Tourisma Salone internazione dell’archeologia

Tourisma Salone internazione dell’archeologia
Palazzo dei Congressi, dal 20/02/2015 al 22/02/2015

Un momento straordinario di esposizione e confronto dedicato alle testimonianze del mondo antico, un lungo viaggio nella storia, un evento fra passato e presente.
Si inaugura il 20 febbraio il Salone internazionale dedicato a tutte le realtà culturali ed economiche nel settore archeologico, artistico e monumentale dove sono previsti oltre 2.000 partecipanti

Sarà il ministro DARIO FRANCESCHINI ad intervenire a “TourismA 2015” sabato 21 febbraio mattina nell’ambito del convegno “Pompei Il Grande Progetto”. Il convegno farà il punto sulla situazione di fatto nell’area archeologica più famosa del mondo, indicando le strategie per una tutela concreta e valida nel tempo. Insieme al Ministro porterà la sua testimonianza di grande divulgatore scientifico ALBERTO ANGELA, ripercorrendo gli ultimi momenti della città vesuviana. Un salto indietro nel tempo per imparare a vivere, o meglio sopravvivere, alla maniera dei preistorici. Tutto questo sarà possibile dal 20 al 22 febbraio (ore 10-18) al Palazzo dei Congressi di Firenze nell’ambito di TourismA, il Primo Salone Internazionale dell’Archeologia organizzato dalla rivista “Archeologia Viva” (Giunti Editore). Un’iniziativa che che fa parte del progetto della regione 2015 Anno dell’Archeologia in Toscana, volto a promuovere il patrimonio archeologico delle nostre zone e rendere la Toscana meta di specialisti ed appassionati del settore ma anche di accostare le famiglie ad una tradizione culturale viva e capace di divertire oltre che insegnare. L’archeologia diventa cosí una festa per tutti, con un occhio rivolto anche ai piú piccoli.
Archeologia e non solo…….uno dei punti di ristoro accreditati ad ospitare i partecipanti del convegno è stato scelto il ristorante Cavolo Nero Bistrot dove lo chef/patron Achille Pirillo porterà per mano gli ospiti ad intraprendere un lungo viaggio nelle bontà della cucina toscana, i suoi vini del Chianti, l’olio toscano, il pane, i fagioli, la pappa al pomodoro, i cantucci di Prato, lo zimino, l’orata con la verdura croccante, la ribollita…. confermando così che la migliore ospitalità che Firenze può dare ai suoi ospiti arrivati da tutto il mondo è anche la cucina!

Press :Cristina Vannuzzi Landini
Cavolo Nero Bistrot
Firenze, Via Guelfa, 100
Telefono: 055496433

Al piemontese Francesco Versio il premio Giulio Gambelli 2015 come miglior enologo under 35 dell’anno

L'enologo Francesco Versio con il Premio Gambelli 2015Al piemontese Francesco Versio il premio Giulio Gambelli 2015 come miglior enologo under 35 dell’anno
Si è tenuta sabato 21 febbraio a Montalcino, durante Benvenuto Brunello, la cerimonia di consegna del premio Giulio Gambelli. Il riconoscimento, giunto alla sua terza edizione e istituito da ASET (Associazione Stampa Enogastroagroalimentare Toscana) e da IGP (I Giovani Promettenti, la blog network costituita da Lorenzo Colombo, Roberto Giuliani, Carlo Macchi, Luciano Pignataro e Stefano Tesi), ha premiato quest’anno Francesco Versio, giovane enologo piemontese che ha dimostrato di “saper interpretare al meglio lo spirito e l’eredità di Giulio Gambelli”, ovvero “massimo rispetto della materia prima, della varietà, dell’annata e del territorio”.

Il premio – promosso in collaborazione con i consorzi di Tutela del Chianti Classico, Brunello di Montalcino e Vino Nobile di Montepulciano e con il contributo delle aziende vinicole che hanno avuto Gambelli come amico e maestro (Fattoria di Rodano, Il Colle, Montevertine, Poggio di Sotto, San Donatino, Tenuta di Bibbiano, Tenuta Ormanni) – è stato istituito nel 2012 per onorare la memoria del grande maestro toscano del Sangiovese e viene assegnato ogni anno a un giovane enologo under 35, scelto tra una rosa di “nominati” dai più importanti giornalisti del settore, al termine di una degustazione alla cieca dei vini prodotti dai candidati.

Quest’anno è stato appunto Francesco Versio, enologo dal 2011 dell’azienda “Bruno Giacosa” di Neive (CN) ad aggiudicarsi l’ambito riconoscimento.

La giuria lo ha individuato tra i 16 enologi finalisti sui 46 precedentemente segnalati da un panel composto da 35 giornalisti del settore enogastronomico. Sono stati 46 i vini giunti per la degustazione e sottoposti ai dieci giurati (5 giornalisti Aset e 5 Igp) riunitisi a gennaio scorso nella sede del Consorzio del Brunello di Montalcino.

Ora però si pensa già all’edizione 2016, che come sempre sarà presentatata in occasione del Vinitaly. Importanti le novità annunciate: dal prossimo anno infatti entrerà a far parte del pool anche il Consorzio della Vernaccia di San Gimignano (il cui stand ospiterà la conferenza stampa di presentazione), mentre il regolamento aprirà anche ai soci Aset e ai giornalisti Igp la possibilità di proporre loro candidature. Ma soprattutto dal 2016 saranno gli enologi stessi a potersi autocandidare, come illustrato dal bando di concorso che sarà pubblicato dopo il Vinitaly sul sito www.asettoscana.it.

 

Ufficio Stampa Aset Toscana – Studio Umami
Roberta Perna – pr.enogastronomia@gmail.com –
Marco Ghelfi – ghelfima@gmail.com –

I colli Euganei storie e percorsi tra le colline di Venezia Strada del vino Colli Euganei

colli_euganei_teolo

I colli Euganei storie e percorsi tra le colline di Venezia Strada del vino Colli Euganei

Ero a Venezia sul Ponte dei Sospiri; un palazzo da un lato, dall’altro una prigione;
vidi il suo profilo emergere dall’acqua come al tocco della bacchetta di un mago. –
George Byron

A Venezia, il 27 febbraio alle ore 10,30 al Caffè Quadri (stella Michelin degli Alajmo – Max tre stelle) la presentazione di “I Colli Euganei – Storie e percorsi tra le colline di Venezia” IMG_0982un libro scritto dalla statunitense Patricia Guy, esperta in vini che collabora con Decanter Spectator, che coglie perfettamente la vocazione enologica di questo territorio, i suoi paesaggi, la schiettezza della sua gente che conserva fin troppo orgogliosamente le proprie origine contadine, le storie dell’imprese agricole e di molte cantine ormai riconosciute internazionalmente con le loro Doc e la rinomata Docg del Fior d’Arancio che sta conquistando con sempre maggior incisività anche i palati più difficili.

Un po’ come è accaduto per Patricia Guy, “wine writers” internazionale, affermata scrittrice e giornalista per le miglior testate internazionali di settore, ha voluto così dedicare attenzione e amore, oltre a mesi di lavoro, per raccontare le sue suggestive esperienze sugli Euganei e con il mondo enologico che lo caratterizza. Con esso, anche la storia e la lunga tradizione enogastronomica di un’area che sembra sollevarsi come un arcipelago nel mare della pianura padana e affascinare anche lo sguardo del più disincantato degli osservatori.

copertina_colli_tramonto-page-001“Ho lasciato il Kansas da giovanissima, come ci racconta in una bella intervista, e ho viaggiato per il mondo seguendo cose e avvenimenti che mi affascinavano, come la raccolta dell’uva in Champagne e Bordeaux, studiando degustazione di vini a Londra, lavorando come un sommelier a New York, e degustazione di vino tutor di New York, Londra; poi mi sono trasferita in Italia, a Verona. Ora, italiana per scelta e amore del Veneto, scrivo di vino, dell’Italia, la cultura e libri per riviste e siti web di tutto il mondo. Sono anche l’autore di libri sul vino, tra cui vino con Asian Food, Vini d’Italia e Bacco a Baker Street, Vini d’Italia, Amarone, Grande Rosso di Verona &, Vino con Asian Food.
Patricia, che, da Verona si sposta sovente a Venezia con il suo canino Stanley diventato un “cane veneziano” come lo definisce, “guarda” la città come tutti gli stranieri che arrivano nel nostro paese, con gli occhi incantati da tanta bellezza, con curiosità, con sapere e cultura, si perde tra Calli, Campi e Campielli, il volo dei piccioni, il Bacaro da Fiore, Ca Dario, sosta al mercato del pesce, osserva i gabbiani, patricia guyma Patricia è andata oltre……è affascinata dalla cornice nata da antichi vulcani trasformati in una collana collinare, impareggiabile cornice alle spalle della Laguna di Venezia, diventando il tema della sua fatica letteraria “STORIE E PERCORSI TRA LE COLLINE DI VENEZIA, LA STRADA DEL VINO COLLI EUGANEI”, realizzata grazie al contributo e ai patrocini del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale, FEASR, Gal Patavino, Regione Veneto, MIPAAF e Strada del Vino Colli Euganei e che sarà presentata in anteprima al Caffè Quadri di Venezia il prossimo 27 febbraio.

Thursday is the new friday

78 (1)26 febbraio 2015

Thursday is the new friday

the beach(murazzi)

Ore 20.30:APERICENA

Ore 22.30:PARTY

PISTI from Krakatoa Recording JONNY N’ TRVS

FREE ENTRY (dall’Aperitivo all’Alba)

Nuova collezione borse Monya Grana S/S 2015 Presentazione alla stampa 25 Febbraio-3 Marzo a Milano

monyagrana-hybla-23Nuova collezione borse Monya Grana S/S 2015
Presentazione alla stampa 25 Febbraio-3 Marzo a Milano

Monya Grana Hybla, brand ragusano di borse luxury dallo stile barocco, il cui tratto distintivo sono i mascheroni presenti sulle facciate dei palazzi nobiliari, presenta per la stagione S/S 2015 altri due modelli di borse, nuove opere d’arte da indossare, elaborati sempre con materiali italiani di alta qualità, assolutamente Made in Italy e in produzione limitata.

I nuovi modelli realizzati dalla giovane designer siciliana Monya Grana per la primavera estate sono dunque: My Bag e Shopper. Viene, inoltre, riproposto il modello Classic, dato il successo riscontrato, dovuto al suo stile unico, originale e glamour, in quanto adatto alle stagioni invernali ed estive.

– Modello My Bag –

Una handbag sofisticata che evidenzia ed esalta eleganza in chi la indossa. Un modello raffinato e senza tempo, dallo stile classico, autentico, inconfondibile, capace di suscitare perdute emozioni grazie al nuovo mascherone rappresentato: “Hybla”. Curato e rifinito in ogni dettaglio, il modello, dotato di tasca interna e taschino per cellulare e comprensivo di accessori, può essere portato a mano o a spalla grazie alla tracolla amovibile in pelle.

– Modello Shopper –
Una shopper accattivante, dal design versatile, originale, che si contraddistingue per la particolarità e la funzionalità, elementi essenziali per una donna sempre in giro che ama mettersi in luce per la propria originalità senza però rinunciare alle comodità. Dotato oltre che da taschini interni, anche di pochette in pelle con zip, amovibile, con catenella in oro o argento, per trasformarsi da una pratica borsa da giorno e di lavoro in una clutch sbarazzina e chic per il pomeriggio e la sera.

– Modello Classic –
Modello già proposto nella precedente stagione, primordiale scultura d’arte realizzata in accessorio fashion come start up del brand Monya Grana Hybla. Una borsa da un’eleganza quotidiana, uno scrigno contenente tutto l’oro della cultura. Il modello classico, ma allo stesso tempo dal design creativo, grazie alla zip che si allunga da un lato e termina in un sottile e sofisticato passante in pelle. Dotato anch’esso di tasche interne, il modello può essere portato a mano o a spalla grazie alla pratica tracolla in pelle.
Tutti i modelli sono realizzati in tessuto jacquard con immagine intramata da ciascun lato e morbida pelle di vitello di prima scelta, con interni in pelle e cotone o raso con trame in seta.
Le maschere proposte sono: “Taur” e “Luk”, rispettivamente le maschere che dichiarano indipendenza e audacia l’una, potenza e felicità l’altra e “Hybla”, nuova maschera introdotta questa stagione, simbolo di bellezza intramontabile ed emblema centrale della località ove nasce il brand, appunto Ragusa Ibla.
Presentate in tre accoppiamenti di colori differenti, esaltazione al periodo estivo cui si va incontro: marrone e giallo oro, nero e fuxia e marrone e fuxia; sempre nelle tonalità rosso e MG00044 (1)nero, invece, le “Classic”.
L’azienda Monya Grana
L’azienda nasce circa un anno fa dall’idea di Monya Grana, figlia di imprenditori siciliani che, legata alle sue origini sicule e all’incantevole arte barocca, decide di unificare in un solo prodotto arte, moda e cultura.
La passione per la moda e l’amore per la sua terra – la Sicilia, la magica terra dei Viceré del Gattopardo – la portano a realizzare qualcosa di veramente unico: delle “ladies bags” il cui simbolo sono dunque gli splendidi mascheroni barocchi e che racchiudono in sé tutta la potenza, il fascino, l’eleganza e la ricchezza di un’arte barocca mai dimenticata.

Evento
La presentazione alla stampa si terrà a Milano dal 25 febbraio al 3 marzo dalle ore 14,00 alle 18,00 presso lo showroom di Manuela Caminada, Via Leopardi, 2 – 20123 Milano.

Nei giorni 25 e 26 febbraio, è inoltre possibile intervistare la designer Monya Grana, su appuntamento.
www.monyagrana.com
Ufficio Stampa
Dott.ssa Anna Pernice
www.annapernice.com
Email: anna.pernice@gmail.com

Dalla Lituania al Fashion Week Milano

MG_3029Dalla Lituania al Fashion Week Milano

Collezione Fall-Winter 2015/16. La camicia bianca. Una nuova contemporaneità…
Milano, Febbraio 2015
“La camicia bianca non smette mai di stupirmi. E’ l’indumento più pratico, facile, sexy e rilassato che ci sia al quale voglio dare una nuova vita e un’espressione contemporanea…” Indra Kaffemanaite
La camicia bianca. Un classico intramontabile. Un capo che non passa mai di moda.
Un must senza tempo che la stilista lituana Indra Kaffemanaite, art director del Balossa White Shirt, rivisita con estro moderno, versatile e al contempo elegante.
Balossa White Shirt si propone, ritoccandone leggermente la nozione di base, di reinventare e di portare a nuova vita questo articolo che ha tutto: semplicità, comodità, originalità, eleganza.
Un capo che indubbiamente fa sempre tendenza!
Creare una camicia bianca contemporanea che veste la donna che vive la moda in maniera decisamente innovativa.
Indossare il classico in una nuova espressione di contemporaneità….

COLLEZIONE FALL-WINTER 2015/16
La collezione Autunno-Inverno 2015-2015 nasce dalla voglia di sperimentare, reinterpretando i canoni tradizionali con tecniche e costruzioni all’avanguardia…
Un nuova contemporaneità, espressione di uno stile che gioca tra volumi e audaci dettagli, linee moderne e grafiche.
Formali o sportive, morbide o scolpite e ancora, tagli a sbieco, asimmetrie, drappeggi e ruches…
25 camicie. 25 stili. 25 espressioni…
Colletti classici o arricciati e sensuali scollature sulla schiena delineano un look forte e al contempo molto sensuale.
La collezione Fall-Winter 2015/16, realizzata con cotoni stretch italiani di alta qualità, si presenta nei colori bianco ghiaccio, blu notte e avio.
_MG_2853La stilista, per realizzare le camicie più elaborate, si è avvalsa della collaborazione di Shingo Sato, un maestro giapponese conosciuto in tutto il mondo per la sua tecnica chiamata “Transformational Reconstruction”.
Sotto la sa guida Idra ha messo a punto complicate tecniche di origami e di plissettatura con interessanti effetti 3D.
La collezione FW 2015/16 presenta un nuovo modo di vivere e di intendere la camicia bianca.
Una camicia che si adatta a diversi look, stili ed occasioni diventando così un must da indossare sopra la gonna da sera, con jeans, shorts o morbidi pantaloni…
“Il mio desiderio è quello di sperimentare con tagli audaci e asimmetriche particolari perché le donne devono poter osare e sperimentare” Indra Kaffemanaite

BIOGRAFIA INDRA KAFFERMANAITE
Indra Kaffemanaite è nata e cresciuta in Lituania negli anni dell’Unione Sovietica. Quando il regime comunista si distingueva per la scarsità e la penuria nell’offerta di abbigliamento, soprattutto di quello alla moda, questa ambiziosa diciassettenne lituana sapeva già quello che voleva: imparare l’arte sartoriale e realizzare vestiti.
Indra aspettava con ansia il ritorno di suo padre che le portava l’ultimo numero di “Burda” dalla “moderna” Gerrmania Ovest, così poteva trasformare un nuovo cartamodello in un vestito alla moda. Accrescendo le sue capacità con l’esperienza e guidata dal talento naturale, iniziò a confezionare abiti per clienti russi e già a soli vent’anni aveva avviato una sua redditizia attività artigianale.
Con un’idea chiara nella mente, quella di dare una svolta alla sua vita, Indra si trasferisce in Italia per un nuovo inizio.
Nel 2005 ha frequentato una delle scuole più prestigiose: quella di Carlo Secoli, a Milano, il più noto istituto per modellisti. Poi un anno di Fashion Service, sviluppando campionari per i grandi nomi della moda, come Iceberg, Maurizio Pecoraro, Giambattista Valli e molti altri.
Nel 2014, Indra lancia il suo progetto BALOSSA camicia bianca e si propone di impegnarsi per conquistare il posto che le compete nel mondo della Moda.
PRESS OFFICE & DIGITAL PR
Sara Biondi
NewsEventicomo Relazioni Pubbliche
Email: biondi.communication.manager@gmail.com
Mobile: +39 339 8582462
www.newseventicomo-pr.com
http://www.balossashirt.com/it/

Dal debutto a Firenze dal Pitti Immagine 2013 al Fashion Week Milano 2015 Il “fatto a mano” di Ilaria Ricci per la collezione Unicamente Mia

_L7A6048 RIDOTTADal debutto a Firenze dal Pitti Immagine 2013 al Fashion Week Milano 2015 Il “fatto a mano” di Ilaria Ricci per la collezione Unicamente Mia

Ago e filo, fodere, metallerie luccicanti e Svarowsky vicino ad un ritratto della nonna, la sensualità della seta in contrasto con la tela, il cotone, l’organza,  una cornice d’argento e gli occhi pieni di stelle, corrono veloci le mani affusolate, mani tenere da bambina ma forti e grintose, cuce, ricama, sogna, sfiora la sua anima piena di ricordi, la casa che l’avvolge protettiva, Ilaria Ricci, grinta e volontà da vendere.
Stilista ma soprattutto artigiana, un mestiere antico appreso in casa, dalla mamma, un giorno si scopre affascinata dalla moda, solo dopo avere scoperto in soffitta una vecchia macchina da cucire e da qui comincia il suo viaggio.
Un viaggio non facile, ma entusiasmante: è bella Ilaria, solare, una stilista/artigiana, curiosa e volitiva, la incontriamo per farci raccontare la sua storia professionale, breve ma intensa.
Ilaria come nasce la passione per questo lavoro?
Sembra una novella di Grimm, in maniera quasi per gioco, come fanno tutti i bambini alla ricerca “dell’Isola che non c’è”…rovistando in soffitta ho scoperto una vecchia macchina da cucire e da questa è iniziato il mio gioco che poi è diventato lavoro……
Hai fatto tutto da sola???
Assolutamente no, la moda l’ho respirata fin da bambina, la mia mamma si è sempre occupata di moda, lei aveva lavorato come figurinista in una sartoria di alta moda e mi ha trasmesso questa passione per l’alta moda…è lei mi ha spinto, diciamo ispirato, a seguire questa strada.
Che cosa è per te l’accessorio?
L’accessorio è LA MODA, è un elemento irrinunciabile per creare un tutto insieme all’abito, in alcuni casi è il soggetto principale di un outfit; io seguo attentamente l’accessorio, dall’idea iniziale alla scelta dei materiali fino alla fase operativa vera e propria in cui inizia a prendere forma e a quella conclusiva della rifinitura.
La chiave del successo?
Determinazione, caparbietà, passione.
C’è stato un momento in cui hai detto basta?
No. I momenti difficili chiaramente esistono sempre, nel lavoro e nella vita, il segreto è non arrendersi e porsi sempre dei nuovi obiettivi.
Cucire o tagliare?
Entrambe, mi piace sperimentare con le diverse tecniche che possono essere usate sui materiali: è forse la mia maggiore ispirazione, quello che mi piace di più. Essere costantemente innovativi e sapersi mettere in discussione.
Made in Italy e “fatto a mano”….
Made in Italy e fatto a mano…sono il leit motiv di tutta la mia produzione, il filo conduttore determinante, io parlo di unicità e diversità che vengono riscoperte attraverso l’artigianalità ed il fatto a mano. E’ in sintesi il brand Cordini Rita by Ilaria Ricci, dall’idea di Rita ed Ilaria – madre e figlia con la passione per la moda e l’artigianato. E’ solo dalla creatività che trasforma la borsa in una vera e propria opera d’arte unica ed irripetibile, classico emblema del made in Italy.
Che cosa è l’eleganza per te?
Elegante è una donna sicura di se, che sa catturare l’attenzione di chi la guarda, passa lievemente e rimane nella memoria…..
Tante sfaccettature di una donna, quello del domani, che non smette mai di evolversi, senza dimenticare le proprie radici.
Per scoprire, dunque, il mondo della Maison Cordini Rita by Ilaria Ricci, appuntamento per sabato 28 Febbraio 2015, dalle ore 16,30 alle ore 20,00, presso il Concept Bistrot Corsia del Giardino, in via Manzoni 16, Milano.
Durante la Settimana della Moda, a Milano a fine febbraio, la Maison Cordini Rita by Ilaria Ricci presenterà la “COLLEZIONE UNICAMENTE MIA”:
Protagoniste saranno le creazioni più sofisticate ed eleganti, un mix di contrasti glam creati dai broccati e dalle sete leggiadre, che vengono accostati alla preziosità dei filati lavorati a mano. Volumi 3D e pattern brillanti dai colori fluo, stampe come un gioco irriverente, la creatività e l’arte sono il filo conduttore delle creazioni  dietro le quali si cela l’estro della giovane stilista.
È curiosità allo stato puro, tutto trasportato nel mondo del fashion: sono accessori  sognanti che fanno sognare, le borse di Ilaria, morbide al tatto e leggerissime da indossare, qualcosa di contemporaneo e comunicato in modo immediato, come se il mercato stesse aspettando un prodotto come questo, apparentemente semplice, ma pensato, studiato, creato……un taglio sartoriale fatto da dettagli, ricami e rifiniture, dove ritroviamo il konw how e la nostra arte unica dei maestri artigiani italiani, che tutto il mondo ci invidia, nei disegni Animalier, Softlyfluo & Modern Vintage.
Riferimenti: www.cordinirita.com
Pressoffices: cristina.vannuzzi@gmail.com

“Orfeo ed Euridice”: spettacolo di Cesar Brie a Treviglio

TAE - Orfeo ed EuridiceOrfeo ed Euridice”: spettacolo di Cesar Brie a Treviglio

Mercoledì 25 febbraio si terrà il primo dei tre appuntamenti previsti all’interno della rassegna VICOLI INVERNALI, organizzata da TAE Teatro con il patrocinio di Comune di Treviglio, Fondazione Cariplo e Fondazione della Comunità Bergamasca.

Il neonato Teatro Nuovo Treviglio, in Piazza Garibaldi, avrà l’onore di ospitare un importante spettacolo teatrale, fresco di debutto nella prestigiosa stagione del Teatro Elfo Puccini di Milano. Si tratta di “Orfeo ed Euridice”, prodotto dalla compagnia Teatro Presente/Eco di Fondo, per la regia di Cesar Brie.

Lo spettacolo nasce come una profonda e intima rilettura del mito greco da parte del celebre regista argentino: ispirato da alcuni recenti fatti di attualità legati al tema dell’eutanasia, Brie indaga il senso della perdita, dell’abbandono e della vita concentrandosi sulle vicissitudini di una giovane coppia dei giorni nostri. Due attori in scena e pochi oggetti significativi riescono a raccontare una storia che, seppur affrontando tematiche complesse e delicate, non viene appesantita dalla retorica e risulta fruibile anche da un pubblico giovane. “Orfeo ed Euridice” viene infatti proposto in una matinée per gli studenti del liceo classico “S. Weil” di Treviglio. Lo spettacolo, finalista del Premio In-box 2014, è un opportunità preziosa per il pubblico della Gera d’Adda di confrontarsi con un esempio di estetica teatrale contemporanea che ha riscosso notevole successo a livello nazionale.

“Orfeo ed Euridice” si terrà alle ore 21.00, a Treviglio (Bg), presso Auditorium TNT in Piazza Garibaldi. Ingresso 7€, ridotto a 5€ per i tesserati TAE Teatro.
Per informazioni consultare il sito www.taeteatro.org o cliccare “Mi Piace” alla pagina Facebook “TAE Teatro”.
TAE Teatro

Stefano Rozzoni

steroz@hotmail.it

Tutti i sapori (e i colori) del giallo a Mangia come scrivi

de marco - io la troveròTutti i sapori (e i colori) del giallo a Mangia come scrivi

Giovedì 26 febbraio ospiti della rassegna gastronomica e letteraria al Ristorante Il Garibaldi gli scrittori Paolo Roversi, Gianni Simoni, Romano De Marco

CANTU’ (Como) – Tutti i colori e i sapori del giallo. E’ all’insegna di uno dei generi letterari più amati l’appuntamento di febbraio, a Cantù (Como), con la rassegna Mangia come scrivi.

La tradizionale cena mensile organizzata e condotta dal giornalista Gianluigi Negri si terrà GIOVEDI’ 26 FEBBRAIO, al Ristorante Il Garibaldi, nella piazza centrale della città brianzola, ed avrà come titolo“Milano criminale”.

I protagonisti annunciati sono gli scrittori Paolo RoversiGianni Simoni e Romano De Marco. Come avviene solitamente a Mangia come scrivi, nessuno degli autori, nel corso della serata (inizio alle 20.30;info e prenotazioni allo 031 704915), parlerà direttamente di Simoni_Omicidio senza colpasé o dei propri libri: tra le varie pause del menu, Simoni presenterà e leggerà un brano di Roversi, successivamente Roversi presenterà e leggerà un brano di De Marco, in chiusura De Marco presenterà e leggerà un brano di Simoni.

Gli chef del Garibaldi, oltre ad aver pensato a un menu nel quale il colore predominante sarà il giallo, abbineranno alle quattro portate previste (dall’antipasto al dolce) i vini selezionati da Alfonso Galvano di “Vineggiando” (Cantù). Da segnalare, tra i quattro piatti, degli gnocchetti gialli con salsa al gorgonzola Castelli “Marca Oro” e noci e, come secondo, una speciale luganega servita su crema di mais con funghi porcini.

Ciascuno degli autori sarà presente con i propri ultimi libri, che il pubblico potrà acquistare e farsi autografare.

Roversi, direttore del Festival NebbiaGialla di Suzzara, reduce dal successo di “Milano criminale” (Rizzoli, 2011), gli ha appena dato un seguito: “Solo il tempo di morire” è uscito il 12 febbraio per Marsilio.

roversi - solo il tempo di morire Simoni, a fine gennaio, ha dato alle stampe per TEA “Omicidio senza colpa”: il “Simenon padano”, ex magistrato, firma la quinta indagine milanese del commissario Andrea Lucchesi, fortunata serie che Simoni alterna a quella, ambientata a Brescia, dedicata ai casi dell’ex giudice Petri e del commissario Miceli, di cui finora sono usciti otto titoli.

De Marco, con “Io la troverò”, finalista al Premio Scerbanenco lo scorso dicembre, ha inaugurato per Feltrinelli (collana Fox Crime) la serie “Nero a Milano”. La critica lo ha definito “il nuovo maestro del noir italiano” e, nel suo romanzo, ambientato in una Milano gelida e cupa, De Marco affida una pericolosa indagine a Marco Tanzi, un tempo il miglior poliziotto della città, da anni costretto a vivere come un clochard.

Il successivo Mangia come scrivi in Brianza si terrà giovedì 26 marzo: le protagoniste della serata“Gustose passioni” saranno Ketty Magni, Loredana Limone e Paola Cereda.

Serata spumeggiante …come le bollicine!!!

BOLLICINESerata spumeggiante …come le bollicine!!!

Nuovo appuntamento Venerdi 20 Febbraio per il Bollicine@CollegeHouse
Prosecco, Champagne, Franciacorta, accompagnati da ottimi piatti a base di caviale, formaggi, marmellate, salumi, salmone……

Eventi di incontri e confronti, sapori dove la chef Caterina Quercioli riesce a coniugare inventiva e fantasia in un palinsesto che si rinnova, settimana dopo settimana, per una serata in cui l’ospitalità è l’espressione migliore di una delle più nobili caratteristiche innate dell’essere umano, l’amore per la convivialità bagnata dallo Champagne al flute, Franciacorta e bollicine dal metodo classico al metodo charmat..

Tommaso Panerai e Daniele Cicalini, i giovani imprenditori ideatori del College House, il nuovo punto d’incontro più trendy di Firenze, situato tra il nuovo Polo Universitario e il Palazzo di Giustizia, orgogliosi del loro locale, appena inaugurato da soli 3 mesi, sempre pieno di giovani, allegre feste di laurea e non solo….. College House è vetrina sulle tendenze al di là dei confini italiani. Per essere sempre up-to-date circa il mondo sempre in fermento del food, ogni settimana un tema diverso, il giro del mondo di abbinamenti food and beverage, direttore della sinfonia di sapori la chef Caterina Quercioli, che ottiene il successo di un piatto in cui incentra il sottile equilibrio tra aromi e colori, sapori e trasformazioni originali e creative.

Mangia come scrivi risale ad alta quota

Diemberger - Barba di ghiaccioMangia come scrivi risale ad alta quota
Venerdì 20 febbraio ospiti della rassegna gastronomica e letteraria al Ristorante 12 Monaci la leggenda dell’alpinismo mondiale Kurt Diemberger e i due massimi giornalisti di montagna italiani Roberto Mantovani e Stefano Ardito

FONTEVIVO (Parma) – Nel marzo 2013 aveva festeggiato il suo 81° compleanno nel Parmense. A distanza di due anni la leggenda dell’alpinismo mondiale Kurt Diemberger torna a Mangia come scrivi. Insieme a lui ci saranno due amici come Roberto Mantovani e Stefano Ardito, i massimi giornalisti di montagna italiani.

VENERDI’ 20 FEBBRAIO, al Ristorante 12 Monaci di Fontevivo (Parma), la rassegna organizzata e condotta dal giornalista Gianluigi Negri tornerà, dunque, a salire ad alta quota. Diemberger, Mantovani e Ardito saranno i protagonisti della serata “Sfide ai confini del cielo”, organizzata in collaborazione con il Club Alpino Italiano – Sezione di Parma, il cui presidente Fabrizio Russo porterà i saluti iniziali.

Tra le quattro portate del menu (lo chef Andrea Nizzi proporrà, tra i vari piatti, una gustosa trilogia della polenta come antipasto e, come secondo, dei bocconcini di cinghiale su orzotto con salsa di mele cotte al profumo di grappa), gli ospiti intratterranno il pubblico, parlando delle loro imprese e dei loro libri. Come sempre, l’inizio della cena è fissato alle 21 (info e prenotazioni allo 0521 610010) e saranno quattro i vini selezionati da Claudio Ricci de “Il Bere Alto”.

Diemberger si soffermerà, in particolare, sul “Settimo senso”, spiegando che cosa è per lui (“Il settimo senso” è anche il suo ultimo libro uscito per Alpine Studio), partendo dalla storica e pericolosissima impresa del 1956, quando fu il primo uomo a superare la famosa Meringa di ghiaccio, salendo la parete Nord del Gran Zebrù, montagna del gruppo dell’Ortles.
L’alpinista austriaco, pioniere del cinema d’alta quota, mostrerà, come regalo al pubblico, anche un paio di cortometraggi realizzati su vette come il Broad Peak e il K2, con scenari mozzafiato. Con Mantovani e Ardito, sarà inevitabile ricordare altre due sue imprese: Diemberger è l’unico al mondo che può raccontare di aver conquistato due vette oltre gli ottomila metri in anteprima assoluta. Il 9 giugno 1957 scalò il Broad Peak, sul confine tra Cina e Pakistan. Tre anni dopo fu protagonista della prima ascensione del Dhaulagiri, in Nepal, sulla catena dell’Himalaya.
Mantovani - Appigli invisibili
Mantovani – a lungo direttore della “Rivista della Montagna” e collaboratore fisso della trasmissione “Tgr Montagne” di Raidue – porterà a Fontevivo i suoi ultimi due libri: “La scoperta dell’alta quota” (Alpine Studio) e “Appigli invisibili” (Ultra).

Ardito – firma storica di “Airone”, “Repubblica”, “Specchio”, “Meridiani Montagne”, “Qui Touring”, che oggi scrive per “Il Messaggero” e che per vent’anni è stato autore di documentari per “Geo&Geo” su Raitre – presenterà invece il suo nuovissimo libro (appena uscito per Corbaccio) “Alpi di guerra, Alpi di pace – Luoghi, volti e storie della Grande Guerra sulle Alpi”.

Il successivo Mangia come scrivi in Emilia si terrà venerdì 20 marzo: i protagonisti della serata “Bologna-Parma, 90 chilometri” saranno Carlo Lucarelli, Marcello Fois, Giampiero Rigosi.

Ristorante 12 Monaci
Venerdì 20 Febbraio – Ore 21

“Sfide ai confini del cielo”
(in collaborazione con Club Alpino Italiano – Sezione Parma)

Antipasti
La Trilogia della Polenta:
Polenta Fritta al Lardo
Medaglione di Fioretto di Mais con Funghi
Polenta Fresca con Salamella e Parmigiano Reggiano

Primo
Canederli Gratinati al Forno con Formaggio Bitto

Secondo
Bocconcini di Cinghiale su Orzotto con Salsa di Mele Cotte al Profumo di Grappa

Dolce
Strudel di Mele con Salsa di Arancia
13 konigswand 1956Vini
Durante la cena verranno serviti quattro vini selezionati da Claudio Ricci de “Il Bere Alto”

 

Costo della cena: 35 euro

Stefano Ardito
Alpi di guerra Alpi di pace
Luoghi, volti e storie della Grande Guerra sulle Alpi

 

Casa Editrice Corbaccio
Collana Exploits
Pagine 272 Euro 19,60

Un secolo fa la Grande Guerra ha insanguinato l’Europa. Nelle terribili battaglie combattute sui fronti della Somme, della Galizia, dell’Isonzo e del Carso hanno perso la vita milioni di ufficiali e soldati. Altri milioni di uomini sono stati mutilati o feriti. Nel quadro generale del conflitto il fronte alpino, dal Passo dello Stelvio alle Alpi Giulie, ha avuto un ruolo secondario. Ma quelle battaglie combattute ad alta quota, tra pareti di roccia e ghiacciai, hanno emozionato generazioni di Europei. Sulle Dolomiti, sull’Adamello, sul Pasubio, sullo Jôf di Montasio e su decine di altri massicci, i militari italiani e austro-ungarici hanno costruito sentieri di arroccamento e vie attrezzate, caserme e fortezze, teleferiche e caverne artificiali. Cannoni e mitragliatrici sono stati issati fin sulle vette più alte. Oggi, Ardito - Alpi di guerramentre le trincee del Fronte occidentale e del Carso sono state riassorbite in un paesaggio di pace, le Alpi centrali e orientali sono diventate un grande museo all’aria aperta, percorso ogni anno da decine di migliaia di turisti, escursionisti e alpinisti. Ma esplorare trincee, bunker, musei e gallerie non basta. Per capire la tempesta che ha sconvolto tra il 1915 e il 1918 le Alpi occorre conoscere gli eventi, i loro protagonisti e le loro passioni, il mondo che li circondava. In questo libro Stefano Ardito racconta con intensità e partecipazione diciassette episodi del conflitto, e permette agli appassionati di montagna e di storia di emozionarsi e di capire. Perché comprendere il passato serve a costruire un’Europa di pace.

Stefano Ardito, nato a Roma, è una delle firme più note del giornalismo di montagna e di viaggi italiano. I suoi reportage e le sue inchieste sono stati pubblicati da Airone, Repubblica, Il Venerdì, Alp, Meridiani e Specchio, settimanale de La Stampa. Oggi scrive per Il Messaggero, Meridiani Montagne, Qui Touring, Plein Air e altre testate. Ha all’attivo alcune decine di guide e una ventina di libri, tra i quali 101 storie di montagna che nessuno ti ha mai raccontato (Newton Compton, 2012), La grande avventura (Corbaccio, 2013) e Storia dell’alpinismo in Abruzzo (Ricerche & Redazioni, 2014). Il pubblico di Rai Tre lo conosce grazie ai suoi documentari, messi in onda per vent’anni nel programma quotidiano Geo&Geo. Ha dedicato alla memoria e ai luoghi del primo conflitto mondiale sulle Alpi numerosi servizi giornalistici e la guida Sentieri della Grande Guerra (Touring Editore, 2014).
Prenotazioni: Andrea o Letizia Tel. 0521.610010, info@12monaci.it oppure info@mangiacomescrivi.it

 

Aceto balsamico diModena IGP e Chianti Classico, l’intesa continua a Firenze con l’Anteprima Chianti Collection 2015

Aceto Balsamico di Modena ancora protagonista in tvAceto balsamico diModena IGP e Chianti Classico, l’intesa continua a Firenze con l’Anteprima Chianti Collection 2015

Aceto Balsamico di Modena IGP e Chianti Classico di nuovo insieme a Firenze, per una kermesse di incontri e degustazioni con le eccellenze del Food&Beverage italiano. Domani martedì 17 febbraio e dopodomani mercoledì 18, torna alla Stazione Leopolda di Firenze l’Anteprima Chianti Classico Collection 2015 e stavolta i vini delle oltre 140 aziende presenti saranno accompagnati da una selezione delle più famose denominazioni agroalimentari DOP e IGP, di cui l’oro nero di Modena è uno dei più accreditati rappresentanti.

“Considerata l’importanza che questo appuntamento con l’Anteprima del Chianti Classico Collection 2015 riveste nel panorama enogastronomico internazionale con operatori e stampa che arrivano da Europa, America e Asia – sottolinea il Direttore del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP Federico Desimoni – avere l’opportunità di essere presenti con il nostro prezioso prodotto a fianco degli oltre 140 produttori di vino in questo contesto, è per noi una occasione straordinaria di visibilità per far conoscere da vicino ai tantissimi visitatori che interverranno, le peculiarità di questa eccellenza del Made in Italy, ambasciatrice nel mondo del sapore della nostra terra, con oltre il 90% del prodotto esportato in circa 120 paesi”.

La partecipazione del Balsamico di Modena IGP con un desk di degustazione a questo prestigioso appuntamento con le due tipologie affinato e invecchiato – nell’area dedicata alle eccellenze DOP e IGP – arriva sulla scia di una già consolidata partnership  tra i due Consorzi di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP e Consorzio Chianti Classico per valorizzare le eccellenze del Made in Italy agroalimentare nel mondo, nata di fatto nello scorso mese di dicembre con la realizzazione di una serie di appuntamenti enogastronomici all’Enoteca del Mercato Centrale di Firenze e nella Crystal Lounge dello Stadio Artemio Franchi.

Ufficio stampa Consorzio Tutela Aceto Balsamico Modena IGP
Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.
Email marzia.morganti@gmail.com
www.consorziobalsamico.it – www.martecomunicazione.com

L’arte fiorentina di Elisabetta Rogai in giuria a “Masterchef”

Bastianich2 (2)L’arte fiorentina di Elisabetta Rogai in giuria a “Masterchef”

L’arte coniugata con il food  per giudicare i piatti dei concorrenti
nella puntata in onda dal Palazzo delle Esposizioni di Roma

Firenze, 10 febbraio 2015

La coniugazione dell’arte  e la cultura con il  food nella puntata di Masterchef in onda giovedì 12 febbraio alle ore 21,10 su SkyUno: l’eclettica pittrice fiorentina Elisabetta Rogai, ideatrice dell’EnoArte, è stata invitata a valutare i piatti dei concorrenti che partecipano al talent show in una  giuria di personaggi legati al mondo dell’arte, della cultura e del giornalismo. La trasmissione ha unito ai giurati istituzionali – Joe Bastianich, Carlo Cracco e Bruno Barbieri – tredici personaggi coinvolti in settori diversi, come Elisabetta Rogai che rappresenta la pittura,  il critico d’arte Francesco Bonami, l’art director di CondèNast Christoph Radl, la fotografa Lady Tarin e Pierpaolo Ferrari, ideatore e curatore insieme a Maurizio Cattelan della rivista d’arte Toiletpaper.

Una puntata completamente diversa da quelle programmate, particolare con personaggi particolari, dove si evidenzia la presenza della Rogai, impegnata come giurata, in una valutazione eccezionale di un abbinamento inusuale, il mondo della cultura con quello del cibo, che, come sosteneva lo scrittore Joseph Conrad, rappresentano un’ esperienza che mette alla prova tutti i sensi, la vista, l’udito, l’olfatto, il tatto e il gusto, con tanti punti in comune, colori, estetica, creatività, fantasia, ingegno, arte.

La puntata, girata al Palazzo delle Esposizioni di Roma, nell’ambito della mostra sulla pittrice messicana Frida Khalo,  sarà trasmessa su SkyUno, giovedì alle 21,10