Yamamay e il mese rosa

collezione principessa lowYamamay e il mese rosa

Anche quest’anno Yamamay sostiene la LILT durante il mese rosa:
Ottobre è il mese della prevenzione del tumore al seno e le aziende che aderiscono al progetto s’impegnano a diffondere questo importante messaggio.
Yamamay, azienda leader nella produzione e vendita di reggiseni, vuole prendersi cura delle donne: non solo pensando alla loro bellezza ma anche alla loro salute. E così due volte l’anno – in marzo e ottobre, in occasione del mese rosa – il suo obiettivo è di promuovere la prevenzione.
L’iniziativa prevede una forte comunicazione in store con un grande poster che ritrae le testimonial del progetto: Yasmin e Amber Le Bon, mamma e figlia. La prima, oggi cinquantenne, è stata una top model degli anni 90 e oggi è attivissima nel mondo della moda, la seconda, Amber, è una venticinquenne alla ribalta nel fashion system.
Resize of Il cancro non ha etàLa scelta è ovviamente voluta e studiata: la prevenzione deve riguardare donne di tutte le età che devono volersi bene e pensare al proprio benessere, non solo esteriore.
L’immagine pubblicitaria sarà poi diffusa anche sul web e sui social dell’azienda, per ricordare il mese rosa e i suoi valori.
A livello di prodotto, molti passi avanti si sono fatti nell’ingegneria dei reggiseni, per il comfort del seno e la comodità: Yamamay propone nuovissimi reggiseni senza ferretto che si legano all’iniziativa LILT.
Yamamay, inoltre, in collaborazione con la LILT, ha realizzato un libro dal titolo “Attente al Seno” con indicazioni e consigli sulla giusta prevenzione e testimonianze importanti.
Il libro è scaricabile online sul sito yamamay.com.
Yamamay è orgogliosa di poter contribuire a condividere e diffondere
i valori di questa iniziativa importantissima per tutte le donne.

Modenese & Modenese Srl
Via Marcello Malpighi, 4
20129 Milano (Italy)
digitalpr@modenese.co

Violetta 2015 International Tour

Violetta 2015 International Tour

Annunciate le date italiane del tour 2015 di Violetta.
Ecco le date in Italia:
28/1/2015 Torino – Parcolimpico – 16:00
30/1/2015 Milano – Mediolanum Forum – 16:00 e 20:30
1/2/2015 Bologna – Unipol Arena – 16:00
3/2/2015 Firenze – Mandela Forum – 16:00 e 20:30
6/2/2015 Roma – Palalottomatica – 16:00 e 20:30
7/2/2015 Roma – Palalottomatica – 16:00

Le spiagge del Salento a rischio cementificazione per la TAP

ledune che saranno sbancate dalla tapLe spiagge del Salento a rischio cementificazione per la TAP

Alla settantottesima Fiera del Levante, inaugurata nei giorni scorsi a Bari dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, 40 sindaci del Salento, con il sindaco di Melendugno Marco Potì in testa, hanno manifestato il loro dissenso all’installazione del gasdotto della TAP, applaudendo quando il presidente della Regione Nichi Vendola ha ribadito che la Puglia non è la pattumiera degli altri. Per il Presidente Renzi si può ancora discutere sull’approdo, ma il ministro dell’Ambiente Galletti, che ha da poco approvato il rapporto di Valutazione impatto ambientale della TAP, insiste sul fatto che l’approdo è ormai stato deciso con 58 prescrizioni. Di diverso parere è il ministero dei Beni culturali che è contrario al deturpare le coste salentine. Il gasdotto dovrebbe approdare su un’incantevole spiaggia la Caciulara San Basilio, a San Foca, una delle cinque marine di Melendugno, sul Mare Adriatico, insignita per ben quattro volte della Bandiera blu e delle cinque Vele di Legambiente, distante appena un chilometro e mezzo dalla riserva naturale di interesse internazionale, 4spiaggia-sanbasilioLe Cesine. «Siamo in una zona ad alta intensità turistica – ha detto Carmen Mancarella, direttore della rivista “Spiagge” – dove i giovani si sono inventati un lavoro puntando sul turismo e sulla tutela delle risorse naturali, tra numerosi siti di interesse comunitario e un sito archeologico di straordinaria bellezza, Roca Vecchia, la Micene del Salento. Su appena 500 metri di arenile, che viene puntualmente segnalato dalle riviste di turismo tra le spiagge più belle della Puglia, ci sono tre stabilimenti balneari e un albergo. Tra le dune depongono le uova le ormai rare tartarughe di mare, caretta caretta. E la storia di questo gasdotto sta diventando una storia infinita.
La TAP AG ha progettato l’approdo di un gasdotto che parte dall’Azerbajian, risparmia le coste della Grecia, attraversa le montagne, per arrivare in Albania dalla cui costa dovrebbe immettersi in mare, poggiandosi per 111 chilometri sui fondali del Canale d’Otranto, un mare particolarmente esposto alle correnti e a forte rischio sismico. Il gasdotto approda poi su una delle marine di Melendugno.
Il tubo di acciaio ricoperto da cemento armato si immergerà sotto le dune di sabbia con un micro tunnel a una profondità di 18 metri. La voragine scavata nei fondali per ottenere l’immersione del gasdotto sarà ricoperta da cemento armato e malta.
6spiaggia-lacaciularaÈ dal novembre dello scorso anno, che è stato presentato un contro rapporto al Ministero dell’Ambiente, curato da ben 25 esperti, coordinati dal professore del Politecnico di Bari Guido Borri. «Abbiamo convocato gli esperti – ha precisato il sindaco di Melendugno, Marco Potì – perché potessero liberare il Comitato No Tap e il territorio dall’accusa di campanilismo o sindrome Nimby. C’è un lavoro serio dietro le osservazioni presentate, non potranno dire che siamo degli estremisti incompetenti, ci sono dei grandi professionisti per svelare tutti i punti più controversi del progetto». Lo scempio sarà evidente perché il gasdotto dopo essere riemerso in pineta, che sarà praticamente rasa al suolo per due ettari, si snoderà via terra. Per consentirne il passaggio e creare le zone di sicurezza e la viabilità di emergenza intorno, saranno divelti 1900 ulivi secolari, in un paese che vanta di detenere il 4 per cento della produzione di olio, a livello regionale. A Melendugno, poi, in località Masseria del Capitano dove ci sono i dolmen preistorici Placa e Gurgulante sarà realizzata la centrale di depressurizzazione, con camini alti dieci metri per smaltire i fumi. Intorno il deserto: 12 ettari di terreno, vasto quasi quanto 24 campi di calcio, dove non sarà ammessa alcuna attività. I Consigli comunali dei Comuni interessati hanno peraltro deliberato inidoneo il luogo destinato ad ospitare la centrale di depressurizzazione perché si trova molto vicina ai centri abitati di Melendugno, Vernole e Calimera e perché sorge in una zona non industrializzata, fatta di masserie e uliveti che caratterizzano il tipico paesaggio salentino. Non si indica nel progetto dove si andrebbe ad attingere l’acqua necessaria a far funzionare l’impianto con il grave rischio di prosciugare il già delicato equilibrio delle falde freatiche salentine. Intanto il cammino del gasdotto non finisce qui perché attraverserà anche i vigneti di Negroamaro del Nord Salento per arrivare ad immettere il gas nella centrale di Mesagne. Ironia della vicenda è che questa opera sarà dismessa tra 50 anni e i tubi di acciaio, ricoperti di cemento armato per un diametro di tre metri, saranno abbandonati in balia delle correnti marine e lentamente corrosi.

H.di P.

Dr. Harry di Prisco
giornalista
Via F. Petrarca, 101/B
80122 NAPOLI
email: harrydiprisco@libero.it

Corciano Dolce Borgo

Corciano Dolce Borgo

25 e 26 ottobre 2014

Nel weekend del 25 e 26 ottobre anche il borgo medioevale di Corciano diventerà “cioccolatoso” con l’evento “Corciano Dolce Borgo”!

Festival du vent Calvi

Festival du vent Calvi

22 al 26 ottobre 2014

Dedicato agli aquiloni che quest’anno si svolgerà dal 22 al 26 ottobre. Su

www.lefestivalduvent.com

Harry di Prisco

 

Schiffini a I Saloni Worldwide Moscow

image001 (1)Schiffini a I Saloni Worldwide MoscowSchiffini a I Saloni Worldwide Moscow

Dal 15 al 18 ottobre 2014

Schiffini a I Saloni Worldwide Moscow, per meglio presidiare un mercato molto importante, da sempre attento al gusto e all’abilità artigiana tutta Made in Italy.

Uno spazio interamente dedicato al modello Pampa, il più recente a catalogo, disegnato da Alfredo Häberli, nella versione in rovere scuro.

Un prodotto molto apprezzato non solo per le linee ma anche, vale la pena ricordarlo, perché è un progetto con il quale Alfredo Häberli prosegue la sua ricerca – iniziata con Mesa – sullo spazio cucina come anima della casa. Completamente realizzata in legno, Pampa si distingue per l’esclusiva maniglia a tasca ricavata nella struttura dell’anta. Proprio la maniglia è il tratto distintivo dell’azienda, in questo caso ottenuta grazie ad una lavorazione complessa dall’originale effetto plastico e tridimensionale. Un segno curvo, leggero e morbido come un sorriso. Una varia gamma di legni: alle finiture attuali in rovere naturale, rovere scuro termotrattato e noce canaletto si aggiunge una nuova versione in legno verniciato con venatura a vista.

Ricordiamo che Schiffini è un’azienda storica del design italiano nata nel 1925 a La Spezia – cuore e sede dei più importanti cantieri navali – per la fornitura di mobili per il comparto navale. Con gli anni la produzione è andata sempre più specializzandosi verso le cucine, fino agli anni 50 quando la produzione è stata definitivamente spostata verso i mobili da cucina. Il design è stato influenzato da Vico Magistretti, che si è legato all’azienda nel 1965 in modo indissolubile e continuo fino alla sua scomparsa. Questa collaborazione ha portato a numerose e fortunate intuizioni che hanno dato vita a modelli di cucina che sono dei “classici” della produzione moderna.

Dal 2002 inizia la collaborazione con altri nomi illustri del panorama italiano ed estero. Le cucine di Schiffini mutano e cambiano volto, ma la filosofia rimane la stessa di sempre.

Il design, l’uso dei materiali, la bellezza delle finiture e la cura del dettaglio si coniugano sapientemente con l’armonia di un luogo tutto da vivere, di uno spazio che è comunione, ritrovo degli affetti, memoria storica e umana.

 

Oggi Schiffini è un brand riconosciuto in tutto il mondo, presente nelle principali città, non solo europee, con un proprio monomarca, corners in ogni continente e una rete distributiva capillare; in forte crescita, grazie anche alla divisioni Contract e Marine nate appositamente per soddisfare specifiche richieste. Da una parte quelle degli architetti, che sempre più chiedono un prodotto personalizzato, e dall’altra un cliente, l’armatore, che esige un prodotto mirato per garantire la sicurezza, oltre allo stile, in navigazione.

1920
Sandra+Clara
Clara Buoncristiani R&Communication Studio
clarabuoncristiani.it
Skype: clara.buoncristiani

The Pink FloydExhibition – Their Mortal Remains”

The Pink FloydExhibition – Their Mortal Remains”

Dal 19 settembre al 19 ottobre 2014
La prima mostra ufficiale dei Pink Floyd in anteprima mondiale

Alla Fabbrica del Vapore di Milano

L’incredibile multi-sensoriale viaggio nello straordinario mondo dei Pink Floyd
Un’esperienza unica nata grazie al coinvolgimento e la collaborazione attiva di Roger Waters, David Gilmour e Nick Mason!!

http://pinkfloydexhibition.com/

Villa Castelli a cavallo di due province e di due mari

piazza MunicipiVilla Castelli a cavallo di due province e di due mari

“Olio, vino e mandorla, paesaggi e sapori della Dieta Mediterranea e Grandi Feste di tradizione”, questo l’itinerario alla scoperta dei colori autunnali e degli antichi sapori di Villa Castelli. Il Sindaco Vitantonio Caliandro è un vulcano di idee e di iniziative, «sul territorio c’è un “mare verde” – egli dice – fatto di alberi di ulivo, di vigneti a filari e frutteti, che invitano al relax e alla meditazione, in sintonia con i ritmi della terra». La cittadina salentina si estende in una zona collinare e buona parte del centro abitato poggia su un orlo di una scarpata, tra i colli: Fellone, Scotano e Vaso esposto nel museo municipaleCastello. Il corso d’acqua più importante, nasce dalla sorgente del Canale Reale sita in contrada Antoglia, detta Fonte Strabone, ma nota nella documentazione antica come Fonte dei Grani. La vegetazione si compone di oliveti e querceti alternati a tratti di macchia mediterranea. La gravina, facente parte del parco naturale regionale “Terra delle Gravine”, costituisce il giardino botanico comunale. Negli anni Trenta la gravina venne superata da un ponte a nove arcate in pietra, realizzato da maestranze locali con l’obiettivo di aprire un nuovo fronte di urbanizzazione alla città. Il sito archeologico più studiato è quello in località Pezza Petrosa, corrispondente al toponimo di Pezza Le Monache, dove è stata rinvenuta a seguito di lavori di trasformazione agraria, una necropoli con oltre trenta tombe, datata al IV-III secolo a.C., con corredi funerari, costituiti da 200 reperti di ceramica decorata, statuette della dea dell’agricoltura Demetra, oggetti in bronzo, che sono collocati presso il museo civico comunale. Gli scavi hanno identificato nei pressi del sito, resti di un abitato, con possibili tracce di mura difensive in blocchi, datati a dopo la metà del IV secolo a.C. che potrebbe riferirsi ad un villaggio dei Messapi divenuto, dopo la conquista da parte di Taranto, un pasta realeavamposto militare. È in età normanna che compare per la prima volta negli atti notarili il nome di “Castellum Caeje”, indicante un territorio fortificato tra Oria e Ostuni, l’attuale Ceglie Messapica, che comprendeva anche gran parte di Villa Castelli. Fu nel diciassettesimo secolo che emerge il toponimo Monte Castelli e poi nel diciottesimo secolo Castelli, a cui si è aggiunta la parola Villa, nel senso di borgo, già prima dell’indipendenza da Francavilla Fontana. L’economia del borgo si fondava in quegli anni prevalentemente sulla pastorizia e sull’agricoltura e ruotava intorno a masserie fortificate. Fenomeno importante per le attività commerciali era la transumanza, con lo spostamento di greggi e mandrie dalla Valle d’Itria al Salento attraverso le Murge. In occasione del passaggio dei mandriani si organizzavano fiere annuali e nel territorio sono ancora presenti una serie di antichi tratturi.

harry2Siamo in una terra che reca impressi i segni di importanti presenze, in un continuo alternarsi di domini e popolazioni che con le loro culture, le espressioni artistiche ed architettoniche hanno arricchito i luoghi di un patrimonio di incommensurabile valore, segnando lo spirito e il carattere degli abitanti, custodi di culture e tradizioni.

Sulla scia della tradizione contadina si organizzano anche oggi varie fiere. La Festa Grande di Villa Castelli, istituita come Comune nel 1926 con la consegna dello stemma araldico, ha avuto luogo tra il primo e il 4 ottobre in onore della Madonna della Fontana e il Cuore di Gesù, tra bande, luminarie, fuochi d’artificio e dolci tipici. La Festa (detta “ grappolo uva del salentoLa festa Bona”) segna la fine della vendemmia e l’inizio della raccolta delle olive. Bancarelle colorate si sono snodate ai lati delle vie del paese, presentando le ultime novità degli attrezzi agricoli, ma anche abbigliamento, oggetti per la casa. In serata largo alle luminarie tra la piazza e il corso principale e si è ballata la pizzica, mentre agli angoli dei bar e dei ristoranti si accendevano i tipici fornelli per arrostire sulla legna: salsicce, agnello, bombette (gustosi involtini di carne di maiale e fegatini), chiamati anche in altre zone del Salento turcinieddhi o gnomarieddhi, preparati con le interiora di agnello, condite con prezzemolo e limone. A Villa Castelli si possono degustare pietanze e prodotti tipici, che fanno della località salentina, il cuore della Dieta Mediterranea. Nella pasticceria “La Sfornata” di Anna Sarcinella viene prodotta la pasta La processionereale e la cupeta, il torrone salentino. La giornata “clou” della Festa Grande si è svolta il 2 ottobre con la tradizionale processione. Accompagnati dalla banda per tutte le vie del paese gli abitanti di Villa Castelli e di alcuni paesi limitrofi, con i propri sindaci, hanno seguito in processione le statue dei protettori della cittadina: la Madonna della Fontana e il Cuore di Gesù. Con una cerimonia, carica di significato, il Sindaco Caliandro ha consegnato, come è consuetudine, alla fine della processione, le chiavi della Città ai protettori. Per la terza sera di scena è stato il grande concerto di Edoardo Bennato, che si è esibito davanti a una piazza gremita. La scelta non a caso è caduta sul cantante napoletano quasi in ricordo del Regno di Napoli quando la parte più consistente dell’odierna Villa Castelli era territorio di pertinenza di Francavilla Fontana, mentre Monte Fellone restava frazione di Martina Franca e Monte Scotano di Ceglie Villa CastelliMessapica. La storia è fatta anche di coraggio e fu il 12 gennaio 1818 proprio nel territorio dei “Castelli” che il prete brigante Ciro Annicchiarico, anche noto come Papa Ciro, fu promotore di una “Repubblica Salentina” e fondatore della “setta dei decisi”, una società armata in veste repubblicana e massonica, che disarmò i fucilieri reali che si recavano ad Ostuni. A Villa Castelli c’è anche l’associazione “Settimana dei Briganti – l’altrastoria”, presieduta da Rocco Biondi, con sede nella strada privata intitolata al brigante Pasquale Romano, che ha inteso essere un luogo di dibattiti mirati alla rivalutazione storico-politica del brigantaggio nell’Italia meridionale. Era questo un la lavorazione della pasta di mandorlafenomeno di massa, che soprattutto nel decennio 1860/1870 ha coinvolto la stragrande maggioranza degli abitanti dei territori appartenuti all’ex Regno delle Due Sicilie. I briganti di quell’epoca, uomini e donne hanno lottato in difesa della loro terra, delle loro famiglie, della loro dignità. Le forze militari messe in campo contro di loro li condannarono alla sconfitta.

Per restare in tema di dieta mediterranea una passeggiata tra le campagne, tra ulivi millenari e vigneti, è stata organizzata da Carmen Mancarella, direttore della rivista “Spiagge”. Alla ricerca delle tipicità troviamo l’Azienda Melillo, che si sta sempre più affermando nel settore enologico con i vini Tagliavanti e Licabetto sui mercati nazionali e internazionali. Da Villa Castelli-municipioRocco Caliandro, esperto agronomo, si potrà scoprire l’iter di produzione dell’olio extravergine di oliva, Prima Pietra (dal gusto deciso) e Filo di Seta (dal sapore più delicato), prodotto dall’azienda Tratturi Reali, insieme al vino prodotto con il vitigno susumaniello coltivato tra i loro vigneti. L’oleificio Giovanni Cassese dal canto suo è ben posizionato sui mercati esteri con il suo olio extravergine di oliva, lavorato con macchinari ultramoderni, che garantiscono l’estrazione a freddo. Rappresenta un fiore all’occhiello in Italia per tecnologia e qualità dell’olio prodotto anche l’azienda Domenico Cassese, che si è dotata da poco più di un anno di macchinari di ultima generazione per la lavorazione delle olive, che grazie al festa patronalesistema di computerizzazione permettono al frantoio di gestire con estrema accuratezza tutte le fasi della lavorazione. All’insegna della Dieta Mediterranea, inserita nel 2010 dall’Unesco nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’Umanità, operano i ristoranti locali: Il Parco degli Ulivi, Nero a metà, La Pizzeria Belvedere, La Locanda Montefolle, gli Antichi Sapori di Ciro Schiena. Nel territorio si trovano numerose masserie, alcune delle quali fortificate: “Antoglia”, torre medievale del XIV secolo; “Fallacchia”, che conserva tracce delle originarie strutture difensive, qui venne ambientata l’opera teatrale Niccu Furcedda dello scrittore settecentesco Girolamo Bax; “Sciaiani Piccola”, risalente al XVIII secolo e trasformata in agriturismo da Lorenzo Marco Elia, che ha dato vita anche alla Fattoria didattica, vero cuore pulsante del territorio rurale che riassume la storia della gente di Puglia. Nella masseria vi sono alcuni trulli che raccontano il duro lavoro dei contadini, che può essere un modello da seguire per riscoprire l’importanza delle tradizioni. Inserite nell’ambiente sono anche la piscina “BioNoca”, che ha la funzione di un lago naturale, dal momento che in un laghetto accanto sono state messe a dimora delle piante che aiutano la purificazione dell’acqua che viene effettuata in vasche di rigenerazione separata.

Harry di Prisco

Ca’ del Poggio festeggia vent’anni con un piatto speciale

Ca'_del_Poggio_lo_staff_bCa’ del Poggio festeggia vent’anni con un piatto speciale

Il 18 ottobre 1994 l’apertura del ristorante sulle colline di San Pietro di Feletto. Una storia di ristoratori che, arrivati dal mare, offrono la loro passione all’insegna dell’ospitalità e della buona cucina. Un piatto tutto da scoprire per celebrare il ventennale
San Pietro di Feletto (TV), 13 ottobre 2014 – Sabato 18 ottobre non si parlerà di un traguardo, ma di una nuova partenza. A Ca’ del Poggio, per celebrare il ventennale, hanno creato un piatto che già da qualche settimana delizia il palato degli ospiti del rinomato ristorante.
Il risotto Prosecco e Mare sintetizza al meglio i due elementi che contraddistinguono la cucina di Ca’ del Poggio. Ostriche e capesante, insaporite con il Prosecco Superiore Docg Cà del Poggio Brut, danno vita ad un magico incontro di profumi. Il resto, una gioia per gli occhi oltre che per il palato, lo fa il panorama offerto da una delle più belle terrazze che si affacciano sulle colline trevigiane.

In questi anni, Ca’ del Poggio ha mostrato una decisa evoluzione: da semplice ma elegante occasione di sosta, meta dei più esigenti gourmet alla ricerca di prodotti sempre freschi e di qualità, a luogo che, con l’inaugurazione dell’Hotel Villa del Poggio, avvenuta a maggio del 2013, è in grado di proporre un’offerta completa, all’insegna della più raffinata ristorazione e ospitalità, rinnovandosi nel menù e nella comunicazione, ora anche impreziosita dal nuovo sito internet realizzato dall’agenzia Blu Stats.

Ca’ del Poggio esiste dal 18 ottobre 1994. Sembra ieri, invece sono trascorsi già vent’anni. Una continua evoluzione sull’onda della valorizzazione e della promozione del territorio anche grazie ad innumerevoli eventi sportivi, culturali ospitati dallo stesso Ristorante & Resort, e dalla salita simbolo della terra del Prosecco, oggi universalmente nota come “Il Muro di Ca’ del Poggio” che ha ormai acquisito fama internazionale.

 

Ca’ del Poggio è parte integrante di un territorio, che offre un’infinità di attrattive naturalistiche, paesaggistiche e storiche, tanto da comprendere nel proprio giardino una gondola veneziana simbolo del legame più intimo tra terra e laguna, tra mare e colline. La passione per la cucina, l’ospitalità e il rispetto per il territorio rappresentano al meglio quest’angolo incantato del Veneto. Nel segno di Ca’ del Poggio.

 

>Nella foto: lo staff di Ca’ del Poggio Ristorante & Resort

CA’ DEL POGGIO, DOVE IL PROSECCO INCONTRA IL MARE

C’è il Prosecco. E c’è il mare. Il Ristorante Relais Ca’ del Poggio a San Pietro di Feletto, nel Trevigiano, coniuga alla perfezione le due anime della famiglia Stocco. Quella marinara, che ha portato Fortunato e la moglie Maria Stella ad affrontare una qualificata esperienza di ristorazione a Bibione, prima di trasferirsi a San Pietro di Feletto. E quella collinare, interpretata dai figli Alberto e Marco, che, con l’aiuto dei genitori, hanno fatto propria la tradizione familiare, rivisitandola con un tocco di modernità ed eleganza. Il Ristorante Relais Ca’ del Poggio è aperto a San Pietro di Feletto, lungo la Strada del Prosecco Superiore Docg, dal 18 ottobre 1994, e da allora incontra il crescente favore di una clientela raffinata ed esigente.

Se il panorama sui colli del Prosecco che si ammira dalle sale del Ristorante Relais Ca’ del Poggio va dritto al cuore, il palato degli ospiti della famiglia Stocco è deliziato da una cucina marinara che, grazie alla creatività degli chef Marco Stocco e Vincenzo Vairo, si è ormai imposta all’attenzione dei più severi gourmet. Molto conosciuto nell’ambiente sportivo (in via dei Pascoli, unica salita certificata dalla Federazione Ciclistica Italiana, ribattezzata Muro di Ca’ del Poggio, sono transitate le edizioni 2009 e 2013 del Giro d’Italia e il Campionato Italiano Professionisti del 2010), il Ristorante Relais Ca’ del Poggio dispone di 80 coperti inseriti in un ambiente elegante e al tempo stesso familiare, in cui Alberto Stocco e i suoi collaboratori fanno sentire gli ospiti come a casa loro.

Dal maggio 2013, l’offerta turistica di Ca’ del Poggio è arricchita con l’Hotel Villa del Poggio, una struttura dotata di ogni confort (e con una meravigliosa terrazza panoramica) che, grazie anche all’esperienza di Bruno Bertolingrande, s’integra alla perfezione con l’ospitalità offerta dal ristorante, trasformando quest’angolo della Marca Trevigiana – a 60 km da Venezia – in una specie di paradiso per una clientela che ama immergersi nell’atmosfera rilassata ed elegante delle colline del Prosecco. Nelle vicinanze sono disponibili campi da golf e da equitazione, oltre a percorsi naturalistici da esplorare a piedi o con le mountain bike messe a disposizione dall’hotel, per una vacanza all’insegna del benessere e del relax.

CA’ DEL POGGIO
Ufficio stampa
press@cadelpoggio.it

www.cadelpoggio.it

 

 

Girolio D’Italia del ventennale arriva a Oliena con una squadra di prestige chef

cultivar Nera di Oliena_immagine tratta dal sito del Comune di OlienaL’appuntamento con il tour celebrativo organizzato dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio farà tappa in Sardegna il 18 e 19 ottobre

Girolio D’Italia del ventennale arriva a Oliena con una squadra di prestige chef

L’evento più atteso, la cena di gala dedicata all’olio extravergine di oliva di Oliena nelle ricette preparate da cuichi famosi veri ambasciatori del tettitorio e delle tradizioni clulinarie sarde

Toccherà anche la Sardegna, in particolare Oliena, l’edizione di Girolio d’Italia del Ventennale, il tour celebrativo dei primi venti anni dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio organizzato in collaborazione con i coordinamenti regionali e il Comune di Oliena. E sarà una tappa particolarmente “gustosa” in quanto riunirà una nutrita squadra di famosi chef in occasione di una esclusiva cena di gala dedicata all’olio extravergine che si terrà domenica 19 ottobre presso la Cantina Sociale di Oliena. Saranno oltre 20 i nomi di spicco che parteciperanno all’evento, chef  famosi che sono i veri ambasciatori del territorio e delle tradizioni culinarie della Sardegna in giro per il mondo: tra gli altri, hanno già confermato la loro presenza chef come Sergio Mei, Giuseppe Colella, Renato Brancaleone, Sergio Andreini, Giorgio Bardi, ma anche Alessandro Tronci, Pino Pazzola, Marco Sechi, Roberto Puledda, Roberto Paddeu, Renzo Meloni, Giancarlo Onidi e Alessandro Tares. O ancora, Enrico Masia, Alessandro Zamburru, Mario Ruzzoli, Stefano Murtas e Youssef Hamouch.

Ma prima di poter gustare le delizie preparate dagli chef, Girolio d’Italia del Ventennale vivrà la sua parte più istituzionale con la cerimonia di apertura di tappa alla presenza delle autorità sabato 18 ottobre, durante la quale sarà issato con doppio alzabandiera il vessillo Tricolore e delle Città dell’Olio accompagnato dall’inno nazionale intonato dal Coro Su Cuncordu de Orosei e dalla madrina della manifestazione Liliana Cano, autrice dell’opera d’arte scelta da Vittorio Sgarbi come etichetta d’autore. La cerimonia, in programma per le 16, sarà anticipata da un convegno all’Hotel Su Gologone sul paesaggio olivicolo alle ore 10 di sabato mattina, che vedrà tra i relatori – dopo i saluti dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio e delle istituzioni locali – il Prof. Mauro Agnoletti dell’Osservatorio Paesaggi rurali e storici del Mipaaf che interverrà su “I paesaggi rurali come opportunità di sviluppo e marketing territoriale”, il Direttore Generale Isnart Giovanni Cocco sui ristoranti italiani nel mondo come opportunità di mercato, e il giornalista enogastronomico Carlo Cambi.

In contemporanea con la cerimonia inaugurale, la festa si aprirà ufficialmente alla città con le “Cantine dell’Olio” che ospitano i produttori di olio extravergine di oliva nel centro storico di Oliena i quali proporranno assaggi, degustazioni dei piatti preparati dagli allievi chef dell’Istituto Alberghiero di Tortolì e l’animazione a cura del Gruppo Battos Moros. Sempre alle 16, ma presso la Biblioteca Comunale Mario Ciusa Romagna, si terranno anche sessioni di assaggio guidato a cura degli assaggiatori Laore.

Domenica 19 ottobre stesso programma, con l’apertura al pubblico delle Cantine dell’Olio anticipata alle 10 e sessioni di assaggio guidato da assaggiatori Laore a partire dalle 16, in contemporanea con l’inizio dell’animazione per le vie del centro a cura delle maschere dei Boes e Merdules di Ottana. Ma eccoci all’evento più glamour della tappa, ovvero la cena di gala con gli Chef, fissato per domenica sera, presso la Cantina Sociale di Oliena e dedicata a “L’Olio extravergine di Oliena nelle ricette delle stelle tra gli Chef”. La partecipazione è su prenotazione, da effettuare presso il Presidio Turistico allo 0784 286078.

Per entrambe le giornate di festeggiamenti, sia il 18 che il 19 ottobre, oltre ad assaggi e degustazioni guidate degli oli delle aziende di Oliena e delle altre Città dell’Olio che partecipano alla manifestazione, sarà possibile effettuare visite ai frantoi con possibilità di assistere alla frangitura delle olive e intrattenersi con l’animazione a cura dei gruppi folk e canti a tenore – Patrimonio Immateriale dell’Umanità dal 2006, ovvero il secondo bene intangibile italiano tutelato dall’Unesco – che si susseguiranno per l’intera giornata. In entrambi i giorni sarà anche possibile visitare la Valle di Lanaitho, i siti archeologici e le grotte, con transfer da Oliena e biglietto visite unico, da prenotare allo 07841926024 o al 3486040395.

Ufficio Stampa Ventennale Associazione Città dell’Olio

Marte Comunicazione i Marzia Morganti Tempestini & C.

www.cittadellolio.it – www.martecomunicazione.com

Scatta la #Selfiemania con Peggy Journal da Abilmente Autunno Fiera di Vicenza.

peggiwScatta la #Selfiemania con Peggy Journal da Abilmente Autunno Fiera di Vicenza.
Da giovedì 16 a domenica 19 ottobre 2014

La stavamo aspettando e finalmente è arrivata: Peggy va in Fiera!
Peggy Journal, il nuovo bimestrale italiano, in edicola dal 15 settembre e dedicato al mondo handmande, home decor and food parteciperà alla sua prima fiera della stagione: Abilmente Autunno Fiera di Vicenza, mostra-Atelier Internazionale dedicata alla Manualità Creativa.
Dal 16-19 Ottobre 2014 Peggy vi aspetta presso il Pad. 7 stand 310 per conoscere le sue fan e per giocare con loro. Uno stand in pieno stile Peggy non poteva che pensare a qualcosa di divertente e giocoso per condividere un sorriso con le sue amiche ed affezionate: daremo libero sfogo alla nuova mania del momento: il Selfie, o meglio, il #Selfie.
Dopo i divi di Hollywood, i politici o i campioni dello sport anche tra le Peggy Girls scatterà la voglia di far parte di questo fenomeno senza mai prendersi troppo sul serio.
I Selfie verranno postati su FB e sul blog di peggyjournal.it
Con l’occasione avrete modo di sfogliare il primo numero e conoscere come è nato questo progetto editoriale esclusivamente made in Italy.
Abilmente è in via dell’Orificeria, 16 (Vicenza) – Dalle 9:30 alle 19:00

Vi aspetto
Peggy

Editore: FIORIECOLORI snc
peggyjournal.it
peggy@peggyjournal.it
advertising@peggyjournal.it
facebook.com/peggyjournal
Ufficio Stampa
Clara Buoncristiani PR&Communication Studio
Via Zuccari 14_25100 Brescia
clara@clarabuoncristiani.it
info@clarabuoncristiani.it

Arte in strada

via gioberti 4Arte in strada
Festa delle 100 Botteghe – Libreria Gioberti

Ancora una volta l’arte a Firenze ci sorprende….
questa mattina, per la festa delle 100 Botteghe in Via Gioberti, girellando per negozi senza una meta precisa, mi è capitato di vedere delle opere in vetrina, alla Libreria Gioberti, inserite fra pile di libri, scaffali, fra le ultime proposte letterarie, quadri di donne, sorridenti, quadri disposti apparentemente senza un motivo, appoggiati ai libri stessi.
Sono opere inedite oppure già esposte di Elisabetta Rogai, artista fiorentina, eclettica, fantasiosa, piena di charme, che vuole, con questa sua minimostra “per strada” compiere un viaggio con la proiezione nei tempi dello stupore, delle illusioni, del dolore ma anche della gioia e dell’amore, mentre butta il suo sguardo, attraverso “le sue donne” su quello che le sta passando via gioberti 3davanti, la gente, l’indifferenza, la fretta, e l’artista ne ruba i sogni : oggi tutto è superficialità e il suo viaggio ferma istanti di sguardi, di “incontri”, le sue non sono illusioni ma suggestioni.
L’artista vuole che la gente si soffermi, finalmente, a considerare i sogni, sogni fantastici fissati nei volti, nei quali la Rogai fissa le emozioni più intime, le emozioni verso le persone ma anche verso le cose, la natura, ma anche ricordi di un passato che ha sicuramente segnato il viso, volti stanchi, vissuti, ma anche fieri e dolci, pieni di speranza e aspettative, stati naturali dove si perde l’individuo per ritrovare il mistero dell’esistere…..l’amore è negli occhi di chi guarda.
via gioberti 2La Firenze dell’arte…è anche questo!!!!
Si potranno ammirare le opere dell’artista Elisabetta Rogai tutta la settimana della festa delle 100 Botteghe alla libreria Gioberti, Via Gioberti 37/A, Firenze – tel 055/669402
Crediti Foto: Fabrizio Gaeta

Prosecco e scampi sul muro di Ca’ Del Poggio, un Must per i ciclisti

Ca' del Poggio_la mano di una ciclista_bProsecco e scampi sul muro di Ca’ Del Poggio, un Must per i ciclisti

In occasione della Prosecco Cycling 2014 serviti 70 chilogrammi di scampi e Prosecco Superiore per la speciale fermata tra i vigneti di San Pietro di Feletto. Un’installazione di Roberto Bertazzon con l’impronta della mano dei ciclisti per omaggiare la salita simbolo della terra del Prosecco.

San Pietro di Feletto (TV), 14 ottobre 2014 – Non si dimentica facilmente una giornata come il 28 settembre scorso, quando ad invadere le colline del Prosecco sono stati gli oltre duemila partecipanti alla Prosecco Cycling provenienti da una ventina di nazioni. Un battesimo da record anche per il nuovo Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Brut prodotto con le uve della tenuta di Ca’ del Poggio a San Pietro di Feletto.

In occasione della Prosecco Cycling, evento che meglio di ogni altro coniuga sport e promozione del territorio, sul Muro di Ca’ del Poggio è stata allestita una speciale fermata a base di Prosecco e scampi. I duemila ciclisti sono così diventati protagonisti di una gigantesca “wine experience” che ha sintetizzato alla perfezione l’ormai celebre slogan di Ca’ del Poggio Ristorante & Resort: “Dove il Prosecco incontra il Mare”.

Ca' del Poggio_prosecco e scampi_bLa salita simbolo della terra del Prosecco si è anche arricchita di un’opera del maestro Roberto Bertazzon che ha dedicato all’avvenimento un’originale installazione: ognuno dei partecipanti alla Prosecco Cycling ha lasciato l’impronta colorata della propria mano su un pannello. Due i colori utilizzati: il verde, simbolo della Prosecco Cycling, e l’azzurro del mare.

Tra i duemila della Prosecco Cycling hanno lasciato la propria “firma”, accompagnata dal numero di gara, anche gli olimpionici Rossano Galtarossa e Silvio Fauner, il presidente di Villa Sandi, Giancarlo Moretti Polegato, manager e imprenditori del mondo del ciclismo come Cristiano De Rosa e Fausto Pinarello.

Per Ca’ del Poggio Ristorante & Resort sono stati giorni importanti: la struttura ha registrato il tutto esaurito con permanenze medie di tre giorni. La Prosecco Cycling è diventata l’occasione per fare turismo con ospiti internazionali, grazie ad una promozione attenta e continua rivolta ai mercati esteri e alla partnership con il prestigioso circuito Gran Fondo Italia.

Ca' del Poggio_l'impronta dei ciclisti_b“La terra del Prosecco è una meta sempre più ambita ed esclusiva – afferma Alessandro Martini, direttore del Consorzio di Promozione Turistica Marca Treviso -. I grandi eventi rivestono un’importanza strategica per l’economia turistica del territorio e non solo”.

>Nelle foto: alcuni momenti della sosta dei ciclisti a Ca’ del Poggio.

 

CA’ DEL POGGIO, DOVE IL PROSECCO INCONTRA IL MARE

C’è il Prosecco. E c’è il mare. Il Ristorante Relais Ca’ del Poggio a San Pietro di Feletto, nel Trevigiano, coniuga alla perfezione le due anime della famiglia Stocco. Quella marinara, che ha portato Fortunato e la moglie Maria Stella ad affrontare una qualificata esperienza di ristorazione a Bibione, prima di trasferirsi a San Pietro di Feletto. E quella collinare, interpretata dai figli Alberto e Marco, che, con l’aiuto dei genitori, hanno fatto propria la tradizione familiare, rivisitandola con un tocco di modernità ed eleganza. Il Ristorante Relais Ca’ del Poggio è aperto a San Pietro di Feletto, lungo la Strada del Prosecco Superiore Docg, dal 18 ottobre 1994, e da allora incontra il crescente favore di una clientela raffinata ed esigente.

Se il panorama sui colli del Prosecco che si ammira dalle sale del Ristorante Relais Ca’ del Poggio va dritto al cuore, il palato degli ospiti della famiglia Stocco è deliziato da una cucina marinara che, grazie alla creatività degli chef Marco Stocco e Vincenzo Vairo, si è ormai imposta all’attenzione dei più severi gourmet. Molto conosciuto nell’ambiente sportivo (in via dei Pascoli, unica salita certificata dalla Federazione Ciclistica Italiana, ribattezzata Muro di Ca’ del Poggio, sono transitate le edizioni 2009 e 2013 del Giro d’Italia e il Campionato Italiano Professionisti del 2010), il Ristorante Relais Ca’ del Poggio dispone di 80 coperti inseriti in un ambiente elegante e al tempo stesso familiare, in cui Alberto Stocco e i suoi collaboratori fanno sentire gli ospiti come a casa loro.

Dal maggio 2013, l’offerta turistica di Ca’ del Poggio è arricchita con l’Hotel Villa del Poggio, una struttura dotata di ogni confort (e con una meravigliosa terrazza panoramica) che, grazie anche all’esperienza di Bruno Bertolingrande, s’integra alla perfezione con l’ospitalità offerta dal ristorante, trasformando quest’angolo della Marca Trevigiana – a 60 km da Venezia – in una specie di paradiso per una clientela che ama immergersi nell’atmosfera rilassata ed elegante delle colline del Prosecco. Nelle vicinanze sono disponibili campi da golf e da equitazione, oltre a percorsi naturalistici da esplorare a piedi o con le mountain bike messe a disposizione dall’hotel, per una vacanza all’insegna del benessere e del relax.
CA’ DEL POGGIO
Ufficio stampa
press@cadelpoggio.it
www.cadelpoggio.it

Dalla Bassa con amore: Mangia come scrivi omaggia Ian Fleming

Dalla Bassa con amore: Mangia come scrivi omaggia Ian Fleming

Venerdì 24 ottobre ospiti della rassegna gastronomica e letteraria al Ristorante 12 Monaci gli scrittori Andrea Carlo Cappi, Stefano Di Marino, Gianfranco Nerozzi

FONTEVIVO (Parma) – Nel cinquantesimo della sua scomparsa e nel cinquantesimo di “Agente 007 – Missione Goldfinger”, Mangia come scrivi rende nuovamente omaggio a Ian Fleming, dopo la serata di Cantù dello scorso maggio a lui dedicata. Il papà di 007, morto a Canterbury il 12 agosto 1964, verrà ricordato, questa volta, a Fontevivo (Parma), sempre dai tre maestri italiani del thriller spionistico Andrea Carlo Cappi, Stefano Di Marino e Gianfranco Nerozzi.
Sono loro i protagonisti dell’appuntamento gastronomico-letterario “Dalla Bassa con amore: omaggio a Ian Fleming”, in programma VENERDI’ 24 OTTOBRE al Ristorante 12 Monaci.

Per entrare da subito nella giusta atmosfera, ai partecipanti verrà offerto, come cocktail di benvenuto, l’intramontabile Vodka Martini (agitato, non mescolato) di James Bond. Poi lo chef Andrea Nizzi presenterà quattro piatti (dall’antipasto al dolce) ispirati alla cucina inglese, ma rivisitati con sapienza, gusto e fantasia, per puntare sulla qualità delle materie prime italiane e emiliane (curioso l’hamburger Royale, gustoso il potage della Regina, imperdibile la zuppa inglese “Mai dire mai”). Claudio Ricci de Il Bere Alto proporrà, abbinati ai quattro piatti, i grandi vini dell’Etna dell’Azienda Agricola Murgo di Santa Venerina (Catania). L’inizio della cena è fissato alle 21. Info e prenotazioni allo 0521 610010. L’evento sarà presentato dal direttore artistico Gianluigi Negri, reduce dal successo della prima edizione del Festival Mangiacinema.

Tra una portata e l’altra, i protagonisti, a turno, intratterranno il pubblico non solo parlando della loro passione per le gesta dell’agente segreto più famoso del mondo, ma presentando i propri personaggi che vivono nei libri di Segretissimo (Mondadori): i killer Carlo Medina e Sickrose di Cappi, la spia Nightshade sempre di Cappi, il Professionista di Di Marino, l’agente segreto Marc Ange di Nerozzi.
Cappi, con lo pseudonimo François Torrent con il quale firma i Segretissimo, è in libreria con la riedizione del suo Segretissimo di dieci anni fa “Nightshade – Obiettivo Sickrose” (Cento Autori). Fuori dal genere spionistico (e con il suo vero nome) è sugli scaffali con il nuovissimo “Martin Mystère – L’ultima legione di Atlantide” (Cento Autori).
Di Marino, alias Stephen Gunn, che dal 1995 ad oggi ha pubblicato cinquanta romanzi con protagonista Chance Renard (il Professionista), a novembre sarà in edicola con l’ennesima avventura del Professionista. In ambito noir, con il suo vero nome, è appena uscito “Tutti all’inferno” (Novecento Media).
Nerozzi, che firma i Segretissimo con lo pseudonimo Jo Lancaster Reno, ha chiuso lo scorso anno, con “Nel cuore del diavolo”, il ciclo Hydra Crisis con protagonista l’agente segreto Marc Ange. E ha inaugurato a giugno il nuovo ciclo Agente Nemesis con il Segretissimo “Furia letale”. L’ultimo romanzo in libreria con il suo nome è “Continuum, il soffio del male” (Tre60).

Il prossimo Mangia come scrivi a Fontevivo sarà un evento davvero speciale: per celebrare la novantesima cena della rassegna, i protagonisti della serata “La paura fa 90” saranno Danilo Arona, Eraldo Baldini, Barbara Baraldi, Francesco Busani.

Mangia come scrivi omaggia Gigi Meroni e il grande calcio

mondiale-dassistiDa Gigi Meroni alle stelle dei Mondiali: Mangia come scrivi omaggia il grande calcio
Giovedì 16 ottobre ospiti della rassegna gastronomica e letteraria al Ristorante Il Garibaldi Maria Meroni, Pierluigi Comerio, Carlo Pozzoni, Luca Ghielmetti, Filippo Andreani e Franco Dassisti

CANTÙ (Como) – Ancora oggi nella sua città natale, Como, viene chiamato “il Luigino”. Per il resto d’Italia è stato la “farfalla granata”. Gigi Meroni, ala destra, maglia numero 7, moriva tragicamente a Torino quarantasette anni fa, il 15 ottobre 1967, investito da un’auto. E il ricordo di questo campione geniale e imprevedibile, tanto in campo quanto nella vita, non si è mai spento.

Al “Luigino” (e anche a un calcio romantico che oggi non esiste più) è dedicata la serata di Mangia come scrivi “Le glorie del calcio: da Gigi Meroni alle stelle dei Mondiali”.

Ne saranno protagonisti GIOVEDÌ 16 OTTOBRE, al Ristorante Il Garibaldi di Cantù (Como), la sorella Maria, il giornalista Pierluigi Comerio, l’editore e fotografo Carlo Pozzoni, i cantautori Luca Ghielmetti e Filippo Andreani, il giornalista Franco Dassisti.

Come sempre, la cena condotta dal direttore artistico Gianluigi Negri (reduce dal successo della prima edizione del Festival Mangiacinema) avrà inizio alle 20.30. Per ricordare Gigi Meroni, gli chef del Garibaldi proporranno un menu legato alle “sue” tre città: Como, Torino e Genova. Tra le quattro portate dall’antipasto al dolce, il pubblico (info e prenotazioni allo 031 704915) potrà gustare piatti come le Perle del Lago in doppio brodo di cappone e Ossobuco di vitello in cremolata di verdure stufate con crema di mais parzialmente integrale. I vini, selezionati da Vineggiando di Cantù, sono prodotti dall’Azienda Ronchi San Giuseppe (www.ronchisangiuseppe.com) di Spessa di Cividale del Friuli.

Durante la serata, con brevi interventi tra una portata e l’altra, si parlerà del libro di Comerio “Gigi Meroni – Una vita a tutto campo” (Carlo Pozzoni Fotoeditore), con Maria Meroni, con lo stesso autore, con l’editore Pozzoni e i due cantautori Ghielmetti e Andreani, che firmano il brano “Gigi Meroni” contenuto nel cd allegato al libro. La prefazione del volume è firmata da Gianni Mura, la postfazione da Massimo Gramellini.

Franco Dassisti, giornalista della Gazzetta dello sport e conduttore de “La rosa purpurea” su Radio 24 presenterà invece “Il Mondiale è un’altra cosa” (Bompiani), nel quale racconta, insieme al collega Massimo Rota, quarant’anni di Mondiali attraverso undici interviste ad azzurri leggendari. Entrambi i libri saranno in vendita nel corso della serata.

meroni-comerioIl prossimo Mangia come scrivi in Lombardia (la rassegna ha anche una sua stagione emiliana dal 2006) è annunciato per giovedì 13 novembre. I protagonisti della cena “I geni del gusto” saranno Alessandro Marzo Magno, Giulia Rossi e il maestro gelatiere Corrado Sanelli.

Ristorante Il Garibaldi
Piazza Garibaldi, 13
Cantù (Como)
www.ilgaribaldi.it
Tel. 031 704915

GIOVEDÌ 16 OTTOBRE – ORE 20.30

“Le glorie del calcio: da Gigi Meroni alle stelle dei Mondiali”

Menu

Antipasto
Tortino di Verdure miste alla Ligure con Maggiorana
Vino
Ribolla Gialla Doc Friuli Colli Orientali

Primo
Le Perle del Lago in doppio Brodo di Cappone
Vino
Schioppettino Doc Friuli Colli Orientali

Secondo
Ossobuco di Vitello in Cremolata di Verdure stufate con Crema di Mais parzialmente integrale
Vino
Schioppettino Doc Friuli Colli Orientali

Dolce
Bonèt
Vini
Durante la cena verranno serviti i vini prodotti dall’Azienda Ronchi San Giuseppe (www.ronchisangiuseppe.com) di Spessa di Cividale del Friuli (Udine) selezionati da Alfonso Galvano di Vineggiando di Cantù
Costo della cena: 35 euro
Prenotazioni: Tel. 031 704915 oppure ilgaribaldicantu@libero.it oppure info@mangiacomescrivi.it

 

DE-Gusta Autunno a Vignola – Castelvetro di Modena

de-gustaDE-Gusta Autunno a Vignola – Castelvetro di Modena

11-12 Ottobre 2014

Nella Piazza dei Contrari della Rocca di Vignola, i sapori dell’autunno faranno da potragonisti, accompagnati dal Lambrusco Grasparossa delle Aziende associate al Consorzio Castelvetro di Modena

Consorzio Castelvetro di Modena
Valorizzazione Integrata Territorio Ambiente
Piazza Roma n.5 – 41014 Castelvetro di Modena (MO)
Tel. 059 758880 – E.mail: info@castelvetrovita.it
www.castelvetrovita.it

Giornate bandiera arancione Castelvetro di Modena

centro storico mosaico ba - ridotta (1)Giornate bandiera arancione Castelvetro di Modena

11 e 12 ottobre 2014

Visite guidate, eventi, degustazioni
aperte a tutti, per festeggiare insieme
L’ECCELLENZA DEI BORGHI BANDIERA ARANCIONE!
Sabato 11 Ottobre

ore 17:00 Sala Consigliare del Comune di Castelvetro (Modena)
Conferenza “OLIO E VIN NON CI MANCAVA”
L’olivo e la vite nel modenese: cenni storici, aneddoti e curiosità.
Dott.Eraldo Antonini, agronomo
Ingresso libero

ore18:30 c/o BICER PIN BOUTIQUE GOURMET
“Aperitivo con Assaggi guidati”
in collaborazione con Slow Food Condotta di Vignola-Valle Panaro
Dott.ssa Lucia Morrone, Ibimet-CNR Bologna – Mirco Bellucci, AIS Modena
Ingresso € 5,00
Domenica 12 Ottobre

ore 11:00 e ore 16:30 VISITA GUIDATA al CASTELLO DI LEVIZZANO RANGONE

ore 15:00 e ore 16:30 VISITE GUIDATE al CENTRO STORICO DI CASTELVETRO
Da non perdere la visita al MUSA “MUSEO DELL’ASSURDO“ e alla rinnovata esposizione di costumi in stile rinascimentale FILI D’ORO A PALAZZO

Convenzioni e riduzione c/o le strutture ricettive nella giornata di Sabato 11 Ottobre

Visitare Castelvetro

Info e prenotazioni
Comune di Castelvetro di Modena – Servizio turismo e promozione
tel. 059 758815 – turismo@comune.castelvetro-di-modena.mo.it

Consorzio Castelvetro di Modena
Valorizzazione Integrata Territorio Ambiente
Piazza Roma n.5 – 41014 Castelvetro di Modena (MO)
Tel. 059 758880 – E.mail: info@castelvetrovita.it
www.castelvetrovita.it

 

I maestri del gioiello

I maestri del gioiello

10 – 11 – 12 Ottobre 2014

9° Rassegna Nazionale Oreficeria Artigiana d’Eccellenza. Il 10 – 11 – 12 Ottobre 2014

PALAZZO DEI GIURECONSULTI, Piazza dei Mercanti, 2, a pochi metri da Piazza del Duomo. Milano centro.
L’evento è patrocinato da Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano.
Gli orari di apertura della mostra al pubblico: Venerdì 10 ottobre dalle 15.00 alle 19.30.
Sabato 11 e Domenica 12 ottobre dalle 9.30 alle 19.30
L’ingresso al pubblico è gratuito.
Vi aspetto

 

www.maestridelgioiello.it
https://it-it.facebook.com/maestridelgioiello

Segnalato da Maddalena Rocco
maddalenarocco@gmail.com