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Domani, 23 marzo i corsi gratuiti di Anice Verde a Casamassima
Couscous e Risotti, non c’è che da scegliere. Sabato 23 marzo, una full immersion di cucina e spettacolo per Anice Verde. La scuola di cucina di Corato diretta da Pasquale Procacci Leone terrà due corsi gratuiti nel Parco Commerciale Auchan di Casamassima.
Alle ore 10.30, di domani, sabato 23 marzo il protagonista sarà il Couscous. In una performance live gli Chef si esibiranno dal vivo in un’inedita atmosfera in cui insegneranno come si realizzano ricette uniche con il Couscous, un piatto ricco di storia ed elemento di sintesi tra culture, conduce Marilena Farinola.
Nel pomeriggio alle ore 18, in una formula divertente e coinvolgente gli Chef-Artisti vi condurranno in uno Show interamente dedicato al favoloso mondo del Riso e dei Risotti, cucinando a vista di fronte ad una platea pronta a catturare trucchi e segreti. Tante ricette per uno Spettacolo di invenzioni gastronomiche tutto da seguire…conduce lo show Carlo Sacco, giornalista.
I visitatori avranno la possibilità di assistere alla preparazione di primi piatti, durante lo showcooking apprendendo più da vicino i segreti e le tecniche per elaborare degli ottimi primi piatti.
“Cuochi al Centro” vedrà la partecipazione di un partner prestigioso come Divella che si contraddistingue per la qualità dei suoi prodotti. La linea pasta fresca del famoso brand, utilizzata nella preparazione dei primi piatti, sarà accompagnata dagli ottimi vini della Cantina Albea di Alberobello.
La location sarà allestita sullo stile dei set televisivi grazie alla collaborazione di Strippoli Mobili di Corato.
E’ possibile iscriversi gratuitamente ai corsi collegandosi direttamente al sito www.aniceverde.com e compilando il form online.
Per informazioni e prenotazioni: tel. 080. 872.56.79 – 347.2215491 – www.aniceverde.com – aniceverdescuole@gmail.com
Ref. Comunicazione e Rapporti con i Media
E-mail: Comunicazione.aniceverde@gmail.com
Cell: 349.52.83.664 – www.aniceverde.com
Allegati presenti in questa mail:
26 marzo 2013
L’Università della Terza Età di Acquaviva opera da 14 anni nel campo della promozione socio culturale delle persone in età adulta. Nel corrente anno accademico vanta 440 soci ordinari iscritti ai circa 50 corsi ordinari, tenuti da altrettanti docenti volontari. Oltre all’ordinaria attività corsuale, organizza durante l’anno vari seminari di studi su tematiche di attualità o per celebrare eventi o personaggi celebri locali o di levatura nazionale o internazionale.
Uno spunto alla programmazione lo fornisce quest’anno l’Unione Europea con la promozione dell’Anno Europeo che per il 2013 è dedicato alla “Cittadinanza Europea” e con il conferimento del Nobel per la pace all’Europa (Oslo 10.12.2012)
E’ proprio su tale tematica che si terrà il prossimo seminario, martedì 26 marzo con inizio alle ore 18,00.
Uno spunto alla programmazione lo fornisce quest’anno l’Unione Europea con la promozione dell’Anno Europeo che per il 2013 è dedicato alla “Cittadinanza Europea” e con il conferimento del Nobel per la pace all’Europa (Oslo 10.12.2012)
E’ proprio su tale tematica che si terrà il prossimo seminario, martedì 26 marzo con inizio alle ore 18,00.
Il relatore sarà il Prof. Ennio Triggiani, docente del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari e Responsabile scientifico dello “Europe Direct Puglia”, Centro di Informazione creato dalla Commissione europea per fornire un agevole accesso alle informazioni in tutti i settori di attività dell’Unione Europea.
Le tematiche che l’U.T.E. di Acquaviva dovrà affrontare in seguito, in corsi specifici e seminari saranno: La nascita e la struttura dell’Europa; l’Europa e i problemi dell’economia e della finanza; Europa, crogiolo di culture e popoli perché tramite la conoscenza si attivi il ruolo di cittadino europeo e si rafforza il senso di identità dell’adulto maturo e responsabile.
Il seminario si terrà presso la Sala “Prof. Cesare Colafemmina” di Palazzo De Mari, sede del Municipio di Acquaviva delle Fonti.
La Sala si trova al piano terra e si accede dall’atrio interno del Palazzo De Mari.
L’ingresso all’atrio è di fronte al Palazzo Vescovile che, a sua volta, si trova a fianco della Cattedrale.
Dott.ssa M. Irene Paolino
Europe Direct Puglia
Sportello informativo dell’Unione europea
Università degli Studi di Bari Aldo Moro
c/o Teca del Mediterraneo
Via Giulio Petroni, 19A I-70124 Bari (IT)
(: +39 080 5402786
:: http://biblioteca.consiglio.puglia.it/europedirectpuglia
Descrizione: cid:image003.jpg@01CD9A68.651120B0facebook.com/europedirectpuglia
Rush finale in vista dell’esposizione dei lavori a Palazzo Pacchiani
E’ iniziato il conto alla rovescia per la consegna degli elaborati dei ragazzi delle scuole secondarie di primo grado che hanno partecipato ad “Abbozza la Bozza”, progetto sulla cultura del pane promosso dagli assessorati alla Pubblica Istruzione e Attività Produttive del Comune di Prato.
La prima fase del progetto – iniziato a novembre con una serie di lezioni frontali su come nasce il pane partendo dal chicco di grano fino alla panificazione, supportate da una interessante parentesi sulle proprietà nutritive di questo alimento grazie all’intervento della dietista Elisa Papini – si è conclusa lo scorso 11 febbraio, ma per le successive cinque settimane le classi dei cinque plessi scolastici interessati sono state protagoniste di visite guidate esperienziali ad altrettanti forni cittadini, l’ultima delle quali si è tenuta lunedì scorso presso il Forno Moretti di via del Cilianuzzo (foto).
Soddisfatta del successo riscontrato nelle scuole, l’Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Prato Rita Pieri: “Fin dall’inizio ho creduto nelle potenzialità di questo progetto che aveva come obiettivo quello di creare tra i bambini in età scolare una cultura del pane ed educarli al consumo. Stando ai risultati dei questionari somministrati dalla dietista, emerge che già molti di loro hanno buone abitudini alimentari, così come molti altri dopo aver preso parte a questo “percorso” hanno dichiarato di essere disposti a mutare in meglio il proprio food style. La diffusa presenza della bozza pratese sulla tavola, evidenzia inoltre una certa affezione alle tradizioni del territorio. Quello dell’educazione alimentare nelle scuole – prosegue l’Assessore Pieri – è un percorso ineludibile: imparare a mangiare oggi, equivale a prevenire problemi di salute in futuro e a un miglioramento della qualità della vita. Noi siamo partiti dal pane, non solo perché è l’alimento che sta alla base della dieta mediterranea, ma anche per il suo ruolo “sociale”: essendo diffuso in tutto il mondo – pur se con tipologie diverse – rappresenta l’elemento di condivisione per eccellenza e un ottimo viatico di integrazione tra soggetti di etnie diverse”.
La prima edizione di “Abbozza la Bozza” si avvia dunque verso la sua ultima fase, quella che – dopo la raccolta degli elaborati che avverrà tra la fine di marzo e l’inizio di aprile – condurrà all’esposizione dei lavori dei ragazzi a Palazzo Pacchiani a partire dal prossimo 3 maggio e che sarà aperta alla votazione del pubblico per eleggere il miglior lavoro.
Stessa scadenza per la consegna dei lavori anche per i bambini delle scuole primarie che hanno partecipato al progetto nella sezione “Pane e proverbi” e che avranno un proprio spazio dedicato, all’interno della mostra degli elaborati di “Abbozza la Bozza” a Palazzo Pacchiani.
A cura di
Marte Comunicazione snc, Marzia Morganti Tempestini cell. 3356130800
in collaborazione con Ufficio Stampa Comune di Prato
Al Castello di Lubiana per un mondo di emozioni
Terre e paesi agli antipodi, distanze ravvicinate dal gusto e dalle emozioni che un piatto può riservare…Ana Ros e Franco Alberti.
La Chef Ana Roš ama le sfide e la sua sfida attuale, a se stessa e ai sui colleghi Sloveni e stranieri, è ispirata dalla crisi economica, per cui la sua filosofia e quella’ di creare dei piatti strepitosi usando ingredienti poveri, cucina “low cost”, per la quarta serata della serie ARTE DELLA CUCINA POVERA, al Castello di Lubiana nel ristorante “Na Gradu” giovedi il 21.e venerdi il 22. marzo alle 19.30.
Insieme ad Ana, in questo Tour gustativo Franco Aliberti, uno dei più creativi pasticceri italiani, fino a pochi giorni fa pastry chef dell’Osteria La Francescana di Massimo Bottura e in procinto di inaugurare un nuovo locale, di sua proprietà, sulla riviera romagnola.
Conosciuto per lo slogan “Oltre il chilometro zero. Per una cucina a scarto zero”. che si traduce in: ottimizzare la materia prima, ridurre gli scarti, reimpiegare le parti abitualmente considerate scarti: un modo di lavorare fantasioso, innovatore, che guarda alle tendenze della gastronomia mondiale, nel pieno rispetto della materia prima e senza dimenticare il passato
Prima di dedicarsi al proprio progetto, Franco Alberti a Lubiana, dove dimostrerà, insieme ad Ana, la sua bravura sia come chef che come pasticcere.
Prezzo della cena di sei portate con vini: 50,00 eur
Prenotazioni sono obligatorie:
andreja.lajh.cdc@gmail.com
www.hisafranko.com/
www.nagradu.si/
http://carpediemclub.wordpress.com/
Ritorna il ciclo “Arte e musica”. Edizione speciale per la mostra in corso:
“Le seduzioni della pittura: Riccardo Tota (1899 – 1998)
tra Andria, Roma e Napoli”.
I Luoghi di Riccardo Tota”
Domenica, 17 marzo 2013, alle ore 10.45, presso la sala conferenze della Pinacoteca della Provincia di Bari, si terrà il primo appuntamento del ciclo di incontri “Arte e Musica”, un’ edizione speciale dedicata alla mostra in corso: “Le seduzioni della pittura: Riccardo Tota (1899 – 1998) tra Andria, Roma e Napoli”. I luoghi di Riccardo Tota.
Gli argomenti delle conversazioni d’arte, che seguiranno anche nelle giornate di domenica 7 aprile 2013 e domenica 28 aprile 2013, saranno accompagnati da momenti musicali che ruoteranno intorno ai “luoghi” dell’attività artistica di Riccardo Tota.
Nell’incontro “Arte e Musica” di domenica 17 marzo, si parlerà di arte, con la direttrice della Pinacoteca, Clara Gelao, ovvero, di “I dipinti pugliesi di Riccardo Tota” . Seguirà un momento musicale con canzoni di Pasquale Costa (1858-1933), eseguite da Mino Castellano al pianoforte, accompagnato dal tenore Camillo Facchino.
Per informazioni:
Pinacoteca Provinciale “Corrado Giaquinto”
Via Spalato, 19 / Lungomare Nazario Sauro, 27 70121 Bari
sito web: www.pinacotecabari
e-mail: pinacotecaprov.bari@tin.it
tel. 080/5412420-3-4-7;
Orario: dal martedì al sabato: 9.00 -19.00;
domenica: 9-13;
lunedì e festività infrasettimanali chiuso
Ingresso: adulti € 2,58
minori di 18 anni e ultrasessantenni: gratuito
studenti in visita guidata e Soci Touring : € 0,52
Ingresso libero in occasione di inaugurazioni, cerimonie e particolari iniziative in programma.
La visita alle mostre in corso è inclusa nel biglietto d’ingresso.
Ufficio Stampa Provincia di Bari : Tel. 080/5412338 – Fax 080/5530867 ufficiostampa@provincia.ba.it;
Ufficio Stampa Pinacoteca: Tel: 080/5412427 – Fax 080/5583401 pincorradogiaquinto@tiscali.it; pinacotecaprov.bari@tin.it;
Il 23 marzo i corsi gratuiti di Anice Verde a Casamassima
Couscous e Risotti, non c’è che da scegliere. Sabato 23 marzo, una full immersion di cucina e spettacolo per Anice Verde. La scuola di cucina di Corato diretta da Pasquale Procacci Leone terrà due corsi gratuiti nel Parco Commerciale Auchan di Casamassima.
Alle ore 10.30, di sabato 23 marzo il protagonista sarà il Couscous. In una performance live gli Chef si esibiranno dal vivo in un’inedita atmosfera in cui insegneranno come si realizzano ricette uniche con il Couscous, un piatto ricco di storia ed elemento di sintesi tra culture, conduce Marilena Farinola.
Nel pomeriggio alle ore 18, in una formula divertente e coinvolgente gli Chef-Artisti vi condurranno in uno Show interamente dedicato al favoloso mondo del Riso e dei Risotti, cucinando a vista di fronte ad una platea pronta a catturare trucchi e segreti. Tante ricette per uno Spettacolo di invenzioni gastronomiche tutto da seguire…conduce lo show Carlo Sacco, giornalista.
I visitatori avranno la possibilità di assistere alla preparazione di primi piatti, durante lo showcooking apprendendo più da vicino i segreti e le tecniche per elaborare degli ottimi primi piatti.
“Cuochi al Centro” vedrà la partecipazione di un partner prestigioso come Divella che si contraddistingue per la qualità dei suoi prodotti. La linea pasta fresca del famoso brand, utilizzata nella preparazione dei primi piatti, sarà accompagnata dagli ottimi vini della Cantina Albea di Alberobello.
La location sarà allestita sullo stile dei set televisivi grazie alla collaborazione di Strippoli Mobili di Corato.
E’ possibile iscriversi gratuitamente ai corsi collegandosi direttamente al sito www.aniceverde.com e compilando il form online.
Per informazioni e prenotazioni: tel. 080. 872.56.79 – 347.2215491 – www.aniceverde.com – aniceverdescuole@gmail.com
con preghiera di pubblicazione, partecipazione e diffusione
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Sintesi dell’indagine demoscopica svolta da AstraRicerche per conto dell’Osservatorio Yakult 2013
Quanto contano le piccole abitudini piacevoli nella vita di ogni giorno dei nostri connazionali? Quali sono le più diffuse, quali gli atteggia-menti sociali nei loro confronti, quale il profilo di chi sa goderne? A queste e ad altre domande risponde la ricerca realizzata a fine 2012 tramite 1.145 interviste CAWI a un campione rappresentativo della popolazione italiana tra i 18 e i 64 anni, pari a un universo di 37.9 milioni di soggetti. Tale studio è stato svolto nell’ambito del programma di indagini periodiche che fa parte dell’Osservatorio Yakult.
Gli Italiani sono uno dei popoli più ricchi al mondo in termini di micro-riti gradevoli: solo un settimo degli adulti (il 14%) non ne coltiva o lo fa in misura infima (al di sopra della media i maschi, i residenti nel nord-ovest, i 35-54enni). E quasi i due terzi di quell’86% che si dedica alle mini-tradizioni quotidiane lo fanno in maniera intensa e articolata: infatti il 30% dei nostri connazionali segnala diversi riti quotidiani (specie maschi, residenti in tutte le regioni set-tentrionali, 45-54enni) mentre ben il 56% racconta di un numero elevato di tradizioni nel ‘giorno per giorno’ (in particolare le donne, i residenti al sud, i soggetti dai 55 anni in su). Con un’aggiunta: su 42 mini-riti quotidiani oggetto d’indagine, in media gli Italiani ne seguono ben 17.8.
Qual è la classifica delle piccole tradizioni gradevoli che accompa-gnano la giornata degli intervistati? La si può ricavare dando un’occhiata alla tabella riportata nelle due pagine seguenti, la quale mostra che sono quattordici le attività indicate da più della metà del campione: in testa l’uso di Internet, seguito dall’alimentazione (buona per il 72% e – in più di due casi su tre – anche salutare per il 55%), dal bere una tazzina di caffè (72%), dal guardare un film al cinema o in televisione (ma ora anche su YouTube, ecc.: 67%), dall’ascoltare della musica amata (64%), dal dedicarsi alla cura di sé (60%), dallo stare con il proprio partner (magari facendo all’amore: 58%), dal muoversi (non necessariamente tramite una vera e propria attività sportiva ma anche solo tramite una passeggiata, una corsa, un po’ di palestra: 58%), dal leggere un libro (58%), dal seguire in televisione un program-ma gradito (56%), dal guardare il telegiornale (55%), dal dedicarsi allo shopping (per piacere e non solo per obbligo: 51%), dal prendersi delle pause nel corso della giornata (51%).
I gradevoli riti quotidiani adottati e desiderati
Web a parte, si conferma la nostra antica vocazione nazionale al food & beverage (tra l’altro il 44% adora cucinare, magari non regolarmente) ma con un progressivo spostamento dalle ‘mangiate’ e dalle ‘bevute’ verso consumi sempre edonistici ma ora anche assai attenti all’equilibrio, alla salutarietà, persino alla prevenzione. Colpiscono, inoltre, gli interessi in senso lato culturali e la rilevanza – inedita nella storia del Bel Paese – delle attività fisiche. Il tutto ricordando la nostra peculiare attenzione agli aspetti relazionali della vita, sia a due sia micro-comunitari (coinvolgenti – nell’ordine – il proprio amore, gli amici, i bambini/ragazzi, gli anziani, ecc.).
Al di là degli specifici comportamenti, l’Osservatorio Yakult ha analizzato anche gli atteggiamenti e i giudizi circa le piccole tradizioni quotidiane mantenute perché piacevoli. È emerso che solo il 10% degli intervistati rigetta tali esperienze, considerandole perditempo e distraenti da obiettivi più elevati oppure (in minima misura) figlie di maniacalità ossessiva. I fautori moderati ammontano al 40%. I veri e propri fans dei piccoli riti quotidiani arrivano al 50% (con la consueta leadership femminile e con accentuazioni positive al nord, tra i tardo-adulti e gli anziani così come tra i giovani 18-24enni).
Quali sono le motivazioni di tale straordinario favore collettivo? Le principali sono sei. La prima, certo rafforzata dalla grave e prolungata crisi economico-sociale che coinvolge e travolge l’Italia, si connette alla capacità che le mini-tradizioni gradevoli hanno di sostenere specialmente nelle fasi negative della vita: basti dire che il 71% degli intervistati sostiene che esse “aiutano a vivere meglio anche nei momenti di difficoltà” (una convinzione più diffusa della media tra le donne, i residenti nel Triveneto, i più giovani e i meno giovani). La seconda ha a che fare con la loro funzione felicitante: il 58% del campione afferma che i piccoli riti quotidiani “rendono la vita meritevole di essere vissuta” (una tesi più cara a coloro che hanno più di 54 anni e ai residenti in Veneto/Trentino-Alto Adige/Friuli-Venezia Giulia). La terza ragione deriva dal contributo a ridurre l’incertezza delle persone, eccezionalmente accresciuta in questa fase di instabilità: qui, certo, gioca positivamente la continua ripetizione di piccole esperienze gradevoli che ritmano l’esistenza e sottraggono molti soggetti alla sensazione di totale perdita di controllo. Al quarto posto troviamo l’accessibilità, la sostenibilità economica: i piccoli riti quotidiani, proprio in quanto piccoli, spesso non implicano alcun esborso o costano pochissimo, il che è naturalmente un grande vantaggio in un’era di contrazione dei redditi e dei risparmi. Al quinto posto troviamo la funzione ‘terapeutica’: il disagio, anzitutto psicologico, legato alla fatica del vivere e al connesso stress, fanno sì che le mini-abitudini piacevoli nel day by day agiscano come equivalenti di ‘farmaci’, comunque ‘curando’ – almeno un po’ – il mal di vivere. Infine, oltre due milioni di adulti rivendicano l’appartenenza di questi ambiti d’esperienza al vasto mondo del Made in Italy, giudicando “una vera e propria arte nazionale” il nostro impegno plurisecolare a scandire le giornate con micro-tradizioni spesso allegre e in generale prive di ogni seriosità.
Uno dei risultati più interessanti dell’indagine di AstraRicerche per conto dell’Osservatorio Yakult è quello connesso al profilo psicologico e culturale di coloro che segnalano contemporaneamente un grande favore e un ampio e variegato coinvolgimento in numerosi piccoli riti quotidiani. È emerso che costoro sono assai più della media persone allegre, estroverse, ottimiste, generose e inoltre attive, innovatrici (anche nei consumi), autonome, informate, con forti valori e ideali. Di più: amare e coltivare le mini-tradizioni quotidiane piacevoli è più tipico dei soggetti leali, seri, affidabili, attenti alla qualità e alla sicurezza dei prodotti, orientati alla prevenzione e alla tutela della salute, a volte eleganti e raffinati. Quella forma di self-cocooning, di auto-coccolamento di cui stiamo parlando, si correla fortemente all’autostima, al piacere agli altri, all’essere leaders, a influenzare le persone attivando tam tam e fenomeni virali. Il punto-chiave è che il sapersi dedicare alle mini-tradizioni giorno dopo giorno c’entra assai con la soddisfazione circa la propria vita, col non essere nevrotici e depressi, col saper ricavare e dare piacere nel corso della propria esistenza.
Infine, un’informazione specifica: i consumatori di fermenti lattici probiotici e in particolare quelli di Yakult risultano più coinvolti nella mini-ritualità positiva.
Internet, buon cibo, interessi culturali, attività fisica e relazioni affettive: gli irrinunciabili appuntamenti quotidiani degli italiani.
Quanto contano le piccole, piacevoli abitudini nella vita di ogni giorno? Contano, e molto, soprattutto per gli italiani.
Dall’indagine condotta da AstraRicerche per conto dell’Osservatorio Yakult, gli italiani sono uno dei popoli più ricchi al mondo in termini di piacevoli micro-riti. I numeri sono significativi: l’86% dei nostri connazionali, si dedica a tradizioni e abitudini in maniera intensa e articolata; inoltre, su 42 mini-riti quotidiani oggetto d’indagine, in media gli Italiani ne seguono circa 18.
La classifica dei riti quotidiani
In testa, troviamo l’uso di internet che costituisce una vera e propria abitudine per il 79,1% dei nostri connazionali, in particolare come strumento di informazione, finestra sul mondo e l’attualità.
Si conferma poi l’antica vocazione, tutta italiana, al cibo: l’alimentazione deve essere “buona” per il 72% degli intervistati e anche salutare per il 55%; il 44% degli italiani inoltre adora cucinare, anche se non regolarmente, e si registra un progressivo spostamento verso consumi sempre edonistici, ma ora attenti anche all’equilibrio e al benessere.
Seguono gli interessi culturali: si spazia dal 67% di intervistati che hanno il loro rito nel guardare film al cinema o alla televisione, al 64% di chi ama godersi la propria musica preferita, leggere un libro (58%) o guardare il telegiornale (55%).
Emerge poi un nuovo appuntamento quotidiano – inedito nella storia del Bel Paese – che riguarda l’attività fisica. Per il 58%, infatti, muoversi è un vero e proprio rito, non necessariamente tramite una vera e propria attività sportiva ma anche solo attraverso una passeggiata, una corsa, un po’ di palestra.
Da sfondo ad ogni abitudine o tradizione rimane la nostra peculiare attenzione agli aspetti relazionali della vita. Ciò vale per la vita di coppia – per il 58% degli italiani è un rito passare del tempo con il partner, magari scambiandosi tenerezze – come per i momenti di aggregazione, in attività che coinvolgono i propri amici (49%), i bambini/ragazzi (34%), gli anziani (27%), ecc.
Le motivazioni
La prima è che le tradizioni hanno una funzione terapeutica: in una fase di grave e prolungata crisi economico-sociale, le abitudini svolgono un ruolo di sostegno, contribuendo a ridurre l’incertezza nei momenti negativi e di instabilità. La continua ripetizione di piccole esperienze gradevoli che ritmano le giornate sottrae molte persone alla sensazione di totale perdita di controllo, le aiuta a combattere lo stress e “a vivere meglio anche nei momenti di difficoltà” (71%).
La seconda motivazione ha a che fare con la loro funzione felicitante: il 58% del campione afferma che i piccoli riti quotidiani “rendono la vita meritevole di essere vissuta” e costituiscono il sale dell’esistenza.
Troviamo poi l’accessibilità: i piccoli riti quotidiani, proprio in quanto piccoli, spesso non implicano alcuna spesa o costano pochissimo, il che è naturalmente un grande vantaggio in un’era di contrazione dei redditi e dei risparmi.
Infine, oltre due milioni di adulti giudicano “una vera e propria arte nazionale” il nostro impegno plurisecolare a scandire le giornate con micro-tradizioni spesso allegre e in generale prive di ogni seriosità. È infatti così che la capacità, tipicamente italiana, di “sdrammatizzare” nei momenti di difficoltà diventa una preziosa risorsa.
Il profilo psicologico
In generale, coloro che manifestano un ampio coinvolgimento in numerosi piccoli riti quotidiani sono persone allegre, estroverse, ottimiste e con forti valori e ideali. Questi individui hanno buona stima di se stessi, sono spesso dei leader, innovatori e capaci di dettare mode e tendenze.
Il segreto che sembra svelare questo profilo è che amare e coltivare piacevoli riti quotidiani è strettamente correlato al grado di soddisfazione per la propria vita: più si è realizzati e soddisfatti della propria esistenza, maggiore sarà la capacità di sapersi coccolare e di godere dei piccoli piaceri della vita di ogni giorno.
* Nota tecnica
Questa indagine demoscopica è stata realizzata a fine 2012 tramite 1.145 interviste on line a un campione rappresentativo della popolazione italiana 18-64enne, pari a un universo di 37.9 milioni di soggetti. Lo studio fa parte di un programma di ricerche periodiche nell’ambito dell’Osservatorio Yakult.
Per ulteriori informazioni:
Yakult Italia: Sara Orsenigo – Tel. 02/83128.710 – Cell. 340/9706073
e-mail: SOrsenigo@yakult.it – www.intestinosano.net – www.yakult.it