ARTetica – Lucca

ARTetica – Lucca
24 al 25 settembre 2016
6° Edizione
Festival dedicato al mondo responsabile
Sana alimentazione
Nuova medicina.
Salute e benessere:
Cosmetica bio e vegan agli eco-gadget
Settore olistico

Al via le due nuove stagioni di Mangia come scrivi: e la cena diventa spettacolo

d31198fc-2b21-4e8d-82f3-66b02cf15278 (2)Al via le due nuove stagioni di Mangia come scrivi: e la cena diventa spettacolo

Doppio appuntamento giovedì 22 e venerdì 23 settembre a Cantù e a Parma

Le due anteprime di Mangiacinema (Festa del Cibo d’autore e del Cinema goloso in programma a Salsomaggiore dal 28 settembre al 5 ottobre) coincidono, quest’anno, con l’apertura delle stagioni di Mangia come scrivi di Cantù (Como) e Parma. La storica rassegna ideata nel 2006 dal giornalista Gianluigi Negri, che mette a tavola scrittori e artisti, nei primi due appuntamenti di settembre sarà totalmente incentrata sullo spettacolo, la comicità e la musica.
Due imperdibili cene musicali attendono gli amanti della cucina raffinata e del divertimento: ogni cena di Mangia come scrivi si caratterizza, da dieci anni a questa parte, per la sua originalità nel proporre, di volta in volta, appuntamenti gustosi, unici, coinvolgenti per ogni tipo di pubblico.

16076edc-612a-47e4-a870-ae1e43258912L’APPUNTAMENTO DI CANTÙ CON GIANGILBERTO MONTI
La serata “Sono il comico” (anteprima di Mangiacinema) di giovedì 22 settembre si terrà al Ristorante Il Garibaldi di Cantù (inizio alle 20.30, info e prenotazioni: 031 704915) con Giangilberto Monti nei panni di mattatore. Accompagnato dallo chef-editore Fabio Mendolicchio, lo chansonnier milanese presenterà, tra una canzone e l’altra, il suo nuovo libro “Romanzo musicale di fine millennio” (Miraggi edizioni) ed il cd “Opinioni da clown”. Quattro, come sempre le portate, proposte dagli chef del Garibaldi, abbinate ad altrettanti vini sardi, selezionati, della Cantina Pala (www.pala.it).

L’APPUNTAMENTO DI PARMA: IL DEBUTTO DEL NUOVO SPETTACOLO DI GUAITAMACCHI
La serata “Alice’s Restaurant – Il gusto della musica”, il cui titolo rimanda al film cult di Arthur Penn, è la seconda delle anteprime di Mangiacinema. Si terrà venerdì 23 settembre all’Antica Tenuta Santa Teresa di Parma (inizio alle 21, info e prenotazioni: 0521 462578 o 348 2491140) ed è il debutto nazionale del nuovo spettacolo di Ezio Guaitamacchi che, per oltre due ore, mentre il pubblico cenerà, sarà padrone assoluto della scena, con i suoi racconti, una decina di brani live eseguiti in coppia con la straordinaria Brunella Boschetti, gli show cooking del rinomato chef milanese Danilo Angé (www.daniloange.it), la regia video di Filippo Guaitamacchi. “Un Mangia come scrivi ‘anomalo’ e a tutto rock – sottolinea il direttore artistico Gianluigi Negri – in cui per la prima volta in dieci anni, anziché essere f3da1d22-4e1e-46f6-a323-d9209a30258epresentatore, farò lo spettatore”. Il pubblico ascolterà capolavori della musica, eseguiti dal vivo, di Springsteen, Rolling Stones, Patti Smith, Janis Joplin, Jimi Hendrix, Elvis Presley, tra i tanti. Lo spettacolo sarà ancor più gustoso, grazie alle specialità proposte da Angé, ispirate ai veri piatti amati dalle rockstar, e dal dolce d’autore firmato dall’artista Alessandro Battistini.

MANGIACINEMA PER MANGIA COME SCRIVI
Nel mese di ottobre, i Mangia come scrivi di Parma e Cantù saranno due eventi extra di Mangiacinema: a Parma arriverà l’attore e chef Vito con il suo nuovo libro (e con i Mé, Pék e Barba), a Cantù approderà il cantautore Claudio Sanfilippo con il nuovo cd “Ilzendelswing”, insieme al poeta dello Zodiaco Marco Pesatori e al maestro zen Fausto Taiten Guareschi.

Il menu musicale di Cantù
Piatti d’autore a Mangia come scrivi
CANTÙ
Ristorante Il Garibaldi
(piazza Garibaldi, 13)
Inizio serate: ore 20.30
Info e prenotazioni: 031 704915

GIOVEDÌ 22 SETTEMBRE
Sono il comico
(Anteprima di Mangiacinema)
OSPITI
Giangilberto Monti e lo chef Fabio Mendolicchio
Video “Sono il comico”
GUARDA IL VIDEO “Sono il comico” di Giangilberto Monti
Il menu musicale di Parma
Piatti d’autore a Mangia come scrivi
PARMA
Antica Tenuta Santa Teresa
(strada per Beneceto, 26)
Inizio serate: ore 21.00
Info e prenotazioni: 0521 462578

VENERDÌ 23 SETTEMBRE
Alice’s Restaurant – Il gusto della musica (Anteprima di Mangiacinema)
OSPITI
Ezio Guaitamacchi, Brunella Boschetti, Danilo Angé, Filippo Guaitamacchi

 

49° Sagra dell’uva e del lambrusco Grasparossa di Castelvetro

SAGRA 2016 tr49° Sagra dell’uva e del lambrusco Grasparossa di Castelvetro

17-18/24-25 Settembre 2016

Torna l’evento nato per celebrare il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro di Modena. La manifestazione, giunta alla 49°edizione, si propone di valorizzare e rinsaldare la vocazione agricola del territorio castelvetrese esaltandone l’eccellenza vitivinicola unita alle tipicità agroalimentari locali. Il Lambrusco Grasparossa sarà il tema centrale delle iniziative realizzate nei cortili e nelle piazze del paese, con concerti, mostre, mercati, ed intrattenimenti per adulti, ragazzi e bambini.
Per l’occasione turisti e visitatori potranno conoscere il comune modenese in una veste bucolica, gioviale e vitale, che unisce la conoscenza della produzione locale al divertimento della festa paesana. Chioschi di assaggio, degustazioni guidate e stand promozionali proporranno la bevanda per eccellenza del territorio; concerti di musica, bande musicali e intrattenimenti teatrali incorniceranno la festa (ricordiamo i tradizionali Carri di Bacco); momenti culturali con convegni ambientali e incontri sul tema del vino saranno occasioni di approfondimento per operatori, esperti e interessati.
Nel cuore del paese saranno n. 14 le aziende protagoniste all’interno del percorso degustazione di Lambrusco Grasaprossa, dislocate tra la piazza della dama e quella della chiesa, a cui si potrà accedere acquistando il “kit Sagra dell’Uva” (calice in vetro con tracolla, carnet per assaggi e mappa del percorso) per apprezzare e confrontare le diverse produzioni. Sarà inoltre possibile conoscere da vicino alcune cantine partecipando agli “Incontri con il produttore”, momenti di approfondimento mirati alla conoscenza dell’azienda e dei suoi prodotti che si terranno presso Oratorio S. Antonio da Padova.
Tutto il centro storico sarà riservato agli artigiani del gusto, alle eccellenze DOP e IGP di cui il nostro territorio è ricco. Verranno presentati anche nella modalità street food, alternandoli ai produttori vitivinicoli, per meglio valorizzare il Lambrusco Grasparossa, a tutti gli effetti un vino moderno, caratterizzato da moderata alcolicità, note fruttate spiccate che ben si sposa con i piatti e i prodotti della gastronomia tipica tradizionale emiliana.
Partecipando alle “Visite in cantina”, anche questa novità della presente edizione, si potrà approfondire ulteriormente la conoscenza del Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOP andando alla scoperta dei luoghi di produzione e dei loro protagonisti, tra le meravigliose colline castelvetresi, tra saliscendi ricamati di vigneti, per conoscere da vicino il vitigno Grasparossa e apprezzare l’impegno e la passione dei produttori.

GUIDA ALLA SAGRA con programma iniziative

 

Orari della manifestazione:
Sabato 17 e 24 settembre: dalle 18.00 alle 24.00
Domenica 18 e 25 settembre:
– area centro storico dalle 10.00 alle 23.00
– area la corte via sinistra guerro dalle 9.00 alle 22.00

 

PERCORSO DEGUSTAZIONE Lambrusco GRASPAROSSA di CASTELVETRO DOP:
Per consentire l’adeguata degustazione e indurre ad un consumo consapevole dei vini, l’accesso al percorso prevede l’acquisto del KIT DEGUSTAZIONE (calice in vetro, tracolla e mappa).

I produttori vitivinicoli, che troverete nell’area della Chiesa Parrocchiale del centro storico, saranno:

casetta 1 – Fattoria Moretto www.fattoriamoretto.it
casetta 2 – Tenuta Galvana Superiore (per il weekend 17-18/09/16) www.vinigalvanasuperiore.it
Zanasi Renzo (per il weekend 24-25/09/16) www.cantinarenzozanasi.com
casetta 3 – Opera02 www.opera02.it
casetta 4 – Cantine Righi www.vinirighi.it
casetta 5 – Pezzuoli www.pezzuoli.it
casetta 6 – Le Casette www.lecasettemodena.com
casetta 7 – Cantina Formigine Pedemonatana www.lambruscodoc.it
casetta 8 – La Piana www.lambruscolapiana.it
casetta 9 – Simonini Giampiero tel. 059 790053
casetta 10 – Terraquilia www.terraquilia.it
casetta 11 – Cantina Settecani www.cantinasettecani.it
casetta 12 – Zanasi www.zanasi.net
casetta 13 – Manicardi www.manicardi.it
INFO POINT dislocati nel centro storico per info utili, consegna mappa percorso degustazione, programma eventi e vendita kit degustazione che permette gli assaggi presso i n.13 produttori vitivinicoli presenti.
Al percorso di assaggio si accederà solo con il calice in vetro dell’evento nelle seguenti modalità:
– € 12,00 calice + carnet che permette un assaggio presso ogni Azienda vitivinicola presente alla manifestazione
– € 8,00 calice + carnet da n. 5 degustazioni a scelta
– € 5,00 drink card con carnet da n. 5 degustazioni a scelta (acquistabile solo se si è già in possesso del calice in vetro)

Orari percorso degustazione:
Sabato 19 e 26 Settembre dalle 19.00 alle 24.00
Domenica 20 e 27 Settembre dalle 10.00 alle 12.30 / dalle 14.30 alle 23.00

Al fine di rispettare l’orario di chiusura degli stand e permettere alla clientela la fruizione delle degustazioni acquistate, gli info point effettueranno i seguenti orari di chiusura: Sabato ore 23.00 – Domenica ore 22.00.
Nei 30 minuti precedenti la chiusura degli info point sarà possibile acquistare solo il calice da € 8,00 comprensivo di n. 5 degustazioni.

Organizzazione

Comune di Castelvetro di Modena
Consorzio CASTELVETRO di Modena V.I.T.A.
Evento inserito nella Rassegna della Regione Emilia Romagna www.winefoodfestival.it
Punto Informazione Turistica Castelvetro
Piazza Roma n.5 – 41014 Castelvetro di Modena (MO)
tel. +39 059 758880
fax. +39 059 758885
e-mail: info@visitcastelvetro.it
orari:
Da MARZO a OTTOBRE
Da martedì a venerdì: 9.30-13.00 / 14.30-18.30
Sabato e domenica: 10.00-13.00 / 14.30-18.30
Giorno di chiusura: Lunedì

Da NOVEMBRE a FEBBRAIO
Da lunedì a sabato: 9.30-13.00 / 14.30-18.30
Giorno di chiusura: Domenica

CASTELVETRO DI MODENA Valorizzazione Integrata Territorio Ambiente
Piazza Roma, 5 – 41014 Castelvetro di Modena (MO)
info@visitcastelvetro.it – Tel. +39 059 758880
P.IVA 02804970362
© 2014-2016 visitCastelvetro

Galleria Antonio Colombo | 22 settembre ore 18.30 | California Sun

Galleria Antonio Colombo | 22 settembre ore 18.30 | California Sunù

Antonio Colombo arte cCalifornia-Sun_webinvitationontemporanea
Mike Giant | Joshua Jefferson | Russ Pope
CALIFORNIA SUN
a cura di Luca Beatrice

Well I’m going out west where I belong
Where the days are short and the nights are long
….
Where they’re out there having fun in the warm California sun
“California Sun”, Ramones
Mike Giant Joshua Jefferson Russ Pope

Antonio Colombo Arte Contemporanea è lieta di presentare California Sun, una mostra dedicata a Mike Giant, Josh Jefferson e Russ Pope, a cura di Luca Beatrice.
Se l’arte contemporanea internazionale, nella sua versione più patinata, si celebra e Mike Giant, Untitled, 2016, ink on paper, 80x80 cmconsuma nelle gallerie di Chelsea a New York, dall’altra parte, sulla costa occidentale, è la strada, l’universo sotterraneo e alternativo degli skateboarding e dei surfisti a farla da padrona, affermando non solo uno stile di vita ma anche una filosofia estetica e culturale. E’ a questa dimensione che già da anni Antonio Colombo Arte Contemporanea rivolge la sua attenzione, esponendo in Italia, molto spesso segnando un primato, le opere degli artisti più rilevanti di questo genere.
La stagione autunnale 2016 della galleria milanese inaugura i suoi spazi portando a Milano il sole della California. California Sun, questo il titolo della mostra curata da Luca Beatrice, presenta i nuovi lavori degli americani Joshua Jefferson, Russ Pope e Mike Giant. Provenienti da parti diverse del continente a stelle e strisce e connotati da linguaggi assolutamente eterogenei, i tre sono legati – chi per formazione (il passato di Pope da professionista dello skate lo lega alla costa ovest, Josh Jefferson è cresciuto a Santa Cruz), chi per una scelta di vita (Giant ha vissuto per anni tra San Francisco e Los Angeles) – da un comune denominatore: la radice culturale della West Coast.
Josh Jefferson, Head of Milton Hogoboom, 2016, mixed media on canvas, 51x41 cm_lowLontana dalle forme di accademismo ufficiale e pretenzioso, tipico dell’art system, il panorama artistico made in California è custode di un multiculturalismo underground, un mix estetico che si muove tra visionarietà psichedelica e narrazione punk, esprimendosi attraverso molteplici codici espressivi: dall’illustrazione al fumetto, dall’Urban art alla pittura, dal collage al tatuaggio.
Un’arte che viene dal basso, che prende avvio dal quotidiano, dal contatto con la gente e a essa si rivolge; fedele a una visione collettiva, contaminata e dinamica del linguaggio artistico che non manca di guardare al passato e alla storia dell’arte.
Se Mike Giant mette in pieni uno stile basato sulla perizia tecnica del tratto, only black&white, declinando soggetti – donne sensualissime, teschi, rapper – su supporti diversi come carta, skateboard, tatuaggi, dall’altra in maniera opposta lavora Josh Jefferson che dedicandosi alla pittura e al collage sviluppa un linguaggio gestuale e istintivo, rivolto a semplificare le forme e i profili tanto da trasformare i soggetti in immagini al limite dell’astratto. Apparentemente rapida, ma forte e incisiva, è la linea di Russ Pope che nei suoi ritratti quasi caricaturali traduce il quotidiano in fotogrammi di un racconto di vita che, se non vissuta, è certamente osservata e reinterpretata attraverso una pennellata energica e vitale.
Russ Pope_lowLa mostra presenterà opere di diverse dimensioni: dai piccoli A4 realizzati a collage di Jefferson ai dipinti su tela di medio formato di Pope fino all’eccezionalmente grande, rispetto la sua consueta produzione, lavoro su carta di Giant (180×180 cm). Oltre trenta le opere esposte e realizzate appositamente per Antonio Colombo Arte Contemporanea.
Nel catalogo testo critico di Luca Beatrice.

La mostra inaugura giovedì 22 settembre alle ore 18.30
e resterà aperta fino al 4 novembre 2016
da martedì a venerdì, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00 – sabato dalle 15.00 alle 19.00

 

Mike Giant nato in Upstate, NY nel 1971. Vive e lavora a Boulder, Colorado.
Principali mostre personali: 2015, Solo show, Blackbook Gallery, Denver, CO; Solo Show, FFDG, San Francisco, CA. 2014, Blackbook Gallery, Denver; FFDG, San Francisco, 2013, Manos de Oro Gallery, Oakland, California, 2010, Welcome to Frisco, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano, 2007, Mike Giant solo show, Galerie Magda Danysz, Parigi.
Principali mostre collettive: 2015, Nothing is Real, MAO, Torino. 2010, Christmas Rodeo, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano; Orde di segnatori, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano. 2007, Fecal Face 7.5 Year Anniversary, 111 Minna Gallery, San Francisco. 2006, Skulls, Wheels, and Ink, Outre Gallery, Melbourne, Australia; New Works by Mike Giant and Mike Davis, White Walls Gallery, San Francisco; Fecal Face, 111 Minna Gallery, San Francisco

Josh Jefferson nato nel 1977 in Florida. Vive e lavora a Boston.
Principali mostre personali: 2016, Steven Zevitas Gallery, Boston. 2015-2016, Head Into the Trees, Gallery 16, San Francisco. 2015, Head First, TURN Gallery, New York.
Principali mostre collettive: 2015, This is Boston Not LA, Zevitas Marcus Gallery, Los Angeles; The Guston Effect, Steven Zevitas Gallery, Boston; Collagist/ish, Essex Flowers Gallery, New York.

Russ Pope nato a Los Angeles nel 1970. Vive e lavora in Massachusetts.
Principali mostre personali: 2014, Come on Pilgrim Orchard Extension Gallery, Boston, Massachusetts. Life Lines Needles and Pens San Francisco, California; 2013, Tax Included AR4T Laguna Beach; 2012 North American Anti-Social Gallery Vancouver, British Columbia.
Principali mostre collettive: 2015, From Cali with Love, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano. OC Weekly Best Artists Max Bloom Gallery Fullerton, California. 2014, Automatic Clips Hawaii Honolulu, Hawaii. Air Mail Beames Tokyo, Giappone. Living in Transitino Ian Ross Gallery, San Francisco, California. Chilled Air Think Tank Gallery Los Angeles, California. Baggage Claim AR4T Laguna Beach, California Laguna Beach, CA

ANTONIO COLOMBO ARTE CONTEMPORANEA & C. S.a.s. – VIA SOLFERINO 44 – 20121 MILANO TEL/FAX 02.29060171 – www.colomboarte.com – E-mail: info@colomboarte.com – P.IVA /C.F. 12748100158

Clara Buoncristiani PR&Communication Studio | Milano, Viale Monte Grappa 14 • Brescia, Via Zuccari 14 (Italy) | www.clarabuoncristiani.it

Quando la cantina diventa una galleria d’arte: La Colomba di Roberto Turchi volta tra i tini del Casato Prime Donne a Montalcino

The Dove's Flight di Roberto Turchi per il Casato Prime DonneQuando la cantina diventa una galleria d’arte: La Colomba di Roberto Turchi volta tra i tini del Casato Prime Donne a Montalcino

L’opera del montalcinese Roberto Turchi inaugurata domenica nella tinaia

Per la prima volta, una performance di immagini digitali che trasformano la tinaia in uno spazio artistico multimediale

Si chiama The Dove’s Flight, il volo della colomba, e la sua naturale collocazione sarà non una galleria d’arte tradizionale ma una cantina, quella di Donatella Cinelli Colombini al Casato Prime Donne di Montalcino. Un’opera permanente realizzata da Roberto Turchi, pittore, esperto di vino, oste e interior designer montalcinese DOC, che ha reinterpretato uno spazio industriale con straordinaria sensibilità dimostrando una capacità narrativa eccezionale ma anche un’adattabilità non comune nell’uso delle moderne tecnologie. “Ho scommesso sulla sensibilità di Roberto nel reinterpretare gli spazi affidandogli il compito di dare un contenuto artistico a uno spazio industriale – ha detto Donatella Cinelli Colombini – sapevo di metterlo in difficoltà ma solo chi conosce il mondo del Brunello e ha un’autentica vena artistica, poteva riuscirci e lui c’è riuscito creando qualcosa di nuovo e straordinario”.

L’installazione artistica di Roberto Turchi – messa a punto con la collaborazione di Giuseppe Sanfilippo, Tommaso di Ronato e MCM Service – di fatto apre le porte a un nuovo modo di farsi portatori di un messaggio di arte e cultura, scegliendo un luogo a tutt’altro scopo delegato: la vera innovazione sta proprio in questo, portare fuori dalle sale dei musei quell’arte che in tali ambienti si contestualizza e trasmette un messaggio più forte ed emozionale.
The Dove’s Flight è una storia dipinta, che un sofisticato sistema tecnologico fa apparire sui tini come un’opera dinamica e coinvolgente per 3 minuti e porta i visitatori in un mondo in cui si mescolano immagini dipinte e reali, colori e suoni, emozioni e leggerezza. Un’esperienza, questa di Montalcino che nessuno aveva mai fatto prima: tinte intensissime e giustapposte, tratti distintivi di una poetica molto personale e contemporanea che tuttavia affonda le sue radici nel Quattrocento senese di Sassetta e Sano di Pietro. In questa innovativa opera d’arte le immagini di Montalcino si scompongono in un gioco cubista e a volte metafisico per poi diventare un racconto fatto di particolari di notevole forza evocativa: ironia, sogno e scene reali in un racconto con riferimenti storici importanti per la città del Brunello e per Donatella Cinelli Colombini in prima persona. Il volo della colomba inizia nella Fortezza di Montalcino – baluardo dell’ultimo libero comune italiano fino al 1559 e luogo che Giovanni Colombini nonno di Donatella e allora primo cittadino, fece restaurare riportandola all’antico splendore – e continua verso il palazzo pubblico di Montalcino cuore della vita pubblica e privata della gente del Brunello da oltre settecento anni, prima di uscire dall’abitato sfiorando il Duomo e giungere al Casato Prime Donne in tempo di vendemmia. Chi ama il Brunello e la sua terra troverà in questa installazione una magia capace di rinnovarne il sentimento. Anche perché, il suo “vernissage” coincide con l’inaugurazione della nuova tinaia studiata per salvaguardare il naturale perfetto equilibrio delle uve di Sangiovese della tenuta: tre uova e otto tini troncoconici a cappello aperto in cemento nudo firmati Nomblot e simili a quelli dei più famosi chateau di Borgogna.

L’occasione che ha portato al Casato Prime Donne l’arte di Roberto Turchi è stata la consegna dell’annuale Premio Prime Donne che quest’anno è stato attribuito a Chaimaa Fatihi, giovane musulmana che ripudia il terrorismo auspicando la pace universale, di cui la colomba di Turchi è simbolo per eccellenza.

The Dove’s Flight tuttavia non è l’unico esempio di arte “diffusa” promosso dalla cantina tutta al femminile di Donatella Cinelli Colombini: ogni anno, in occasione del Premio Prime Donne, una installazione realizzata da artisti del territorio viene infatti collocata nei vigneti e tra i sentieri che circondano la tenuta, accompagnati dalle dediche lasciate dalle vincitrici e incisa su cippi di travertino.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Casato Prime Donne, Montalcino – Fattoria del Colle, Trequanda SI 0577 662108 pr@cinellicolombini.it

Addetta stampa Marzia Morganti Tempestini 3356130800
marzia.morganti@gmail.com

 

 

Premio nazionale Galvanina 2016

Carlo CambiPremio nazionale Galvanina 2016
Corrado Piccinetti, Carlo Cambi, Filippo Callipo, Moreno Cedroni, Mirko Damasco
Assegnati i Premi alla Cultura, al Giornalismo, alla Cucina, all’Imprenditoria.
E un Premio Speciale del Cuore

Cesenatico – Cinque nomi, cinque personaggi di spicco nazionale, un fil rouge che li unisce: il legame con il mare. È un vero e proprio omaggio alla vocazione “marinara” di Cesenatico il Premio Nazionale Galvanina, riconoscimento assegnato ai protagonisti della cultura, del giornalismo, della cucina, dell’imprenditoria e del “cuore”, vero e proprio omaggio al Made in Italy che fa onore al nostro Paese.
Evento di punta del Festival della Cucina Italiana (23-25 settembre), la premiazione avrà luogo domenica 25 settembre alle ore 11 nel Teatro Comunale di Cesenatico con un talk show aperto al pubblico, alla presenza delle autorità locali e della stampa.

Questi i cinque protagonisti del Premio Nazionale Galvanina. 

Il Premio alla Cultura viene conferito a un grande divulgatore della scienza marina, il Prof. Corrado Piccinetti, per anni responsabile del laboratorio di Biologia Marina e Pesca dell’Università di Bologna, tuttora consulente RAI per la trasmissione Linea Blu in onda su PIPPO CALLIPO CON I FIGLIRAI 1 il sabato mattina.

Per il giornalismo viene premiato Carlo Cambi, fondatore del Movimento Turismo del Vino, autore di numerosi saggi e docente universitario. Dopo aver lavorato per diverse testate (Il Tirreno, Repubblica, Espresso, Panorama, Vie del Gusto), fonda il settimanale di turismo I Viaggi di Repubblica e il mensile Wine Passion; attualmente collabora con alcune testate nazionali. La sua esperienza in ambito enologico, turistico e gastronomico fanno sì che sia considerato uno dei massimi esperti di comunicazione dei prodotti territoriali.

Si inserisce opportunamente nel contesto dei premiati 2016, Filippo Callipo, patron dell’omonima azienda conserviera calabrese, che oltre a essere conosciuto per il tonno sott’olio di grandissima qualità, riceve il Premio per l’Imprenditoria anche per il suo impegno sociale.

A completare il quadro dei premiati, lo chef stellato Moreno Cedroni, patron dei Ristoranti di mare La Madonnina del Pescatore a Senigallia e Il Clandestino a Portonovo, conduttore del nuovo talent “Top Chef Italia” sulla Nove. Cedroni riceve il Premio per la costante ricerca, la capacità di innovare e la divulgazione dei valori e della grande qualità della Cucina Italiana.

damasco-1Una delle novità è il Premio Speciale Galvanina 2016 “del Cuore” a Mirko Damasco per il suo meritorio impegno con SalvamentoAcademy e Sicurezza a Tavola sulla disostruzione da cibo, purtroppo prima causa di morte nei bambini da 0 a 6 anni.

Il Premio Nazionale Galvanina è uno dei riconoscimenti di punta delle eccellenze italiane, siano esse di carattere culturale che imprenditoriale. I nomi dei premiati degli anni passati parlano da soli: Gualtiero Marchesi, Tonino Guerra, Pierluigi Celli, Vittorio Sgarbi per la cultura; Anna Scafuri, Andrea Scanzi, Gioacchino Bonsignore, Bruno Gambacorta, Luigi Cremona per il giornalismo; Carlo Cracco, Gino Angelini, Gianfranco Vissani, Pino Cuttaia, Niko Romito, Gino Fabbri per la cucina; Saclà, Surgital, Agnelli, Carla Latini, Giulio Babbi, Joseph Vitale per l’imprenditoria.
Chi sono i vincitori del Premio Galvanina 2016

Corrado Piccinetti, laureato in Scienze Biologiche all’Università degli Studi di Bologna, è stato per 36 anni responsabile del Laboratorio di Biologia Marina e Pesca dell’Università di Bologna in Fano. E’ stato professore associato in Ecologia alla Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università di Bologna, dopo essere stato professore incaricato di Idrobiologia e Pescicoltura presso la Facoltà di Agraria.
Attualmente collabora con l’Istituto di Oceanografia e Pesca di Spiit (Croazia) nell’ambito di progetti di ricerca sull’Adriatico.
L’attività scientifica, che ha portato alla pubblicazione di oltre 300 lavori a stampa, è stata totalmente rivolta alla ricerca biologica sul mare. Rappresenta l’Università di Bologna nel Consiglio di Amministrazione del Centro Interuniversitario di Livorno.
E’ presidente del Consiglio Scientifico del Centro Italiano Ricerche sulla Pesca (CIRSPE). E’ il referente italiano per il progetto di cooperazione in Adriatico (ADRIAMED) della FAO. E’ stato presidente del Comitato Scientifico Consultativo (SAC) della Commissione PiccinettiGenerale Pesca del Mediterraneo (FAO) per quattro anni.
Come attività di divulgazione ha partecipato come esperto di Biologia marina e pesca a numerose trasmissioni radiofoniche e televisive nel corso delle ultimi anni, in particolare Uno Mattina, Linea Blu, Vivere il Mare, La Vecchia Fattoria, Linea Verde. Da anni ha un rapporto contrattuale come consulente con la RAI per la trasmissione Linea Blu.
Nel 2013 ha registrato per la Regione Marche un documentario sulle attività di piccola pesca svolte nella Regione.
Ha scritto libri divulgativi sui prodotti ittici, su come riconoscerli e come cucinarli, pubblicati nell’ambito del progetto “Apicio” di promozione dei prodotti della pesca.

Carlo Cambi, originario di Livorno, inizia presto a collaborare come inviato per la redazione de Il Tirreno per poi passare a La Repubblica dove dirige la redazioni di Bologna, Firenze, Napoli e le pagine economiche. Nel 1997 fonda il settimanale di turismo I viaggi di Repubblica, scrive per Espresso, Venerdì di Repubblica, Affari e Finanza, Epoca, Panorama. Attualmente collabora con il QN. Ha fondato il mensile Wine Passion e ha collaborato con le Vie del Gusto di cui è stato direttore editoriale, oltre ad aver partecipato a numerosi convegni nazionali e internazionali come autore televisivo e radiofonico. Sommelier ad honorem dell’Ais è tra i fondatori del Movimento del Turismo del Vino, è stato presidente del comitato scientifico dell’Enoteca Italiana e membro del Comitato Moreno Cedroni al Ristorante Il ClandestinoScientifico della Fondazione Qualivita per i marchi europei, è attualmente membro del Comitato Scientifico della Fondazione Symbola per la qualità Italiana e del Comitato Scientifico di Unioncamere per Expo 2015.
Attualmente è uno dei conduttori della trasmissione di Rai Uno “La Prova del Cuoco” oltre ad essere ospite fisso alla trasmissione di Rai Uno “Uno mattina verde”. Autore di numerosi saggi, ha all’attivo oltre trenta titoli di economia del turismo, enogastronomia, marketing territoriale oltre ad aver tenuto lezioni in diverse università d’Italia.
Data la sua vasta esperienza in ambito enologico, turistico e gastronomico, è considerato un esperto di comunicazione dei prodotti territoriali.
L’imprenditore Filippo Callipo rappresenta la quarta generazione dei Callipo che, dal 1913, si sono avvicendati al timone dell’azienda di famiglia, la “Giacinto Callipo Conserve Alimentari SpA” che, da 100 anni – compiuti il 14 gennaio 2013 – produce e commercializza tonno all’olio di oliva in vaso di vetro e in scatola.
Nel 1972 iniziò ad affiancare il padre, Giacinto, nella gestione dell’azienda, assumendone la direzione esclusiva nel 1981.
Perseguendo con passione e dedizione la filosofia del fondatore, “la qualità innanzitutto”, grazie ad un’oculata strategia di sviluppo, in quasi quarant’anni di attività ha guidato l’azienda verso importanti traguardi e prestigiosi successi.
Nell’ultimo decennio, al fine di diversificare l’attività, ha costituito un gruppo societario, composto da cinque aziende che attualmente occupano oltre 350 addetti. Nell’estate del 2008, dopo anni di progettazione e organizzazione ha avviato due importanti progetti imprenditoriali: la Callipo Gelateria, che si propone l’ambizioso obiettivo di far conoscere in Italia e nel mondo la rinomata tradizione gelatiera di Pizzo; il Popilia Country Resort, un centro turistico – alberghiero a 4 stelle con 200 posti letto, situato a pochi km da Pizzo, in un’area collinare di circa 140 ettari.
Considerevole l’impegno in ambito sportivo con il finanziamento della squadra di pallavolo maschile di Vibo Valentia, la Volley Tonno Callipo Calabria che, partendo dalla serie C2, ora milita in A1, essendosi iscritta al campionato di superlega 2016-2017.
Moreno Cedroni è lo chef Due stelle Michelin che ha portato uno spirito avanguardista nella cucina italiana. Nato ad Ancona nel 1964, è considerato uno degli chef italiani più innovativi, un vero enfant terrible della cucina internazionale che gioca tra le radici nella tradizione culinaria italiana e la vivacità del proprio spirito visionario.
Nel 1984 apre a Senigallia il ristorante La Madonnina del Pescatore. Nel 2000 a Portonovo, cuore del paesaggio più spettacolare della costa adriatica, nasce il Clandestino Susci Bar. Nel 2003 inaugura nella città di Senigallia la prima salumeria di pesce al mondo, Anikò, e nello stesso anno comincia a produrre nel suo laboratorio Officina le rinomate conserve gourmet.
Moreno Cedroni ha ricevuto vari premi e riconoscimenti tra cui il Sole di Veronelli, le Tre Forchette del Gambero Rosso e lo svedese Kungsfenan Seafood Award.
Info: www.festivaldellacucinaitaliana.it – info@festivaldellacucinaitaliana.it

Orari:
venerdì 23 dalle 17 alle 24
sabato e domenica dalle 12 alle 24

INGRESSO GRATUITO

Prenotazioni alberghiere / Ufficio IAT Cesenatico
Tel. +39 0547 673287 – N. Verde 800 55 69 00
info@cesenaticoturismo.com

Ufficio Stampa PrimaPagina
(Filippo Fabbri – tel. 347 1567681) – fabbri@agenziaprimapagina.it

All’hotel Regency Di Firenze Aset premia le migliori schiacciate di città e provincia e consegna il “Premio Kyle Phillips”al giornalista enogastro Under 35 più anticonformista dell’anno

All’hotel Regency Di Firenze Aset premia le migliori schiacciate di città e provincia e consegna il “Premio Kyle Phillips”al giornalista enogastro Under 35 più anticonformista dell’anno
Martedì 20 settembre alle 19 doppio appuntamento enogastronomico aperto al pubblico e firmato ASET, l’associazione dei giornalisti enogastroagroalimentari della Toscana, nel giardino del prestigioso Hotel Regency di Firenze (Piazza d’Azeglio, 3).

La serata inizierà con la consegna a CAMILLA MICHELETTI, caporedattore “Slow, la rivista di Slow Food” e collaboratore di Giunti Editore, del III PREMIO KYLE PHILLIPS, riconoscimento attribuito da Aset al giornalista enogastroagroalimentare under 35 più anticonformista dell’anno. Il collega, cioè, il cui lavoro abbia meglio rappresentato negli ultimi dodici mesi il modo di fare informazione che fu di Kyle Phillips, prematuramente scomparso nel 2013: mancanza di pregiudizi, curiosità professionale, serenità di giudizio, voglia di esplorare, franchezza, brillantezza nello scrivere e sobrietà nel comportamento.

Al concorso possono partecipare, anche autocandidandosi, tutti i giornalisti iscritti all’Ordine che si occupino in modo non occasionale di vino, enogastronomia, cibo, alimentazione, agricoltura, agroalimentare e ristorazione. Alla vincitrice sarà consegnata una targa di riconoscimento.

A seguire riflettori puntati su uno dei prodotti-simbolo della tradizione toscana: la SCHIACCIATA. Verranno premiati gli otto forni – quattro di Firenze città, quattro della provincia – selezionati tra gli oltre cento segnalati dai soci Aset che avranno prodotto le schiacciata più buone o tipologicamente rappresentative.

Articolata da quest’anno su base provinciale, l’iniziativa nasce sulla scia del “Censimento della schiacciata toscana” varato nel 2013 da ASET, Vetrina Toscana (il progetto di Regione e Unioncamere che promuove ristoranti e botteghe che utilizzano prodotti tipici del territorio) e Accademia della Crusca. Il censimento ha individuato nella nostra regione cinque macrotipi di preparazione della schiacciata e oltre seicento modi di chiamare il prodotto.

Dopo una serie di assaggi, tutti rigorosamente anonimi, i giornalisti ASET hanno individuato le schiacciate che meglio esprimono le caratteristiche di tipicità ed eccellenza nelle sue varie tipologie.

La proclamazione dei vincitori sarà accompagnata da una breve illustrazione del progetto, da una degustazione guidata delle schiacciate vincitrici e da un aperitivo.

La partecipazione alla serata, a posti limitati, è aperta al pubblico su prenotazione (allo 055 245 247), al costo di 12 € per persona.

Studio Umami
Ufficio Stampa Aset Toscana

Da luglio a settembre , dodici week end da protagonisti alla Fattoria del colle tra wine class, convivialità e relax

Da luglio a settembre , dodici week end da protagonisti alla Fattoria del colle tra wine class, convivialità e relax

Fino a settembre 2016

Donatella Cinelli Colombini propone una due giorni di full immersion nel mondo del vino tra degustazioni, prove di “creazione” di un proprio vino e un pacchetto soggiorno all inclusive

Due giorni intensi, un fine settimana vissuto da protagonisti nell’incantevole atmosfera delle Crete Senesi e l’opportunità di vivere una esperienza irripetibile in cantina: da metà luglio fino a fine anno, per due week end al mese, la Fattoria del Colle di Donatella Cinelli colombini propone ai wine lovers che sceglieranno questa perla della campagna toscana per trascorrere qualche giorno in relax un esclusivo pacchetto all inclusive in cui la vera eccellenza è rappresentata da due Wine Class tenute da tutor professionali con 15 vini in assaggio, visite guidate in cantina e in vigna e la possibilità di diventare enologo per un giorno e creare il proprio Supertuscan, da condividere poi a casa propria con gli amici e la famiglia.

Una imperdibile opportunità per chi vuole abbinare alla tranquillità di un fine settimana fuori dalle mura cittadine una esperienza originale, vacanziera, conviviale e formativa allo stesso tempo. Si potrà infatti imparare a conoscere “dal di dentro” ogni segreto del Sangiovese, del Chianti Classico, del Bolgheri e del Brunello, capire l’impronta che conferisce ad un vino la permanenza in barrique, tonneau o botte grande e ancora, farsi una cultura sui migliori abbinamenti da compiere a tavola con i piatti tipici del territorio e una selezione di formaggi.

Più in dettaglio, il “pacchetto” prevede una cena di introduzione ai vini e cibi del territorio presso l’Osteria di Donatella la sera del venerdì, ed entra nel vivo il sabato con le lezioni frontali, la degustazione delle principali denominazioni toscane, la visita nei vigneti, gli abbinamenti tra vini e formaggi e la visita alle cantine del Casato Prime Donne a Montalcino con la degustazione itinerante “verticale”, che parte dal barrel tasting del futuro Brunello, prosegue con il Rosso di Montalcino per finir in bellezza con il Brunello e il Brunello Riserva. La domenica si potranno scoprire i segreti della Fattoria del Colle e gli effetti dei fusti in legno sul vino e provare l’emozione di diventare enologi per un giorno creando un proprio blend personale.

Il costo di tutto il pacchetto – 2 pernottamenti in camera doppia con prima colazione alla Fattoria del Colle di Trequanda, due cene degustazione e due brunch vini inclusi, una lezione in aula con due degustazioni e visita nei vigneti, due visite alle cantine della Fattoria e del Casato Prime Donne a Montalcino e l’esperienza “Enologo per un giorno” – è di 282€ a persona e vale per i periodi:

dal 15 al 17 e dal 22 al 24 Luglio 2016
dal 12 al 14 e dal 26 al 28 Agosto 2016
dal 9 al 11 e dal 23 al 25 Settembre 2016
dal 14 al 16 e dal 28 al 30 Ottobre 2016
dal 11 al 13 e dal 25 al 27 Novembre 2016
dal 2 al 4 e dal 16 al 18 Dicembre 2016

Info e prenotazioni: +39 0577 66 21 08 – info@cinellicolombini.it – www.cinellicolombini.it

Addetta stampa
Marzia Morganti Tempestini
marzia.morganti@gmail.com

Come tutelare le IG a livello globale: Dal congresso AIPPI di Milano il puntosugli strumenti di difesa della proprietà intelletuale

Come tutelare le IG a livello globale: Dal congresso AIPPI di Milano il puntosugli strumenti di difesa della proprietà intelletuale

Unico italiano presente al tavolo di lavoro, il Direttore Generale del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP Avv. Federico Desimoni

In occasione del World Congress dell’AIPPI-Associazione Internazionale per la Protezione della Proprietà Intellettuale in corso a Milano, si è svolto ieri un Panel dedicato al futuro delle Indicazioni Geografiche a livello globale. Unico relatore italiano che ha preso parte a questa sezione è stato Federico Desimoni, Direttore del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP. L’avv. Desimoni, soddisfatto del dibattito e della reazione degli intervenuti, riprende alcuni passaggi del Panel.

“Il confronto sviluppato tra i rappresentanti del WIPO e l’avvocato giapponese presenti al tavolo della discussione – spiega Desimoni – ha individuato degli interventi necessari a livello internazionale sulla tutela delle IG. Sono emersi punti di vista diversi sulla stessa problematica, ma il nocciolo della questione non è se si debbano tutelare o meno le IG, questo anche il WTO lo dichiara apertamente, bensì come e perché ciò debba essere fatto. L’esperienza che ho portato dal Consorzio di tutela ci ha insegnato che ciò è giusto perché protegge nei fatti l’interesse pubblico, i territori e le persone che dalla produzione e vendita di prodotti IG traggono il proprio sostentamento economico, e difende la sostenibilità sociale ed ambientale che crea valore e sviluppo locale. Per tutelare un prodotto e i diritti di proprietà intellettuale ad esso collegati è indispensabile disporre di strumenti giuridici efficaci. I marchi registrati pregressi continueranno ad essere tutelati indipendentemente, tuttavia l’auspicio è che anche la tutela per le IG possa avere la stessa dignità e la stessa attenzione che ruota attorno ai grandi brand”.
Nel parlare di tutela degli interessi di un territorio ben definito, Desimoni ha specificatamente portato l’esempio dell’Aceto Balsamico di Modena IGP: “ad oggi il sistema di tutela internazionale riguarda solo i marchi registrati, il che significa difendere l’interesse di pochi. Con l’introduzione di sistemi di tutela delle IG l’obiettivo è di arrivare a tutelare l’interesse di tanti piccoli produttori che insieme fanno l’interesse collettivo di un territorio. Le campagne attorno a Modena ad esempio, rimangono vivaci e vitali perché su quei territori nascono prodotti di eccellenza come l’aceto balsamico che, per la sua notorietà anche all’estero – viene esportato oltre il 90% della produzione totale – porta un ritorno economico e quindi benessere per il tessuto sociale locale”.
Ciò che è emerso da questo incontro con numerosi giuristi di tutto il mondo, protagonisti di tre giorni di lavoro su panel di diversa natura, è un messaggio ben preciso: non deve passare l’idea che ci sia uno scontro tra i Paesi che proteggono le IG e Paesi che invece rifiutano loro qualsiasi protezione. Piuttosto, mentre è generalmente accettato che le IG meritino protezione, nascono conflitti per quanto riguarda la forma, il contenuto e la forza di tale protezione. I lavori si sono articolati partendo dalle disposizioni della legge di Ginevra e hanno sviluppato i seguenti temi: estensione della protezione delle Indicazioni Geografiche, in particolare di una protezione “di base” per non indurre in errore il pubblico e una protezione più forte contro gli attacchi esterni; genericità e posizioni concernenti le Indicazioni Geografiche divenute generiche (ciò che accade quando solo una parte dell’IG è generico o quando terzi presuppongono che un termine simile all’IG sia generico e possa essere utilizzato liberamente come ad esempio “parmigiano” rispetto a “Parmigiano Reggiano”); relazione tra IG e marchi precedenti; forme di tutela delle Indicazioni Geografiche e sanzioni; rifiuto degli effetti di una registrazione internazionale IG e possibili motivi di un rifiuto e nullità dell’efficacia di una registrazione internazionale.
Ufficio Stampa Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP

Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.
Email: marzia.morganti@gmail.com

www.consorziobalsamico.it

Il premio Casato Prime Donne a Chaimaa Fatihi suggella la riapertura del Teatro Degli Artusi a Montalcino

La cerimonia di consegna del Premio Casato Prime Donne 2016 al Teatro degli Astrusi a MontalcinoIl premio Casato Prime Donne a Chaimaa Fatihi suggella la riapertura del Teatro Degli Artusi a Montalcino

La cerimonia ieri mattina

Insieme a lei premiati anche Giuseppe Casciaro, Bruno Gambacorta, Filippa Lagerback e il fotografo Andrea Rabissi

Il Teatro degli Astrusi a Montalcino non poteva avere occasione migliore per riaprire le sue porte dopo il lungo restauro che l’ha interessato: ieri mattina infatti si è svolta qui la cerimonia della edizione 2016 del Premio Casato Prime Donne, presieduto quest’anno per la prima volta da Donatella Cinelli Colombini.

La giuria del Premio, che ogni anno sceglie un personaggio simbolo del mondo femminile che si sia particolarmente distinto per coraggio, eticità di comportamenti e costituisca un modello per tutte le altre, ha scelto quest’anno Chaimaa Fatihi, giovane donna musulmana, studentessa di legge a Modena e delegata dei Giovani Musulmani d’Italia al Forum Nazionale Giovani che condanna il terrorismo e professa la pace universale nel libro da lei scritto Non ci avrete mai. Lettera aperta di una musulmana italiana ai terroristi (Rizzoli 181 pagine).

“Questa donna premiata è proprio una colomba di pace – ha dichiarato Donatella Cinelli Colombini – una donna che parla dal mondo islamico ai giovani e dice al mondo islamico crediamo nel dialogo, crediamo nella pace”. Chaimaa è un simbolo di un islam aperto, moderato, occidentale perché lei si sente italiana nei valori e nella storia anche dell’Europa, ma si sente anche marocchina.
“Mi ho onorato soprattutto ricevere questo premio perché di questi tempi non è facile avere la mente lucida, unire le differenze e dare voce anche a chi cerca nel quotidiano di portare avanti messaggi di pace di unione nel nostro paese – ha commentato Chaimaa, che lanciando un messaggio ai due “mondi” musulmano ed europeo, ha altresì aggiunto come “oggi la sfida sia grande ma si può vincere. Dal mondo musulmano – ha affermato – serve maggiore consapevolezza dei diritti umani e allo stesso tempo non deve reprimere i propri valori, dall’altra parte l’Europa deve ritrovare i suoi veri valori, dobbiamo dimostrare di essere più fieri di essere italiani ed europei e portare avanti valori di unità. La comunità musulmana in Italia si sta impegnando molto in questo processo, perché come tutti noi, auspica un futuro di pace”.

Insieme a lei sono stati premiati altresì Giuseppe Casciaro, capo redattore dei supplementi del quotidiano romano che si aggiudica il Premio “Io e Montalcino” per l’articolo Dall’albergo vicino a Montalcino un panorama suggestivo. Castello di Velona: una breve cronaca di viaggio, ironica, incalzante ma anche capace di affascinare e stupire i lettori che già conoscono i luoghi; Bruno Gambacorta, giornalista radiotelevisivo specializzato nel ramo vitivinicolo che grazie al servizio andato in onda su TG2 EatParade dal titolo 50 anni della DOC vince il Premio Consorzio del Brunello sul tema “Il Brunello e gli altri vini di Montalcino”; Filippa Lagerback, conduttrice tv che con il servizio televisivo intitolato In bici con Filippa: Montalcino trasmesso in “Bike Channel” nell’ottobre 2015 conquista il Premio “Montalcino la sua storia, la sua arte e il suo vino” per opere a firma femminile e Andrea Rabissi, che con il suo scatto “Discreta Presenza” pubblicato in www.montalcinonet.it del Premio per fotografie sul tema “Genti e terre dei vini Brunello e Orcia”, è risultato il più votato online del concorso fotografico scelto da una giuria on line fra le 5 immagini finaliste scelte dalle giurate del Premio Casato Prime Donne.

Al termine della cerimonia, tutti i protagonisti si sono riuniti a tavola per un pranzo multietnico, in cui sono stati serviti piatti tipici della cucina italiana e araba.

Addetta stampa

Marzia Morganti Tempestini

marzia.morganti@gmail.com

 

La grappa nella cultura enogastronomica italiana il presidente dell’Istituto nazionale Grappa Elvio Bonollo ne parla al 50° Douja d’Or di Asti

Elvio Bonollo Presidente Istituto Nazionale GrappaLa grappa nella cultura enogastronomica italiana il presidente dell’Istituto nazionale Grappa Elvio Bonollo ne parla al 50° Douja d’Or di Asti

Una passerella della migliore produzione dell’arte distillatoria selezionata dal Premio Alambicco d’Oro e una occasione di confronto su come la grappa sia di fatto entrata a far parte nell’immaginario collettivo della cultura enogastronomica italiana: Elvio Bonollo, Presidente dell’Istituto Nazionale Grappa, intervenendo all’incontro “La grappa e le acquaviti nella cultura enogastronomica italiana” in occasione della cinquantesima edizione del Douja d’Or di Asti (9 -18 settembre) insieme ad ANAG, parla del ruolo dei distillatori nella promozione della peculiarità italiana che, ci tiene a ricordare, non è soltanto saper utilizzare i canali di comunicazione ma essere aperti e pronti a sposare nuove modalità di avvicinamento del consumatore, ivi compresa la contestualizzazione ambientale e la valorizzazione dei territori di produzione. Un esempio di ciò è la tredicesima edizione di Grapperie Aperte in programma per il prossimo 2 ottobre, con 28 distillerie di tutta Italia che hanno risposto all’invito dell’Istituto Nazionale Grappa.

“L’italianità della grappa – spiega il Presidente dell’Istituto Nazionale Grappa Elvio Bonollo – è un valore che oggi può essere efficacemente trasmesso in primis attraverso il packaging: da esso dipende, infatti, il primo contatto visivo che il consumatore ha con il prodotto e da esso dovrebbe derivare l’immediata riconoscibilità dello stesso. Il packaging nel settore della grappa si è molto evoluto in termini di originalità, eleganza, forza comunicativa: ma le aspettative create dal packaging richiedono poi di trovare riscontro nel contenuto. Le grappe di oggi, da questo punto di vista, riescono a rispondere ai gusti anche dei consumatori più esigenti e raffinati. Il modo migliore ed insuperabile per farle apprezzare in tutta la loro intensità, ampiezza, ricchezza, eleganza, franchezza è la degustazione, singolare o in abbinamento con cibi o altri prodotti che contribuiscono alla sua esaltazione”.
Indubbiamente ogni azienda ha la propria ricetta esclusiva ma gli elementi centrali che vengono comunicati sono da un lato il prodotto, inteso come contenitore (packaging) e contenuto (le caratteristiche distintive della grappa proposta), dall’altro “il mondo” che sta alla base di quella grappa: un mondo che il consumatore non può conoscere dal solo prodotto, ma di cui molto spesso vuole sapere per dar ulteriore valore e capire meglio il prodotto stesso.
“Se per comunicare la grappa in maniera efficace occorre conoscenza, passione e la disponibilità in loco dello stesso per poterlo degustare – aggiunge Bonollo – l’efficacia massima della spiegazione e l’effettiva comprensione del “mondo” affascinante che sta dietro alla nostra acquavite nazionale richiede inevitabilmente la visita in distilleria. L’esperienza diventa anche qui concretamente sensoriale: dai profumi di vinaccia ai vapori della grappa. E’ solo in distilleria che, vedendo la grappa sgorgare lentamente dall’alambicco ed ascoltando i segreti produttivi di chi la fa, si respirano secoli di tradizione, storia, passione”.

Un intervento, quello legato all’importanza del packaging, che si contestualizza a pieno anche con la premiazione dei prodotti “spiritosi” selezionati al 33° Premio Alambicco d’Oro in programma dopo l’incontro: oltre ai riconoscimenti tradizionali, quest’anno è stata introdotta una nuova categoria, ovvero ‘Il vestito della grappa’, premio di design assegnato per la prima volta da Anag alla bottiglia giudicata più bella per etichetta e forma valutandone eleganza, creatività, innovazione, originalità e appeal verso il consumatore.

Ufficio stampa Istituto Nazionale Grappa

Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.
Email marzia.morganti@gmail.com
www.istitutograppa.org – www.martecomunicazione.com

La consegna del premio il 18 settembre a Montalcino

CASATO PRIME DONNE A MONTALCINOLa consegna del premio il 18 settembre a Montalcino

“Che le Donne possano essere la scintilla del cambiamento del nostro paese, continente, mondo”: la dedica della giovane musulmana Chaimaa Fatihi per il Premio Casato Prime Donne

Insieme a lei, premiati anche Giuseppe Casciaro, Bruno Gambacorta e Filippa Lagerback per aver divulgato il territorio

<<Il 18° Premio Casato Prime Donne manda un messaggio forte sul ruolo femminile nella costruzione del dialogo con il mondo islamico e il rifiuto del terrorismo>> dice Donatella Cinelli Colombini presidente della giuria presentando Chaimaa Fatihi musulmana di 23 anni che ha avuto il coraggio di dichiarare apertamente il proprio odio per chi uccide in nome della sua stessa fede. Chaimaa è una pacifista che porta il velo come segno di devozione nonostante venga spesso attaccata per questa sua scelta.
La cerimonia di premiazione avverrà il 18 settembre a Montalcino nel teatro degli Astrusi appena restaurato dall’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Silvio Franceschelli. La giuria composta da Donatella Cinelli Colombini, Rosy Bindi, Anselma Dell’Olio, Anna Pesenti, Stefania Rossini, Anna Scafuri e Daniela Viglione, ha ancora una volta scelto chi fa scelte coraggiose e apre alle donne un nuovo ruolo nella società.

Come le vincitrici delle passate edizioni del Premio – Samantha Cristoforetti, Sandra Savaglio, Giusi Nicolini … anche Chaimaa ha scritto una dedica che rimarrà al Casato Prime Donne di Montalcino, la prima cantina con un organico di sole donne. Le frasi, in italiano e inglese, delle vincitrici formano un percorso meditativo naturalistico nella campagna che l’Unesco ha iscritto nel patrimonio dell’umanità.
La dedica di Chaimaa Fathihi, in italiano arabo e inglese, sarà accompagnata da un’istallazione di arte contemporanea creata da Roberto Turchi.
<<A tutte le Donne del mondo, che sanno farsi forza e non mollano mai di fronte alle paure, ai pregiudizi, all’odio e alla violenza. Alle madri, alle figlie, alle sorelle, nonne e zie di ogni nazione, fede e pensiero, che non temono l’incontro, la condivisione e la reciproca solidarietà femminile che le caratterizza. Che le Donne possano essere la scintilla del cambiamento del nostro paese, continente, mondo>>

CHAIMAA FATIHI
Di profonda fede islamica, studentessa di giurisprudenza all’Università di Modena. E’ arrivata in Italia dal Marocco quando aveva cinque anni e si sente italiana. Ha scelto di studiare legge per seguire le orme del padre che si è laureato in giurisprudenza prima di emigrare a Castiglione delle Stiviere in provincia di Mantova, dove gestisce un’agenzia di viaggio mentre la madre lavora in ospedale. Minuta, con il velo in testa, profondamente religiosa e osservante della legge coranica Chaimaa ha dovuto spostarsi a Brescia per frequentare ragioneria e anche adesso all’università c’è chi la guarda con sospetto, specialmente dopo gli attentati. Da piccola ha vissuto lo sradicamento di chi si sente italiana in Marocco e marocchina in Italia. E’ arrivata sulle prime pagine dei grandi quotidiani per aver avuto il coraggio di scrivere una lettera aperta ai terroristi condannando le loro atrocità da araba credente. Un gesto che ha fatto di questa giovane donna gentile e assolutamente fedele alla Legge Coranica un simbolo di pace ma, purtroppo, anche un bersaglio, per gli integralisti contrari al dialogo. Con lei emerge un nuovo possibile ruolo delle donne nel mondo islamico <<una scintilla di cambiamento>> come la definisce Chaimaa grazie all’importanza della spiritualità, dei sentimenti di tolleranza e nostalgia che possono diventare strumenti decisivi nella lotta al terrorismo. Un fenomeno apparentemente in crescita come dimostra la presenza di donne musulmane alle Messe a suffragio di Jacques Hamel parroco barbaramente ucciso a Rouen.
Chaimaa Fatihi ha scritto un libro Non ci avrete mai. Lettera aperta di una musulmana italiana ai terroristi (Rizzoli 181 pagine)

I VINCITORI DEI PREMI GIORNALISTICI E FOTOGRAFICI

Premio sul tema “Io e Montalcino” interpretazione personale, anche in chiave fantastica e favolistica di Montalcino nei suoi aspetti storici, culturali, paesaggistici e agricoli, è stato assegnato a Giuseppe Casciaro per l’articolo Dall’albergo vicino a Montalcino un panorama suggestivo. Castello di Velona pubblicato su “Repubblica”. Casciaro è un grandissimo giornalista con un lungo passato nella cronaca italiana. Capo redattore dei supplementi del quotidiano romano ha messo a frutto la sua formazione eclettica spaziando dalla salute ai viaggi sempre con competenza e grande sensibilità. Il suo articolo su Montalcino è una breve cronaca di viaggio, ironica, incalzante ma anche capace di affascinare e stupire i lettori che già conoscono i luoghi.

Premio Consorzio del Brunello sul tema “Il Brunello e gli altri vini di Montalcino” per giornalisti italiani o stranieri specializzati nel ramo vitivinicolo è stato consegnato a Bruno Gambacorta dal Presidente del Consorzio Patrizio Cencioni, per il servizio televisivo intitolato 50 anni della DOC trasmesso in TG2 Eat Parade. Amico di Montalcino e del Brunello da lunga data, Gambacorta ha un modo tutto suo di rendere televisiva l’enogastronomia trasformando le notizie in flash veloci che calamitano il pubblico per poi proporgli veri e propri quadri d’ambiente dove le interviste e le immagini colgono l’essenza dei fatti. Ecco che la sua profonda competenza sull’Italia più “buona” ha fatto del suo Eat Parade il programma cult dei wine lovers e ovviamente dei Brunello lovers.

Premio “Montalcino la sua storia, la sua arte e il suo vino” per opere a firma femminile a Filippa Lagerback per il servizio televisivo intitolato In bici con Filippa: Montalcino trasmesso in “Bike Channel” nell’ottobre 2015. Volto televisivo molto noto, Filippa è qui il veste di

Il potere del cibo nel processo di integrazione: un pranzo multietnico per festeggiare la vincitrice del Premio Casato Prime donne 2016, Chaima Fatihi

pane toscano, pane marocchino msemmen, pane sicilianoIl potere del cibo nel processo di integrazione: un pranzo multietnico per festeggiare la vincitrice del Premio Casato Prime donne 2016, Chaima Fatihi

Domenica 18 settembre la premiazione a Montalcino dei vincitori del premio

Agli ospiti sarà servito un menù ispirato alla fusione tra cultura italiana e araba

La prima integrazione culturale comincia a tavola, ovvero laddove tutte le differenze si appianano e ciò che resta è soltanto la voglia di condividere qualcosa che parla di noi senza pregiudizi. Con questi presupposti domenica 18 settembre a Montalcino, Donatella Cinelli Colombini ha scelto di festeggiare la vincitrice del Premio Casato Prime Donne 2016, Chaimaa Fatihi – giovane musulmana che ha dato un grande esempio di coraggio schierandosi contro il terrorismo – con un pranzo multietnico in cui i profumi e i sapori della cultura italiana ed araba si abbracciano in un ideale gemellaggio di culture.

“Spesso quando ci troviamo ad interagire con il prossimo ci lasciamo condizionare se la cultura di provenienza è diversa dalla nostra – sostiene Donatella Cinelli Colombini – questo velo di diffidenza può essere abbattuto, se si instaura un dialogo pacifico e soprattutto si rispettano i valori di ciascuno. In questo processo, il cibo come condivisione culturale assume una importanza primaria ed è il più efficace strumento di avvicinamento tra i popoli. Sedere alla stessa tavola e condividere il cibo è il più forte messaggio di pace e fratellanza che possa esistere”.

Insieme a Chaimaa saranno premiati anche, per il Premio Io e Montalcino il caporedattore di Repubblica Giuseppe Casciaro, per il Premio Consorzio del Brunello il giornalista di TG2 Eat Parade Bruno Gambacorta e per il Premio “Montalcino la sua storia, la sua arte e il suo vino” per opere a firma femminile la conduttrice Filippa Lagerback. Anche loro, come gli altri ospiti che in tale occasione siederanno alla tavola di Donatella, troveranno ad attenderli piatti della tradizione di entrambe le tradizioni. A partire dal Taiji o Tajine طاجين‎ di manzo con prugne e mandorle tostate, considerato una ricetta regale della cucina marocchina cucinato dallo chef Shady del ristorante Le Grotte Ghiotte di Arezzo, promotore di una cultura multietnica in Toscana anche attraverso la sua scuola di cucina, accompagnato dal Pan Biblico con 11 cereali citati nella Bibbia e il pane arabo nel rispetto della cultura musulmana, preparato dal Panificio Del Ponte di Prato fondato da Pasquale Mauro nel 1993.

Dalla Sicilia, anello di congiunzione fra la cultura araba e quella italiana, arrivano la caponata e le polpette di pesce con uvetta e pinoli accompagnati da couscous preparati da Ada Parisi, giornalista e foodblogger in Siciliani creativi in cucina, personaggio di spicco della più raffinata gastronomia online, grazie allo studio, alla selezione maniacale degli ingredienti e alla cura dei più minuti particolari di ogni ricetta che ne hanno fatto un punto di riferimento per chi cerca l’alta cucina di pietanze tradizionali con un pizzico di creatività.
Due le sorprese: quella dolce del campione del mondo di pasticceria 2014 Rossano Vinciarelli titolare di Marron Glacè a Piancastagnaio – che si distingue nel panorama italiano dei medagliati a livello internazionale per il carattere riservato che ne ha fatto il “saggio della Pasticceria” e per la creatività delle forme con cui trasforma le sue delizie dolci in capolavori anche visivi- e quella toscana più tradizionale della Chef Roberta Archetti della Fattoria del Colle, bresciana di nascita e senese nel cuore. Naturalmente, saranno tutti di Donatella Cinelli Colombini i vini di accompagnamento, tra i quali spicca l’anteprima del Brunello Prime Donne 2012 che promette futuri successi internazionali.

CHI E’ CHAIMAA FATIHI
Di profonda fede islamica, studentessa di giurisprudenza all’Università di Modena. E’ arrivata in Italia dal Marocco quando aveva cinque anni e si sente italiana. Ha scelto di studiare legge per seguire le orme del padre che si è laureato in giurisprudenza prima di emigrare a Castiglione delle Stiviere in provincia di Mantova, dove gestisce un’agenzia di viaggio mentre la madre lavora in ospedale. Minuta, con il velo in testa, profondamente religiosa e osservante della legge coranica Chaimaa ha dovuto spostarsi a Brescia per frequentare ragioneria e anche adesso all’università c’è chi la guarda con sospetto, specialmente dopo gli attentati. Da piccola ha vissuto lo sradicamento di chi si sente italiana in Marocco e marocchina in Italia. E’ arrivata sulle prime pagine dei grandi quotidiani per aver avuto il coraggio di scrivere una lettera aperta ai terroristi condannando le loro atrocità da araba credente. Un gesto che ha fatto di questa giovane donna gentile e assolutamente fedele alla Legge Coranica un simbolo di pace ma, purtroppo, anche un bersaglio, per gli integralisti contrari al dialogo. Con lei emerge un nuovo possibile ruolo delle donne nel mondo islamico <<una scintilla di cambiamento>> come la definisce Chaimaa grazie all’importanza della spiritualità, dei sentimenti di tolleranza e nostalgia che possono diventare strumenti decisivi nella lotta al terrorismo. Un fenomeno apparentemente in crescita come dimostra la presenza di donne musulmane alle Messe a suffragio di Jacques Hamel parroco barbaramente ucciso a Rouen.
Chaimaa Fatihi ha scritto un libro Non ci avrete mai. Lettera aperta di una musulmana italiana ai terroristi (Rizzoli 181 pagine)

COS’E’ IL PREMIO CASATO PRIME DONNE
Il premio Casato Prime Donne nasce nel 1999 per valorizzare i migliori contributi giornalistici e fotografici riguardanti il territorio e il vino Brunello. Fra i vincitori i più importanti giornalisti e fotografi e le principali testate nazionali e internazionali. Una giuria composta da Donatella Cinelli Colombini (Presidente), Rosy Bindi, Anselma Dell’Olio, Anna Pesenti, Stefania Rossini, Anna Scafuri e Daniela Viglione, affiancate dal Presidente del Consorzio del Brunello Patrizio Cencioni, ha il compito di scegliere ogni anno un personaggio femminile nei settori della cultura, comunicazione e giornalismo, della politica e sociale, che si sia particolarmente distinto per coraggio ed eticità di comportamenti e che, con il suo impegno, abbia valorizzato la presenza femminile nella società e nel lavoro. Le scelte molto rigorose, coraggiose e anticipatorie della giuria, hanno trasformato il Premio Casato Prime Donne in un palcoscenico importante per l’universo femminile e capace di accendere i riflettori su personaggi, tendenze e problematiche.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Casato Prime Donne, Montalcino – Fattoria del Colle, Trequanda SI 0577 662108 pr@cinellicolombini.it

Addetta stampa
Marzia Morganti Tempestini
marzia.morganti@gmail.com