Proposta green&blu 9 escursioni urbane “Nice en 9 boucles découvertes ”, quasi 150 chilometri di sentieri, scorciatoie, scale e passaggi, a contemplare la natura lussureggiante e i diversi stili architettonici della città.
www.nicetourisme.com
Mentone, Riviera e Meraviglie
Offre uno straordinario patrimonio paesaggistico, storico e culturale, dal mare alla Valle delle Meraviglie. Tante le proposte ecosostenibili a Mentone : dai tour in biciclette elettriche self-service alla scoperta dei giardini inediti. Proposta green&blu la visita guidata sulle alture di Mentone, alla Maison du Citron, il limone di Mentone IGP: vivaio, un frutteto e un punto vendita con una magnifica vista sul mare.
www.menton-riviera-merveilles.fr
La Corsica
Un’isola verde e blu, propone tanti appuntamenti di natura, cultura, gastronomia per il 2022, da Art’è Gust il festival gastronomico di Bonifacio, con Pierre Hermé, da sempre partner dell’evento, a Creazione, il Festival della moda e del design del Mediterraneo a Bastia. Molto sport con il Restonica Trial e il Corsica Paddle Trophy. Proposta verde & blu la GT 20, la grande traversata in bicicletta da Cap Corse a Bunifaziu, 13 giorni/12 notti per fare l’intero percorso in dodici tappe su quasi 600 km, da seguire anche solo per un breve tratto.
www.visit-corsica.com

Il Domaine de Murtoli
2500 ettari e 10 km di spiagge e calette intatte, 20 bergèries restaurate nel massimo rispetto dell’architettura tradizionale, con un servizio d’ eccellenza e tante attività possibili : pesca, equitazione, nuoto, golf e passeggiate,  La Ferme, con il suo vasto orto, 3 ristoranti, la Spa sulla spiaggia, uno spettacolare campo da golf di 12 buche e 7 chilometri di spiagge e calette intatte. Novità 2022 l’Hotel de la Ferme, albergo di charme realizzato nella tradizionale architettura corsa, cinque lussuose suite e quattro camere.
www.murtoli.com
Le 2 Alpes è una destinazione per tutte le stagioni, a 2 ore e 30 da Torino e 4 ore da Milano. Sci fino a 3600m sul ghiacciaio (anche d’estate) e tante attività sportive. Proposta green &blu la mountain bike elettrica, fiore all’occhiello della destinazione estate e inverno, su itinerari tranquilli o più impegnativi. Altra esperienza blu&green andare alla scoperta dei molti punti panoramici dal cielo, in un volo in tandem a bordo di un parapendio.  E per una pausa un ristorante green: Le Diable au cœur, ristorante bistronomico d’alta quota che ha ottenuto il marchio « Ecotable ».
www.les2alpes.com

Megève
Invita a ripercorrere i 100 anni della sua storia legata alla famiglia de Rothschild con una bella mostra fotografica con foto inedite.  Dopo Parigi, Londra e Singapore, la chef Anne-Sophie Pic ha preso il timone di Le 1920 al Four Seasons Hotel Megève*****, con una nuova “Dame de Pic”. Fra le altre aperture quella di Le Café: la storica brasserie di Saint Tropez- Proposta green &blu. Un tour in carrozza, fra neve, prati e cieli blu:le carrozze trainate da cavalli sono il simbolo di Megève.
www.megeve.com
Serre Chevalier Briançon
A solo un’ora e mezza di macchina da Torino e a 3 ore da Milano, con il più grande comprensorio sciistico delle Alpi del Sud, 250 km di piste, punta all’ impegno ecologico. L’ iniziativa “All we need is change”  è la filosofia alla base della montagna di domani.  Quest’inverno Serre Chevalier celebra gli 80 anni dall’inaugurazione della teleferica che ha segnato la nascita del comprensorio sciistico e 120 anni dello sci in zona. Proposta green &blu la zipline gigante per un inedito sorvolo delle piste: 1,1km di discesa e 300 m di dislivello: emozioni indimenticabili in uno scenario mozzafiato.
www. serrechevalier.fr
E infine Il Gruppo Air France-KLM  presenta per il 2022 l’Airbus A2220-300, innovativo ed ecologico, dispone di 148 posti, con una riduzione del 20% di emissioni di CO2. Un aereo efficiente dal punto di vista economico e sostenibile, con un più elevato livello di confort in volo. Un vero gioiello della flotta della compagnia sulla sua rete a corto e medio raggio. Dopo l’introduzione dell’Airbus A350 per le tratte a lungo raggio, la compagnia continua a rinnovare la sua flotta ed entro il 2025 avrà integrato i 60 A220-300.
www.airfrance.it
La natura, il verde e l’acqua dei mari, dei fiumi, dei canali e dei laghi, acqua e natura in un binomio perfetto sono beni preziosi, come la cultura e l’arte, per un turismo sostenibile, verde e slow, un “fil vert” in perfetta sintonia con l’ambiente nel segno dell’autenticità e della sostenibilità, attraverso un turismo lento che rispetta la natura, il verde e l’ambiente, dove ognuno può sistemarsi come vuole per tutto il tempo che vuole. L’art de vivre e la cultura francese per scoprire o riscoprire la Francia e le sue destinazioni.
Per maggiori informazioni:
www.france.fr #mediatourfrancia2022  #ExploreFrance

Dr. Harry di Prisco
Giornalista
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A Rieti un tour alla scoperta del territorio

edu5A Rieti un tour alla scoperta del territorio
Domenica in Sabina alla scoperta delle Gole del Farfa
I progetti “Turismo e Cultura” e “Punto Impresa Digitale” della Camera di Commercio di Rieti Viterbo e dall’Azienda Speciale Centro Italia Rieti consentono la valorizzazione e la conoscenza dei territori

La nuova Camera di Commercio di Rieti-Viterbo da subito ha mostrato l’utilità dell’accorpamento fra quella di Viterbo e quella di Rieti, la nuova realtà rappresenta la conclusione di un percorso per rispondere in maniera più efficace alle esigenze delle aziende e di tutti gli attori del mondo economico in una società in continua trasformazione. In tal modo le strutture e le competenze sono tese al miglioramento del sistema camerale. I servizi per gli associati risultano maggiormente efficienti e migliorati nella qualità, accompagnando le aziende nel loro processo di crescita sui territori e istaurando un corso attraverso il quale le imprese si aprono a nuovi mercati esteri, incrementando i rapporti con altre aziende.
Il volano turistico è alla base della crescita e per presentare il territorio nei giorni scorsi si è svolto un educational tour nel centro storico di Rieti, della durata di due ore e del tutto gratuito, organizzato dalla Camera di Commercio di Rieti Viterbo e dall’Azienda Speciale Centro Italia Rieti nell’ambito del progetto camerale “Turismo e Cultura” che punta a promuovere le eccellenze turistiche del territorio, volto alla valorizzazione del turismo lento nel capoluogo reatino e lungo il Cammino di Francesco e del progetto edu1“PID – Punto impresa digitale”, che ha unito la tradizione all’innovazione rappresentata da un viaggio virtuale nella Rieti medievale. Il programma ha previsto un trekking urbano con due guide iscritte all’AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche) in cui si sono visitate alcune zone caratteristiche del capoluogo centro d’Italia. Partendo dalla Porta D’Arce, la visita è proseguita dapprima per i Pozzi, antica via di collegamento tra la rocca e il castello che sorgeva presso Porta D’Arce. Da qui alla scoperta del primo nucleo della città urbanizzato in epoca preromana e altomedievale. Il percorso che si è snodato per sei chilometri del centro storico, si è concluso con la visita guidata multimediale sul Ponte Romano che si affaccia sul limpido fiume Velino.
Al tour nel centro storico di Rieti hanno partecipato anche venti giornalisti provenienti da tutto il centro Italia. E’ stata questa l’occasione per conoscere una Rieti ricca di luoghi di interesse nell’ambito di un perfetto mix tra ricchezze naturalistiche, storico-culturali ed enogastronomiche, come il sereno fiume Velino che attraversa la città offrendo scorci suggestivi sulle abitazioni caratteristiche che si affacciano sulle sue sponde e sui resti dell’antico ponte romano e lungo il quale è possibile apprezzare le prelibatezze a base di prodotti tipici locali dei numerosi ristoranti e locali. Particolarmente piacevole il trekking urbano che ha attraversato le vie e le piazze del capoluogo circondate dalle splendide mura merlate, ancora ben conservate, tra cui piazza San Rufo, racchiusa tra gli imponenti edifici del centro storico e nel cui centro è possibile scorgere un tratto di mura, quel che resta della prima cinta muraria della città romana. Il valore di quest’area è ricordato dalla lapide “Umbilicus Italiae” e da un monumento situato proprio al centro della piazza. Da largo San Giorgio e via Garibaldi poi, passando per l’Ufficio turistico Visit Rieti di Piazza Vittorio Emanuele II, piazza centrale della città, la vicina Cattedrale di Santa Maria Assunta ed i maestosi presepi monumentali realizzati dal maestro Francesco Artese sotto le volte del Palazzo papale, i visitatori hanno percorso via Roma per iniziare l’esperienza nella “Medievalis Riscoperta” organizzato con l’ausilio di visori edu63D dall’Associazione Riattivati, che ha permesso di immergere i visitatori in un vero viaggio nella storia e nei costumi dell’epoca, grazie alla ricostruzione di scenari in realtà virtuale ed il supporto di innovativi contenuti multimediali.
Due i nuovi appuntamenti in programma nell’ambito del progetto “Turismo e Cultura”: il primo in programma domenica 17 ottobre alla scoperta delle Gole del Farfa, nella splendida Sabina; ed il secondo domenica 24 ottobre lungo il Cammino dei Briganti, da Spedino a Cartore, nel cuore del “Cicolano”, una delle aree più selvagge del territorio reatino al confine con l’Abruzzo, nella Riserva naturale regionale Montagne della Duchessa.

Dr. Harry di Prisco
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Non si può essere più golosi di Golocious !

goloteglia(2)Non si può essere più golosi di Golocious !

Golocious inaugura “Pizza in teglia” al Vomero in Via Cimarosa, il quinto locale in un anno

In una Napoli che resta “arancione” in attesa del Natale, c’è Golocious che inaugura il suo quinto locale in poco meno di un anno. È “Pizza in teglia”, format che va ad affiancarsi agli altri due napoletani che sono “Burger&Wine” e “Pizza & Cucina”, tutti al Vomero in via Cimarosa a distanza di qualche centinaio di metri, oltre a quelli aperti a Sorrento e Roma. La nuova creatura di Vincenzo Falcone e Gian Andrea Squadrilli oltre ad offrire tranci golosi offre dalle 7 del mattino anche prodotti per la prima colazione.
L’obiettivo come sempre è quello di far godere occhi, palato e stomaco. Grande cura dell’impasto a 48 ore di lievitazione con utilizzo della biga per un blend di farine tipo 0 e6afa009-de03-4165-8f63-4d840c3319b2(30%) e tipo 1 (70%). «Diversamente dalle farine bianche 00 e 0 – spiegano Falcone e Squadrilli – il tipo 1 di farina è meno raffinata in quanto contiene un maggior quantitativo di crusca e di germe di grano che, essendo ricchi di fibre, sali minerali e vitamine, ne incrementano notevolmente il valore nutritivo e la digeribilità. I benefici della farina Tipo 1 sono molteplici. La fibra alimentare in essa contenuta ha, infatti, effetti di tipo funzionale e metabolico in quanto aiuta a mantenere una corretta funzionalità intestinale, a diminuire il colesterolo e a ridurre il glucosio nel sangue».

C’è l’imbarazzo della scelta in un menù che segue rigorosamente la stagionalità dei prodotti. Ecco la Queen of Pistacchio (Mortadella Igp bolognese, pesto di pistacchio, provola dei Monti, dadini di patate al forno), la Dabol Friariello (crema di friarielli e friarielli croccanti, provola dei Monti, salsiccia di suino), la Crispy (stick di patate dolci americane fritte, salsiccia di suino, provola dei Monti e salsa crispy), la Rotolo (crocchè panato al panko, crema di noci, provola dei Monti, bacon croccante e dadini di patate al forno). E poi tutte le classiche come Margherita, Marinara, Cosacca e quelle che strizzano l’occhio a Nerano e Amatriciana. Non potevano mancare le fritture come il crocchettone panko, i paccheroni ripieni di ricotta, le frittatine al ragù e al pistacchio. Per concludere il pasto i tiramisù a nutella o pistacchio e la crostata con crema al limone e fragoline.

E nel primo giorno di apertura segnano subito il sold out con oltre 600 tranci sfornati a pranzo e messi in bella mostra su un bacone coloratissimo. “La perseveranza paga SEMPRE! Grazie sempre dell’immenso supporto che ci date, vi voglio bene!” così sui social i due giovani food influencer.

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Il turismo slow della Bretagna alla ricerca della natura selvaggia

Porto vicino isola di Quiberon2Il turismo slow della Bretagna alla ricerca della natura selvaggia

La Bretagna terra di leggende e di poeti paesaggi magici fra città medioevali e piccoli villaggi per un turismo verde e sostenibile

La Bretagna è da sempre terra di leggende antiche come i cavalieri della Tavola Rotonda di Re Artù e la spada nella roccia. Il lago di Comper, vicino al castello della foresta,  nasconde alla vista degli umani il palazzo di cristallo costruito in una notte dal mago Merlino  per la fata Viviana. Storie meravigliose, luoghi mitici  dove è possibile (con un poco di fortuna e di fantasia !) incontrare quegli elfi dispettosi chiamati korrigan. Nella foresta di Brocelandia, vicino  a Paimpont, il confine fra il mondo reale e quello immaginario è sottile. Nella foresta vi è la valle senza ritorno dove abitava Morgana, la sorellastra di Re Artù, che incantò la vallata: gli amanti fedeli potevano attraversarla senza pericolo, ma quelli infedeli rimanevano intrappolati nella valle senza più possibilità  di uscita. Si dice che i bretoni abbiano i piedi per terra e la testa tra le nuvole in quanto sono un popolo di poeti  in una terra che  sembra sospesa tra la realtà e la il porto di Saint-Malo(1)3fantasia.
Basterebbe solo questo per invogliare ad andare alla scoperta di un territorio così suggestivo e fantastico sospeso tra oceano e cielo, qui si può avere un contatto stretto con la natura selvaggia e primitiva, con duemila chilometri di coste variegate, dove il granito rosa, dalle suggestive forme al tramonto, splende più che mai e le maree sono  quelle fra le più imponenti dove il mare si ritira fino a 13 metri. Il litorale bretone non assomiglia a nessun altro al mondo. E’ una Bretagna autentica e che incanta quella che è stata presentata nei giorni scorsi nel seguitissimo webinar organizzato da Atout France e dall’ufficio del turismo della regione. Una destinazione perfetta per ricaricare lo proprie batterie dopo il lungo periodo di lockdown che ci ha costretti a casa. Quattro i principali motivi per organizzare da subito un viaggio nelle regione: apprezzare il piacere della Natura in modo La cittadella di Vauban costruita sulle rovine del Castello dei Gondi2lento;  vivere i luoghi, l’ambiente, l’arte e la gastronomia; incontrarsi con gli altri viaggiatori e condividere le proprie esperienze. E allora pronti a partire ? la strada dei fari ne conta oltre ottanta, undici le isole abitante, ed oltre mille gli isolotti, addirittura quattromila castelli e manieri, tredici le riserve naturali. Non tutti sanno che la talassoterapia è stata inventata nella Bretagna nel corso del XIX secolo, l’effetto combinato di sole, iodio e acqua salata dell’oceano danno grandi benefici. Passeggiare per oltre quattromila chilometri di sentieri a piedi o in bici, in barca o lungo i canali immersi nel verde, consentirà di apprezzare il patrimonio, di grande ricchezza, invitando a scoprire la vera anima bretone: le città, l’arte, le tradizioni antiche ma anche nuove tendenze, con i festival e gli eventi più cool. Quest’anno il Tour de France, in partenza da Brest il 26 giugno, avrà quattro tappe in Bretagna. L’arte contemporanea si potrà ammirare in luoghi inattesi, come lo spettacolare “Albero” dello scultore piemontese Giuseppe Penone nella tenuta di François Pinault sulla costa; la straordinaria mostra dal 12 giugno al 29 agosto della Collezione Pinault a Rennes, al Convento dei Giacobini; oltre al Festival di Fotografia a La Gacilly, da giugno a settembre.
La gastronomia ha come punto di forza le crêpes (da gustare quelle al caramello e burro salato) e le gallette nonché le ostriche dal gusto iodato, ma come non provare una ciotola di sidro frizzante, il chouchen (antica bevanda celtica a base di idromele), una fragola di Plougastel matura al punto giusto, le ricette di tendenza con il grano saraceno degli chef famosi come Bertrand Larcher allo Street food, concludendo il pasto con un whisky di grano saraceno… questi sono i sapori della Bretagna! La cucina bretone ha una vasta gamma di sapori della terra e del mare, con i suoi prodotti locali e di stagione. Tanti gli itinerari di scoperta dei molti volti della regione, fra mare e interno, e per alloggiare, proposte per tutti i gusti, dal faro dell’Isola Vergine al un maniero, a una casa sull’acqua o una roulotte appollaiata su un menhir.
Prima di tornare a casa con la nostalgia e la promessa di ritornare in Bretagna quanto prima, un souvenir potrà essere una maglietta a righe dei marinai e una borsa fatta con vele riciclate. Lasciatevi contagiare dallo spirito della Bretagna, vivere al modo francese è anche prendere il tempo di vivere al ritmo della natura e del sole per scoprire tutte le ricchezze che la Bretagna ha da offrire.
Foto di Eugénie Ragot
https://www.youtube.com/watch?v=RdNbilGCb2U
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Il Paesaggio culturale Lednice-Valtice della Repubblica Ceca compie 25 anni di iscrizione Unesco Dr. Harry di Prisco

lednice-valticeIl Paesaggio culturale Lednice-Valtice della Repubblica Ceca compie 25 anni  di iscrizione Unesco Dr. Harry di Prisco

Tra beni materiali e immateriali riconosciuti come Patrimonio Mondiale dell’Umanità la Repubblica Ceca è un paese da record !

L’Unesco si prefigge di preservare siti di eccezionale importanza, sia naturale sia foto piccola-Unescoculturale. Attualmente la lista dei patrimoni dell’umanità è composta da un totale di oltre mille siti presenti in 165 stati del mondo. Fra questi uno che merita un viaggio per poterlo scoprire è certamente quello  del paesaggio culturale di Lednice-Valtice, nella Repubblica Ceca in Moravia meridionale, al confine con l’Austria, che ha compiuto 25 anni da quando è stato inserito dall’Unesco nel Patrimonio dell’Umanità, cosa questa che ha consentito che la sua bellezza e unicità siano  rimaste intatte. Nella Repubblica Ceca sono ben 14 i siti accolti nella lista mondiale del Patrimonio dell’Umanità, cosa questa certamente significativa in proporzione al proprio territorio, essi appartengono al mondo e a tutti noi.
Splendido esempio di unione tra capolavori della natura e dell’uomo,  un capolavoro unico, è uno dei siti più vasti del mondo nel suo genere, il complesso culturale  si estende infatti per ben 300 chilometri quadrati tra le città di Lednice, Valtice e Breclav, vicino all’area protetta di Pálavaad, un altro sito protetto dall’Unesco.
JIJI_LVA_UNESCO_Dolni_Morava Esso è caratterizzato da scorci bucolici di prati, alberi secolari, stagni e laghetti, solcati dal fiume Thaya che attraversa  tenute di caccia, castelli, giardini alla francese e all’inglese, vigneti di pregiati vini e bizzarre architetture, come ad esempio un minareto e un obelisco. L’obelisco è alto 23 metri, fu costruito  a memoria della pace stipulata tra Francia e Austria nel 1798, mentre la torre di 60 metri in stile moresco  è il più grande edificio del genere in un Paese non musulmano. Vale la pena salire i 302 scalini che conducono in cima, da cui si può ammirare un favoloso panorama a 360° sull’intera l’area. Tra gli altri edifici del parco culturale vi è il Castello di Jan, voluto da Luigi I del Liechtenstein, fu costruito direttamente in forma di rovine per dare alla nobile famiglia l’impressione di possedere ruderi di un antico maniero. Tra le sue mura, volute sin dal progetto semi-diroccate, si riunivano gli invitati per banchettare dopo le battute di caccia. Nel parco è presente anche una cappella votiva in onore di  San Uberto, protettore dei cacciatori.
Durante il diciottesimo ed il diciannovesimo secolo l’area venne modificata dai signori locali, appartenenti alla casa reale del Liechtenstein, in un grande parco con due centri abitati: il castello di Valtice e quello di Lednice che sono inseriti armoniosamente nel paesaggio. Inoltre nel grande parco sono da visitare anche gli altri castelli e palazzi, templi e tempietti, statue, colonnati, architetture verdi e sculture romantiche.
Lo sfarzoso palazzo di Valtice è anche culla di un’antica tradizione vitivinicola, che la legenda vuole far risalire addirittura ai tempi dell’imperatore romano Marco Aurelio, che pare abbia importato qui la prima vigna. A palazzo si possono degustare i  migliori vini locali, accompagnati da specialità gastronomiche tipiche del luogo come salumi, formaggi e verdure locali, con esibizioni di musica dal vivo che, insieme al vino, rende l’atmosfera JIJI_LVA_krajinamolto simpatica e gioiosa, propria dell’animo dei cechi. Si può anche effettuare una visita guidata per conoscere le caratteristiche dei vini della regione. Il parco culturale è solcato da bellissimi sentieri da percorrere a piedi o in bicicletta alla scoperta dei vigneti, delle strade del vino e dei campi di girasoli, a cui dedicare come minimo un week end. Una sola giornata è troppo poco per ammirare tutta la bellezza naturale-culturale che propone questo luogo con laghetti e angoli mozzafiato. Per la singola area di Lednice-Valtice, tuttavia, un giorno è sufficiente. Un giro in carrozza con i cavalli bianchi è da provare assolutamente per ammirare lo splendido castello, la serra con una moltitudine di fiori e piante rigogliose.
I meno sportivi, o i più romantici, possono concedersi in alternativa una crociera  a bordo dei battelli che percorrono tutto l’anno le acque del placido fiume Thaya, regalando panorami che resteranno impressi per sempre nella memoria.

Harry di Prisco

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Basilik il locale solidale di Leopoli dove andare a mangiare per fare del bene agli altri

IMG-20210823-WA0004Basilik il locale solidale di Leopoli dove andare a mangiare per fare del bene agli altri

In Ucraina il ristorante-bar solidale “Basilik” è la prima iniziativa per venire incontro alle categorie bisognose della popolazione e dove far conoscere la cucina italiana

Nella ripresa dalla pandemia vi è il pericolo di “Dimenticare chi è rimasto indietro” la misericordia invece “non abbandona chi rimane indietro” è il monito di Papa Francesco

Si dice che quando si mette in gioco una donna, il successo è assicurato. A Leopoli (Lviv in ucraino) una donna aveva un folle desiderio di fare del bene e aiutare gli altri. Ulyana Kuzyk è la fondatrice della Charitable Foundation senza fine di lucro, trae forza e ispirazione per essere utile al cambiamento in meglio del mondo per venire in soccorso delle persone fragili e vulnerabili. La sfera sociale per Ulyana è quella che vive da molti anni da volontaria la cui vita è cambiata radicalmente con l’inizio della Rivoluzione della Dignità. A Leopoli vi è una grande necessità di aiutare chi ha bisogno per chi si è trovato in circostanze di vita difficili. Laboriosa, persistente e allo stesso tempo femminile, ha deciso di realizzare un progetto per sostenere le persone socialmente vulnerabili. Nasce così l’idea di creare il IMG-20210823-WA0051“Basilik”, un caffè sociale dove far conoscere anche la cucina italiana. Lo scopo di questa iniziativa sociale è quello di impiegare i gruppi vulnerabili della popolazione e di destinare loro i proventi in beneficenza. Si tratta della prima iniziativa del genere in Ucraina nella città di Leopoli. L’imprenditoria sociale è il più grande progetto di sviluppo del business sociale in Ucraina nel campo della fornitura di servizi alimentari, per consentire di risolvere le necessità sociali delle categorie bisognose della popolazione. Basilik è quindi un esempio concreto di come un progetto sociale può creare utili da destinare ai più bisognosi. Il piano è stato presentato al concorso regionale dei microprogetti ed è stato accolto nella categoria dell’imprenditoria sociale, i fondi ricevuti sono serviti per acquistare l’attrezzatura necessaria per il locale. «L’impresa più ardua è stata quella di riparare l’edificio assegnato dal consiglio comunale di Lviv, era poco più di un rudere. Con l’aiuto di IMG-20210823-WA0048volontari, amici e persone premurose, siamo riusciti in dieci mesi di duro lavoro ad effettuare le riparazioni necessarie», afferma Ulyana Kuzyk.
A volte le forze venivano meno e il tempo trascorreva, ma la volontà di realizzare l’impresa dava sicurezza che il sogno si sarebbe presto realizzato. Tanto impegno è stato premiato, oggi il caffè solidale “Basilik”, costituito da due locali uno per 50 persone ed uno per 20, in una zona accogliente e affascinante della città di Leopoli in via T. Chuprynky n. 67-69 General Street è il punto di riferimento di tante persone della ridente città ucraina. Sono cinque le persone che collaborano con Ulyana, fra cui uno chef ed una madre di un bambino gravemente ammalato. Tutto il guadagno, tolte le spese (il costo maggiore è la bolletta per la luce poiché la società elettrica non ha voluto fare sconti e il fitto al Comune), serve per fare beneficenza, appena mettono da parte qualche soldo fanno una festa: una volta una pizza per i bambini le cui famiglie non possono permettersi svaghi, in un’altra occasione un pranzo per madri vedove che hanno perso ogni sostegno. Oggi il caffè solidale è diventato una istituzione ed è molto apprezzato dai visitatori. Pizza, focaccia, grissini: queste ed altre le prelibatezze IMG-20210823-WA0036che si possono gustare della cucina italiana oltre alle specialità della cucina ucraina ed europea. Questo il commento di un cliente: «È delizioso, accogliente, con una particolare atmosfera, voglio tornare qui ancora e ancora». Ulyana Kuzyk commenta: «Tutto è possibile, l’essenziale è desiderarlo con fermezza, a volte i sogni diventano realtà».
Infatti non bisogna dimenticare che ognuno di noi ha un paio di ali, ma solo chi sogna impara a volare e se si sogna da soli è solo un sogno che svanisce presto, se invece si sogna insieme è la realtà che comincia, siamo pertanto più che certi che saranno sempre di più le persone che vorranno aiutare Ulyana a realizzare completamente questo progetto che era solo un sogno.

Dr. Harry di Prisco
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Pola una città per tutte le stagioni

foto piccola-Arena di Pola, TZ PulaIl caldo inverno di Pola e della  riviera meridionale istriana di Medolino
Una destinazione turistica storico-culturale di successo per il turismo invernale

“Non riempire di giorni la tua vita, riempi di vita i tuoi giorni” questo il motto dell’Ente Nazionale Croato per il Turismo, in questo tempo sospeso, chiusi in casa ma aperti con la mente al nostro futuro abbiamo più tempo per riflettere e riorganizzarci, la Cultura ci salverà. Appena sarà possibile un viaggio nella città di Pola e la riviera di Medolino, situate a sud dell’Istria, sono una destinazione ideale per le vacanze  invernali perché contano più di 2.300 ore di sole all’anno. La promozione “Warm Winter” – “Caldo inverno” vuole sottolineare proprio questa specificità e presenta queste destinazioni con tutte le loro strutture ricettive e le ricchezze naturali e culturali come luoghi ideali e sicuri per trascorrere una vacanza invernale.
Pola, foto CNTB foto Ivo Biocina (1)Per la prima volta, la riviera di Medolino e la città di Pola possono vantarsi del fatto che, oltre agli alberghi, ostelli, appartamenti e case vacanza, dispongono di due campeggi aperti anche nei mesi invernali: i campeggi Arena Stoja e  Arena Grand Kažela dell’Arena Hospitality Group, che offrono agli ospiti molte attività e divertimento.
Ci sono mille motivi per visitare la città di Pola con la sua storia lunga 3.000 anni e la riviera di Medolino che comprende: Medolino, Premantura,  Banjole, Pješčana uvala, Pomer e Vinkuran, solo per fare un esempio. Durante tutto l’anno la natura e il mare sono bellissimi e si possono visitare in modo ricreativo perché tutta la zona è intrecciata da piste ciclabili e percorsi pedonali vicino al mare. Potete conoscere anche i parchi naturali, oppure esplorare le ricchezze culturali. Lo sport e le attività ludiche di questa zona sono ideali grazie alle condizioni climatiche e delle infrastrutture sportive: 6 campi da calcio delle dimensioni FIFA a Medolino, la piscina cittadina di Pola su 5.900 metri quadrati, i suoi due stadi con piste di atletica leggera, campi da tennis, percorsi trim e vari altri contenuti sportivi.
Le più importanti ricchezze naturali di queste località sono il Parco Naturale Kamenjak, uno dei pochi habitat di specie vegetali e animali protetto e in via d’estinzione, il Parco-bosco Siana, luogo di ritrovo sin dall’epoca austro-ungarica e il Parco Nazionale delle isole !cid_image006_jpg@01D6B360di Brioni che, oltre alla loro ricca natura, presentano un unico museo all’aperto.
Il patrimonio culturale è ricco e risale all’antichità per arrivare fino ai giorni nostri. Si può visitare il Parco Archeologico Vizula, situato nel cuore di Medolino, o il più famoso monumento di Pola, l’anfiteatro Arena, con la mostra “L’olivicoltura e la viticoltura dell’Istria nell’antichità” situata nei suoi sotterranei. A Pola bisogna assolutamente vedere il Tempio di Augusto e il Palazzo Comunale dell’epoca veneziana posto nell’antico Foro Romano, poi l’Arco dei Sergi, la Porta Gemina, e anche la più antica Porta Ercole… Nel centro di Pola ci sono numerose gallerie, il Museo d’Arte Contemporanea e il Museo Storico e Navale dell’Istria ubicato nella fortezza veneziana Kaštel. L’impero austro-ungarico ha lasciato a Pola il Casinò della Marina, oggi conosciuto come Casa dei difensori croati, alla sua inaugurazione c’era anche Francesco Giuseppe I e numerose fortezze che difendevano il territorio. Molte oggi sono in funzione, come l’antica fortezza Verudela, con la sua storia lunga 130 anni, nella quale adesso troviamo l’Acquario di Pola. Qui la ricchezza della flora e della fauna dell’Adriatico si amalgamano in modo unico con la secolare storia miliare di Pola. Bisogna menzionare anche il Malin, che tradotto dal dialetto istriano significa mulino, oggi è diventato il simbolo di Medolino ed è il guardiano del suo porto. Costruito 140 anni fa, ristrutturato oggi nuovamente macina il grano.
Una volta stanchi della natura e della cultura della riviera di Medolino e della città di Pola, ci si può rilassare  nei numerosi bar o assaggiare la varia offerta gastronomica, dai piatti tradizionali come gnocchi, pljukanci, fuži o il prosciutto istriano, alle eccellenti specialità di pesce, tartufi e la cucina moderna. Ogni piatto è più saporito con l’aggiunta dell’olio d’oliva istriano premiato a livello mondiale e accompagnato dai vini istriani come la Malvasia e il Teran.
L’inverno nell’Istria meridionale offe un clima mite e un ambiente sicuro,  con un patrimonio storico-culturale eccezionale,
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Pola, foto CNTB foto Ivo Biocina
Per maggiori informazioni :
www.pulainfo.hr
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Record di turisti in Croazia nel mese di agosto

IMG_3016Record di turisti  in Croazia nel mese di agosto
Un numero crescente di turisti ha scelto la Croazia per le vacanze
In Croazia ad agosto sono stati realizzati più di 30 milioni di pernottamenti

La Croazia nell’agosto scorso ha avuto un vero record di arrivi da molti paesi del mondo, attestandosi come meta sempre più gradita ai turisti che voglio trovare una destinazione sicura e vicina, dove i prezzi sono contenuti e le bellezze delle città d’arte e delle sue spiagge sono ambite da tutti.
Nell’agosto 2021 in Croazia si sono registrati 4,3 milioni di arrivi e 30,7 milioni di pernottamenti, ovvero il 59% in più di arrivi e il 46% in più di pernottamenti rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Allo stesso tempo, i turisti stranieri hanno realizzato 26,7 milioni di pernottamenti, mentre i turisti nazionali hanno realizzato 4 milioni di pernottamenti.
Rispetto ai risultati del 2019, ad agosto di quest’anno sono stati realizzati l’86 % degli arrivi e il 93 % dei pernottamenti.
IMG_2871Le destinazioni che hanno attirato il maggior numero di visitatori sono: Dubrovnik è in cima alla classifica con 164.000 arrivi, Spalato subito dopo con 160.000, Rovigno (149.000), Medulin (125.000) e Parenzo (125.000).
Le statistiche ancora non definitive segnalano che ad agosto la maggior parte dei turisti proveniva dalla Germania (1,1 milioni), Polonia (338.000), Austria (317.000), Repubblica Ceca (250.000), Slovenia (239.000) e Italia (205.000). Di questi paesi con il maggior numero di arrivi ad agosto, rispetto all’agosto dello scorso anno, sono giunti in Croazia dalla Germania l’83% in più, mentre il 7% in più provenivano dalla Polonia, il 182% in più dall’Austria, il 30 % in più dalla Repubblica Ceca, dall’Italia addirittura il doppio. I turisti Sloveni sono stati in pratica gli stessi riferendosi al medesimo periodo dello scorso anno. Nikolina Brnjac Ministro del Turismo e dello Sport !cid_image006_jpg@01D77FC8della Croazia ha dichiarato: «Possiamo essere soddisfatti dei risultati dei primi otto mesi e vorrei ringraziare tutti per l’impegno, il lavoro, l’adattabilità e la responsabilità. L’anno turistico continua e la migliore prova è il fatto che in questo momento ci sono circa 680.000 turisti in Croazia, che è il livello del numero di turisti che abbiamo avuto in questo momento nel 2019».  Pertanto il mese di settembre si apre con i migliori auspici e «vogliamo continuare allo stesso ritmo per stimolare ulteriormente lo sviluppo economico e garantire una posizione di partenza ancora migliore per il turismo per il prossimo anno», ha concluso il ministro  Nikolina  Brnjac.
downloadLa maggior parte dei pernottamenti sono stati in residenze private come campeggi e hotel. L’incremento più alto rispetto all’anno precedente è stato ottenuto negli alloggi dei campeggi (93% in più) e hotel (86% di pernottamenti in più), seguiti dagli alloggi privati e charter, con una crescita media di circa il 35%.  Il direttore dell’Ente Nazionale Croato per il turismo Kristjan Stanicic, ha affermato: «Alle nostre spalle c’è la parte principale della stagione estiva dove l’intero settore turistico croato ha svolto un ottimo lavoro. Abbiamo davanti a noi settimane in cui, secondo i segnali dei nostri più importanti partner e tour operator, possiamo aspettarci un traffico turistico molto buono». La Croazia non si ferma a rallegrarsi dei risultati raggiunti, anzi ha già predisposto diverse attività promozionali per garantire un’ulteriore visibilità del  Paese nel mercato turistico, al fine di  consolidare le posizioni raggiunte dalla Croazia, scelta  come una destinazione di qualità, diversificata e soprattutto sicura in cui vengono rispettate le misure epidemiologiche dei protocolli. Nei primi otto mesi di quest’anno ci sono stati in Croazia 10,7 milioni di arrivi e 67,9 milioni di pernottamenti, ovvero il 56% in più di arrivi e il 43% in più di pernottamenti rispetto ai primi otto mesi del 2020. Le destinazioni più gettonate sono state: Rovigno con 2,7 milioni di pernottamenti, Vir e Parenzo con 2 milioni di arrivi. Questi dati confermano che la Croazia ha molto da offrire con le sue innumerevoli bellezze naturali, il suo patrimonio culturale ed eno-gastronomico. La Croazia è una terra ricca di tradizioni e molto variegata, è la terra delle mille isole, ma è anche la terra dei mille volti della gastronomia, qui si trovano piatti a base di pesce tipici della tradizione mediterranea, e piatti a base di carne originari dell’entroterra.
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Firmato il ‘Patto di Sostenibilità dei Monti Lattari’

pomodoriFirmato il ‘Patto di Sostenibilità dei Monti Lattari’

Il 10 maggio 2021 è stato firmato il “Patto di Sostenibilità dei Monti Lattari” fra il Presidente della Pro Loco di Vico Equense, Donato Aiello, e i rappresentanti degli altri enti – locali e nazionali – che hanno contribuito ai lavori del Progetto ANSENUM (acronimo di “Antichi Semi Nuovi Mercati”). Nello specifico i firmatari del patto, oltre al su citato Donato Aiello, sono: il Presidente dell’Ente Parco dei Monti lattari, Tristano Dello Ioio; il delegato del Direttore del Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II, Francesco Caracciolo; la delegata del dirigente scolastico dell’Istituto Professionale Alberghiero “De Gennaro”, Maria Imperato; la dirigente scolastica dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Marco Pollione Vitruvio”, Angela Cioffi; lo mozzarella e pomodorochef Sabato Rispoli in rappresentanza dell’Associazione Cuochi Penisola Sorrentina; il direttore della CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) di Napoli, Fabio Marozzi; il segretario provinciale della Coldiretti, Costantino Puddu; il presidente provinciale di Confagricoltura, Fabrizio Marzano; il presidente nazionale di Federconsumatori, Emilio Viafora; il delegato del presidente regionale Slow Food, Mario Persico; il Presidente dell’Associazione “For After Life II”, Rosario Angellotti.

mozzarellaCondividendo gli obiettivi contenuti nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e consapevoli della necessità di una loro traduzione locale, coloro che hanno ratificato questo Patto per la Sostenibilità dei Monti Lattari si fanno custodi della tutela, della cura e della valorizzazione della biodiversità locale, dell’ambiente, del territorio, del suolo, delle tradizioni, e delle persone. Dunque, attraverso tale accordo, che prevede un rinnovo con verifica annuale (in quanto, dopo tale arco temporale, sarà integrato e rinnovato), gli enti firmatari si impegnano: per un aumento della consapevolezza nella società circa l’importanza dell’utilizzo degli ecotipi locali dei Monti Lattari, dunque per il recupero e la valorizzazione delle produzioni tipiche esaltandone le peculiarità della “qualità”, “tipicità” e “sostenibilità”; per tutelare il patrimonio naturale, storico e culturale dei Monti Lattari attraverso la valorizzazione degli ecotipi locali. In sintesi la mission del patto consiste nel tutelare il territorio attraverso la conservazione e la valorizzazione dei suoi biotipi autoctoni in quanto il recupero della biodiversità in agricoltura è da tempo al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica e della politica comunitaria, ed è il reagente per lo sviluppo sostenibile della produzione agricola delle aree rurali e per le opportunità di diversificazione commerciale dell’offerta di prodotti agricoli.

Ritenendo che per realizzare questi cambiamenti siano necessarie politiche pubbliche adeguate, il documento è stato consegnato formalmente dal Presidente della Pro Loco di Vico Equense al Referente PSR Regione Campania, Giorgio D’Agostino. I firmatari del Patto, infatti, esortano la Regione Campania a prevedere un disciplinare che consenta la vinificazione dell’uva del Sabato, che è uno dei prodotti del “paniere ANSENUM”. Il Patto è risultato di tale progetto, il documento è stato infatti pensato per ampliare gli obiettivi (sia numericamente che temporalmente) di ANSENUM, che da due anni lavora al recupero di vecchi ecotipi, ovvero il pomodoro “Corbarino”, i derivati del latte vaccino e l’uva “di Sabato”.

ANSENUM è stato finanziato con i fondi psr Regione Campania 2014-2020 (tipologia d’intervento 16.5.1 “Azioni congiunte per la mitigazione dei cambiamenti climatici e l’adattamento ad essi e per pratiche ambientali in corso”).

Dr. Harry di Prisco
Giornalista-GIST Gruppo Italiano Stampa Turistica
Ispettore On. Ministero dei Beni
e delle Attività Culturali
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Visit València presenta il programma “Più falleros che mai”

il braciere in ricordo degli scomparsiVisit València presenta il programma “Più falleros che mai”

Un viaggio virtuale attraverso gli usi e costumi delle Fallas il famoso festival di València dichiarato Patrimonio Immateriale dell’Umanità
Per ricordare coloro che non ci sono più e che ora ci illuminano dal cielo, è stato posizionato nel centro di València un braciere olimpico

Las Fallas di Valencia è una festa di origini antiche a metà fra la tradizione pagana a quella cristiana. Con tale celebrazione si festeggia l’arrivo della primavera e San Josè, il nostro San Giuseppe, patrono dei falegnami, proprio a tali artigiani si deve la tradizione odierna de “Las Fallas”. A metà del mese di marzo, nelle stradine e nelle piazze di València i carpentieri bruciavano i vecchi e logori strumenti del mestiere insieme a trucioli di legno. Tra questi vi erano anche le “parots” di legno che venivano utilizzate foto piccola portale Cattedrale Valenciaper reggere le lampade ad olio. Data la situazione dell’epidemia Covid in corso, i festeggiamenti sono stati rinviati e dovrebbero tenersi a València tra maggio e luglio 2021. Nella seconda metà dell’anno e sempre in funzione dell’evoluzione sanitaria della pandemia Covid-19, verrà rianalizzata la possibilità di organizzare le Fallas nel 2021. La celebrazione internazionale, dichiarata Patrimonio Immateriale dell’Umanità, risorgerà dalle ceneri in una nuova edizione con le stesse Falleras Mayores (regine della celebrazione), grazie alla satira e all’ingegnosità degli artisti delle Fallas.
Accogliente, vivace e dinamica, València si prepara ad accogliere nuovi visitatori con una serie di novità, nuove aperture e appuntamenti per tutti i gusti.
València lancia una campagna per dare visibilità alle Fallas: “Più amanti delle Fallas che mai”, anche se la pandemia ha costretto il rinvio della festa, Visit València ha lanciato una campagna per incoraggiare il mondo fallero a sostenere il commercio e gli artigiani locali. Con lo slogan #MásFallerosQueNunca, ha lanciato un video e ha creato un Valenciaprogramma con eventi online che durerà fino al 19 marzo.
Marzo a València significa Fallas e, anche se quest’anno non si potranno celebrare nel modo classico con pupazzi e fuochi d’artificio, la città vuole parlare al cuore di tutti gli amanti di questa festa. Per fare questo, la campagna #Piùfalleroschemai di Visit València è un invito a riallacciare le tradizioni falleras e un omaggio al ricco patrimonio culturale del festival, agli artisti e alle aziende locali che rendono possibili le Fallas. L’invito è rivolto principalmente a tutti i valenciani per vivere la “loro” festa delle Fallas, dando priorità alla responsabilità e al rispetto di coloro che stanno vivendo un momento difficile per le restrizioni sanitarie.
Per Emiliano García, Assessore al Turismo della Città di València e presidente di Visit Valencia, questa campagna ha permesso: «di mantenere la visibilità di questo festival Patrimonio Immateriale dell’Umanità, unendo le forze in un momento molto complicato per i principali settori economici legati al festival e proiettare il nostro modo di essere al mondo, per mostrare che siamo un popolo unito e creativo, anche in circostanze come quelle attuali, e di farlo con responsabilità e rispettando le restrizioni attuali».
Le Fallas diventano virtuali per viaggiare per il mondo
“Più falleros che mai” è un viaggio attraverso gli usi e costumi delle Fallas, tramite le tradizioni di Valencia sotto i vari aspetti della città e delle reti sociali: fare la paella in casa o illuminare le abitazioni, mangiare frittelle o prendere una “chocolatada”, inviare fiori ai propri cari, offrire figure di cartapesta o pezzi di oreficeria e abbigliamento tradizionale, ascoltare i successi della musica fallera o le mascletà ( cioè i petardi) stando a casa, questo e molto altro i principi alla base delle Fallas di València.
La filosofia di questa campagna è quella di presentare i cittadini di València come un popolo che non si avvilisce di fronte alle avversità, tramite l’ingegno, la creatività e la passione. Ed è per questo che i cittadini di Valencia vogliono dimostrare a tutti di essere più “falleros” che mai. Il calendario delle attività consentirà di godere València in modo virtuale in tutto il mondo, e includerà dettagli sulle tradizioni e l’eredità artistica, per sostenere gli artigiani e le imprese locali della città.
La “plantà” di quest’anno sarà caratterizzata da imprese locali, che dal 15 marzo allestiranno “La vetrina delle Fallas”, in collaborazione con le corporazioni degli artisti delle Fallas. Per tutta la settimana delle Fallas, dal 15 al 19 marzo, ci sarà anche una serie di attività virtuali sui social network di Visit València, come il workshop “Designing fire”, ispirato alla Capitale Mondiale del Design, in cui artisti e designer di fallas spiegheranno come si crea una falla; sessioni online con le fallas dedicata ai bambini, in cui essi potranno vivere la parte più emotiva del festival o incontri come “Ser Fallero/a y Artista”, per condividere esperienze con i grandi protagonisti delle fallas; “La Cremà”, una chiacchierata distesa con un gruppo di divulgatori online del festival delle fallas, dove verranno riviste alcune delle storie legate alle più importanti “cremà”, l’evento culminante quando a València il 19 marzo vengono incendiate le Fallas.
L’anno scorso, prima delle restrizioni e della cancellazione del festival delle Fallas, assistevano alle mascletá, gli spettacoli pirotecnici quotidiani che si tenevano di pomeriggio nella Piazza dell’Ayuntamiento, tanti turisti prevenienti da tutto il mondo che hanno già vissuto questa festa con i valenciani e che potranno continuare a farlo negli anni a venire, nel frattempo dobbiamo tutti essere più “falleros” che mai, magari per sconfiggere gli spiriti maligni che ci costringono a non essere liberi come un tempo ma che ritorneremo ad esserlo.
Per ricordare coloro che non ci sono più e che ora ci illuminano dal cielo, è stato posizionato nel centro di València un braciere olimpico di forma tridimensionale alto quattro metri dell’artista fallero Miguel Banaclochache che riproduce il disegno del poster 2021 delle Fallas di Diego Mir e Fase Studio. Arderà fino al prossimo 19 marzo, fino alla fine delle prossime Fallas, a simboleggiare che si continua a lavorare e lottare per le Fallas, la festa che non è ad appannaggio di pochi ma è di tutti gli appassionati.

Video: https://www.youtube.com/watch?v=wKfQOEHmn_s
Harry di Prisco

Dr. Harry di Prisco
Giornalista
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Safe Stay in Croatia il marchio che indica le attrazioni turistiche che hanno adottato gli standard globali di igiene e salute

Safe Stay in Croatia il marchio che indica le attrazioni turistiche che hanno adottato gli standard globali di igiene e salute

La Croazia … perché no !La Croazia rilancia il turismo e punta sulla sicurezza con il marchio nazionale Safe Stay in Croatia
Safe Stay in Croatia è il nuovo marchio nazionale per i protocolli di sicurezza nel settore del turismo e della ristorazione assegnato dal 2021 alle aziende del settore turistico dal Ministero del Turismo e dello Sport. Il progetto “Safe stay in Croatia” (Soggiorno sicuro in Croazia), che integra il famoso marchio World Travel and Tourism Council (WTTC), è stato presentato in questi giorni dal Ministro del Turismo e dello Sport della Repubblica di Croazia Nikolina Brnjac e dal Direttore dell’Ente Nazionale Croato per il Turismo Kristjan Staničić. Questo contrassegno consente ai visitatori di riconoscere più facilmente le destinazioni, i fornitori dei servizi e trasporto, le attrazioni turistiche e simili che hanno adottato in Croazia gli standard globali di igiene e salute. Il marchio Safe Stay, adeguatamente visibile, informa i visitatori che la struttura turistica, nella quale intendono recarsi, rispetta le raccomandazioni attuali del World Travel & Tourism Council e dell’Istituto Nazionale di Sanità Pubblica. Con l’introduzione di questo marchio, la Croazia comprova che la salute dei viaggiatori è la priorità assoluta.
Grazie alle buone condizioni epidemiologiche, lo scorso anno la Croazia è stata riconosciuta come una destinazione sicura, mentre i dati del 2021 sono confortanti. Durante le operazioni per la preparazione all’anno turistico, purtroppo ancora in pandemia, la sicurezza e la salute sono al primo posto, il Ministro Brnjac ha sottolineato che i protocolli prescritti hanno riguardato più di 200.000 ristoratori e fornitori di servizi del settore turistico della Repubblica di Croazia. L’Ente Nazionale Croato per il Turismo ha fortemente sostenuto la campagna promozionale, iniziata a marzo e che continuerà per tutto il mese di aprile in: Italia, Germania, Austria, Polonia, Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Francia e Paesi Bassi. Le attività promozionali prevedono video turistici da diffondere sui canali e portali online maggiormente seguiti, nonché sui social network con #SafeStayInCroatia. Il Direttore dell’Ente Nazionale Croato per il Turismo Kristjan Staničić, ha dichiarato: « Per noi l’Italia è un mercato importante e con questa campagna vogliamo far conoscere ai nostri fedeli ospiti italiani i protocolli e le misure epidemiologiche attuate a tutti i livelli del turismo». Ha aggiunto la Direttrice dell’Ente Nazionale Croato per il Turismo in Italia, Viviana Vukeli: «L’obiettivo è posizionare la Croazia come una destinazione diversificata e ben preparata in grado di garantire ai suoi ospiti un soggiorno sicuro e di qualità nel nostro paese».
Per tutte le informazioni : https://www.safestayincroatia.hr/it

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Con l’Air France si viaggia sulle ali della sicurezza

Tour eiffel di notteCon l’Air France si viaggia sulle ali della sicurezza

Un video sulla sicurezza in volo illustra le norme in vigore applicate con il “savoir faire” francese e le località della Francia
L’analisi video è un fattore importante in qualunque strategia volta al miglioramento del livello di sicurezza, un video utile che chiarisce molte domande e dubbi sulle procedure organizzate a bordo degli aerei.
Air France ha presentato il suo nuovo video sulla sicurezza in volo, disponibile a bordo dei voli a lungo raggio, un’elegante, vivace e dinamica vetrina della cultura francese. Questo video, che include tutte le ultime modifiche normative in vigore, simboleggia l’essenza del marchio Air France.
Due assistenti di volo spiegano le istruzioni di sicurezza a tutti i passeggeri, viaggiando insieme, visitando luoghi che mettono in risalto il meglio della Francia, al ritmo di melodie ispirate ai musical, una passeggiata musicale nei luoghi più famosi della Francia.
notte a ParigiIn un attimo, i passeggeri vengono trasportati da un luogo all’altro: dalla scalinata dell’Opéra Garnier ai giardini della Reggia di Versailles, dalla soleggiata Costa Azzurra al leggendario Hotel Martinez. La passeggiata prosegue tra i vigneti della Provenza, i musei del passato, una sfilata di moda, una tipica terrazza dei caffè francesi, lungo le rive della Senna e dei suoi famosi librai. Tante località affascinanti che aspettano solo di essere scoperte e ammirate.
Il briefing sulla sicurezza termina in cima alla scintillante Torre Eiffel, dove un equipaggio di Air France saluta i viaggiatori della compagnia aerea.
In questo poetico tributo all’arte del viaggio in stile francese, Air France cerca di catturare l’attenzione di tutti per fornire le sue istruzioni di sicurezza in un video gioioso, elegante e pieno di colori. Sei anni dopo l’uscita dell’ultimo video, questo film evidenzia tutti i diversi layout di aeromobili e cabine.
Catherine Villar, SVP Customer Experience Air France, ha dichiarato: «Con questo nuovo video, mostriamo il meglio che la Francia ha da offrire in modo emotivamente coinvolgente. Tutti i nostri team qui ad Air France sono pronti ad accogliere i clienti ed evidenziare questo stile di vita francese, a noi così caro, non appena si imbarcano sui nostri voli. Non vediamo l’ora di riaprire i cieli, volo dopo volo, con la sicurezza come nostra assoluta e costante priorità».
La società ha sviluppato il film con il talento creativo della sua nuova agenzia di comunicazione Aura by Omnicom e in collaborazione con Atout France, l’agenzia di sviluppo turistico francese. Il video è stato prodotto dal regista e sceneggiatore francese Romain Quirot. La musica, creata appositamente per l’occasione, è stata scritta da Ludovic Bource, compositore francese che ha vinto un César e un Oscar.
Video: https://bit.ly/3qNrObZSV
H di P

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I prodotti alimentari di alta qualità della Valle della Loira patrimonio di tutta l’umanità

I prodotti alimentari di alta qualità della Valle della Loira patrimonio di tutta l’umanità

Tra patrimonio gastronomico storico e innovazione, i grandi chef di oggi difendono una cucina capace di valorizzare i prodotti locali e di stagione, nel totale rispetto dei ritmi della natura

La gastronomia regionale della Valle della Loira è arcinota, per quei pochi che non la conoscono diremo che essa fa onore ai prodotti del Giardino di Francia (come comunemente è nota la Loira), alla ricchezza dei prodotti, dei suoi orti, all’autenticità dei suoi fiumi, delle foreste e dei paesaggi eccezionali della Valle della Loira, del Berry, del Perche o della Turenna. Da poco sono terminati i festeggiamenti per i venti anni di iscrizione nel Patrimonio dell’Umanità, dal 2000 la Valle della Loira fa parte del Patrimonio Mondiale dell’Unesco come “paesaggio culturale”, l’attrattiva maggiore è costituita naturalmente dai castelli, 21 capolavori, che propongono animazioni speciali. Il patrimonio enogastronomico storico ha contribuito a questo importante riconoscimento, nonché l’innovazione, i grandi chef di oggi difendono una cucina capace di valorizzare i prodotti locali e di stagione, nel totale rispetto dei ritmi della natura. Nel 2020 in Francia si sono celebrati i 10 anni del “pasto gourmet dei francesi” classificato come patrimonio immateriale dell’Unesco. La sua iscrizione nella lista è stata promossa dall’Istituto Europeo di Storia e delle culture dell’alimentazione di Tours (IEHCA). In occasione di questo decimo anniversario, la regione ha accettato di buon grado di rappresentare la gastronomia francese nei 5 continenti e ha partecipato al progetto “Goût de France/Good France”. Tante le eccellenze della regione presentate per l’occasione da chef, produttori, viticoltori ma anche grazie ai suoi paesaggi dei Castelli della Loira e ai suoi giardini e parchi.
Fra i piatti più popolari della regione vi sono le fritture. La frittura si degusta spesso in estate con un buon bicchiere di vino bianco fresco. Una cucina locale semplice e succulenta! Le fritture sono spesso preparante anche nei pressi degli stagni, in particolar modo nella Brenne.
Per degustarle un luogo conviviale dove poter assaggiare tartine e carpe fritte è La Maison du Parc. Per scoprire il pesce della Loira in una veste diversa, i pescatori del luogo preparano delle terrine tutte aromatizzate e tutte diverse.
Nel Medioevo, ero possibile che i vini della Loira, trasportati in barca via fiume, non sopportassero molto bene il viaggio. Questi vini spunti o acerbi dal sapore acetoso venivano utilizzati
dai produttori di aceto, che specialmente nella città di Orléans ne ricavavano salse e mostarda fin dal 1394. L’aceto dei 300 produttori di Orléans era importato nei Paesi Bassi, in America e perfino in India! Purtroppo lo sviluppo industriale ebbe la meglio sui produttori artigianali di Orléans e, due secoli più tardi, ne rimase uno soltanto: la Maison Martin Pouret, che dal 1797 porta avanti la tradizione.
Il Centro Valle della Loira non è soltanto il giardino di Francia, ma è anche il suo orto:
asparagi, funghi, mele, pere, fragole, ciliegie, zucche, porri, piselli e ancora tanti altri prodotti tipici sono in vendita sulle bancarelle dei mercati. I funghi champignon vengono coltivati durante tutto l’anno in antiche cave di tufo, oggi utilizzate come cantine, dove vi sono le condizioni ideali per la loro coltivazione: buio, umidità e ventilazione. Nelle foreste vengono raccolti in autunno i funghi selvatici. L’ ortaggio principe della Valle della Loira è l’asparago. La raccolta inizia a fine aprile fino al mese di giugno, principalmente in Sologne, viene consumato caldo o freddo (dopo cottura al vapore o in acqua bollente) accompagnato da una semplice salsina all’aceto o alla panna.
La valerianella nantese è una verdura conosciutissima in Valle della Loira. Ha persino un’indicazione geografica protetta: il bacino dell’estuario della Loira.
Tante altre verdure crescono rigogliose sui territori della Valle della Loira: tra le quali in particolare porri, ravanelli, cipolle, lattughe, barbabietole, cetrioli o rape.
Oltre alle verdure, la regione produce anche moltissima frutta. Prima di tutto mele e pere, ne esistono vari tipi, dalle più acidule alle più dolci, tra le quali le rinomate pere Passe-Crassane e le pere Williams. In Turenna è possibile assaggiare un caratteristico dolce realizzato a base di pere o mele “tapées”. Le mele o le pere vengono schiacciate con una mazzuola, vengono poi infornate in un forno di tufo per essere poi conservate per lunghi mesi. Per degustarle basterà intingerle nel vino, una delizia ! La fragola Mara des bois, dal gusto inimitabile, fu creata nel 1991 in Sologne. Si tratta di una saporita fragolina con la sua profumatissima polpa, fa parte delle fragole più gustose esistenti sul mercato. Le piccole lenticchie Verdi del Berry possono essere cucinate dolci o salate e consumate anche fredde, hanno un caratteristico sapore dolce che ricorda la castagna. Nel 1996 la Lenticchia Verde del Berry è stato il primo legume secco ad aver ottenuto l’etichetta Label Rouge. Forse i prodotti conosciuti proprio da tutti, grazie anche alla facilità del trasporto servendosi della catena del freddo, sono i formaggi di capra della Valle della Loira. Che siano consumati freschi o stagionati, tra di essi, il famosissimo Sainte-Maure-de-Tou- raine, un tronchetto che si presenta con la cannuccia di segale che lo ricopre e ancora il Crottin di Chavignol, il Selles-sur-Cher, il Pouligny-Saint-Pierre o la pyramide di Valençay.
Altra specialità della Valle della Loira sono i fouées e le fouaces, sono delle focacce cotte nel forno a legna in genere ripiene di rillettes (una specie di paté), formaggio di capra o fagioli bianchi, oppure aromatizzate con miele, spezie e noci.
Se non si soffre di claustrofobia in Turquant si può trascorrere una notte in una grotta di lusso dotata di ogni comodità, un soggiorno certamente insolito per concludere un viaggio che non si dimenticherà facilmente.

Foto:
Vista aerea del castello di Chambord con mongolfiere – Copyright : L-de-Serres – autore Marc Ginot

Les Rillettes de Tours (specialità di salumi) – Copyright : Mperreau

Per maggiori informazioni:

www.valledellaloira-francia.it/
https://www.youtube.com/watch?v=3iVtzZU2a44&ab_channel=Centre-ValdeLoireTourisme

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