La Tunisia dalle mille emozioni

mosaici del Museo Nazionale del Bardo (6)La Tunisia dalle mille emozioni

Visitare la Tunisia oggi è coprire un fermento di vita tale da aspettarsi un ottimo afflusso di turisti italiani e stranieri non solo per la vicinissima estate quanto per confermare che ogni periodo dell’anno ha un trend in crescita del mercato classico proveniente dall’Europa nonché di quello della Cina e del Giappone in Asia.
Al primo posto per assicurare un felice soggiorno c’è la sicurezza e a seguire l’ambiente, la qualità delle offerte e la promozione.
Tunisi può vantare con i suoi 270 ettari la Medina più grande, la più popolosa con i suoi centomila abitanti e meglio conservata del Nord Africa. Le famiglie borghesi, che abbandonarono negli anni Sessanta la città vecchia per i quartieri residenziali, sono ritornate e contribuiscono alla sua salvaguardia dal punto di vista socio-culturale. Il Museo nazionale del Bardo, da poco restaurato, resta uno dei cavalli di battaglia dell’offerta turistico-culturale della Tunisia. Si tratta del museo archeologico più una sfilata di abiti di alta moda tunisina (5) (1)antico dell’Africa, potendo contare sulla principale collezione di mosaici romani del mondo. Si possono ammirare scene mitologiche, religiose, ludiche o riguardanti la vita quotidiana, originate dalle sapienti mani di artisti africani. Tra questi lavori spicca “Perseo libera Andromeda”, un mosaico che costituiva la parte centrale di una sala di ricevimento di una villa romana ipogea del sito archeologico di Bulla Regia; “Venere alla toilette” dove appare la dea per metà nuda che regge in una mano i propri capelli e nell’altra uno specchio, mentre due Amorini le portano una collana e dei gioielli. Ben collocato nella nuova ala d’ingresso del museo è il “Trionfo di Nettuno” dove al centro di un medaglione figura il dio Nettuno con in testa un’aureola, che prelude all’avanzare del Cristianesimo, che traina una quadriga formata da quattro ippocampi. Si tratta di un immenso pavimento di 140 metri quadrati proveniente dalla casa di Sorothus a Sousse. Per quanto riguarda l’emblematico ritratto di Virgilio, che ascolta le muse Clio e Melpomene, in atto di scrivere l’Eneide, questo stupendo mosaico è posizionato a tutt’oggi nelle nuove sale, anche se non è in posizione preminente rispetto al valore e alla bellezza dell’opera. Il Palazzo del le terme di Antonino Pio a Cartagina (1)Bardo, residenza ufficiale dei bey husseiniti, è tanto evidente che meriterebbe di essere visitato anche se fosse privo delle sue collezioni. Naturalmente il Museo del Bardo non è importante solo per i mosaici, perché al suo interno sono custoditi reperti archeologici che raccontano la storia millenaria della Tunisia. Da non perdere poi la visita di Cartagine, che fu fondata da una principessa fenicia, Elyssa, soprannominata Didone. Il suo sito è in parte ricoperto oggi da ville e giardini moderni, restando impregnato del ricordo del suo glorioso passato attraverso le vestigia di una civiltà raffinata che si distingueva per i traffici commerciali nel bacino del Mediterraneo. Gli italiani che si recano in autunno nel nord della Tunisia, possono andare alla scoperta del vasto patrimonio culturale, partendo da Cartagine per spostarsi poi ai siti archeologici di: Dougga, El Djem, Boulla Regia, Sbeitla, Utica. Il turista potrà naturalmente anche scegliere di rigenerare il corpo con la talassoterapia nelle Spa degli alberghi, imperdibile è l’Angélite Spa del “Regency”. Per quanti non vorranno rinunciare a godersi il mare e concedersi un relax salutare sulle spiagge bianche del Paese, lo potranno fare a Tabarka, una delle perle della costa nord della Tunisia, nota come costa del corallo. Si tratta di un’apprezzata stazione balneare conosciuta proprio per la lavorazione del corallo e per l’industria del sughero. Lungo il litorale si alternano grandi picchi rocciosi e lunghe spiagge di sabbia fine. Per l’ acqua trasparente e i suoi fondali mozzafiato è un vero paradiso per gli appassionati di diving. Sul promontorio si staglia il forte di Tabarka, costruito dai Genovesi nel XV secolo e dalla cui sommità si può ammirare un panorama notevole, sempre che sarà possibile accedere ai bastioni, previo permesso rilasciato tramite il Commissariato del turismo regionale. La città di Tabarka, situata a confini con l’Algeria, dispone di un aeroporto internazionale, dove fanno scalo i voli della Tunisair. L’aeroporto di Tabarka in particolare ha una capacità di trecentomila viaggiatori per anno, cosa questa che ha consentito lo sviluppo turistico di tutta la costa su cui sono sorti alberghi di prestigiose catene alberghiere.
Ventisei chilometri di coste di una bellezza incredibile hanno reso celebre questi luoghi in tutto il mondo, sia per la diversità e la ricchezza dei paesaggi, sia per il campo da golf a 18 buche, contornato da una foresta di eucalipti che degrada dolcemente verso il mare. Intanto si sta lavorando ad alcuni progetti che nei prossimi anni porteranno delle grosse novità a Tabarka senza stravolgere il suo ambiente naturale. Un po’ più a sud – ovest Dougga, Patrimonio dell’Unesco, si erge da tempi immemori su una collina, in quella che era una delle aree più importanti dell’antica Numidia. La città, che conobbe la fase di splendore sotto il dominio cartaginese, è oggi uno dei più importanti siti archeologici della Tunisia, con i suoi monumenti ben conservati come: il Campidoglio, le terme di Licinio, la Piazza dei Venti, l’Anfiteatro, l’arco di Alessandro, le mura numidiche, il Mausoleo di Massinissa, il tempio della triade capitolina. Ad accompagnarci è una guida, che da 45 anni conduce i turisti, il quasi ottantenne Chemithi Moed Arbi, che ci ricorda come sia stata meravigliosa questa città ai tempi dei Romani. Altro sito archeologico di notevole interesse è quello antico di Bulla Regia. In questo sito sulla strada che da Tabarka porta a Tunisi, sono da vedere le abitazioni romane ipogee e, in particolare la Venere della casa di Amphitrite, mosaico bellissimo che si potrà ammirare meglio versandovi sopra un po’ d’acqua così da poter scoprire i vivaci colori originali.
Tunisia non è solo mare ed oasi, è anche tanta storia! Notevoli sono le tracce dei Romani che si installarono in Tunisia a partire dal 146 a.C.. A Dougga si possono ammirare le rovine romane meglio conservate del Paese. Bulla Regia è l’unico luogo in cui si trovino case a piano sotterraneo. Un esempio di tour di una settimana lo offre Il programma del tour operator I Viaggi del Turchese (www.turchese.it) che tocca la parte nord del Paese, così ricca di archeologia e così poco conosciuta. Parte del tour sarà perciò decisamente culturale, dedicando alcuni giorni al Sud e alle oasi.
Dr. Harry di Prisco
giornalista
Via F. Petrarca, 101/B
80122 NAPOLI
tel./fax: 0817690277
cell. 3355804462
email: harrydiprisco@libero.it

L’enoturismo in Tunisia sulle orme di Magon

L’enoturismo in Tunisia sulle orme di Magon

La Tunisia dalle cento sfaccettature: come da una sfera di cristallo manda la sua luce nel mondo.
Si è giunti oggi a poter dire tutto questo ammirando l’impegno del Paese amico nel presentarsi ai suoi visitatori. Lo abbiamo constatato or è poco nel mega educational di Tunisi che apre le porte ospitali attraverso la cultura, il turismo, gli sport, l’enogastronomia.
In primo luogo a testimoniare la validità – delle – attese, si parte dalla Medina della Capitale con i suoi 260 ettari di estensione in cui risiedono 100.000 persone circa che, vivendola giornalmente, consentono di preservarla; al Museo Nazionale del Bardo, collocato nel sobborgo di Lo Bardo a quattro chilometri circa ad ovest del centro. Il recente restyling ha consentito la sua completa fruibilità con sei nuovi padiglioni. Si tratta del museo archeologico più antico dell’Africa e conta sulla più importante collezione del mondo di mosaici romani. Le opere d’arte delle quattro religioni che si sono susseguite in questo Paese fanno sì che il Museo non sia solo noto per i mosaici quanto per i reperti archeologici che narrano la storia millenaria della Tunisia.
Nell’ambito del turismo, poi, viene potenziata la balneazione, il benessere, la talassoterapia e lo sport golfistico.
Il turista che sceglie il nord della Tunisia non ha che l’imbarazzo della scelta, potendo optare tanto per i siti archeologici come Cartagine, Dougga, El Diem, Baulla Regia, Sveitla, Utica e andare alla ricerca delle strutture migliori per rigenerare il corpo con la talassoterapia nelle SPA degli alberghi. In quanto alle delizie culinarie offerte ai visitatori, ricordiamo il tradizionale Bric. Si tratta di un foglio di pasta sottilissima che contiene un ripieno di carne secca, pepe e zafferano, completato con un uovo crudo messo come variante al tonno e uova.
Dal momento che stiamo dando uno sguardo alle bontà culinarie, ci vien fatto di parlare della passione tunisina per la viticultura e per l’enoturismo.
La viticoltura tunisina ha origini molto antiche, le prime attestazioni si hanno intorno all’ 815 a. C. con la civiltà fenicia grazie al trattato dell’agronomo Magon. Questo tipo di coltivazione ebbe un grande sviluppo durante il periodo cartaginese e romano. Nella penisola di Cap Bon, vicino Tunisi, gli arabi producevano un vino dolce molto rinomato. Nelle isole di Gerba e Kerkenna veniva prodotto invece un vino chiamato hasir, con la qualità d’uva detta asli, con punte di gradazione alcolica dai 16 ai 17 gradi. A Bizerta poi si preparava un vino denominato “mghelli” (bollito), che prende il nome dalla macerazione e poi bollitura dell’uva. Fu agli inizi del diciannovesimo secolo che un nutrito gruppo di coloni francesi, maltesi e italiani decisero di coltivare le proprie viti in Tunisia, a seguito dell’invasione della fillossera che imperversava in Europa.
Ne è passata di acqua sotto i ponti e oggi ci sono molte joint venture per produrre e mettere in vendita il vino nei circuiti esteri, come anche sono sorte una serie di cantine-modello, per lo più dislocate nella penisola di Cap Bon, che usano impianti e tecnologie in prevalenza italiane. Utilizzando vitigni sperimentali come il Carignan, il Pinot, il Syrah, il Merlot, lo Chardonnay, il Cabernet, il Sauvignon si stanno producendo in Tunisia da qualche anno anche grandi cru.
Dr. Harry di Prisco
giornalista
Via F. Petrarca, 101/B
80122 NAPOLI
tel./fax: 0817690277
cell. 3355804462
email: harrydiprisco@libero.it

1976 / 2016 Galleria Susanna Orlando: 40 anni nell’arte con entusiasmo e passione, un’avventura senza fine…

Piero Pizzi Cannella1976 / 2016 Galleria Susanna Orlando: 40 anni nell’arte con entusiasmo e passione, un’avventura senza fine…
Prossimi appuntamenti per festeggiare insieme:
sabato 21 maggio Piero Pizzi Cannella “Canto ritrovato”
4 giugno Girolamo Ciulla “Milestone” a cura di Valerio Dehò
9 luglio “Quarantanniealtro” a cura di Lorenzo Bruni
27 agosto personale di Lorenzo Lazzeri
Piero Pizzi Cannella, L’odore, 2004
Piero Pizzi Cannella (2)La Galleria Susanna Orlando compie 40 anni. I festeggiamenti si aprono sabato 21 maggio con l’inaugurazione della mostra “CANTO ritrovato” di Piero Pizzi Cannella. A seguire: il 4 giugno la mostra “Milestone” a cura di Valerio Dehò in cui il maestro Ciulla si misura con i suoi travertini ispirati al mito con gli spazi adiacenti al mare dell’hotel Byron a Forte dei Marmi; il 9 luglio la mostra “Quarantanniealtro” a cura di Lorenzo Bruni, un’attenta lettura dei 40 anni della galleria dove artisti storici e giovani proposte si misureranno con lo spazio. Infine una personale di Lorenzo Lazzeri il 27 agosto.
Ritratto Susanna Orlando, photo by Nicola GnesiSusanna Orlando con la mostra di Pizzi Cannella inizia a celebrare la storia della sua Galleria, partita nel 1976 da una piccola stanza di appena 2 metri per 7 a Forte dei Marmi che, nonostante le dimensioni ridotte, ha ospitato le opere di grandi Maestri del Novecento italiano, come Marino Marini, Ottone Rosai, Renato Guttuso, Mario Sironi, aprendosi dagli anni Novanta al contemporaneo, con artisti come Raffaele Bueno, Bruno Ceccobelli, Giuseppe Chiari, Sandro Chia, Lorenzo Lazzeri, Pino Deodato, Marco Lodola, Jessica Carroll, Aldo Mondino, solo per citarne alcuni, diventando negli anni un punto di riferimento importante per appassionati di arte e collezionisti di tutto il mondo. Una lunga e fortunata carriera coronata dall’apertura nel 2013 della Galleria di Pietrasanta. L’inizio dei festeggiamenti con Pizzi Cannella è stata una scelta quasi doverosa per Susanna, ritenendo l’arte di questo artista affine alla sua indole magica ed evocativa, al suo gusto e alle sue passioni, sentimenti che l’hanno ispirata ed accompagnata in questi anni per decidere quali artisti ospitare nella sua galleria, tutti accomunati dalla ricerca del fluido misterioso dell’anima e nel realizzare opere che diventano il tramite tra l’essere umano e il divino.
In mostra fino al 5 luglio circa 20 dipinti su carta realizzati da Pizzi Cannella tra il 2004 e il 2005, personale ed originale lettura dell’artista del “Cantico dei Cantici”, opera poetica e religiosa attribuita a Re Salomone e testo fondamentale della tradizione ebraica, poema amoroso che racconta in versi il sentimento fra due innamorati ma è anche allegoria dell’amore sacro.
Dal “Cantico dei Cantici” Pizzi Cannella ha estrapolato alcune parole evocative e di grande forza poetica ed erotica – come i tuoi occhi, le tue mani, il tuo profumo, le mie mani sul tuo cuore, la mia anima e i suoi occhi – e ha riportato le frasi, come scrive lo storico dell’arte Raffaele Bedarida “in ebraico in una brunita scrittura dai bordi netti, come marchiata a fuoco sulla superficie ruvida della tela grezza o sulla carta spessa, resa simile a pergamena dal colore caldo del caffè”. “Il vestito, gli occhi, i monili e i profumi nominati nel testo di Re Salomone sembrano corrispondere al patrimonio iconografico creato da Pizzi Cannella, fatto di lunghi vestiti femminili, gioielli e ventagli, vasi e ampolle per profumi” attraverso cui l’artista in quarant’anni di carriera ha evocato la figura femminile. Nei dipinti la figura femminile non compare ma è solo evocata, mentre dell’innamorato si può cogliere solo la presenza dello sguardo: “Lo sguardo è il vero tema, quest’occhio che si posa è l’atto d’amore più grande, le parole sono tutti gli attributi che lo sposo associa alla bellezza della sposa. Dello sposo rimangono soltanto lo sguardo e le parole”, ha affermato Pizzi Cannella.
Piero Pizzi Canella nasce nel 1955 a Rocca di Papa (RM). Inizia a dipingere da bambino. Dalla metà degli anni Settanta frequenta l’Accademia di Belle Arti a Roma e la facoltà di Filosofia all’Università degli Studi La Sapienza. Nel 1978 partecipa alla prima mostra alla Galleria La Stanza di Roma. Nel 1982 stabilisce il suo studio nell’ex pastificio Cerere, dando vita, insieme a Bruno Ceccobelli, Gianni Dessì, Giuseppe Gallo, Nunzio e Marco Tirelli, alla Scuola di San Lorenzo. Dopo la prima personale presso la Galleria l’Attico di Roma nel 1984, seguono le mostre all’Annina Nosei Gallery di New York, alla Folker Skulima Galerie di Berlino, alla Galleria Triebold di Basilea, allo Studio d’Arte Cannaviello di Milano, alle Gallerie Vidal-Saint Phalle e Di Meo a Parigi, alla Galleria Bagnai di Siena e Firenze. Musei e spazi pubblici hanno ospitato sue mostre personali, tra cui Porte d’oriente, 1989, in varie sedi dell’ex Jugoslavia, Diari di guerra, 1991, al Museo Civico di Ghibellina, Pizzi Cannella, 1997, a Santa Maria della Scala di Siena, Carte 1980- 2001 al Museo Archeologico di Aosta nel 2001, Polittici, 2003, al Castello Colonna-Centro Internazionale d’Arte Contemporanea di Genazzano, Pizzi Cannella, sept ou huit chambres à l‘Hotel des Arts di Tolone nel 2004, Cattedrale, 2006-2007, al MACRO Testaccio di Roma, Chinatown. Invito al viaggio, mostra itinerante allestita presso le Pagliere del Complesso di Palazzo Pitti a Firenze nel 2010, alla Fondazione Mudima di Milano nel 2011 e successivamente presso il Museo d’Arte Moderna di Saint Etienne, Bon à tirer, 2011, nella sede della Galleria d’Arte moderna di Udine, Pizzi Cannella-Ceramiche presso il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza nel 2013. Sue opere sono esposte in importanti collezioni pubbliche e private nel mondo. Vive e lavora a Roma.
Ritratto di Susanna Orlando, credits foto Christian Ciardella, 2014
Susanna Orlando abita a Pietrasanta dal 1990. Ha capito da subito il grande potenziale dell’affascinante cittadina della Versilia, da sempre crocevia di scultori e sede di laboratori di artisti del marmo, divenuta negli ultimi anni un fervido centro culturale che ospita numerose gallerie d’arte. Pietrasanta è la cornice ideale per festeggiare 40 anni di mestiere di gallerista, una passione ereditata dal padre Angelo che Susanna ha saputo tenere viva “cercando nella produzione degli artisti che più ama la scintilla, l’incantesimo, l’ebbrezza del senso dell’arte”.
CANTO ritrovato di Piero Pizzi Cannella Inaugurazione sabato 21 maggio 2016 Dal 21 maggio al 5 luglio 2016 Orario dal lunedì alla domenica 11-14 / 17-24
Galleria Susanna Orlando STUDIO Via Stagi, 12 Pietrasanta (LU) T +39 0584 70214 info@galleriasusannaorlando.it www.galleriasusannaorlando.it
Ufficio stampa Studio Ester Di Leo Tel. +39 055 223907 cel. +39 348 3366205 ufficiostampa@studioesterdileo.it www.studioesterdileo.it

 

 

Design in valigia

image002 (1)Design in valigia

Scoprire e ricordare Albini, Castiglioni, Magistretti e il Triennale Design Museum
27 maggio 2016, ore 19.00
Teatro dell’Arte, Triennale di Milano
Ingresso libero fino a esaurimento posti

Triennale Design Museum, Fondazione Franco Albini, Fondazione Achille Castiglioni, Fondazione Vico Magistretti, Teatro degli Incontri e Università degli Studi di Milano-Bicocca presentano lo spettacolo DESIGN IN VALIGIA. Scoprire e ricordare Albini, Castiglioni, Magistretti e il Triennale Design Museum, nell’ambito del progetto La valigia intergenerazionale, realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo.

Che cos’è il design italiano?
E se il design entrasse in una valigia? Che cosa ci si aspetterebbe di trovare? O di ricordare…
Due generazioni a confronto sul tema del design: un gruppo di ragazzi di una scuola media e un gruppo di adulti Over 60.
Quattro valigie: quelle di Franco Albini, Achille Castiglioni, Vico Magistretti e del Triennale Design Museum.
Un unico grande viaggio nel design, fatto di esperienze, conoscenze e ricordi.
I ragazzi e gli adulti si ritrovano davanti a un mondo di oggetti, che hanno un nome, una storia, una vita. E si pongono delle domande: perché la lampada Atollo si chiama così? Che ci fa un camaleonte in Triennale? Dove nasce l’idea del corrimano rosso della metro? E ancora: può una lampada Gatto diventare una mini libreria? Il sedile Mezzadro potrebbe essere usato come uno scolapasta?
Adulti e ragazzi iniziano a giocare, a inventare nuovi oggetti, nuovi usi possibili, a diventare loro stessi “oggetti”. E iniziano a raccontare storie, storie belle, storie brutte, storie strane, legate ognuna a un oggetto diverso, il loro oggetto, l’oggetto del cuore, l’oggetto di “quando ero bambino”, l’oggetto che “adesso non ho più e mi manca”, l’oggetto che “era meglio che non lo usavo, perché a volte gli oggetti sono pericolosi!”.
Tra specchi, videoproiezioni, lavagne, cassetti-contenitori di storie e oggetti, il gruppo di attori per un giorno racconta il proprio viaggio nel design, con altri occhi.

DESIGN IN VALIGIA
Scoprire e ricordare Albini, Castiglioni, Magistretti e il Triennale Design Museum
A cura di Teatro degli Incontri
Interpreti: studenti e Over 60 che hanno partecipato al progetto La valigia intergenerazionale
Scenografia: Alice De Bortoli
Video: Gaetano Corica e Camilla Sacerdoti
Grazie a: I.C. Sandro Pertini, Milano, Laboratorio di quartiere Gratosoglio e Università della Terza Età, Milano

La valigia intergenerazionale
La valigia intergenerazionale è un progetto di Triennale Design Museum, Fondazione Franco Albini, Fondazione Achille Castiglioni, Fondazione Vico Magistretti (capofila del progetto), Teatro degli Incontri, Università degli Studi di Milano-Bicocca, realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo.

La valigia intergenerazionale vuole sensibilizzare il pubblico degli Over 60 a confrontarsi con un pubblico di adolescenti sul mondo del design, su significato, funzione e valore affettivo degli oggetti quotidiani e sul rapporto con la città di Milano e le sue trasformazioni nel tempo. Il progetto è stato sviluppato a partire dalla visita delle quattro sedi e da quattro valige (una per ciascuna sede) piene di oggetti, storie, ricordi e memorie utili a ricostruire la vita e il lavoro di alcuni fra i più importanti Maestri del Design per arrivare alla realizzazione di uno spettacolo teatrale coordinato dal Teatro degli Incontri basato sulle esperienze condivise di visite e laboratori.

www.lavaligiaintergenerazionale.it

Triennale Design Museum
Inaugurato nel 2007, è il primo museo del design italiano. Situato nella sede della Triennale di Milano offre al visitatore la possibilità di scoprire le eccellenze del design italiano attraverso inediti punti di vista. Nessun ordinamento cronologico o per autore, ogni anno Triennale Design Museum si rinnova, si trasforma, modificando le tematiche trattate e gli allestimenti.

Fondazione Franco Albini
La Fondazione nasce a Milano nello studio originale di Franco Albini e Franca Helg in via Telesio 13 e conserva l’intero archivio dello Studio Albini dal 1929 ai giorni nostri (Franco Albini e Franca Helg, Studio Albini-Helg-Piva e Studio Albini Associati). Nata allo scopo di conservare, tutelare, rendere accessibile e comprensibile al pubblico l’opera di Franco Albini e Franca Helg, realizza visite guidate su prenotazione sul design e sull’architettura, ricerche, pubblicazioni, mostre, convegni, eventi e seminari, laboratori per bambini, workshop di team building per aziende e certificazioni di autenticità per i pezzi di design.

Fondazione Achille Castiglioni
La Fondazione Achille Castiglioni (piazza Castello 27) è stata costituita nel 2012 per poter sviluppare in modo più efficace e trasparente le attività dello Studio Museo al fine di valorizzare e rendere pubblico il materiale costituente la concreta testimonianza dell’attività culturale, artistica e professionale di Achille Castiglioni.
Alla Fondazione Achille Castiglioni a cui è stata affidata la gestione e l’utilizzo dell’archivio.
La Fondazione si prefigge inoltre di compiere ricerche, acquistare, conservare, comunicare, esporre a fini di studio, educazione e diletto documenti o oggetti relativi al lavoro di Achille Castiglioni.

Fondazione Vico Magistretti
La Fondazione studio museo Vico Magistretti, nata nel 2010, ha sede nello studio dove l’architetto e designer Vico Magistretti ha lavorato per più di sessant’anni.
La Fondazione ospita nella propria sede mostre di design e architettura e propone visite guidate, conversazioni e incontri sugli stessi temi nonché laboratori e attività educative per le scuole. Aderiscono in qualità di fondatori Triennale Design Museum, Artemide, De Padova, Flou, Schiffini e Oluce.

Teatro degli Incontri
Teatro degli Incontri è punto di contatto tra le culture, tra attori e spettatori, tra italiani e migranti, tra operatori sociali, insegnanti e artisti, tra professionisti e dilettanti assoluti, incontro di drammaturgie “classiche” e di scritture frammentarie, di atti teatrali compiuti e di blitz teatrali nei territori della città (piazze, parchi, condomini, scuole), di recitazione e performance, di linguaggio dell’attore e altri linguaggi espressivi.
Teatro degli Incontri è un progetto di teatro partecipato costantemente aperto, rivolto a tutti quelli che, attori e non attori, vogliono partecipare alla creazione di un pensiero collettivo e di una pratica artistica comune, a partire dalla visione dell’atto teatrale come momento dell’incontro tra vita, arte e città.

Università degli Studi di Milano-Bicocca
Attraverso i docenti del Dipartimento di Scienze per la Formazione “Riccardo Massa” si occupa di seguire scientificamente la formazione dei futuri insegnanti e di ricercare le migliori tecniche educative soprattutto nel campo del patrimonio culturale.

 
Teatro dell’Arte
Triennale di Milano
viale Alemagna 6
20121 Milano
www.triennale.org

Comunicazione
tel. 02 72434241
damiano.gulli@triennale.org
Clara Buoncristiani PR&Communication Studio | Milano, Viale Monte Grappa 14 • Brescia, Via Zuccari 14 (Italy) | www.clarabuoncristiani.it

Cantine aperte 2016 al Casato Prime Donne domenica 29 maggio

Cantine Aperte 2016_Illustrazione Mtv Toscana SocialCantine aperte 2016 al Casato Prime Donne  domenica 29 maggio

Tutti in movimento per Cantine aperte 2016 con l’itinerario enomusicale di 4 vini accompagnati da musiche e gastronomia, in più, domenica 29 maggio alle 16 Sigaro Toscano
Domenica 29 maggio Cantine aperte 2016, al Casato Prime Donne di Montalcino gli invitati d’onore saranno i wine lovers in Vespa a cui sarà riservato anche uno sconto sulla bottiglia che ha ottenuto i più alti punteggi sulla stampa internazionale, il Brunello Riserva 2010 premiata con 97/100 da parte della super rivista di vino Wine Spectator .
Il Casato Prime Donne di Montalcino azienda di Donatella Cinelli Colombini ideatrice di Cantine aperte, e della presidente toscana del Movimento Turismo del vino, sua figlia Violante Gardini, offrirà ai visitatori un’esperienza straordinaria: un percorso in 4 tappe con l’assaggio di Chianti Superiore, Rosso di Montalcino, Brunello e Passito ascoltando i brani scelti in abbinamento, dal sommelier musicista Igor Vazzaz. Monteverdi e Frank Zappa … dipinti a soggetto storico … intramezzati da spiegazioni sul vino e sul territorio. Ci saranno anche piccoli assaggi di cacio pecorino, salsiccia e biscotti tradizionali. In altre parole un’esperienza che stimolerà tutti i sensi e anche la mente. L’itinerario enomusicale è stata creato nel 2015 e costituisce una novità assoluta che suscita nuove emozioni anche ai wine lovers più esperti. Partenze dei tour ogni ora dalle 10 alle 17.
Ma non basta, domenica alle 16 il “Club Amici del Toscano” proporranno una degustazione dei più celebri e celebrati sigari italiani provenienti dalla manifattura fondata nel 1818 dal Granduca di Toscana Ferdinando III. L’abbinamento dei Sigari Toscani con alcuni vini di Donatella Cinelli Colombini offrirà un momento di meditazione e piacere da assaporare con calma per capire le particolarità di quei sigari bitorzoluti dove le irregolarità anziché essere un difetto, indicano l’esecuzione manuale.
Altri protagonisti della giornata Cantine aperte saranno le Vespe, simboli dello stile di vita toscano al pari del Sigaro e del Brunello.
La Vespa, creata dall’ingegnere aeronautico Corradino d’Ascanio nel 1946 deve il suo nome a un’esclamazione dell’industriale Enrico Piaggio «sembra una vespa!», per via del suono del motore e delle forme della carrozzeria. Da Pontedera (Pisa), sede degli stabilimenti di produzione, ha raggiunto un successo mondiale. La Vespa è lo scooter di chi ama i panorami e il viaggio lento, proprio come i wine lovers a caccia di emozioni sulle strade del vino. Niente paura per i “vespisti” desiderosi di fare shopping di bottiglie, l’agenzia di spedizioni Speedy srl di Firenze farà arrivare i vini a casa con prezzi speciali.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Casato Prime Donne – Montalcino, SI
Addetta stampa Marzia Morganti Tempestini 335

A Sibenik in Croazia “Taste the Mediterranean – Degusta il Mediterraneo”

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A Sibenik in Croazia “Taste the Mediterranean – Degusta il Mediterraneo”

Dal 26 al 29 maggio la città di Šibenik ospita il 3° Festival Internazionale Taste the Mediterranean/Degusta il Mediterraneo. Quest’evento speciale, vuol dire condividere buon cibo e buon vino, esso unisce gastronomia e cultura, ed è dedicato alla Dieta Mediterranea ovvero al cibo, alla cultura, alle tradizioni, ai prodotti e allo stile di vita che si sono sviluppati durante i secoli lungo le coste mediterranee.

Il ricco programma del Festival prevede: cooking show, corsi di cucina, degustazioni di vino, master class dei grandi chef internazionali, varie cene con feste e la musica tipica della regione. In tale occasione si potranno effettuare gite al Parco Nazionale della Krka e … molto altro ancora.
Tra i numerosi chef che parteciperanno, per citarne solo alcuni: Marco Stabile, chef la cattedrale di Sibenikstellato del ristorante Ora di Aria di Firenze; Lionel Levy, chef stellato del ristorante Alcyone di Marsiglia; Issam Rhachi, uno dei migliori chef marocchini, che dirige la ristorazione del Mandarin Oriental Hotel a Marrakech; Rudi Štefan, chef del ristorante Pelegrini di Šibenik, che ha appena riconquistato il titolo come migliore ristorante della Croazia e tanti altri.
Per il programma completo del Festival si può visitare il sito: www.tastethemediterranean.eu

La città fortificata di Sibenik, la più antica città della costa croata, fu costruita dai Croati attorno al IX secolo. Crebbe in contemporanea con lo sviluppo dello stato croato medievale, ed è menzionata per la prima volta nell’atto di donazione di Re Petar Krešimir IV. Non molto dopo, numerosi Stati si scontrarono per entrare in possesso della città, dagli Austroungarici agli Ottomani e ai Veneziani. La città prosperò, si estese e si sviluppò dal punto di vista culturale, artistico, marittimo, commerciale ed economico. Sotto il dominio di Venezia, durato per 400 lunghi anni, furono costruiti i più importanti monumenti storici e culturali, nonché le principali attrazioni della città odierna. Una di queste, simbolo della città, è la Cattedrale di S. Giacomo.

http://www.sibenikregion.com/it/ H. di P.

Camminata sulle orme dei Pellegrini- Via Romea Nonantolana

CAMMINATA VIA ROMEA NONANTOLANA copia_sCamminata sulle orme dei Pellegrini- Via Romea Nonantolana

Domenica 5 giugno 2016
Passeggiata sulle orme dell’antica Via dei Pellegrini attraverso un paesaggio ricco di antiche vestigia, essenze vegetali autoctone e paesaggi di rinnomata bellezza. A metà del percorso sosta all’Ecovillaggio “Tempo di Vivere” per un pranzo a buffet a base di erbe spontanee: primi, secondi, torte salate, insalate a base delle principali erbe selvatiche presenti nei dintorni del casale.

La camminata è adatta a tutti, adulti e bambini
Per info e prenotazioni: tel. 059 758880 ; info@visitcastelvetro.it
Per maggiori informazioni visita il sito all’indirizzo:
http://www.visitcastelvetro.it/eventi/camminata_sulle_orme_dei_pellegrini_la_via_romea_nonantolana.htm

visitCastelvetro

Valorizzazione Integrata Territorio Ambiente
Piazza Roma, 5 – 41014 Castelvetro di Modena (MO)
Tel. +39 059 758880

Email: info@visitcastelvetro.it
Web: www.visitcastelvetro.it

Grapalonga Gourmet

GRASPA2Grapalonga Gourmet
Domenica 29 Maggio
Giornata all’insegna del gusto, natura e sport…. torna l’edizione 2016 della Graspalonga Gourmet! Un percorso su due ruote adatto a tutti, adulti e bambini, da percorrere in mezzo al verde tra colline e vigneti. Sfiziose tappe ristoro presso le azienda agricole Monte Remelllino e Tenuta Galvana Superiore, che delizieranno i partecipanti con un buon calice di Lambrusco Grasparossa e altre gustose preparazioni.
E per finire….. Pasta Party e frutta fresca di Bortolotti Giuseppina Ortofrutta!
Per info e prenotazioni: tel. 059 758880 ; info@visitcastelvetro.it
Per maggiori informazioni visita il sito all’indirizzo:
http://www.visitcastelvetro.it/eventi/graspalonga_gourmet.htm

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Premio Marietta ad honorem 2016 a Lisa Casali

Lisa CasaliPremio Marietta ad honorem 2016 a Lisa Casali

Personaggio televisivo, food writer, scrittrice, ambasciatrice Women for Expo. C’è un fil rouge che tiene unite tutte queste passioni in Lisa Casali: la lotta allo spreco alimentare. Un impegno che si interseca con il tema al centro della XX edizione della Festa Artusiana, dedicata alla cucina sostenibile nell’anno del centenario della morte di Olindo Guerrini, autore, fra l’altro, dell’arte di utilizzare gli avanzi della mensa.
La predisposizione di Lisa per le materie scientifiche la portano a laurearsi in Scienze Ambientali con lode prima di conseguire un Master in Economia e Management Ambientale all’Università Bocconi di Milano.
La sua vita è composta dalla passione per l’ambiente nell’attività professionale principale e dalla passione per la cucina, nel tempo libero.
Nominata Food Writer dell’anno secondo la Guida Identità Golose 2016, il 28 aprile di un anno fa pubblica il suo primo libro edito da Mondadori, “Tutto Fa Brodo – Dagli Scarti Alle Scorte: La Mia Rivoluzione In Cucina”.
È inoltre autrice di quattro volumi editi da Gribaudo Feltrinelli “Autoproduzione in cucina”, “Ecocucina”, pubblicato anche in Francia (Cuisiner mieux en jetant moins, Larousse 2013), Germania, Spagna, Brasile (“Cucinare in lavastoviglie”), pubblicato anche in Germania, Spagna, Brasile, Estonia e a breve USA e “La cucina a impatto (quasi) zero”.
Dal 12 maggio 2015, per tutta la durata dell’esposizione universale, ha condotto lo show di cucina ufficiale di EXPO Milano 2015 “The Cooking Show – Il mondo in un piatto”, prodotto dalla Rai per EXPO, andato in onda su Rai3.
Ha tenuto una rubrica nel programma di Rai1 Uno Mattina in Famiglia (2011-2013), ed è stata ideatrice e conduttrice del programma “Zero sprechi” su Gambero Rosso Channel (2012). Su Laeffe ha condotto il programma “Orto e mezzo” (2013-2014)
Ambassador Expo 2015 con Women for Expo, è stata coinvolta in eventi volti a sensibilizzare alla riduzione degli sprechi alimentari ed ad una alimentazione più consapevole. Dal 2011 è Testimonial WWF per l’alimentazione sana e sostenibile.
Nel 2009 è founder del blog Ecocucina, blog unico nel suo genere dedicato interamente alla cucina sostenibile. Da febbraio 2015 Ecocucina si è trasferito su d.repubblica.it, raggiungendo migliaia di italiani ogni settimana.

il Premio Marietta ad honorem 2016 a Lisa Casali
quale protagonista coerente e appassionata di una cucina ecosostenibile, in cui, con grande ricerca di contenimento di costi e di impatto ambientale, non si butta via niente, esaltando l’autoproduzione e la pratica domestica.

Il Premio Marietta ad honorem 2016 a Renato Brancaleoni

Il Premio Marietta ad honorem 2016 a Renato Brancaleoni

Romagnolo, docente nella Scuola Internazionale di Cucina Italiana ALMA di Colorno, nella sua carta di identità nella voce “segni particolari” non ci sarebbe da stupirsi se trovassimo scritto: “esperto di formaggi”. Frase che è persino riduttiva per la professionalità, la competenza e la passione che nutre per i prodotti caseari, affinati nell’alto aspetto qualitativo e selezionati con cura nel rigoroso rispetto delle tradizioni.
Il suo percorso ha un anno zero. È il 1997, quando insieme alla figlia Anna, nella sua Roncofreddo, decide di aprire l’Osteria dei Frati. Il nome viene da sé, sorge sui resti di un antico monastero benedettino raso al suolo nel 1802 per editto napoleonico. Ciò che l’imperatore distrusse, Renato ricrea.
L’obiettivo è proporre un’offerta ristorativa con al centro i formaggi, attraversata da due parole d’ordine: prodotto e territorio. Prodotto è tutto ciò che la campagna offre nelle diverse stagioni. Territorio è quello spazio fisico abitato da esperienze secolari hanno creato quel bagaglio culturale che si esprime anche attraverso la cucina. Nulla di nuovo sotto il sole di oggi, nulla di scontato invece verso la fine del secolo scorso. L’osteria anticipa i tempi e porta a frutto la giovanissima esperienza maturata insieme al padre, bottegaio di paese, appassionato di cucina, titolare di un luogo frequentato da tutti, crocevia di quel sapere contadino che gli anni ’80 stavano seppellendo.
La ricerca di ricette, prodotti, modi di dire e di fare non fanno altro che impreziosire quel contenitore che era l’osteria, dove il racconto del piatto storico diventa l’ingrediente fondamentale che trasmette la cultura della valle del Rubicone.
I risultati non tardano ad arrivare. Se ne accorge persino la guida Michelin nel 2007, che segnala l’Osteria dei Frati in questo olimpo di prestigio, prima in Romagna. È il riconoscimento di un percorso storico avviato nella ricerca di ricette e prodotti, che ha dato il suo apporto nel recupero di quella identità romagnola a tavola fatta di ospitalità, valori e persone.
Una ricerca che perdura sino ad oggi e che Renato racconta nelle scuole, negli asili sino agli ambienti universitari e professionali. Una passione fatta di persone e tanta Romagna.
Tra i riconoscimenti, anche la vittoria nel Campionato italiano come miglior carrello dei formaggi (2005), la medaglia di bronzo ai campionati del mondo di fromagerie a Lione (2007).
Attualmente insegna ad ALMA scuola internazionale di cucina di Gualtiero Marchesi a Colorno e ha curato Caseus uno dei più importanti libri italiani sui formaggi.
Il Premio Marietta ad honorem 2016 a Renato Brancaleoni
quale appassionato e incomparabile esperto di formaggi, che ha saputo, nel rispetto di antiche tradizioni, affinare prodotti di alta qualità. La sua esperienza, riconosciuta a livello internazionale, lo ha portato alla docenza nella Scuola Internazionale di ALMA.

 

Premio Marietta ad Honorem 2016

Domenico - Bressan - Renato e sua nipote 5 - Nr.05 (2)Premio Marietta ad Honorem 2016

Renato Brancaleoni e Lisa Casali

Due protagonisti della cucina buona e sostenibile

La consegna il 26 Giugno 2016 a Forlimpopoli in Casa Artusi

durante la Festa Artusiana

Forlimpopoli (Fc) – “Amo il bello ed il buono ovunque si trovino e mi ripugna di vedere straziata, come suol dirsi, la grazia di Dio”. Così scriveva il lungimirante padre della gastronomia italiana nel suo celebre manuale La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene oltre un secolo fa, in un’epoca distante dal consumismo odierno. Lontana da fasti e sprechi e capace di esaltare anche quella povera e semplice, la cucina fine e di buon gusto di Pellegrino Artusi, si rivela estremamente attuale, da seguire per una maggior consapevolezza da raggiungere dietro i fornelli.

Quest’anno poi ricorre il centenario della morte di Olindo Guerrini, autore di “L’arte di utilizzare gli avanzi in cucina” e convinto sostenitore dell’opera di Artusi, di cui si professa “uno degli apostoli più ferventi ed antichi”.

È per questo che sostenibilità, lotta allo spreco e utilizzo degli avanzi diventa il filo conduttore della XX edizione della Festa Artusiana, stimolo propulsore al lavoro dei due Lisa Casalivincitori di questa edizione del Premio Marietta ad Honorem: Renato Brancaleoni, grande esperto ed affinatore di formaggi e Lisa Casali, noto volto televisivo, fondatrice e madrina indiscussa dell’ecocucina.

Due mondi, i loro, che scorrono in parallelo con un obiettivo comune: da un lato l’esperienza, la tradizione e il rispetto assoluto per materie prime, tempi di stagionatura e territorio, con una Fossa dell’Abbondanza, situata nel piccolo borgo di Roncofreddo, che regala un formaggio unico perché mai stressato da un processo produttivo intensivo capace di distruggere quel benessere che il mangiar bene regala; dall’altro l’innovazione e la coerenza come mantra di un’ecocucina che esorcizza ogni spreco alimentare e scopre il riciclo come nuovo sale che dà sapore ad ogni pietanza.

A Renato Brancaleoni il Premio gli viene assegnato, si legge nella motivazione, “quale appassionato e incomparabile esperto di formaggi, che ha saputo, nel rispetto di antiche tradizioni, affinare prodotti di alta qualità. La sua esperienza, riconosciuta a livello internazionale, lo ha portato alla docenza nella Scuola Internazionale di ALMA”.

A Lisa Casali il Marietta ad Honorem va come “protagonista coerente e appassionata di una cucina ecosostenibile, in cui, con grande ricerca di contenimento di costi e di impatto ambientale, non si butta via niente, esaltando l’autoproduzione e la pratica domestica”.
Mai come quest’anno il Premio Marietta ad Honorem – attribuito a personalità che, con modalità differenti, contribuiscono alla diffusione della conoscenza della cultura del mangiar bene – rende giustizia ad una festa lontana dalla promozione del piacere del cibo fine a se stesso: mangiare è soprattutto cultura, e cultura nel 2016 vuol dire anche sensibilizzare i consumatori alla consapevolezza alimentare.
La premiazione avverrà a Casa Artusi a Forlimpopoli il 26 giugno 2016, alle ore 21 in occasione della XX edizione della Festa Artusiana. Nella stessa giornata ci sarà la consegna del Premio Marietta, il concorso nazionale per cuochi dilettanti.

Entrambi i premi omaggiano la figura di Marietta Sabatini, fedele governante dell’Artusi con cui il gastronomo ha provato le centinaia di ricette presenti nel manuale.
Nelle ultime edizioni il Marietta ad Honorem è stato assegnato a Tullio Gregory e Alba e Desolina Milandri (2009); Benedetta Parodi e Gabriella Devetak (2010); Paola Gho e Michele Serra (2011); Stefano Bicocchi (Vito) e Simonetta Agnello Hornby (2012); Miro Mancini e Margarita Fores (2013); Paolo Poli, Andy Luotto e Loris Mambelli (2014), Don Pasta e Giulio Babbi (2015).

 

Informazioni.

Ufficio Cultura tel. 0543-749234-5 (orario 8-13; durante la Festa 16-21).

Mail: info@festartusiana.it promozione@comune.forlimpopoli.fc.it

Siti: www.festartusiana.it www.forlimpopolicittartusiana.it

 

Ufficio Stampa – Agenzia PrimaPagina

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Il racconto di un viaggio nell’artela fiorentina T.A.D. Technology Art Design

Jewel Gecko (3)Il racconto di un viaggio nell’artela fiorentina T.A.D. Technology Art Design

Quando il Design, la tecnologia e l’arte si fondono in un percorso magico, rigorosamente Made in Italy.
La nostra casa ci circonda, dice molte cose, appena sussurrate. Racconta la condizione economica, sociale, suscitando commenti di sociologi e antropologi, per non parlare della stampa specializzata, che si pronuncia ogni stagione ad ogni nuova moda, a nuove proposte. La nostra casa e quello che ci mettiamo dentro seduce, parla di noi, parla di effimero ed eterno, bisbiglia formule magiche…è in sintesi la descrizione di ciò che oggi il nostro habitat rappresenta per la nostra società.

13230211_1601701283473912_6794189044820867846_nL’Azienda fiorentina TAD Technology Art Design ha creato una nuova linea, esclusiva e interessantissima, che parla di design, tecnolgia e arte. Parla della cultura che si trova in oggetti apparentemente senza senso, persino banali, e presenta una serie di pulsantiere, che fanno vivere la nostra casa in maniera più intima e profonda, dimostrando quanto l’arredamento e gli accessori suggestionano il nostro modo di vivere. L’apparente semplicità del loro progetto, che propone il nuovo attingendo al passato, è l’incontro dell’estro orafo di Simone Mencherini e Marco Aradei con la competenza tecnologica dell’ ingegnere Marco Mollica.

3 (1)Protagonisti sono i pulsanti, accessori indispensabili dello spazio, che in questo caso non possono essere usati con indifferenza perchè veri e propri gioielli interamente realizzati a mano.
Rari “bottoni” su piastre di metallo prezioso alcune punteggiate d’oro, altre con il rosso dei coralli, con i pesci e le stelle marine dove i brillanti incastonano sogni rubati al mare, alba e tramonti nella profondità del blu, dove sembra di udire gli stridi rauchi di gabbiani, con la luce che penetra nell’acqua, sotto il cielo che si fonde con il profondo blu dell’acqua, per ripetere all’infinito la storia di un rapporto intenso dell’uomo con il mare, sempre in bilico tra attese e incontri.

502 (1)E poi la rana gioiello, per principi che non sognano altro che di baciare e svegliare principesse sognanti, una piastra in palladio con pulsante “ Ball” in Oro e ametiste, altre in ottone e Swarovsky, tutta una serie di animali, come il gecko incantato, fissato in un immobilismo irreale, proprio per farsi notare, carezzare….sinuoso e prezioso e le tartarughe dal guscio di pietre preziose, insoliti bottoni in oro, …..gioielli per case da sogno, barche che solcano i mari, sinuose e sensuali sirene che vorrebbero affascinare, il lusso esclusivo di alberghi e case dove il silenzio e le belle cose, armoniose, convivono in stanze senza tempo ……l’armonia e la bellezza che si scorge negli occhi dei due orafi e dell’ingegnere che sognano, mentre li progettano e li creano, li Jewel Frog argento e zaffiri (1)disegnano e li montano, mentre sognano viaggi fantastici e fughe dalla realtà, sogni creati con le mani, è questa dunque la vera arte, quella di concepire un gioiello per un viaggio tecnologico, quello di TAD Technology Art Design, arte tecnologia e design, attraverso la storia, la cultura, l’arte, la sapienza del fare, l’armonia dei colori e della materia, l’artigianalità dunque, che fa parte del bagaglio della Toscana e dell’Italia intera, una regione da vivere con il suo immenso bagaglio di artigiani e maestri d’arte….

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Press: cristina vannuzzi landini

Inaugurazione Acetaia comunale

Inaugurazione Acetaia comunale
Sabato 21 maggio – Cortile interno Biblioteca, ore 17.00
Inaugura a Castelvetro di Modena la nuova Acetaia Comunale!
Situato nel cuore del centro storico, un luogo riservato alla conoscenza del Balsamico della Tradizione. Inebrianti profumi di mosto, botti, botticelle, trani e il prezioso racconto dei volontari sulla tradizione secolare del nostro Oro nero.
Per maggiori informazioni visita il sito all’indirizzo:
http://www.visitcastelvetro.it/eventi/inaugurazione_acetaia_comunale.htm
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Dama Vivente …alla prova del cuoco

per_sitoDama Vivente …alla prova del cuoco
Sabato 21 Maggio – Rai Uno, ore 12.00 – LA PROVA DEL CUOCO
Dopo il grande successo della puntata di Sabato 19 Marzo, torna per la seconda volta alla Prova del Cuoco, l’Associazione Dama Vivente !
Gusto e cultura si incontrano nuovamente grazie alle squisite ricette degli chef Paolo Reggiani e Marcello Righi del Ristorante Laghi di Campogalliano e ai meravigliosi abiti in stile rinascimentale di Fili d’Oro a Palazzo……. una puntata assolutamente da non perdere!
Senza_titolo-1_copiaPer maggiori informazioni visita il sito all’indirizzo:
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A Pistoia la ” Cena della legalità” di Filippo Cogliandro

MALL2225A Pistoia la ” Cena della legalità” di Filippo Cogliandro
Ospite della CNA Pistoia alla Dinamo Camp
23 maggio 2016
La cucina per Filippo Cogliandro…un pretesto
Calabria, aspra, dura ma, quando la conosci, è tenera e si offre come una innamorata aprendo il cuore e donandoti il suo infinito mondo di colori e aromi selvatici, con il canto e l’eterna danza degli ulivi che, sbattuti dal vento, cantano verso il cielo, Panorama_d_Italia_Filippo_Cogliandro_203argentei, apparentemente fragili, ma forti, eterni, come la gente di questa regione. Qui la gente è come la terra, una terra mai scontata, orgogliosa, che non si arrende, fatta di grandi macchie a creare un paesaggio fatto da piante, il verde spudorato declinato in mille tonalità, sentieri arricchiti dai profumi per arrivare al mare, unico, azzurro, eterno.
E Filippo Cogliandro, dalla sua Calabria, unisce le terre, le regioni, le città, apparentemente per caso, ma in realtà con un luogo comune e un filo conduttore, che è quello di raccontare, parlare e spiegare e lo fa attraverso la sua cucina, che diventa anima e pretesto, il suo grande dono e la forza che lo hanno spinto ad andare avanti, da Reggio Calabria, Berlino, Manaus, Pescara, Roma, Firenze, Pistoia….
Pistoia dunque, in una città che si “scopre” in un ruolo istituzionale per l’anno della cultura Carnaroli_di_Sibari_con_Pescatrice ridotta2017 La Cena della Legalità, non a caso voluta fortemente dalla Presidente CNA Pistoia d.ssa Elena Calabria nei locali della Dinamo Camp il 23 maggio prossimo, assume una veste emblematica, l’importanza e la valorizzazione della cucina gourmet per creare un connubio perfetto tra solidarietà e speranza, legalità e fantasia, la Dynamo Camp…dove la vera cura è ridere e la medicina è l’allegria!
Dynamo Camp, un camp di Terapia Ricreativa, primo in Italia, appositamente strutturato per ospitare gratuitamente per periodi di vacanza e svago bambini e ragazzi malati, in greco di bianco (1)terapia o nel periodo di post ospedalizzazione. Bambini che vivono in un oasi fantastica, affiliata WWF, tra le montagne dell’Appenino Pistoiese, passeggiate a cavallo, tiro con l’arco, arrampicata, attività ricreativa in acqua, pet therapy, giochi.… al Camp tutto è strutturato per consentire ai bambini e ai ragazzi di superare barriere culturali e fisiche e per scoprire le proprie abilità, alla Dynamo Camp la fantasia non ha limiti, ma ha tantissimi strumenti a disposizione, e qui, con La Cena della Legalità, con la brigata formata dagli allievi della Scuola Alberghiera F. Martini di Montecatini, la cucina di Filippo Cogliandro serve da pretesto e da tema per celebrare uno scambio di emozioni e di conoscenze, una rete sociale per raccontare alla gente la sua storia, un modo di incontrarsi per scrivere insieme la nuova pagina di una storia comune.
CNA di Pistoia www.cnapistoia.it
Dinamo Camp www.dynamocamp.org – Via Ximenes, 662, 51028 Limestre, San Marcello Pistoiese PT
Istituto Professionale F. Martini Castello La Querceta – 51016 – Montecatini Terme(PT) istitutomartini@alberghieromontecatini.gov.it
Filippo Cogliandro : www.laccademia.it
Press: Cristina Vannuzzi Landini

EnoArte protagonista in Cina

performanceEnoArte protagonista in Cina
Interwine China 2016 – Dal 20 al 22 maggio 2016
China Import & Export Fair Complex Guangzhou (Cina)
Il Paese/Continente continua a fare da volano all’economia mondiale e la classe alta/media diventa artefice di un profondo cambiamento socio-culturale. In questo contesto il Made in Italy è ricercato, oltre che copiato, è diventato uno status symbol di classe, dal fashion al food, dall’edilizia alla musica, all’arte, al vino. La Cina continua ad essere il motore del business economico e finanziario mondiale ma anche uno sconfinato serbatoio di start-up e nuove tendenze, una porta Drappellone-Agosto-2015_imagelargespalancata sul futuro.
Obiettivo su Interwine China edizione 2016: La Cantina toscana L’Arco vola in Cina per partecipare alla più importante Fiera di settore in programma a Guangzhou dal 20 al 22 maggio. La Fiera vedrà le cantine italiane impegnate a promuovere le loro eccellenze enoiche pronte a scommettere su uno dei bacini che in soli dieci anni ha visto un incremento del 57% dei consumi di vini fermi, passando dai dieci milioni di ettolitri del 2000 ai sedici milioni del 2013 (fonte: WineMonitor – Nomisma) rappresentando uno dei Paesi target fondamentali per l’export italiano.
“La Cina – come afferma Lorenzo Mitola AD della Cantina Toscana L’Arco – e Canton ed Hong Kong in particolare, negli ultimi anni si sono affermate come centri nevralgici per la penetrazione nei mercati di tutto il continente asiatico, da qui la necessità delle nostre aziende di presidiare e tenere sotto la lente d’ingrandimento un mercato in continua evoluzione e che nei prossimi anni si auspica possa essere una delle piazze mondiali più importanti per l’export dei nostri vini.
Ho voluto proporre, per questa edizione 2016, oltre alla degustazione dei miei vini, anche Betta (1)l’arte attraverso l’uso di questi, infatti sarà presente nel mio stand per cinque performance live l’artista fiorentina Elisabetta Rogai, famosa a livello internazionale per dipingere con il vino, tecnica unica da lei inventata nel 2010; infatti l’artista dipinge utilizzando il vino al posto dei tradizionali colori, in un modo decisamente diverso da ogni tentativo finora provato in quanto il vino invecchia letteralmente sulla tela, parallelamente al vino.
“E’ la terza volta che vengo in Cina – parla l’artista Elisabetta Rogai – e sono sempre sorpresa e affascinata dalla vita e dall’enorme movimento di gente che si vede nelle strade e l’interesse che il popolo cinese ha nei confronti degli italiani e dei nostri prodotti, e soprattutto per la nostra cucina e il vino e, nel mio caso, per la mia tecnica di dipingere con il vino, arte e tecnica che li fa assistere a bocca aperta mentre dipingo, e ho deciso, per questa edizione, di privilegiare soggetti di cavalli, ph 4che mi sono rimasti nel cuore dopo aver dipinto il Drappellone del palio di Siena 2015”
Nella più dinamica città della Cina, che durante l’ultimo quinquennio si è affermata come l’hub di riferimento per la commercializzazione e la distribuzione di vino in tutta l’area Asia-Pacifico ed in Cina, l’Interwine China, nella passata edizione, ha visto la partecipazione di oltre 1.000 espositori ed è stata visitata da oltre 20mila buyer provenienti da più di 80 Paesi, confermandosi un trampolino d’eccezione per introdursi e rafforzare il proprio brand nel mercato asiatico, molto sensibile ai prodotti italiani di alta qualità.
www.villalarco.it
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Ritorna Profit-No-Profit nella sua quinta edizione “PNP5.0 – L’Alta Moda Aiuta i Bambini”

loghi tutti pnp CSRitorna Profit-No-Profit nella sua quinta edizione “PNP5.0 – L’Alta Moda Aiuta i Bambini”

Dal 19 al 22 maggio l’Alta Moda si mette a disposizione dei bambini meno fortunati

Milano – Anche quest’anno l’Alta Moda è assoluta protagonista dell’evento Profit-No-Profit che, dopo il grande successo degli anni passati, si ripresenta nella sua quinta edizione con delle importanti novità. Quattro giorni di shopping, per acquistare cose belle, a basso costo e a fin di bene, dal 19 al 22 maggio.

Tutto ciò è possibile grazie alla sempre maggiore sensibilità dei grandi marchi, che aumentano di anno in anno (2015: 90 marchi presenti). Le grandi Case di Moda donano una selezione delle collezioni, anche della attuale stagione in corso, che vengono venduti al pubblico a prezzi scontatissimi.

L’intero ricavato sarà devoluto per sostenere l’Associazione per il Bambino Nefropatico Onlus, che aiuta i bambini con malattie renali della Clinica Pediatrica De Marchi-Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e l’Associazione Progetto Panda Onlus che accompagna mamme e bambini con patologie molto gravi, fornendo gratuitamente assistenza e supporto psicologico.

La nuova location di “PNP5.0”sarà nel nuovo polo di aggregazione della città, in Piazza Gae Aulenti 4. La Milano del progresso, la Milano della Moda, quale naturale contesto di questa importante manifestazione.

ViVimilano.191x144.stampaCon il patrocinio della Camera Nazionale della Moda Italiana; gli spazi per l’evento sono stati gentilmente offerti da COIMA SGR.

PNP5.0 in breve
Quando: 19 maggio ore 18:00 – 22:00
dal 20 al 22 maggio ore 11:00 – 22:00
Dove: Piazza Gae Aulenti n°4, Milano
Cosa: l’Alta Moda aiuta i Bambini donando merce anche della nuova collezione per essere venduta a prezzi scontatissimi dove l’intero ricavato va a fin di bene

Per informazioni:
Ufficio Stampa Marcia Boni: Tel. 02.45071234; mail@marciaboni.com
ABN Onlus – www.abn.it | PANDA Onlus – www.pandaonlus.org
Iscriviti per un ulteriore sconto www.facebook.com/profitnoprofit

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Un bazar di vita e di cinema per il Festival di Cannes 2016

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Un bazar di vita e di cinema per il Festival di Cannes 2016

12814598_10206843404136513_8833453455553469501_nUn bazar di vita e di cinema per il Festival di Cannes 2016 aperto dal maestro del cinema Woody Allen, con la presenza sul red carpet della Croisette di attrici e attori di grande calibro sulla Croisette come Jodie Foster, Kendall Jenner, Ryan Gosling e Russel Crowe, Julia Roberts e George Clooney, l’emozione del film italiano di Paolo Virzì “La Pazza gioia”, Like Crazy, accolto da dieci minuti di applausi, la grande esposizione di gioielli, le star e starlette ed infine il defile di abiti belli, brutti, a volte ridicoli, ma, quelli belli, che diventano uno spettacolo nello spettacolo, la vera passerella che affolla i lati del tappeto rosso nei giorni del Festival.
E bella fra le belle del Festival spicca l’etoile Lorena Baricalla, abituata ai grandi palcoscenici di tutto il mondo, che sembra sfiorare appena il red carpet e la famosa “montée des marches” di _MG_3621 as Smart Object-1 tag_1accesso del Palais des Festivals, passaggio emblematico per molti artisti e da sempre sogno proibito del pubblico. La Baricalla etoile, cantante ed attrice nonché master of ceremonies, si muove con la grazia e l’eleganza innata di una artista di razza, in un outfit che ricorda Audrey Hepburn, abito della stilista brasiliana Genesia Walle abbinato ad escarpins rosso scarlatto di Duccio Venturi Bottier della collezione 2016, il designer che realizza capolavori da indossare fatti di ricerca, artigianalità, e creatività, per un incontro fra due talenti, creazioni fatte appositamente per lei, calzature da sogno, lievi, leggere, glamour, che sembrano farfalle ai piedi di una grande stella, estro e creatività, che anticipano un lungo tour che lo vede impegnato partendo da Cannes e Monaco e poi Parigi, New York, Canada ed infine la Fashion Week di Londra.
Ho apprezzato molto il film – ci dice Lorena Baricalla – vederlo insieme agli attori che vi _MG_3974jpeghanno recitato aggiunge una nota unica alla serata, ti senti coinvolta nella trama del film. Le giornate del Festival sono per me momento di appuntamenti professionali e di rappresentanza in occasione dei vari eventi con la nostra società di produzione Promo Art Monte-Carlo Production. Quindi si vive la vita frenetica di Cannes che ti coinvolge in un turbinio organizzato al minuto nei minimi dettagli. E poi, anche se sono abituata agli abiti da scena, l’emozione di vestire come una principessa, io amo moltissimo le calzature italiane e quelle di Duccio Venturi rimangono il vero accessorio fashion, sono scarpe dai colori inaspettatamente vibranti e bon ton, la bellezza e la femminilità esasperata per immaginare _MG_3719jpegun romanzo d’amore che sottolinea la seduzione con pennellate di verde elettrico, il rosso fuoco, il rosa caramella, l’arancio, passi sottintesi e seducenti, con gli accenti ammiccanti di una moda che è, ormai, diventata un must.

 

 

Fondazione Achille Castiglioni

Fondazione Achille Castiglioni
La Fondazione Achille Castiglioni (piazza Castello 27) è stata costituita nel 2012 per poter sviluppare in modo più efficace e trasparente le attività dello Studio Museo al fine di valorizzare e rendere pubblico il materiale costituente la concreta testimonianza dell’attività culturale, artistica e professionale di Achille Castiglioni.
Alla Fondazione Achille Castiglioni a cui è stata affidata la gestione e l’utilizzo dell’archivio.
La Fondazione si prefigge inoltre di compiere ricerche, acquistare, conservare, comunicare, esporre a fini di studio, educazione e diletto documenti o oggetti relativi al lavoro di Achille Castiglioni.

Triennale Design Museum

Triennale Design Museum
Inaugurato nel 2007, è il primo museo del design italiano. Situato nella sede della Triennale di Milano offre al visitatore la possibilità di scoprire le eccellenze del design italiano attraverso inediti punti di vista. Nessun ordinamento cronologico o per autore, ogni anno Triennale Design Museum si rinnova, si trasforma, modificando le tematiche trattate e gli allestimenti.