Il locale si vede appena, una piccola insegna verde, la solita da 70 anni, un portoncino di vetro e legno preso d’assalto da file di turisti, che aspettano pazientemente l’ora d’entrata, rigorosamente alle 12 e alle 19……e loro, proprietari, cuochi e camerieri sono dentro il locale, non si scomodano per nessuno, finiscono di mangiare, e….quando gli pare….aprono……Stefano, Giovanni, Matteo, Fabio…..personaggi di una cultura dell’ ospitalità manifestata in modo semplice, diretto ma pieno di umanità, affetto, amore per il proprio lavoro….e allora ti senti in famiglia.
a sala è piccola, si sta gomito a gomito con gli altri commensali, il servizio è rapido, quasi brusco. Fiaschi impagliati attaccati, file di prosciutti sospesi, attaccati con le corde, i VinSanti e i “brutti buoni” in mostra, le locandine degli spettacoli cittadini attaccati ai muri, il bancone nell’ingresso, sulla sinistra il tavolone dei “capirotti”…….oggi i quotidiani clienti abituè…ma pochi anni fa il posto fisso della Gina, gentile e sola, che trovava alle Mossacce la sua “famiglia” e di Pietro Annigoni, con i suoi allievi, che aveva lo studio a “2 passi”…. come si dice a Firenze. Eppure la sala è sempre piena, non prendono prenotazioni ed è difficile che si possa trovar posto, anche perché al telefono non rispondono. Il motivo è semplice: alle Mossacce si mangia in maniera unica perché la cucina è una cucina fatta con il cuore…….Le portate variano a seconda della stagione, il menu è scritto a mano, rapido, essenziale, frutto della fantasia del giovanissimo cuoco, Matteo, che malgrado la giovane età, ha una cucina tradizionale e antica, frutto di ricette tramandate, classiche, caposaldi della cucina fiorentina e toscana.
Nessun piatto d’alta cucina alle Mossacce, nessun decoro, frasi essenziali, la gente che ti guarda in faccia, ti scruta, legge sul tuo viso chi sei: qua si bada alla sostanza, non c’è tempo da perdere in convenevoli. Le materie prime sono freschissime, selezionate e cucinate come la vera tradizione fiorentina comanda: qui i 4 elementi fondamentali della cucina fiorentina, pane, olio, carne e vino del Chianti sono rigorosamente osservati, fanno parte della filosofia del locale, filosofia tramandata dai “babbi” degli attuali proprietari….e anche questa è cultura vera, insieme a Giotto, Cimabue, Emilio Pucci e Ferragamo, il Duomo, il Pinocchio di Lorenzini/Collodi, le Madonne, lo Scoppio del Carro, tutto il cuore fiorentino che il mondo osserva, guarda, cerca di apprendere e di copiare …..….e, che in fondo, ci invidia!
Trattoria Le Mossacce
Firenze, Via del Proconsolo, 55R
Cristina Vannuzzi Landini
PressOffices Comunicazione
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