Ricominciano le attività della Contraccademia, progetto di Bibart Biennale Internazionale d’Arte di Bari

bibartcontraccademiaRicominciano le attività della Contraccademia, progetto di Bibart Biennale Internazionale d’Arte di Bari
volto alla scoperta dell’arte e dei luoghi d’arte, spesso poco conosciuti:
fino al 31 gennaio in mostra a Santa Teresa dei Maschi (Str. Santa Teresa dei Maschi, 26)
artisti provenienti da tutta Italia e dall’estero.

La Galleria permanente sarà aperta  dal martedì al venerdì  dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.30 e il  sabato  dalle ore 16.00 alle ore 20.00.  Ingresso gratuito.

“Contraccademia”: l’arte come germoglio di condivisione, incontro/confronto. Nello spazio di Santa Teresa dei Maschi, il pubblico può contemporaneamente guardare una mostra e vedere artisti al lavoro o che discutono, chiunque potrà inserirsi nel dialogo, oppure osservare come nasce un’opera: un vero e proprio condominio dell’arte.

“Noi vogliamo un’arte che non deve essere nè sottovalutata e nemmeno sopravvalutata dai critici d’arte, dalle aste evento, dai galleristi, vogliamo che gli artisti possano e debbano incontrarsi, confrontarsi liberamente tra di loro e con chiunque, senza schemi economici o pseudo intellettuali, una crescita umana basata su chi costruisce negli anni con etica il proprio lavoro e si mette al servizio di quel pubblico che pensa che l’arte sia un incontro, una occasione: un pensiero in libertà e di libertà. Siamo schierati dalla parte degli artisti del passato che ci hanno aiutato a rendere le immagini di ieri così vicine ai pensieri di oggi e allo stesso tempo sosteniamo la contemporaneità che traccia il nostro cammino.” Gli artisti della Contraccademia

Nomi artisti in esposizione:
Damiano Bitritto, Cesare Cassone, Marco Ciccarese, Anna Cristino, Emanuela De Franceschi, Miguel Gomez, Giancarlo Montefusco, Marialuisa Sabato, Azio Speziga, Carmen Toscano, Pasquale Conserva, Roberto Capriolo, Vito Valenzano, Ryma Almozyyen.

Sei un artista? “Esci dal tuo studio, porta il tuo cavalletto e vieni a dipingere con noi.”

Per info contattaci sulla nostra pagina Facebook
www.facebook.com/bibartbiennale/

Il “Festival italiano della cucina con la cozza tarantina”

IFestival cozza tarantinal “Festival italiano della cucina con la cozza tarantina”
Riparte da Gallipoli con la ventesima edizione

Il concorso gastronomico itinerante ha lo scopo di divulgare la conoscenza della cozza tarantina, eccellenza tipica locale, per valorizzare e promuovere il turismo enogastronomico

Sabato 18 gennaio si terrà a Gallipoli, in provincia di Lecce, la ventesima edizione del “Festival italiano della cucina con la cozza tarantina” e prodotti della gastronomia pugliese. Sono dunque trascorsi diciotto anni da quando il Cav. Uff. Cosimo Lardiello, Presidente del locandina XX edizione Festival cozza tarantinaCentro di Cultura Renoir di Taranto, diede inizio con passione al concorso gastronomico itinerante su tutto il territorio nazionale con lo scopo di divulgare, in tante regioni italiane, la conoscenza della cozza tarantina, eccellenza tipica locale, per valorizzare e promuovere il turismo enogastronomico e l’immagine complessiva della città in cui viene allevato il mitile. La manifestazione, nel classico stile Renoir, negli anni è andata sempre più a crescere e ad affermarsi, riscuotendo unanimi consensi, tanto da essere imitata, senza avere successo, dai Comuni di Lerici, Macerata e Cervia, per promuovere i loro prodotti tipici locali. Si riaccendono quindi i riflettori sul prezioso frutto del Mar Piccolo di Taranto, allevato in aree sottoposte a strettissimi controlli da parte delle autorità preposte, che ogni settimana definiscono la qualità e la salubrità, tanto che oggi i mitili del comprensorio indicato come secondo seno del Mar Piccolo di Taranto sono finalmente tornati ad essere classificati nella classe “A”, il prodotto quindi non necessita più di essere messo nelle vasche di stabulazione dopo la raccolta, le cozze potranno ora arrivare direttamente nelle case dei consumatori sempre freschissime, pulite, pronte da mettere in pentola. Il prodotto ha il suo periodo di riproduzione durante l’inverno e il miglior periodo per assaporarne la prelibatezza sono i mesi successivi. Come nelle precedenti edizioni il Festival sarà seguito dalla stampa locale e nazionale, alla manifestazione parteciperanno giornalisti provenienti da diverse città italiane e verrà ripresa – come nelle altre edizioni – dalle telecamere di Rai 2 , mandata poi in onda nella trasmissione “Eat le protagoniste del festival della cozza tarantinaParade”. Proprio in questo momento di difficoltà Taranto ha bisogno di fare leva sulle sue qualità migliori e su nuove energie che possano contribuire a diversificare quello che viene definito il “business network”, cioè il “tessuto produttivo” a cui si fa riferimento per indicare le relazioni immateriali tra un produttore e l’altro, relazioni economiche, sociali e culturali che fanno sì che le imprese in un determinato territorio non siano isolate, ma interagiscano con le infrastrutture produttive cioè con tutti i mezzi tecnici, i servizi e strumenti che rendono possibile la produzione. Occorre quindi migliorare la filiera commerciale dei prodotti del mare di Taranto, attivando una seria politica di valorizzazione sul contesto italiano.
E’ questo l’obiettivo che il Festival in questi anni è riuscito a perseguire in tutte le sue tappe, stimolando la creatività dei vari chefs che si fronteggiano nella preparazione delle più fantasiose pietanze. Gli chefs provenienti da ogni parte d’Italia, appartengono tutti a prestigiose strutture ricettive, trasformano e arricchiscono con nuove proposte creative il mollusco bivalve con abbinamenti insoliti e accattivanti che esaltano la cozza tarantina, la vera protagonista dell’evento, conferendo nuove sensazioni al palato e scrivendo di volta in volta nuove pagine della storia della cucina italiana.
Gli chefs e i maîtres, che hanno accolto nelle loro cucine i mitili tarantini, diventano a loro volta, attori e diffusori dell’immagine del prodotto stesso attraverso l’elaborazione di centinaia di nuovi piatti da essere replicati dagli estimatori di tale prelibato frutto del mare cozze di Tarantojonico. Sarà l’Hotel Bellavista Club del gruppo Caroli Hotels di Gallipoli ancora una volta ad ospitare il Festival per la XX edizione 2020, sponsorizzando ufficialmente l’evento. Seguiranno poi gli appuntamenti itineranti in tutto il territorio nazionale: nel mese di Febbraio si svolgeranno quattro serate eliminatorie, riservate agli chefs e ai commissari di gara, presso il ristorante dell’ Hotel Lido Impero di Chiatona, vicino Massafra, in provincia di Taranto. Il 24 e il 25 Marzo si disputerà poi ad Aversa il Gran Premio “Pizza e Cozze Tarantine” a cui seguiranno altri appuntamenti ad Isernia, Civitanova Marche, Peschiera del Garda ed altri, per concludersi prima della stagione estiva. Il direttore organizzativo del “Festival italiano della cucina con la cozza tarantina” Cav. Uff. Cosimo Lardiello, per la ventesima edizione ha schierato a Gallipoli i più prestigiosi chefs nazionali ed internazionali componenti della squadra ufficiale nazionale del Festival, che rappresentano il Festival nelle competizioni più importanti nazionali ed internazionali, questi i nomi: Gianfranco Anzini executive chef di Napoli; Alessandro Angiola executive chef di Foggia; Vincenzo Cecere executive chef di Catanzaro; Nicola Altavilla executive chef di Taranto; Onofrio Terrafino executive chef di Gallipoli (Le).
La manifestazione sarà presentata da Angelo Caputo, Vice Direttore di Studio 100 Tv di Taranto. Il gruppo musicale Rua Katalana Quartet, nato dall’incontro di quattro amici musicisti con esperienze nei diversi stili musicali e appassionati della canzone classica e moderna napoletana, eseguirà brani del loro repertorio. E’ prevista la partecipazione di rappresentanti delle Forze dell’Ordine dei Comuni di Lecce e Brindisi, nonché di un numeroso gruppo di piloti dell’Aviazione Marittima Italiana con il loro Presidente nazionale Orazio Frigino e con i rappresentanti delle delegazioni delle Regioni Calabria, Marche, Lombardia, Toscana. Scopi dell’Aviazione Marittima Italiana sono quelli di diffondere l’idea del volo sportivo proprio in una regione d’Italia, la Puglia, che è una piattaforma naturale protesa nel Mediterraneo, dove le tradizioni aeronautiche hanno salda dimora e con dentro l’irresistibile voglia di vivere il cielo da protagonisti.
Harry di Prisco

Incanto partenopeo Bari, Pinacoteca Metropolitana “Corrado Giaquinto”

Guido Di Renzo nel suo studio(1)Incanto partenopeo Bari, Pinacoteca Metropolitana “Corrado Giaquinto”

25 maggio – 1° dicembre 2019

Guido Di Renzo, Giuseppe Casciaro e la comunità artistica del Vomero nella prima metà del Novecento
Mostra a cura di Giacomo Lanzilotta

L’iniziativa fa seguito alla importante donazione acquisita dalla Pinacoteca di Bari lo scorso 2016, consistente in 172 opere del pittore Guido Di Renzo (Chieti 1886 – Napoli 1956), abruzzese di origine e napoletano per adozione e formazione artistica. Amico e allievo nel capoluogo partenopeo del salentino Giuseppe Casciaro, Di Renzo prese parte attiva alle principali rassegne artistiche del panorama nazionale nella prima metà del Novecento, riscuotendo in parecchie occasioni importanti riconoscimenti (tra questi, l’acquisto di suoi lavori da parte del re Vittorio Emanuele III e del Comune di Napoli).
La mostra – oltre centocinquanta opere tra dipinti e sculture – metterà a confronto le opere del Di Renzo con quelle del maestro e in seguito fraterno amico Casciaro, assieme a una scelta antologia dei rappresentanti della comunità artistica del Vomero, dai pittori Vincenzo Ciardo, Attilio Pratella, Luca Postiglione, Giuseppe Aprea,  Francesco Galante e molti altri, agli scultori Tello Torelli, Filippo Cifariello e Francesco De Matteis, attraverso la ricostruzione evocativa di quei contesti espositivi affermatisi nella vita culturale napoletana della prima metà del Novecento.

Pinacoteca Metropolitana “Corrado Giaquinto”
Via Spalato, 19/Lungomare Nazario Sauro, 27   (IV piano)   70121  Bari
Telef. 080/ 5412422-4-6-7
www.pinacotecabari.it

infotel: 080/5412420
pincorradogiaquinto@gmail.com
pinacoteca@cittametropolitana.ba.it
Giorni e orari di apertura:
dal martedì al sabato 09,00 – 19.00 (ultimo ingresso consentito ore 18:30)
domenica 09.00 – 13.00 (ultimo ingresso consentito ore 12:30)
lunedì e festività infrasettimanali chiuso
Prezzi di ingresso:
Intero € 3,00
Ridotto € 0,50

Ingresso libero per tutti: la prima domenica di ogni mese (D. M. MIBACT 27-6-2014 n. 94) e in occasione di eventi, quando espressamente indicati in sede e su locandine e inviti.

La biglietteria chiude 30 minuti prima dell’orario di chiusura
La visita alle mostre in corso è inclusa nel biglietto d’ingresso

Alla Pinacoteca  metropolitana di Bari si può arrivare in treno (dalla stazione 10/15 minuti a piedi), in aereo (30 minuti per giungere in centro città col taxi o col terminal), pullmann provenienti da varie destinazioni. Diversi autobus cittadini si fermano dinanzi all’ex Palazzo della Provincia.
Se si giunge in auto, è consigliabile lasciare la vettura nel grande parcheggio comunale “Pane e Pomodoro”, ubicato nel tratto sud del Lungomare, e di lì prendere la navetta B, che si ferma all’altezza del Palazzo della Regione, distante pochi metri dal Palazzo dell’ex Provincia dove, al IV piano,  ha sede la Pinacoteca. Il parcheggio per 24 h e la navetta costano € 1,00.

Mita Cosmetics

LOGOMita Cosmetics

Presenta
“Mita Summer Fashion”
Al Sole Resort di Mola (Bari)
Si è tenuta la 1a edizione del  “Mita Summer Fashion” in  una località da sogno  “Al Sole Resort” a Mola di Bari, una serata dedicata  al mondo della moda, della cultura, dell’arte, del make up e dello spettacolo, dove hanno sfilato in passerella stilisti senior  e giovani emergenti in sinergia con performance di artisti. Special guest della serata è stato il comico di Zelig e Colorado Massimo Bagnato, per una splendida  kermesse ideata e organizzata da Maria Teresa Gazaneo e Nicola D’Avanzo, titolari di Mita Cosmetics, “Il nostro obiettivo – hanno spiegato gli organizzatori- è valorizzare il made in Italy nel nostro territorio, l’abbigliamento fatto a mano, la tradizione italiana  il lavoro artigianale e tutto ciò che coinvolge il mondo della bellezza,  persone di tutte le età che abbiano idee creative, stilista-Pietro-Paradisooriginali e innovative”.
L’evento è stato organizzato in collaborazione con l’agenzia B&20 event di Paolo Di Staso  e il coordinatore/ make up artist Paolo Demaria .

Il programma è iniziato con l’ accoglienza degli ospiti, seguita da un cocktail di benvenuto offerto nella terrazza sul mare  ed infine il tanto atteso fashion show, presentato dalla conduttrice Francesca Mori, mentre Leo Bozzi si conferma come direttore artistico, per una serata piena di sorprese e riconoscimenti istituzionali, il tutto accompagnato dalle note del dj set:  Deejay Team.

Un momento di particolare attenzione è stato  dedicato al concorso rivolto agli emergenti, con la presenza di una giuria tecnica di qualità: il contest ha previsto due premi distinti, (uno dal valore di 500,00 euro in prodotti make up e l’altro dal valore di 1000,00 euro, per la realizzazione di uno shooting fotografico).

Arianna Laterza Haute Couture 2019Tra le performance artistiche sono emersi grandi talenti come: Italia Vogna cantante italo brasiliana nota anche per aver duettato con una delle voci più celebri a livello internazionale Mario Biondi; Letizia Cobaltini (poetessa);  Akshara (ballerine indiane); Micaela Perilli (ballerina e coreografa di danza contemporanea); Raffaella Rinaldi (violinista); Daniel Clisini (cantante di soli 13 anni, a breve presente a Italia’s Got Talent ), Carlotta Sfolgori attrice (si è esibita con un monologo), Maria Pierno scultrice che per l’occasione ha esposto alcune statue in Malta di Geris.

Tra i brand  in passerella: ospite speciale Pietro Paradiso, stilista eccentrico e geniale che interpreta una moda che si evolve nel tempo inebriata dall’effimero senso del bello; i capi esclusivi e particolari curati nel minimo dettaglio di Arianna Laterza Haute Couture ; Leonidè Mon lo stile di una donna moderna e seducente che non lascia mai nulla al caso; Tania Spagnolo una stilista o meglio una fashion maker, che ha proposto capi unici puntando all’ esaltazione della femminilità; Beaky Elle sinergia tra occidente e oriente, originalità e spensieratezza per un nuovo brand della moda made in India; Diamond eleganza e miriamoriginalità  per una giovane stilista pugliese;  Maria Pia Eramo, abiti da sera in pura seta ricercati   capi di alti sartoria; Doppia EsseT-Shirt di Simona Scalabrini il messaggio di tendenza che diventa il vostro messaggio; Roberto Novarese,  quando l’unicità di un capo mostra il valore autentico della vera artigianalità e  qualcosa di inimitabile; 26_7Twentysixseven  collezione uomo/ donna,  quanto la moda fa tendenza.

Fotografo ufficiale:  Giuseppe Carone

Press office
Le Salon de la Mode

Un viaggio lento e senza tempo nel Salento dei due mari

mappa del SalentoUn viaggio lento e senza tempo nel Salento dei due mari

Per scoprire l’arte, la storia, la cultura, l’autenticità di luoghi e persone, l’enogastronomia e il turismo slow e  vivere una vacanza ecosostenibile

Un soggiorno nel Salento permette di riconciliarsi con se stessi dal momento che sono a disposizione spiagge quasi deserte e mare  cristallino a perdita d’occhio. In questa terra fortunata baciata dal sole si può passeggiare tra gli ulivi secolari, alcuni dei quali risalenti all’epoca romana, o scegliere come itinerario le città d’arte e le Grandi Feste di tradizione che chiudono la stagione estiva. Sono proprio questi i contenuti di un’offerta turistica  per l’autunno nel Salento presentata nei giorni scorsi nel corso di un educational dal  tema:  “Settembre nel Salento, Grandi Feste di tradizione e vendemmia del Negroamaro” organizzato dalla giornalista Carmen Mancarella, direttrice della rivista di turismo e cultura del Mediterraneo Spiagge, la cui parte operativa è stata curata dall’agenzia Losurdo Viaggi di Rutigliano, grazie ad un finanziamento dell’assessorato alle Industrie turistiche e culturali, diretto da Loredana Capone attraverso PugliaPromozione, nell’ambito del Programma operativo regionale Fesr-Fse 2014-2020 “Attrattori culturali, naturali e turismo”.
I riti nel Salento, con le statue dei Santi portate in processione e le luminarie, vestono di colori le piazze. La fede si San Cesareotraduce in momenti intensi e spettacolari, nel silenzio della sera le città conservano la loro teatralità. Seguire gli abitanti di tutto il paese  e assistere alle lente processioni,  non può che commuovere alla vista di tanta fede.
A Melendugno – che vuol dire portatore di dolcezza -la processione è per il Protettore,  San Niceta, un Santo arrivato dall’Oriente, martire del IV secolo che si rifiutò di tornare al paganesimo e il cui culto venne “importato” dai mercanti Veneziani, che intessevano intensi scambi commerciali con il Salento e la Puglia.
Il comune è una ridente cittadina che con il suo vasto territorio si distende lungo la costa salentina dove sventola la Bandiera Blu. Importanti per l’economia turistica sono le marine di Torre dell’Orso, San Foca, Roca Vecchia e Sant’Andrea. Nel centro storico, caratteristiche sono le case a corte di origine medievale mentre numerosi sono i frantoi ipogei, a testimonianza della floridità dell’economia agricola. A Copertino, a pochi chilometri di distanza, la festa è in onore di San Giuseppe da Copertino, che quanto era in estasi si sollevava da terra,  nato in una stalla proprio di fronte alla chiesa, viene venerato in tutto il mondo quale Protettore dell’aviazione e degli studenti. Il Santo, al secolo Giuseppe Maria Desa, mai avrebbe potuto pensare in vita che avrebbe assunto tale ruolo, lui che venne rifiutato da alcuni Ordini per «la sua poca letteratura» (aveva dovuto abbandonare la scuola per povertà e malattia), venne accettato dai TorreCappuccini e poi dimesso per «inettitudine». Qui la notte è stata vinta dalle luminarie di Marianolight che hanno rischiarato a giorno Copertino costringendo grandi e bambini a tenere il naso all’insù per lo stupore creato da  milioni di lampadine multicolori. Le  luminarie pugliesi sono esportate in tutto il mondo, come la danza della pizzica salentina, portando un pezzetto di Salento nei grandi eventi e facendo  diventare l’illuminazione un’arte  trasformando  le grandi feste di tradizione in eventi collettivi.
Per quanti vorranno  concedersi un meritato riposo, una passeggiata in riva al mare a Porto Cesareo e quello che ci vuole. Si potrà fare un giro in barca fino all’isola dei conigli dove è stata istituita l’area marina protetta che arriva fino a Nardò, una delle poche che ha realizzato la mappatura dei fondali. La città è famosa per la via delle pescherie, definita unica al mondo. Come tutte le terre del sud anche il Salento con la sua vocazione vitivinicola ha una sua personalità da rispettare e da interpretare, da capire e da valorizzare. E nel Salento l’enoturista in autunno può prendere parte alla vendemmia o andare alla scoperta dei grandi vini, degustandoli direttamente in cantina.
La Cantina Conti Zecca di Leverano, in provincia di Lecce, e fra le aziende più antiche che meglio raccontano l’eccellenza della terra salentina con i colori, i profumi e i sapori di una delle tradizioni agricole più importanti e ricche del territorio nazionale. La storia della famiglia Zecca risale ad oltre cinquecento anni, provenienti da Napoli, si dedicarono alla produzione viticola, accrescendo le proprietà e sviluppando il commercio in circuiti sempre più ampi, oggi anche verso il Giappone. Una storia di qualità fondata sui vitigni autoctoni Negroamaro, Primitivo, Malvasia Nera e Bianca coltivati con cura nelle quattro tenute di famiglia: Cantalupi, Donna Marzia, Saraceno e Santo Stefano. Nel Salento, da sempre una terra magica,  il sole vi bacia tutto l’anno, il fascino dell’arte, l’ottima cucina mediterranea e l’ospitalità sincera accolgono il turista in un paesaggio da sogno, dove antichi ritmi diventano musica contemporanea nella Notte della Taranta.
” Abbiamo stimolato le imprese turistiche pugliesi a elaborare itinerari e percorsi che ruotano intorno al cibo e al paesaggio rurale, declinati con le bellezze naturali e le produzioni locali tipiche, l’archeologia e le arti creative (teatro, fotografia, musica) – commenta l’Assessore alle Industrie turistiche e culturali della Regione, Loredana Capone – le proposte sono tante e tutte molto interessanti, innovative e creative e promuovono il life style pugliese. In questo modo abbiamo animato il territorio della Puglia con una offerta turistica di qualità fondata su cultura, cibo e sport, garantendo una buona accoglienza ai turisti che abbiamo invogliato a venire anche fuori dalla stagione balneare”.
Il Salento fa dunque perno sui valori dell’accoglienza, dell’ospitalità e della qualità, nell’ottica dello sviluppo sostenibile, durevole e integrato.

Harry di Prisco

Mostra Franco Dellerba. Percorsi Bari, Pinacoteca Metropolitana “Corrado Giaquinto”

locandinaBari, Pinacoteca Metropolitana “Corrado Giaquinto”

19 maggio – 30 settembre 2018

Mostra Franco Dellerba. Percorsi

La mostra, che sarà inaugurata sabato 19 maggio alle ore 18.30, offrirà un illuminante spaccato dell’opera di Franco Dellerba, uno dei più significativi artisti contemporanei pugliesi, la cui notorietà, grazie al vasto apprezzamento conquistato attraverso numerose esposizioni collettive e monografiche, ha valicato ampiamente i confini italiani ed europei. L’originalità dell’esposizione consisterà nel confronto diretto tra una selezione delle opere di Dellerba, legate da tematiche o percorsi artistici comuni, e le collezioni medievali e rinascimentali della Pinacoteca barese: una formula che il museo ha sperimentato con grande successo negli ultimi anni, accogliendo mostre site specific dedicate a Mimmo Paladino, Carlo Guarienti, Sandro Chia, ma che si rinnova nel caso di Franco Dellerba assumendo un significato particolare e arricchendosi del grande scimmia con scimmietta angelo custodeforte legame antropologico che lega l’artista alla sua terra d’origine.

Fulcro dell’esposizione è una grande installazione realizzata con centinaia di cartamodelli di tomaie di scarpe, recuperati dall’artista nel laboratorio di un noto calzolaio barese del primo Novecento, e tra lui trasformati in un’originalissima, sorprendente opera personale.

Il titolo della mostra, Percorsi, copre un ampio raggio di significati, da quello di “cammino”, “avanzamento” vero e proprio, cui si collega la descritta installazione e altre opere ad essa collegate, a quello del “procedere” metaforico nell’arte dello stesso Dellerba, che attinge spesso agli elementi che sin da bambino più l’hanno affascinato, come le giostre e le luminarie delle feste patronali, gli spiritelli, il caldo sole di Puglia. Ma tutti questi soggetti vengono reinterpretati in modo da renderli astratti e traslati, oggetti privi di ogni funzionalità e destinati a creare un mondo giocoso e divertente.

Una mostra eccentrica e giocosa, dunque, che sottolinea come ludus, estro, linguaggio assolutamente personale costituiscono la cifra espressiva di un artista fra i più originali della sua generazione, in non pochi casi pioniere inconsapevole rispetto ad artisti più noti e celebrati.

La mostra sarà accompagnata da un catalogo, a cura di Clara Gelao, con un’intervista a Dellerba e contributi di Achille Bonito Oliva, Lorenzo Madaro, la stessa Gelao e testimonianze di galleristi come Franco Toselli e Valentina Bonomo, dell’ambasciatore italiano a Manila Giorgio Guglielmino, di amici ed estimatori dell’artista. Interamente a colori, il catalogo conterrà le foto di tutte le opere in mostra e dell’allestimento di alcune di esse in Pinacoteca nonché una vasta documentazione fotografica dello straordinario studio dell’artista.

Pinacoteca Metropolitana “Corrado Giaquinto”

Via Spalato, 19/Lungomare Nazario Sauro, 27 (IV piano) 70121 Bari

Telef. 080/ 5412420-2-4-6-7

www.pinacotecabari.it

infotel: 080/5412420-2-4-6-7

Ufficio Stampa Pinacoteca: Tel. 080/5412427

pincorradogiaquinto@gmail.com

pinacoteca@cittametropolitana.ba.it

Alla Pinacoteca metropolitana di Bari si può arrivare in treno (dalla stazione 10/15 minuti a piedi), in aereo (30 minuti per giungere in centro città col taxi o col terminal), pullmann provenienti da varie destinazioni. Diversi autobus cittadini si fermano dinanzi all’ex Palazzo della Provincia.

Se si giunge in auto, è consigliabile lasciare la vettura nel grande parcheggio comunale “Pane e Pomodoro”, ubicato nel tratto sud del Lungomare, e di lì prendere la navetta B, che si ferma all’altezza del Palazzo della Regione, distante pochi metri dal Palazzo dell’ex Provincia dove, al IV piano, ha sede la Pinacoteca. Il parcheggio per 24 h e la navetta costano € 1,00.

Giorni e orari di apertura:
dal martedì al sabato 09,00 – 19.00

(ultimo ingresso consentito ore 18:30)
domenica 09.00 – 13.00 (ultimo ingresso consentito ore 12:30)
lunedì e festività infrasettimanali chiuso

Biglietto intero € 3,00

Biglietto ridotto € 0,50

Gratuito:

– minori di 18 anni e maggiori di 65 anni;
– disabili e loro accompagnatori;

– studenti universitari* e di istituti AFAM* (Acc. Belle Arti e Conservatori Musicali);

– insegnanti* accompagnatori di gruppi scolastici;

– guide turistiche* di gruppi con più di tre persone;

– giornalisti*;

– per tutti prima domenica di ogni mese.

* muniti di relativa tessera di iscrizione alla categoria o altro documento equivalente

Ingresso libero per tutti:

– la prima domenica di ogni mese (D. M. MIBACT 27-6-2014 n. 94)

– in occasione di eventi, quando espressamente indicati in sede e

su locandine e inviti.

La biglietteria chiude 30 minuti prima dell’orario di chiusura.

La visita alle mostre in corso è inclusa nel biglietto d’ingresso.

Calzone alla molfettese e vino

calzone alla molfetteseCalzone alla molfettese e vino

Con Cantine di Natale Molfetta lavora per il presidio di tipicità
Non solo evento
Ma rilancio di un prodotto tipico abbinato ai miglior vino. Questo è anche Cantine di Natale l’evento che si svolgerà a Molfetta dal 15 al -17 dicembre nel centro storico.

Al centro del progetto la collaborazione tra Associazione Fermento Antico, La Voce di Sant’Andrea, Ser Molfetta, Comune di Molfetta e l’Associazione Panificatori Molfetta per portare sulle tavole dei gourmand una ricetta tipica della traduzione molfettese .
“Se la ricetta del calzone molfettese la cui natalità va ben oltre le nostre nonne – è simbolo di autenticità e tradizione – noi vogliamo farlo arrivare sulle tavole degli esperti dichiarano Pasquale Mancini Assessore al Marketing Territoriale del Comune di Molfetta e Rosaria Capursi rappresentante dell’ associazione Panificatori Molfetta.
Se una ricetta così deliziosa la impreziosiamo grazie ad una politica di marketing ad cantine di natale (1)hoc allora il lavoro di rete prende la strada giusta ovvero quella di presentarla – ai palati più raffinati e alle penne enogastronomiche – come una bontà espressione della nostra terra e del lavoro dei nostri artigiani – concludono Mancini e Capursi”.

Il binomio perfetto è quello di gustarlo accompagnandolo con un buon vino allora il calzone molfettese diventa una ricetta per tutto l’anno. Questo è l’intento di Cantine di Natale che si identifica come un’ iniziativa valevole di indiscusso valore di marketing territoriale,
in quanto – mette insieme cultura della città, teatro di strada, musica ed enogastronomia.
Con il calzone molfettese si vuole aprire una strada al presidio Slow Food a Molfetta una sfida enogastronomica che si rende credibile è fattibile viste le forze messe in rete in questa edizione. Quasi 20 i panificatori aderenti e quasi altrettante le cantine di vini coinvolte.
Non ci resta che preparare i palati a gustare il meglio della Molfetta natalizia. Per informazioni : – fermentoantico@gmail.com tel. 340.6666363 – 349.3820497 – @cantinedinatale

“Love on the skin” Mostra/Convegno Curata da Helene Blignaut & Marina Corazziari

21191999_791282591043114_3256630467969449303_n“Love on the skin”Arte, moda e dialoghi dal mondo

Mostra/Convegno Curata da Helene Blignaut & Marina Corazziari

Lunedì 30 ottobre 2017

“Parole che superano la percezione superficiale e vanno in fondo all’anima. La parola “pelle” è coinvolgente, sensoriale. E credo che il gioiello e l’abito siano infatti un momento d’amore che ha bisogno del calore della pelle”
Helene Blignaut
Come sempre, e per l’ennesima volta, Marina Corazziari sorprende, suscita stupore, incanta con l’apertura ufficiale del suo show room a Bari raccontando una storia fantastica attraverso una mostra evento itinerante di arte e  moda, un seminario di spessore internazionale, che parte dalla sua Bari, e che resterà aperta dal 30 ottobre al 7 novembre nel Salone degli Affreschi per poi partire alla volta di Lecce, Roma, Milano, Bolzano, Parigi e Durban.
Marina Corazziari, che è sempre stata pioniere del suo tempo e coerente con il suo passato, si fa “direttore d’orchestra” di una sinfonia, ponte continuo fra i gioielli vissuti e quelli futuri da disegnare, arte pura, un trait d’union con gli abiti sognanti di haute couture dello stilista Jamal Taslaq di origine palestinese, gli abiti dello stilista Massimo Crivelli e  le creazioni della stilista Maria Laura Joamatana, originaria del Madagascar, con i suoi fantastici abiti ispirati al Mediterraneo arrivati direttamente da Parigi.
Coerentemente, seguendo le parole di Helene Blignaut, abbina il gioiello all’abito, e non solo come estetica di un outfit, ma come concetto per dare una sensazione di piacere alla pelle, una sorta di sensuale sirena che partendo  dal mare  ritorna al mare…..è come se volesse perdersi tra le onde, dove il suo mare della Puglia bacia il cielo, tra gli stridi rauchi dei gabbi21270964_793023584202348_4115713908191754724_nani, il lento dondolio delle onde del mare, inesorabile ed eterno, cercando materia e sogni, trovando colori e alghe, incontrando sirene e fantasia, Marina Corazziari usa la sua creatività per vivere in un sogno dove il mare è il suo elemento, da cui prende ispirazioni fino a vivere  il suo  romanzo d’amore con la natura,  l’elemento che diventa la sua ispirazione, che diventa arte superando il concetto di opera fatta manualmente, lo scenario ideale per opere che dalla natura, e in questo caso dal mare, traggono ispirazione e al mare ritornano, per evocazione e suggestioni,  gioielli contemporanei fatti di luce e materia, come le stelle marine dalle sfumature dal blu cobalto al verde acquamarina, e su tutto il suo nome ripetuto nel vento, Marina, ma anche il suo mare,  il Mediterraneo, crocevia di culture e lingue diverse.
Abbinati all’eleganza di Jamal Taslaq, di Crivelli e di Laura Joamatana i suoi gioielli sono sculture design, per adornare una moderna principessa, usa pietre scaramazze, arte pura come lo spirito di quest’artista, corallo e topazi, turchesi, avori e madreperla, per affascinanti regine di antichi regni adornate da gioielli interpretati da tecniche moderne.
“Un evento, ma anche e soprattutto un progetto”. Così il Rettore dell’Università degli Studi di Bari, Antonio Uricchio, nel corso della confer20638216_780687682102605_8132212702394550977_nenza stampa di presentazione dell’evento che si è tenuto in mattinata a Bari, ha definito la mostra-convegno “Love on the skin“ ‘Nuove connessioni tra stili e culture dal mondo’ curata da Helena Blignaut (antropologa, scrittrice e docente esperta di moda che lavora per il governo del Sud Africa e per l’Assessorato allo Sviluppo e Impresa di Durban) e dall’artista barese Marina Corazziari. La mostra che si terrà nel Salone degli Affreschi dell’Ateneo barese dal 30 ottobre al 7 novembre, ha come obiettivo il confronto e la simbiosi di culture diverse attraverso l’arte, i gioielli, l’alta moda, il glamour, la letteratura, i viaggi e il paesaggio. In mostra le preziose creazioni di Marina Corazziari, scenografa e designer di gioielli scultura conosciuta a livello internazionale che faranno da trait d’union con gli abiti sognanti di haute couture dello stilista Jamal Taslaq di origine palestinese, definito il sarto delle Principesse, che veste tra le altre anche la regina Rania di Giordania. Gli abiti dello stilista Massimo Crivelli, tra i più apprezzati creatori di moda contemporanei italiani. E da Parigi arrivano le creazioni della stilista Maria Laura Joamatana, di origini del Madagascar, con i suoi fantastici abiti ispirati al Mediterraneo. Ci saranno anche le ‘Fotografie dal mondo’ di Oronzo Scelzi e i dipinti ‘Religions for Beginners’ di Guido Corazziari. Un seminario di spessore internazionale, una mostra di arte, di moda e non solo, che dopo 21192895_790792917758748_8353274713126594963_nBari, toccherà Lecce, Roma Milano, Bolzano, Parigi e Durban. “Un evento – ha detto Uricchio – di valorizzazione di un’esperienza che nasce dal nostro territorio, che si coniuga a tantissime professionalità presenti anche di altre aree del Paese, ma anche con degli obiettivi che vogliamo perseguire. La Puglia – ha continuato – credo che possa dire molto anche sul terreno della creatività, della moda e della moda che si coniuga alla cultura.

Un evento significativo – ha ribadito – che possa generare una serie di attività, sia di carattere formativo sia nel campo della ricerca, ovviamente mettendo in campo le competenze che l’Università di Bari è in grado di offrire”.
L’evento ha il patrocinio di Uniba- Universtià degli Studi di Bari, Comune di Bari- Municipio I, Fidapa nazionale BPW Italy, Commissione Pari Opportunità Regione Puglia, Confindustria Bari- Bat-, Stati Generali delle Donne, Casa delle Donne del Mediterraneo, Lilt for Women, Onps (Osservatorio nazionale permanente sulla sicurezza).

La Mostra proseguirà sino al 7 novembre 2017 h. 10.00-18.00

Staff operativo “ OA2 “ Ass. Culturale
Anna Caradonna Assistente di Direzione ( info tel. 3349569698 )
Arch. Guido Corazziari Progetto grafico
Marina Corazziari Presidente OA2 Ass. Culturale Design Styling & Image
Info tel. 347.844.6967
Via Sparano 32/b Bari 70100
www.marinacorazziari.com
mcorazziari@libero.it

Sandro Chia I guerrieri di Xi’an

arcierePinacoteca Metropolitana di Bari “Corrado Giaquinto”

Sandro Chia  I guerrieri di Xi’an

ottobre 2017 – 31 marzo 2018

La Pinacoteca Metropolitana di Bari, il cui percorso espositivo ricco e variegato (si va dall’XI al XX secolo) sembra essere particolarmente congeniale ad offrire nuovi, interessanti punti di vista sull’arte contemporanea, rinnova questo fortunato esperimento ospitando nelle sue sale, nel periodo ottobre 2017 – marzo 2018, una mostra a cura di Enzo Di Martino e di Clara Gelao.
Il cui nucleo più significativo è costituito da dieci grandi sculture dipinte di Sandro Chia, ovvero le copie in terracotta tratte da altrettanti elementi del celebre esercito di guerrieri dell’imperatore Qin Shi Huang ritrovate in Cina, nei pressi di Xi’an, nel lontano 1974, rielaborate dal grande artista toscano con una personale, vivacissima cromia di carattere “segnico”.
Si tratta di un vero e proprio procedimento di “riappropriazione artistica”, che conferisce una nuova vita e un nuovo, singolare significato a questi pezzi “archeologici”, già in origine dipinti, anche se oggi la loro cromia originaria è andata del tutto perduta, che il UN GUERRIERO PARTChia, lavorando sulle copie, carica del proprio gesto pittorico, forte e risoluto, “maschio, irruento, dinamico e riconoscibile” (Daria Jorioz), facendone delle opere del tutto originali e personali.
Completano questa affascinante mostra, che trae ulteriore interesse dal confronto con l’antico “occidentale”, così come emerge nelle sale della Pinacoteca, una preziosa sequenza di piccole teste di guerrieri in terracotta, anch’essi rivisitate dall’artista con audacissime cromie, e quattordici grandi, coloratissimi monotipi, opere assolutamente uniche, non replicabili, assimilabili al dipinto, alla tecnica mista o al disegno, in cui gli elementi caratterizzanti sono il segno e il colore forte e vivace.

Pinacoteca Metropolitana “Corrado Giaquinto”
Via Spalato 19 / Lungomare Nazario Sauro 27 (IV piano)
70121 Bari
Telef. 080/ 5412420-2-4-6-7 www.pinacotecabari.it

Per informazioni: Tel: 080/5412420-2-4-6-7
Ufficio Stampa Pinacoteca: Tel. 080/5412427
pincorradogiaquinto@gmail.com
pinacoteca@cittametropolitana.ba.it

Alla Pinacoteca metropolitana di Bari si può arrivare in treno (dalla stazione 10/15 minuti a piedi), in aereo (30 minuti per giungere in centro città col taxi o col terminal), pullmann provenienti da varie destinazioni. Diversi autobus cittadini si fermano dinanzi all’ex Palazzo della Provincia.
Se si giunge in auto, è consigliabile lasciare la vettura nel grande parcheggio comunale “Pane e Pomodoro”, ubicato nel tratto sud del Lungomare, e di lì prendere la navetta B, che si ferma all’altezza del Palazzo della Regione, distante pochi metri dal Palazzo dell’ex Provincia dove, al IV piano, ha sede la Pinacoteca. Il parcheggio per 24 h e la navetta costano € 1,00.

Giorni e orari di apertura:
dal martedì al sabato 09,00 – 19.00
(ultimo ingresso consentito ore 18:30)
domenica 09.00 – 13.00 (ultimo ingresso consentito ore 12:30)
lunedì e festività infrasettimanali chiuso

Biglietto intero € 3,00

Biglietto ridotto € 0,50:
– soci ICOM*;
– soci FAI*;
– soci TOURING*;
– soci EMERGENCY*;

* muniti di relativa tessera di iscrizione alla categoria o altro documento equivalente

Ingresso libero per tutti:
– la prima domenica di ogni mese (D. M. MIBACT 27-6-2014 n. 94)
– in occasione di eventi, quando espressamente indicati in sede e
su locandine e inviti.

La biglietteria chiude 30 minuti prima dell’orario di chiusura

– possessori coupon QUI!CULTURA;
– soci COOP*;
– insegnanti* singoli;
– guide turistiche* singole.

Gratuito:
– minori di 18 anni e maggiori di 65 anni;
– disabili e loro accompagnatori;
– studenti universitari* e di istituti AFAM* (Acc. Belle Arti e Conservatori Musicali);
– insegnanti* accompagnatori di gruppi scolastici;
– guide turistiche* di gruppi con più di tre persone;
– giornalisti*;
– per tutti prima domenica di ogni mese.

La visita alle mostre in corso è inclusa nel biglietto d’ingresso

#laculturaabbatteimuri #famigliealmuseo

immagine per locandina#laculturaabbatteimuri #famigliealmuseo

Bari, Pinacoteca Metropolitana “Corrado Giaquinto”

UNA RICERCA FRUTTUOSA

La Giornata F@MU (Famiglie al Museo) 2017 in Pinacoteca, si apre con l’accoglienza dei bambini che verranno a farci visita e l’invito a partecipare ad un gioco ideato per loro; sarà necessario invitare gli adulti accompagnatori a collaborare con i loro bambini in modo da condividerne l’esperienza ludica che ha come obiettivo quello di constatare quanto l’arte figurativa sia internazionale e avvicini le culture pur diverse e lontane fra loro.

Destinatari di questo gioco saranno i ragazzini da 6 a 14 anni.
La ricerca prevede due percorsi che possono essere svolti entrambi perché sono uno di seguito all’altro: si incomincia visitando le sale dalla prima all’ultima e in ognuna bisognerà
– individuare quali sono gli artisti stranieri, ma che hanno vissuto in Italia di cui abbiamo opere custodite in Pinacoteca;
– individuare gli artisti italiani che hanno viaggiato e dipinto soggetti legati ai luoghi esteri che hanno visitato, in cui sono vissuti o che, influenzati dalle mode del momento, hanno dipinto soggetti che alludono a località straniere.
Un indizio per ogni opera, aiuterà a rendere meno difficoltosa la ricerca.

Ogni opera sarà numerata e ad ogni numero corrisponderà una serie di risposte fra cui dovete indovinare quella esatta.
Sarà molto più semplice partecipare al gioco di quanto non sia stato leggere le istruzioni!

Per i più piccoli, o per coloro che fossero interessati, il gioco consisterà nel riconoscere quale artista straniero ha raffigurato animali o personaggi che indossano abiti realizzati con peli di animale e provare a ricopiarli su grandi fogli che verranno loro consegnati.

Coloro che riusciranno a completare la ricerca, riceveranno un dono a loro scelta.

Pinacoteca Metropolitana di Bari “Corrado Giaquinto”

Via Spalato, 19/Lungomare Nazario Sauro, 27 (IV piano) 70121 Bari

Infotel: 080/5412420-2-4-6-7

pincorradogiaquinto@gmail.com

pinacoteca@cittametropolitana.ba.it

www.pinacotecabari.it

GEP 2017

Logo GEP 2017 ITA (1)GEP 2017
sabato 23 e domenica 24 settembre 2017
La Pinacoteca Metropolitana di Bari parteciperà anche a questa edizione delle GEP (Giornate Europee del Patrimonio). Per l’occasione l’ingresso sarà gratuito.

Sabato 23 apertura straordinaria alle 19:00 alle 23:00
(ultimo ingresso alle ore 22:30).
Domenica 24 apertura dalle 9:00 alle 13:00 (ultimo ingresso ore 12:30).
Durante le GEP l’ingresso in Pinacoteca sarà completamente gratuito, si avrà così occasione di visitare gratuitamente anche l’ultima delle minimostre dell’estate 2017.
www.pinacotecabari.it         pincorradogiaquinto@gmail.com        infotel. 080/5412420

Piccole mostre preziose. Rarità e inediti della Pinacoteca Metropolitana di Bari

Testa di donna IIPiccole mostre preziose. Rarità e inediti della Pinacoteca Metropolitana di Bari

24 giugno – 24 settembre 2017

Nell’ambito della rassegna espositiva dell’estate Piccole mostre preziose, il quinto e ultimo appuntamento, dal 9 al 24 settembre, è dedicato a I dipinti meno noti di Francesco Netti.
Per l’occasione saranno presenti dipinti del grande pittore pugliese poco noti della Pinacoteca, come i due piccoli studi di San Giuseppe Calasanzio, assieme ad altre opere provenienti da depositi esterni come il monumentale Sant’Effremo, due Teste di donna e un curioso Citarista, esotica raffigurazione di un giovane musicista vestito all’antica.
La piccola mostra preziosa è inclusa nel biglietto d’ingresso.

Pinacoteca Metropolitana “Corrado Giaquinto”
Via Spalato 19 / Lungomare Nazario Sauro 27    (IV piano)
70121  Bari
Telef. 080/ 5412420-2-4-6-7  www.pinacotecabari.it  

Per informazioni: Tel: 080/5412420-2-4-6 -7
Ufficio Stampa Pinacoteca: Tel. 080/5412427
pincorradogiaquinto@gmail.com
pinacoteca@cittametropolitana.ba.it

Alla Pinacoteca  metropolitana di Bari si può arrivare in treno (dalla stazione 10/15 minuti a piedi), in aereo (30 minuti per giungere in centro città col taxi o col terminal), pullmann provenienti da varie destinazioni. Diversi autobus cittadini si fermano dinanzi all’ex Palazzo della Provincia.
Se si giunge in auto, è consigliabile lasciare la vettura nel grande parcheggio comunale “Pane e Pomodoro”, ubicato nel tratto sud del Lungomare, e di lì prendere la navetta B, che si ferma all’altezza del Palazzo della Regione, distante pochi metri dal Palazzo dell’ex Provincia dove, al IV piano,  ha sede la Pinacoteca. Il parcheggio per 24 h e la navetta costano € 1,00.

Giorni e orari di apertura:
dal martedì al sabato 09,00 – 19.00 (ultimo ingresso consentito ore 18:30)
domenica 09.00 – 13.00 (ultimo ingresso consentito ore 12:30)
lunedì e festività infrasettimanali chiuso

Biglietto intero € 3,00

Biglietto ridotto € 0,50:
– soci ICOM*;
– soci FAI*;
– soci TOURING*;
– soci EMERGENCY*;
– possessori coupon QUI!CULTURA;
– soci COOP*;
– insegnanti* singoli;
– guide turistiche* singole.

Gratuito:
– minori di 18 anni e maggiori di 65 anni;
– disabili e loro accompagnatori;
– studenti universitari* e di istituti AFAM*  (Acc. Belle Arti e Conservatori Musicali);
– insegnanti* accompagnatori di gruppi scolastici;
– guide turistiche* di gruppi con più di tre persone;
– giornalisti*;
– per tutti prima domenica di ogni mese.

* muniti di relativa tessera di iscrizione alla categoria o altro documento equivalente

Ingresso libero per tutti:
– la prima domenica di ogni mese (D. M. MIBACT 27-6-2014 n. 94)
– in occasione di eventi, quando espressamente indicati in sede e
su locandine e inviti.

La biglietteria chiude 30 minuti prima dell’orario di chiusura.

La visita alle mostre in corso è inclusa nel biglietto d’ingresso.

Aspettando“Fermento Antico”

fermento antico 2017_MolfettaAspettando“Fermento Antico”
A Molfetta dal 29 settembre al 1 ottobre la seconda edizione del festival medievale della birra artigianale

Attesa tutta medievale per la seconda edizione per Fermento Antico. Dal 29 settembre al 1 ottobre Molfetta ospiterà una lunga tre giorni dedicata ai Templari, alle crociate, alle birre e alle squisitezze abbinabili al Cibo dei cavalieri rossocrociati.
Fermento Antico, sarà un’occasione imperdibile per il grande pubblico che potrà immergersi nella cultura medievale tra dimostrazioni, degustazioni guidate, abbinamenti e assaggi.
Fermento Antico, primo festival medievale della birra artigianale, è il progetto nato dall’associazione Fermento Antico Molfetta, in collaborazione con La Voce di Sant’Andrea, dello Iat di Molfetta, di Melphicta nel Passato, Il Carro dei Comici, e di aziende sponsor.
Fermento Antico è concepito come evento rievocativo e unirà la storica tradizione crociata della città di Molfetta al valore culturale ed enogastronomico della birra, bevanda molto amata e consumata dai cavalieri rossocrociati.
La manifestazione si terrà il 29, 30 settembre e 1 ottobre 2017 e si articolerà nel centro antico di Molfetta tra piazza Municipio, via Amente, Piazza Amente, Via Sant’Orsola, Torrione Passari, Largo Chiesa Vecchia e Corso Dante e vedrà la partecipazione di numerose compagnie, associazioni e gruppi ospiti.
Le testimonianze storiche riportano la presenza dei templari a Molfetta tra la fine del XII e l’inizio del XII secolo. La chiesa di S. Nicola era ubicata nei pressi dell’attuale Piazza Municipio e i locali che furono un tempo il sacro edificio oggi sono stati trasformati nella Sala dei Templari- A capo dei Templari presenti a Molfetta c’era Giovanni Salvagio da Ruvo, precettore della casa templare.
Durante le serate il borgo antico di Molfetta allestito in chiave medievale sarà teatro di: rievocazioni storiche a cura dell’associazione Melphicta nel Passato, di concerti di musica medievale, viste guidate, estermporanee di arte e pittura non mancheranno interpretazioni e narrazioni storiche delle armi e dei cavalieri con giochi e rappresentazioni. Il centro storico di Molfetta, allestito in veste rossocrociata ospiterà centinaia di figuranti, che animeranno la tre giorni con scene di rievocazione medievale, l’evento vedrà protagonisti anche i più piccoli che saranno alle prese con giochi di abilità e agilità e laboratori didattici.
Al teatro, alla cultura e all’ intrattenimento storico si unirà la degustazione di oltre venti tipologie di birre artigianali, novità dell’edizione 2017 sarà la presenza del vino e dei suoi fermenti a coccolare i palati più raffinati, per l’occasione saranno allestiti palchetti, ospiteranno le birre e i vini artigianali che i cavalieri rossocrociati hanno assaggiato nel loro viaggio dall’Inghilterra alla Puglia. Alla degustazione si unirà l’assaggio di cibi da passeggio e ricette dell’epoca all’interno dei locali del centro antico. Per informazioni – @fermentoantico – tel 349.2380640 – email: fermentoanticomolfetta@gmail.com – fermentoantico@gmail.com

San Nicola in cinque opere della Pinacoteca

Armenise La festa di san Nicola (2)San Nicola in cinque opere della Pinacoteca
Bari, Pinacoteca Metropolitana “Corrado Giaquinto”
San Nicola in cinque opere della Pinacoteca

6 maggio – 4 giugno 2017

In occasione della tradizionale festa di San Nicola, patrono di Bari e tra i Santi più venerati della cristianità orientale, la Pinacoteca propone un piccolo percorso iconografico attraverso cinque opere della sua collezione, dal medioevo al contemporaneo. Cominciamo dall’icona più antica del museo, la Pala raffigurante il santo e storie della sua vita: è una tempera dipinta su tavola lignea di autore pugliese, risalente al XIII secolo, proveniente dalla chiesetta di Santa Margherita a Bisceglie. Impostato secondo la tradizionale iconografia bizantina, il dipinto raffigura il Santo benedicente in posizione frontale, circondato da una cornice di piccole scene che raccontano episodi della sua vita e miracoli post-mortem. Uno dei suoi miracoli più famosi è anche illustrato nella tela di Corrado Giaquinto, San Nicola salva i naufraghi, del 1746. L’opera costituisce un modelletto che il maestro molfettese realizzò per la grande pala perduta nella chiesa romana di San Nicola dei Lorenesi. Il Santo, protettore dei marinai, mercanti e naviganti è rappresentato mentre porta in salvo l’intero equipaggio di una barca in balìa delle onde, con l’intercessione della Vergine Immacolata. Il soggetto marinaresco è poi ripreso anche nel grande lavoro di Raffaele Armenise, la Festa di San Nicola a Bari, del 1920, che descrive l’arrivo delle barche cariche di pellegrini per la festa patronale, presso il molo Sant’antonio, all’epoca in cui non era stato ancora costruito l’attuale lungomare Imperatore Augusto. Di carattere più devozionale è il Ritratto del Santo di Nicola Mascialino, del 1930, qui accompagnato dalla presenza dei bambini nella botte, riferimento a un altro dei più noti miracoli del vescovo di Mira, che è anche protettore dei bambini. A chiusura della piccola esposizione, un olio su vetro di Gabriela Desvaldi, pittrice contemporanea specializzata nella rivisitazione delle icone bizantine, con la sua Icona che richiama la tradizionale impostazione iconografica della pala di Bisceglie.

Pinacoteca Metropolitana di Bari “Corrado Giaquinto”

via Spalato, 19/Lungomare Nazario Sauro, 27

ex Palazzo della Provincia (IV piano) 080/5412420

pinacoteca@cittametropolitana.ba.it

www.pinacotecabari.it

 

Bari, Pinacoteca Metropolitana “Corrado Giaquinto” comunicazione GEP 2016

veduta dalla IV sala (sala Bellini) Bari, Pinacoteca Metropolitana “Corrado Giaquinto” comunicazione GEP 2016

Anche quest’anno la Pinacoteca Metropolitana di Bari “Corrado Giaquinto” aderisce alle Giornate Europee del Patrimonio (GEP), sabato 24 e domenica 25 settembre 2016.
In programma sabato 24 settembre, oltre al consueto orario di apertura giornaliero dalle 9:00 alle 19:00, c’è anche l’apertura straordinaria, dalle 20:00 alle 23:00.
Domenica 25 settembre aperto dalle 9:00 alle 13:00.
Per tutto il week-end delle GEP c’è ingresso libero. Buona visita!

 

Fermento Antico

Fermento Antico
I numeri della prima edizione del festival medievale della birra artigianale
Bilancio positivo per Fermento Antico. In 30  mila a Molfetta per il primo festival medievale della birra artigianale. L’evento  che si è svolto dal 16 al 18 giugno ha registrato un successo di presenze, di vendite e di gradimento.
Numerose le presenze da Bari, Andria, Taranto, Cerignola, Bisceglie, Canosa, Ruvo, Matera, Gravina, Altamura, Lavello, Trani, Massafra, Brindisi, Monopoli, Trinitapoli, Polignano, Alberobello, Selvi, Siponto, Foggia, Melfi, Ceglie, Terlizzi, Giovinazzo , Lucera, registrate all’infopoint.
Alto il gradimento dell’abbinamento delle birre artigianali italiane, belghe, inglesi e tedesche con il cibo medievale. Un format ideato da Nico Cirillo, Luigi Vista e Gianni Caldarola finanziato da: Mail Boxes Molfetta, Nord Est Costruzioni, Allianz Mancini Group Molfetta, Sefa, Michele Cassano, Sim Sam Cars srl, Mediastudio srl, che ha superato a pieni voti la sua fase sperimentale.
“Per la prima volta la nostra città ha ospitato un evento di natura medievale di grande portata, che ha spinto famiglie, appassionati dei templari e gourmand della birra a godere delle bellezze molfettesi – ha dichiarato Gianni Caldarola social media manager di Fermento Antico – un’idea così che nasce dall’entusiasmo   non può  che trovare la stessa risposta, e per questo siamo soddisfatti.  Far conoscere la storia della nostra città attraverso il nettare di Odino era il nostro obiettivo e lo abbiamo raggiunto, conclude Gianni Caldarola.”

Il culmine di presenze si è registrato sabato con il corteo medievale con la sfilata di tamburasti e cavalieri, musici e artisti con le compagnie Federicus di Altamura, Fieramosca di Barletta, Imperius di Bitonto, Melphicta nel Passato di Molfetta, Avis Arcieri di Bisceglie e G. Di Montfort di Gravina di Puglia.
La storia dei templari associata alla degustazione di buona birra artigianale a all’assaggio di cibi da passeggio e ricette dell’epoca, è un format da ripetere.
Le foto e i video della tre giorni si possono visionare da  www.facebook.com/fermentoantico  – ‪#‎fermentoantico2016‬ – email: fermentoantico@gmail.com

Molfetta 29 giugno  2016

Ufficio Stampa a cura di Artemia
Giulia Murolo – 349.5283664
fermentoanticomolfetta@gmail.com

Le sentinelle della duchessa. I testimoni di Paladino al bastione di Santa Scolastica presso Pinacoteca Matropolitana “Corrado Giaquinto” Bari

locandina Testimoni PALADINOLe sentinelle della duchessa. I testimoni di Paladino al bastione di Santa Scolastica presso Pinacoteca Matropolitana “Corrado Giaquinto” Bari

Sabato 30 aprile ore 17:30

presso il bastione di Santa Scolastica a Bari, sarà inaugurata la mostra

Le sentinelle della duchessa

I Testimoni di Paladino al bastione di Santa Scolastica a Bari

Uno dei fenomeni, ormai abbastanza diffuso nel mondo dell’arte, è quello della mise-en-scène simultanea di antico e contemporaneo, con risultati spesso sorprendenti: è come se l’antico acquistasse nuova forza e vitalità dal contemporaneo, e quest’ultimo, a sua volta, mettesse a nudo le sedimentazioni culturali che l’hanno nutrito, con un indiscutibile beneficio reciproco.

L’arte di Mimmo Paladino, al tempo stesso coltissima e popolare, classica e contemporanea, è una di quelle che meglio riescono a dialogare, con una sottile, straordinaria intensità, con le opere antiche intese in senso lato e/o con gli ambienti carichi di storia in cui vengano inserite e a dare loro una personale, inconfondibile impronta.

In questa piccola, affascinante mostra, curata da Clara Gelao ed Enzo Di Martino e allestita nel bastione di Santa Scolastica a Bari, maestoso avamposto dell’omonimo complesso monumentale dove fervono i lavori di restauro finalizzati alla riapertura del Museo Archeologico della Città Metropolitana di Bari, le opere di Paladino, due esemplari della serie in tufo dei “Testimoni”, sono inserite in un contesto ambientale che è difficile immaginare più ricco di storia, venendo ad assolvere inconsapevolmente alla metafunzione che viene spontaneo attribuire loro, quella di “sentinelle della duchessa”, ovvero di particolarissime “guardie” al servizio di Bona Sforza, regina di Polonia e duchessa di Bari, che quel bastione fece costruire.

Due presenze imponenti in cui sembra di cogliere echi neanche troppo lontani dei canopi etruschi, delle steli daune e, come nota acutamente Enzo Di Martino nel saggio in catalogo, delle celebri madri di Capua, eppure assolutamente contemporanee; che, con i loro sguardi persi nel nulla, sembrano dominare, oltre che l’ambiente, la vastità della storia e, nello stesso tempo, proseguirla senza soluzione di continuità.

 

Museo Archeologico Santa Scolastica

“Il Bastione”

Area Archeologica di San Pietro

 

Orari

Lunedi e da mercoledi a sabato: 10.00-17.00 (16.15 partenza ultima visita)

Domenica e festivi: 10.00 -14.00 (13.15 partenza ultima visita)

Chiuso il martedì

 

Ingresso con percorso multimediale e visita guidata

Intero 5,00 euro

Ridotto 3,00 euro (previa esibizione di documento attestante una delle seguenti condizioni): visitatori dai 6 ai 25 anni e oltre i 65 anni; personale dell’ex Provincia di Bari; personale del MiBACT; membri ICOM e ICCROM; guide turistiche abilitate; docenti e studenti iscritti alle Accademie delle Belle Arti o a corrispondenti Istituti dell’Unione Europea; docenti e studenti dei corsi di laurea, laurea specialistica, perfezionamento post-universitario e dottorato di ricerca delle facoltà di architettura, conservazione dei beni culturali, scienze della formazione, lettere e filosofia con indirizzo archeologico o storico-artistico; docenti di storia dell’arte degli istituti d’istruzione secondaria superiore.

 

Ridotto scolaresche: 2,50 euro

 

Gratuito: minori di 6 anni, disabili e accompagnatori, insegnanti che accompagnano le classi in visita, giornalisti in possesso del tesserino, guide turistiche abilitate nell’esercizio della propria attività professionale.

 

Orari visite guidate

Feriali: 10.15, 11.15, 12.15, 13.15, 14.15, 15.15, 16.15

Festivi: 10.15, 11.15, 12.15, 13.15

 

Gli orari delle visite guidate possono subire variazioni

 

Contatti

Info: museoarcheologico@provincia.ba.it

Ticket: castarcheologia@gmail.com

Prenotazioni, visite guidate e attività didattiche: info@associazionearta.it

Tel. +39 349 2959757 – +39 349 7509656

Bari, Pinacoteca Metropolitana “Corrado Giaquinto” ogni domenica visita guidata alla mostra in corso

N.ARMENISE Festa San NicolaBari, Pinacoteca Metropolitana “Corrado Giaquinto” ogni domenica visita guidata alla mostra in corso

Da Terra di Bari a Città Metropolitana
Immagini del territorio dalle collezioni della Pinacoteca Metropolitana di Bari 1860-1960

La mostra Da Terra di Bari a Città Metropolitana Immagini del territorio dalle collezioni della Pinacoteca Metropolitana di Bari 1860-1960, inaugurata il 12 dicembre scorso resterà aperta sino al 30 aprile.

Ogni domenica sarà tenuta una visita guidata inclusa nel biglietto di ingresso (la prima domenica del mese ingresso gratuito).
Le visite guidate, condotte da personale specializzato, avranno inizio alle ore 10:45

clip_image002“… questa non è solo una mostra dedicata ai paesaggi, alle
marine e alle vedute urbane del territorio di Terra di Bari, solo
in parte coincidente con l’attuale Città Metropolitana, che
ne rappresenta la progressiva, e non sappiamo se definitiva,
riduzione.
L’attenzione, infatti, non è esclusivamente dedicata allo specifico
pittorico, cioè agli artisti che ne hanno dato la rappresentazione,
all’esame del loro linguaggio e a quanto quest’ultimo
fosse più o meno simile, e, infine, a quanto questo stesso
linguaggio sia andato modificandosi nel corso dei cento
anni (1860-1960) che costituiscono l’ambito cronologico entro
cui si è scelto di muoversi. In realtà si tratta anche di una
mostra “storica” sui generis, volta ad illustrare, attraverso le
immagini del territorio riflesse nella pittura, i cambiamenti
che lo hanno interessato”.
Clara Gelao

Pinacoteca metropolitana “Corrado Giaquinto”
Via Spalato 19 / Lungomare Nazario Sauro 27 – Bari – Tel. 080/ 5412420-2-3-4-5-7
www.pinacotecabari.it

Per informazioni: Tel: 080/5412421-2-3-4

Ufficio Stampa Pinacoteca: Tel. 080/5412427 pincorradogiaquinto@tiscali.it; pinacoteca@cittametropolitana.ba.it

Alla Pinacoteca metropolitana di Bari si può arrivare in treno (dalla stazione 10/15 minuti a piedi), in aereo (30 minuti per giungere in centro città col taxi o col terminal), pullmann provenienti da varie destinazioni. Diversi autobus cittadini si fermano dinanzi all ‘ex Palazzo della Provincia.
Se si giunge in auto, è consigliabile lasciare la vettura nel grande parcheggio comunale “Pane e Pomodoro”, ubicato nel tratto sud del Lungomare, e di lì prendere la navetta B, che si ferma all’altezza del Palazzo della Regione, distante pochi metri dal Palazzo dell’ex Provincia dove, al IV piano, ha sede la Pinacoteca. Il parcheggio per 24 h e la navetta costano € 1,00.

ORARIO: dal martedì al sabato ore: 9.00 – 19.00
domenica ore: 9.00 – 13.00
lunedì e festività settimanali: chiuso
(La biglietteria chiude 30 minuti prima dell’orario di chiusura).

PREZZI D’INGRESSO: INTERO € 2,58

RIDOTTO € 0,52:
– soci COOP – muniti di tessera di iscrizione;
– soci TOURING – muniti di tessera di iscrizione;
– possessori coupon QUI!CULTURA.

GRATUITO:
-studenti universitari e di istituti AFAM (Accademie di Belle Arti e Conservatori Musicali) – muniti di libretto di iscrizione;
-giornalisti – muniti di tesserino;
-minori di 18 anni e maggiori di 65 anni;
-tesserarti ICOM;
la prima domenica di ogni mese.

Ingresso libero in occasione di inaugurazioni, cerimonie e particolari iniziative in programma

8 marzo, Giornata Internazionale della donna

clip_image002 (1)8 marzo, Giornata Internazionale della donna

Bari, Pinacoteca Metropolitana “Corrado Giaquinto”

Martedì 8 marzo 2016, alle ore 17.30, Clara Gelao, direttrice della Pinacoteca, terrà una conversazione, seguita da visita guidata, sul tema

Le donne nei dipinti della saletta

dell’Ottocento e della collezione Grieco

ingresso gratuito per tutte le donne

a partire dalle ore 16.30 ingresso libero per tutti
Attraverso i dipinti dell’Otto e Novecento esposti in Pinacoteca, di cui siano protagoniste o coprotagoniste donne appartenenti a vari ambienti sociali, sarà possibile avere uno spaccato della vita e della società dell’epoca.

Pinacoteca metropolitana “Corrado Giaquinto”

Via Spalato 19 / Lungomare Nazario Sauro 27 – IV piano Bari – Tel. 080/ 5412420
www.pinacotecabari.it

Per informazioni: Tel: 080/5412421-3-4 pinacoteca@cittametropolitana.ba.it

Ufficio Stampa Pinacoteca: Tel. 080/5412427 pincorradogiaquinto@tiscali.it;

Alla Pinacoteca metropolitana di Bari si può arrivare in treno (dalla stazione 10/15 minuti a piedi), in aereo (30 minuti per giungere in centro città col taxi o col terminal), pullmann provenienti da varie destinazioni. Diversi autobus cittadini si fermano dinanzi all ‘ex Palazzo della Provincia.
Se si giunge in auto, è consigliabile lasciare la vettura nel grande parcheggio comunale “Pane e Pomodoro”, ubicato nel tratto sud del Lungomare, e di lì prendere la navetta B, che si ferma all’altezza del Palazzo della Regione, distante pochi metri dal Palazzo dell’ex Provincia dove, al IV piano, ha sede la Pinacoteca. Il parcheggio per 24 h e la navetta costano € 1,00.