1994–2014: nel nome di Don Diana e sulle orme di Wojtyla
Il 9 aprile all’Istituto Superiore di Morcone (Bn) una giornata dedicata alla legalità
Ospite d’onore Filippo Cogliandro, lo chef calabrese simbolo della lotta alle mafie
Una giornata dedicata alla legalità nel nome di Don Peppino Diana, la cui stola è stata il leitmotiv che a Roma, nella chiesa di San Gregorio VII, ha unito simbolicamente la mano di Papa Francesco e quella di Don Luigi Ciotti, il fondatore dell’associazione Libera. A vent’anni dalla morte del sacerdote ucciso dalla camorra a Casal di Principe, la sua figura – così come quella del Beato Pino Puglisi e di tutte le 842 vittime cadute per mano della criminalità – è diventata gigantesca, luminosa, emblematica: sulle orme di Karol Wojtyla, Papa Francesco e Don Ciotti, mano nella mano, quasi a darsi forza, hanno condiviso la prima veglia del Pontefice con i familiari delle vittime delle mafie, da cosa nostra alla camorra. Gesti dalla forte carica simbolica, ascritti ormai alla storia.
Proprio nell’occasione dell’anniversario della sua morte, mercoledì 9 aprile 2014 il liceo scientifico “Don Peppino Diana” di Morcone (Benevento) intende dare un segno, forte e diretto, in quanto “Scuola Presidio di Legalità”, con una giornata dedicata interamente agli allievi. Un appuntamento che inizierà con un saggio composto da canti, poesia, cartelloni, manifesti, cortometraggi e infine un pranzo, dove l’ospite d’onore sarà lo chef Filippo Cogliandro, lo chef calabrese diventato simbolo della lotta alla criminalità per essersi ribellato ai suoi estorsori e averli mandati in galera.
Per l’occasione Cogliandro, la cui storia di coraggio servirà per ispirare le menti e i cuori dei giovani, regalerà a studenti e professori una sua creazione culinaria, coadiuvato dalla brigata degli allievi dell’Istituto alberghiero.
E’ sicuramente un evento di grande impatto, simbolico ed emotivo, sia per la presenza di Filippo Cogliandro, che per la location che ha preso il nome di un eroe della Locride, Don Peppino Diana, un sacerdote che ha speso la sua vita per combattere la mafia: e quindi l’evento, il ricordo, le testimonianze, il racconto….perchè, come dice Cogliandro, il silenzio uccide….
Alla giornata, fortemente voluta dal preside dell’Istituto, il professore Luigi Mottola, saranno presenti i familiari di Don Peppino Diana, insieme a Leandro Limoccia (coordinatore di Libera Campania), Mario Di Costanzo (responsabile formazione socio-politica Diocesi di Napoli) e il giornalista Nico de Vincentiis.
Programma:
ore 10.00 apertura
ore 11.00 coffe break
ore 11.30 convegno
ore 13.30 pranzo
ore 15.30 spazio alunni
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Don Peppe Diana
Giuseppe Diana, chiamato anche Peppe Diana o Peppino Diana (Casal di Principe, 4 luglio 1958 – Casal di Principe, 19 marzo 1994), è stato un presbitero, scrittore e scout italiano, assassinato dalla camorra per il suo impegno antimafia. Il suo impegno civile e religioso contro la camorra ha lasciato un profondo segno nella
società campana. Il Liceo Scientifico di Morcone dal 21 aprile 2010 prende il suo nome.Lo scritto più noto di don Peppe Diana è la lettera Per amore del mio popolo non tacerò, un documento diffuso a Natale del 1991 in tutte le chiese di Casal di Principe e della zona aversana insieme ai parroci di Casal di Principe, un manifesto dell’impegno contro il sistema criminale.
Segnalato da Cristina