Il Ristorante Corsini
Chi viene dal Lungarno lo vede all’improvviso, un palazzone tutto bianco, e allora la ricerca svanisce d’un colpo. E poi, una volta entrati nell’ingresso ci sembra di essere in uno scrigno che dalla porta d’accesso si allunga fino al cuore dell’ospitalità del Ristorante Corsini, con il valore aggiunto di un gioiello gastronomico tutto da scoprire.
Il Ristorante Corsini è nuovo, aperto da pochi mesi, all’interno una sinfonia armoniosa di nuances dove prevalgono le tonalità del bianco, tortora e beige con eleganti arredi di tavola e dipinti alle pareti. Mentre la corte merita una menzione speciale, incastonato come un gioiello è il Secret Garden del Corsini, un giardino segreto fatto di verde lussureggiante, in verticale, di piante profumate usabili anche per cucinare e l’ inaugurazione sarà oggetto di una straordinaria performance live di EnoArte dell’artista fiorentina internazionale Elisabetta Rogai con un vino che arricchisce la ben fornita cantina.
Giovane, curioso, professionalmente perfetto, una cucina basata sull’estro, questo giovane chef, già famoso, merita grande attenzione, scavando nella memoria e tirandone fuori rivisitazioni ragionate, mai estreme, dove il richiamo alla tradizione casalinga si fa meno presente per lasciare spazio alla sua creatività esplosiva, il suo sapere modulare l’arte sul filo sottile tra passato e futuro, tra tradizione e innovazione, tra la voglia di andare a ritrovare antichi sapori e il modo di prepararli con la cura di non snaturarli nel riproporli. La sua è una rivisitazione da grande chef, gentile, ragionata, creativa ma mai troppo estrema.
Come ci dice Raffaele Petrucci accogliendoci….. Io tengo sempre presente un grande detto di Gualtiero Marchesi “Bisogna esaltare la materia, non sé stessi” e per me
Infatti la mia cucina sa di terra, di natura, ed è proprio la natura che dona un imprinting alla mia cucina nella bellezza impenetrabile dei boschi, dei castagneti, in uno splendore di gialli e rossi con le loro sfumature e ancora i verdi e viola e arancioni che vanno incontro al lilla e all’ocra, un mondo di colori e di profumi, dalla terra al piatto.
Basta lasciarsi andare al gusto e ci si ritrova altrove perché, come ci dice Proust, “il vero viaggio non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”
Crediti ph: Martino Dini
Ristorante Corsini
Lungarno Corsini, 36
50123 Firenze