Arte della cucina povera – Cristina

thumbnail-9.cgi.jpegAna Roš e Franco Aliberti

Al Castello di Lubiana per un mondo di emozioni 

Terre e paesi agli antipodi, distanze ravvicinate dal gusto e dalle emozioni che un piatto può riservare…Ana Ros e Franco Alberti.

La Chef Ana Roš ama le sfide e la sua sfida attuale,  a se stessa e ai sui colleghi Sloveni e stranieri, è ispirata dalla crisi economica, per cui la sua filosofia  e quella’ di creare dei piatti strepitosi usando ingredienti poveri, cucina “low cost”, per la quarta serata della serie ARTE DELLA CUCINA POVERA, al Castello di Lubiana nel ristorante “Na Gradu” giovedi il 21.e venerdi il 22. marzo alle 19.30. 

Ana.jpgInsieme ad Ana, in questo Tour gustativo Franco Aliberti, uno dei più creativi pasticceri italiani, fino a pochi giorni fa pastry chef dell’Osteria La Francescana di Massimo Bottura e in procinto di inaugurare un nuovo locale, di sua proprietà,  sulla riviera romagnola.

Conosciuto per lo slogan “Oltre il chilometro zero. Per una cucina a scarto zero”. che si traduce in: ottimizzare la materia prima, ridurre gli scarti, reimpiegare le parti abitualmente considerate scarti: un modo di lavorare fantasioso, innovatore, che guarda alle tendenze della gastronomia mondiale, nel pieno rispetto della materia prima e senza dimenticare il passato

Prima di dedicarsi al proprio progetto, Franco Alberti a Lubiana, dove dimostrerà, insieme ad Ana,  la sua bravura sia come chef che come pasticcere. 

Franco2.JPGPrezzo della cena di sei portate con vini: 50,00 eur 

 

Prenotazioni sono obligatorie: 

andreja.lajh.cdc@gmail.com 

 

www.hisafranko.com/ 

www.nagradu.si/ 

http://carpediemclub.wordpress.com/ 

 

Ristorante Castello Malvezzi Brescia – Suggerito da Cristina

GIA_0061.jpgUmberto De Martino executive chef del Ristorante Castello Malvezzi Brescia – Cristina

“E’ camminando che si fa il cammino”
Antonio Machado
 
Brescia la bella, fatta di gente solida, pratica, vite dedicate al lavoro, stress a mille….…siamo in una città del nord Italia.
Sembra impossibile, ma percorrere pochi chilometri dal centro della città e trovarsi in un mondo diverso, completamente nuovo e antico, l’atmosfera sospesa, incantata di stanze oltre il tempo….. il Castello Malvezzi.
Un luogo fuori dal tempo e dallo spazio, immerso in una dimensione fiabesca, principi e principesse per una sera, fra dipinti, legni, candele, porcellane e posateria in argento. Inizia un viaggio prezioso con l’arrivo al Castello Malvezzi e si snoda tra irresistibili gastronomie e vini selezionati, da assaporare nelle ovattate sale del Castello, davanti al crepitio di legna nel camino, luoghi fatti di eleganza, raffinatezza e stile, un sogno in tavola.
all’esterno un mare pieno di piante, un insieme di cromatismo e profumi d’estate e primavera, le atmosfere fiabesche dei giardini d’inverno  e l’armonia dei gialli e dell’arancio dei mesi autunnali.
E’ qui che vive e lavora come executive chef del Ristorante del Castello Malvezzi Umberto De Martino; napoletano e legato alla sua terra, lo chef propone una cucina che profuma di Sud, ma che accoglie e interpreta la natura che lo circonda e i profumi del giardino del Castello, constatare le stagioni dal colore delle foglie, i profumi dei fiori, le nebbie ovattate dell’inverno, la luminosità dei cieli estivi. Attento, pignolo, l’ executive chef del ristorante del Castello di Malvezzi insegue una cucina fatta di emozioni, attentissima ai prodotti ed equilibrata anche dal punto di vista nutrizionale.
La sua cucina è di un livello molto alto, moderna e contemporanea, viva, elegante e raffinata negli accostamenti, non banale, ma attenta al cromatismo e all’armonia dei colori, una mano sicura negli accostamenti, le sue origini partenopee mischiate  ai gusti lombardi della zona, per un insieme di emozioni che lo chef De Martino sa trasmettere ai fortunati che gustano i suoi piatti.
Grande qualità ottenuta con l’esperienza e l’affiatamento dell’intera brigata di cucina….e in questo De Martino è sempre in grado di trasmettere ai suoi collaboratori un messaggio tanto semplice quanto essenziale: il segreto di piatti sulla base dei profumi della memoria da trasmettere ai destinatari finali, quella emozione speciale chiamata ristorazione.
 
La passione di Umberto De Martino per la cucina, parte dall’infanzia, in quanto figlio d’arte, nato e cresciuto a Sorrento, cittadina del mondo, in una visuale gastronomica mirata al turismo, impara velocemente le basi di quella cucina, che si è consolidata anno dopo anno, con studi di settore, stages e pratica direttamente in cucina, la convinzione cioè che Chef non è solo colui che prepara delle pietanze, bensì un figura attenta al mercato nello scegliere materie prime di elevata qualità, direttamente dal bancone del pescivendolo, macellaio, mercato della frutta e della verdura. E poi l’aggiornamento continuo su tutto quello che fa parte del concetto gastronomia, olio, formaggi, mise en place, caffè, vini, servizio di sala: una figura in definitiva a 360°;  De Martino è stato Stagista, Capo Partita, ed infine executive chef di ristoranti pluristellati, campani, nazionali ed esteri, come il Ristorante La Scala e il Gallo Nero ad Amburgo, il Ristorante Umberto, sempre ad Amburgo, l’Eccmo, La Ciau del Tornavento a Treviso, il Marina Grande ad Amalfi, Torre del Saraceno a Vico Equense, il Buco a Sorrento, il Ristorante Cisterna ad Acqui Terme, il Ristorante Cascinale Nuovo ad Isola d’Asti.

Ristorante Relais Cà del Poggio dove il prosecco incontra il mare

clip_image002.jpgC’è il Prosecco. E c’è il mare. Il Ristorante Relais Ca’ del Poggio  a San Pietro di Feletto, nel Trevigiano, coniuga alla perfezione le due anime della famiglia Stocco. Quella marinara, che ha portato Fortunato e la moglie Maria Stella ad affrontare una qualificata esperienza a Bibione, dove il ristorante degli Stocco era considerato tra i migliori della località balneare. E quella collinare, interpretata dai figli Alberto e Marco, che hanno fatto propria la tradizione familiare, rivisitandola con un tocco di modernità ed eleganza. Il Ristorante Relais Ca’ del Poggio è aperto a San Pietro di Feletto, lungo la Strada del Vino del Bianco, dal 18 ottobre 1994, e da allora incontra il crescente favore di una clientela raffinata ed esigente. Se il panorama sui colli del Prosecco che si ammira dalle sale del Ristorante Relais Ca’ del Poggio va dritto al cuore, il palato degli ospiti della famiglia Stocco è deliziato da una cucina marinara che, grazie alla creatività degli chef Marco Stocco e Vincenzo Vairo, si è ormai imposta all’attenzione dei più severi gourmet. Molto conosciuto nell’ambiente sportivo (in via dei Pascoli, unica salita certificata in Italia, ribattezzata Muro di Ca’ del Poggio, sono transitati, nel 2009, il Giro d’Italia del Centenario e, nel 2010, il Campionato Italiano Professionisti), il Ristorante Relais Ca’ del Poggio dispone di circa 80 coperti inseriti in un ambiente elegante e al tempo stesso familiare, in cui Alberto Stocco e i suoi collaboratori fanno sentire gli ospiti come a casa loro. Prossima l’apertura dell’annesso Hotel Villa del Poggio, una struttura dotata di ogni confort che s’integrerà alla perfezione con l’ospitalità offerta da Ca’ del Poggio, trasformando questo affascinante angolo della Marca Trevigiana – a 60 km da Venezia – in una specie di paradiso per una clientela che ama immergersi nell’atmosfera rilassata ed elegante delle colline del Prosecco.
 
 
 
RISTORANTE RELAIS
 
CA’ DEL POGGIO
 
Ufficio stampa
 
Mob. 338 2103931
 
 

Weekend 20-21 ottobre alla Fattoria del Colle di Trequanda per chi ama il vino e l’arte nel Senese – Ufficio stampa Casato prime donne

Vigneti della Fattoria del Colle.jpg20-21 ottobre 2012

Programma mozzafiato di due giorni (una notte) intensissimi in terra di Siena: visita notturna al Duomo di Siena e festa di fine vendemmia con assaggi

Un appuntamento con la cultura che vi darà emozioni forti. Alla Fattoria del Colle di Trequanda di Donatella Cinelli Colombini, il fine settimana del 20 e 21 ottobre sarà particolarmente suggestivo, perchè condurrà gli ospiti in un evento che si verifica soltanto per un giorno ogni anno: la visita guidata in notturna del Duomo di Siena in occasione dell’apertura del pavimento, il quale con 56 tarsie realizzate dal Trecento fino all’Ottocento, costituisce il più grande pavimento figurato del mondo: quasi una Bibbia per immagini. Tale capolavoro è visibile solo per due mesi ogni anno, tra cui una sola volta di notte il 20 ottobre. La suggestione di questa notte magica in Duomo a Siena non si esaurisce con la visita guidata al pavimento, ma prosegue con molti altri tesori custoditi all’interno del Duomo, come le opere dei più grandi scultori italiani partendo da Nicola e Giovanni Pisano, per arrivare a Donatello, Michelangelo e Bernini, la libreria Piccolomini con Pinturicchio e il giovane Raffaello, l’abside con le tarsie lignee di Giovanni da Verona e gli affreschi di Beccafumi.

L’appuntamento con l’arte non sarà però l’unico a rendere indimenticabile il week end in terra senese: in occasione della fine della vendemmia alla Fattoria del Colle si potrà partecipare alla “Benfinita”, una vera festa contadina d’altri tempi con stornelli ma soprattutto con la polenta fumante da tagliare col filo e condire con il sugo o con cacio e pepe. Nei tegami la zuppa di fagioli, la zuppa dei logaioli di Montalcino, le pappardelle col sugo di cinghiale, i fagioli all’uccelletta, la grigliata all’uso contadino con salcicce, costoleccio, bistecchine di maiale e scoperchiatura di costole di bue, per finire con le crostate con la marmellata fatta in casa e i dolci di mele della tradizione contadina accompagnati dai vini della Fattoria del Colle Cenerentola Doc Orcia, Chianti Superiore DOCG e Drago e le 8 colombe IGT Supertuscan.
 

Come contorno a queste due suggestive “attività”,  il sabato si potrà seguire una lezione sui pinci – pasta fresca tipica senese – prima della merenda cena a base di prosciutto di cinta senese, cacio pecorino di diverse stagionature e pici al sugo accompagnati da Rosso di Montalcino DOC, mentre la domenica – dopo la colazione con torte fatte in casa, salumi, formaggi, frittate e pinzimonio con le verdure dell’orto – si potrà deliziare sia l’occhio, con la visita guidata alla Fattoria del Colle con la Cappella cinquecentesca, le sale storiche della villa, la cantina di vinificazione e maturazione del Chianti e della Doc Orcia e la passeggiata al fantabosco, sia il palato, con la degustazione guidata del vino nuovo e del futuro Brunello 2008, del Brunello 2007 e la Riserva 2006 (95/100 Wine Spectator) e Riserva 1998 accompagnate da bruschette a base di oli di diverse cultivar Moraiolo, Correggiolo e blend.

Il costo di una notte in camera doppia e le attività previste dal programma è di € 77,50 a persona, a cui vanno aggiunti 55€ a persona per i due pasti vini inclusi e 12€ per l’ingresso con visita guidata al Duomo di Siena. I trasferimenti sono da effettuare con auto propria.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI

Casato Prime Donne – Montalcino, SI

Fattoria del Colle – Trequanda SI

Alessia Bianchi 0577 662108 pr@cinellicolombini.it

Addetta stampa

Marzia Morganti Tempestini 3356130800

marzia.morganti@gmail.com

Acetaie aperte ecco la mappa per costruire un gustoso itinerario alla scoperta del balsamico – Ufficio Stampa Consorzio Aceto Balsamico di Modena

mappa acetaie.JPGVolete partire per un viaggio alla scoperta dell’Aceto Balsamico di Modena attraverso le 20 Acetaie Aperte domenica 30 settembre ma non sapete da dove iniziare? La prima cosa da fare è collegarsi al sito del Consorzio Aceto Balsamico di Modena www.consorziobalsamico.it o a quello del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena www.balsamicotradizionale.it, andare alla pagina dedicata ad Acetaie Aperte 2012 e scegliere, tra le molteplici alternative, il programma più intrigante o l’Acetaia più vicina a casa, quella più suggestiva o quella “storica”, quella più ricca di eventi o quella più danneggiata dal sisma dello scorso maggio. Una volta definito l’itinerario da seguire, non resta che scaricare – da uno dei siti dei consorzi – la Mappa Acetaie Aperte 2012 con i relativi indirizzi, impostare il navigatore e partire verso una indimenticabile giornata in mezzo ai mosti in cottura, al profumo inconfondibile dell’oro nero e alle botti che custodiscono questo prezioso condimento.
 
 
Ma non è tutto: se dopo aver viaggiato – e assaggiato – tra un’acetaia e l’altra l’appetito si fa sentire, per l’intera giornata di domenica 30 settembre nei ristoranti aderenti al Consorzio Modena a Tavola, sarà possibile gustare piatti della tradizione locale, rigorosamente realizzati con Aceto Balsamico di Modena IGP e con il prezioso Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP.
 
 
 
Ufficio Stampa Consorzio Aceto Balsamico di Modena
Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.
Tel 335 6130800 
Email marzia.morganti@gmail.com
www.consorziobalsamico.itwww.balsamicotradizionale.it
www.martecomunicazione.com
Ma non è tutto: se dopo aver viaggiato – e assaggiato – tra un’acetaia e l’altra l’appetito si fa sentire, per l’intera giornata di domenica 30 settembre nei ristoranti aderenti al Consorzio Modena a Tavola, sarà possibile gustare piatti della tradizione locale, rigorosamente realizzati con Aceto Balsamico di Modena IGP e con il prezioso Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP.
 
 
 
Ufficio Stampa Consorzio Aceto Balsamico di Modena
Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.
Tel 335 6130800 
Email marzia.morganti@gmail.com
www.consorziobalsamico.itwww.balsamicotradizionale.it
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Ristorante Pub Chalet Fontana – Suggerito da Cristina

via_san_leonardo_ottone_rosai.jpgE’ indubbio che esiste una categoria speciale di ristoranti che è difficile giudicare con il metro normale, quello della ragione e della valutazione per la qualità dell’accoglienza. E’ d’altronde dimostrato da tutte le inchieste che è proprio la qualità dell’accoglienza il fattore principale di “fidelizzazione” della clientela, oltre alle bontà gastronomiche e alla perizia tecnica degli chef… 

Uno di questi è sicuramente il ristorante Chalet Fontana, considerato il giardino più bello di Firenze, ubicato proprio nel bel mezzo della passeggiata fiorentina per antonomasia, quella del Viale Michelangelo, costruito nel 1865 da Giuseppe Poggi, quando Firenze era divenuta capitale del Regno d’Italia. Oggi il viale sarebbe un esempio di giardinaggio ecologico più moderno: diverse sono le specie arboree utilizzate lungo il percorso del viale, come lecci, bagolari, cipressi, robinie, cedri del Libano, pini, ginko biloba, cespugli sempreverdi di bordura come il tasso, l’alloro e la lentaggine e alcuni esemplari di Sophora japonica, il tutto per disegnare  un panorama unico di grande bellezza.  

Chalet_Fontana_1896.gifLo Chalet Fontana, locale nato nel 1896, prese il nome del suo primo proprietario Tullio Fontana, che volle creare un punto di ritrovo culturale e mondano fiorentino nella Belle Epoque, divenuto famoso per aver compiuto, alla fine del secolo, in bicicletta, il percorso Firenze – Atene. Il locale ebbe in seguito, negli anni trenta, momenti di notorietà perché luogo d’incontro di letterati e artisti, quali Vasco Pratolini, Leonardo Sciascia, Pietro Annigoni, e anche un Presidente della Repubblica come Sandro Pertini e, in particolare il pittore Ottone Rosai, spirito bizzarro e magnifico interprete del paesaggio fiorentino, che ebbe il suo studio al numero 49, visse e lavorò dal 1933 al 1957, come ci ricorda una targa, in Via San Leonardo, la strada proprio davanti allo Chalet, questa antica strada contraddistinta da antiche ville, costeggiata da alti cipressi e delimitata da rurali muri di pietra ornati da ottocenteschi graffiti, che al carattere poetico aggiunge un particolare fascino derivante dai muri che la delimitano e sembrano quasi modellarla nel tortuoso tracciato.

Nel verde, quasi in attesa di essere scoperto, questo locale raccolto, gestito con molta eleganza e attenzione per la grande storia che racconta dal patron Riccardo Malato; il locale, ristrutturato di recente dall’Architetto Fabrizio Gola,  si presenta in un duplice aspetto, invernale ed estivo conservando il sapore di un cafe’ chantant ed e’ probabilmente il piu’ vasto, articolato e flessibile impianto del suo genere presente sul territorio fiorentino: 

in inverno il locale si presenta come ristorante, pub e discoteca con musica live, raccolto, affascinante, glamour, luce soffusa delle candele sui tavoli, dalla musica soft, dal perfetto bien ètre di un’ospitalità che l’atmosfera rafforza, cucina anche su forno a legna, gioco di consistenze, alternanza di sapori e presentazione perfetta nelle proposte gastronomiche dello chef Massimo Picci; La cantina è molto ben costruita, etichette anche d’oltralpe, il servizio inappuntabile.

L’estate invece qui è viva, vibrante, quasi spudorata, nei suoi mille colori, profumi di campagna, il verde nelle sue mille sfaccettature e sfumature, la sosta voluttuosa sotto le tende, il fascino delle mille candele, un’oasi verde con musica live, ad un passo dalla città ma mille miglia lontano per vivere un romanzo affascinante, anche solo per una notte……

Ristorante Pub

Chalet Fontana

Viale Galileo Galilei, 7 – 50125 Firenze  

Tel. (+39) 338 4219250 – Info@chaletfontana.it

 

Ristorante Enoteca Le scuderie del Granduca – Scarlino – Cristina

Donatella Volpi, classe 1963, 20 anni alle dipendenze di una importante azienda di vino nel Chianti, esperienze in vari ristoranti nel senese, vari corsi di formazione tra cui esperienza importante alla scuola di Parigi Alain Ducasse, ha la passione e la creatività nel sangue riuscendo a trasmettere tutto questo nei suoi piatti di grande originalità, impatto visivo e gustativo.
Donatella segue personalmente il suo giardino adiacente la struttura, che alla fine risulta una vera e propria dispensa a cielo aperto, come descrive il suo giardino/orto, da cui ricava importanti e delicatissimi ingredienti per i suoi piatti.
 
Incontro con DONATELLA, professione chef………
 
….il successo non ha sesso……
 
Vuoi parlarci brevemente di te, della tua vita e delle tue esperienze formative e professionali?
 
Io rappresento un esempio di Azienda impostata al femminile, guidata totalmente da una donna, che in meno di un anno è riuscita a far diventare il suo primo locale “Le Scuderie del Granduca” ad Asciano (SI),  punto di incontro per cene e cerimonie, cene d’affari, battesimi e matrimoni….in pratica il locale di moda della zona!
Successivamente ho trasferito “Le Scuderie del Granduca” nel meraviglioso territorio del Puntone di Scarlino a 300 Metri dal nuovo Porto, continuando a legare il locale al filo rosso della tradizione toscana.
 
Hai avuto un maestro o una persona di riferimento che ha ispirato la tua ricerca?
Come nasce la passione per la cucina?
 
La mia ispirazione nasce dai racconti di mia nonna quando da piccola mi raccontava cosa si cucinava nelle grandi famiglie contadine, piatti fatti di ingredienti poveri, di verdure raccolte nei campi e animali dell’aia. Così nasce la mia passione per la cucina, tra quei ricchi pranzi su quegli immensi tavoli.
 
Come definisci la tua cucina? Che peso ha la tradizione nella tua cucina?
 
La mia cucina è povera, cerco di impreziosirla attraverso i profumi di ingredienti freschi, del territorio e spezie come bacche di ginepro, finocchietto selvatico  dragoncello, che servono  risvegliare i ricordi dei sapori di una volta, rappresentandomi.
 
Quali sono le idee innovative che intendi esprimere?
 
Nel mio ristorante sono molto attenta ai giudizi che i miei Clienti esprimono e c’è sempre di più la voglia di una sana cucina, moderna, ma con sapori forti e decisi come quelli di una volta, che cerco di realizzare con piatti ed accostamenti di sapori e prodotti quasi totalmente dimenticati che tornano innovativi.
 
Cosa ne pensi delle tendenze attuali della ristorazione?
Penso che andare dietro alle tendenze sotto certi aspetti sia positivo purché non sia considerato solo un business
 
Quali sono gli ingredienti del tuo successo?
 
Credere molto in me stessa, nelle mie capacità ed essere determinata.
 
C’è un ingrediente che detesti e uno che adori?
 
Detesto la cipolla perché quando preparo la composta mi fa piangere tutto il giorno ed adoro invece il basilico.
 
Quali sono i metodi di cottura che prediligi?
 
Li amo tutti, un po’ meno la frittura perché l’odore non ti lascia per tutto il giorno; ma buonissima!
 
Donna chef…….che problemi hai avuto in un mondo che vede, normalmente, la priorità numerica maschile????
 
Personalmente non ho mai combattuto con i maschi, ho dovuto invece combattere con il sesso femminile, anche se io non mi sono mai imposta ma ho sempre rispettato la scala gerarchica, andando comunque avanti per la mia strada.
 
Che consiglio daresti ai giovani che vogliono diventare chef?
 
Visto che hanno la fortuna di frequentare scuole ed hanno la possibilità di avere delle buone basi, consiglierei di fare anche un buono stage, avere tanta determinazione, umiltà e grandi sogni nel cassetto e farli diventare realtà.
 
Lasciamo Gianluca e Donatella nella loro splendida location, una coppia che ama il suo lavoro, si sono scelti e trovati, pieni di curiosità e di complicità, in un romanzo d’amore che si rinnova ogni giorno.
 
Info e contatti:
 
Ristorante Enoteca “Le Scuderie del Granduca”
Via Scarlinese, 62  – Loc.Puntone – Scarlino (GR)
Telefono 0566 866230
339 8708133 Gianluca
347 1452723 Donatella
www.scuderiegranduca.it
www.facebook.com/RistoranteScuderieGranduca
Donatella Volpi, classe 1963, 20 anni alle dipendenze di una importante azienda di vino nel Chianti, esperienze in vari ristoranti nel senese, vari corsi di formazione tra cui esperienza importante alla scuola di Parigi Alain Ducasse, ha la passione e la creatività nel sangue riuscendo a trasmettere tutto questo nei suoi piatti di grande originalità, impatto visivo e gustativo.
Donatella segue personalmente il suo giardino adiacente la struttura, che alla fine risulta una vera e propria dispensa a cielo aperto, come descrive il suo giardino/orto, da cui ricava importanti e delicatissimi ingredienti per i suoi piatti.
 
Incontro con DONATELLA, professione chef………
 
….il successo non ha sesso……
 
Vuoi parlarci brevemente di te, della tua vita e delle tue esperienze formative e professionali?
 
Io rappresento un esempio di Azienda impostata al femminile, guidata totalmente da una donna, che in meno di un anno è riuscita a far diventare il suo primo locale “Le Scuderie del Granduca” ad Asciano (SI),  punto di incontro per cene e cerimonie, cene d’affari, battesimi e matrimoni….in pratica il locale di moda della zona!
Successivamente ho trasferito “Le Scuderie del Granduca” nel meraviglioso territorio del Puntone di Scarlino a 300 Metri dal nuovo Porto, continuando a legare il locale al filo rosso della tradizione toscana.
 
Hai avuto un maestro o una persona di riferimento che ha ispirato la tua ricerca?
Come nasce la passione per la cucina?
 
La mia ispirazione nasce dai racconti di mia nonna quando da piccola mi raccontava cosa si cucinava nelle grandi famiglie contadine, piatti fatti di ingredienti poveri, di verdure raccolte nei campi e animali dell’aia. Così nasce la mia passione per la cucina, tra quei ricchi pranzi su quegli immensi tavoli.
 
Come definisci la tua cucina? Che peso ha la tradizione nella tua cucina?
 
La mia cucina è povera, cerco di impreziosirla attraverso i profumi di ingredienti freschi, del territorio e spezie come bacche di ginepro, finocchietto selvatico  dragoncello, che servono  risvegliare i ricordi dei sapori di una volta, rappresentandomi.
 
Quali sono le idee innovative che intendi esprimere?
 
Nel mio ristorante sono molto attenta ai giudizi che i miei Clienti esprimono e c’è sempre di più la voglia di una sana cucina, moderna, ma con sapori forti e decisi come quelli di una volta, che cerco di realizzare con piatti ed accostamenti di sapori e prodotti quasi totalmente dimenticati che tornano innovativi.
 
Cosa ne pensi delle tendenze attuali della ristorazione?
Penso che andare dietro alle tendenze sotto certi aspetti sia positivo purché non sia considerato solo un business
 
Quali sono gli ingredienti del tuo successo?
 
Credere molto in me stessa, nelle mie capacità ed essere determinata.
 
C’è un ingrediente che detesti e uno che adori?
 
Detesto la cipolla perché quando preparo la composta mi fa piangere tutto il giorno ed adoro invece il basilico.
 
Quali sono i metodi di cottura che prediligi?
 
Li amo tutti, un po’ meno la frittura perché l’odore non ti lascia per tutto il giorno; ma buonissima!
 
Donna chef…….che problemi hai avuto in un mondo che vede, normalmente, la priorità numerica maschile????
 
Personalmente non ho mai combattuto con i maschi, ho dovuto invece combattere con il sesso femminile, anche se io non mi sono mai imposta ma ho sempre rispettato la scala gerarchica, andando comunque avanti per la mia strada.
 
Che consiglio daresti ai giovani che vogliono diventare chef?
 
Visto che hanno la fortuna di frequentare scuole ed hanno la possibilità di avere delle buone basi, consiglierei di fare anche un buono stage, avere tanta determinazione, umiltà e grandi sogni nel cassetto e farli diventare realtà.
 
Lasciamo Gianluca e Donatella nella loro splendida location, una coppia che ama il suo lavoro, si sono scelti e trovati, pieni di curiosità e di complicità, in un romanzo d’amore che si rinnova ogni giorno.
 
Info e contatti:
 
Ristorante Enoteca “Le Scuderie del Granduca”
Via Scarlinese, 62  – Loc.Puntone – Scarlino (GR)
Telefono 0566 866230
339 8708133 Gianluca
347 1452723 Donatella
www.scuderiegranduca.it
www.facebook.com/RistoranteScuderieGranduca

Ristorante Tre stelle -Forte dei Marmi – Suggerito da Cristina

zuppa delle stelle.jpgC’è una momento, nell’arco dell’anno, che segna il risveglio turistico della Versilia: mentre si sta spengendo il grande clamore del Carnevale di Viareggio, la Versilia comincia a svegliarsi, come una novella bella addormentata e, durante un week end dal timido sole, incontriamo Massimo Landi, proprietario del Ristorante “ Tre Stelle” a Forte dei Marmi.

Il locale, ubicato nella strada principale di Forte dei Marmi, è quello che si definisce “un tempio” della ristorazione per i veri amanti del mare.

Grande eleganza del locale, arredato e concepito come una casa privata, in un ambiente moderno e rilassato, toni soft, piante, candele, quadri e fiori ovunque, sedute comode e tavoli distanziati l’uno dall’altro, argenteria, piatti e tovagliati di alta qualità.

29.jpgMassimo Landi è un versiliese puro, fieramente legato al suo mare, alla sua terra e  alle sue origini, alla gente, a tutto quello che  la sua terra rappresenta,  la durezza delle Alpi Apuane, l’azzurro del mare della Versilia, il profumo di salmastro che si confonde al  Libeccio, un mix di sensazioni e di atmosfera, tanto da farne una filosofia di vita. Oltre ad essere il proprietario di uno dei locali più trendy della Versilia, il suo lavoro principale, oltre all’accoglienza,  è quello di scappare dietro ai fornelli ed essere, con la sua brigata, capitanata da tanti anni dalla maitre Piera Rossi ……..  “lo chef per un giorno”…….. un giorno dopo l’altro,  per trasformare la sua passione in una continua ricerca di tutto quello che è buono e genuino.

Cerchiamo di farci raccontare la sua passione, per tutto quello che rappresenta una cultura della tavola, 12.jpgbasata sulla grande qualità del pesce, appena pescato, e la genuinità dei prodotti. 

Massimo, come nasce la tua passione per questo lavoro?

Dalla mia famiglia ho ereditato la filosofia del mio lavoro: l’onestà a tutti i costi, con se stessi e con il cliente. Non essere né presuntuosi né pretestuosi. Non gioco mai sui facili effetti  e cerco sempre di dedicare almeno un minuto a ognuno dei miei ospiti.

Cosa trovi sorprendente del suo lavoro?

Avere a che fare, senza soluzione di continuità, con una miriade di persone diverse per nazionalità, estrazione sociale e carattere.

Cucinare per te…….significa…….

Un miracolo quotidiano di trasformazione. Una grande passione che richiede tempo e pazienza.

La ricetta per il piatto perfetto?

Il gusto è talmente soggettivo che ognuno di noi si accorge di aver trovato il piatto perfetto nel momento dell’assaggio. Ma posso dire che ancora oggi, in cucina, non usiamo il forno a microonde né l’abbattitore di temperatura. L’olio della friggitrice rigorosamente cambiato ogni giorno e la ricerca quotidiana per il pesce appena pescato, pesce ricco oppure povero, quello che i pescherecci mi procurano, la mattina alle 4, appena rientrati in porto con le reti cariche…….ogni giorno si rinnova questo miracolo naturale e sono felice per il nuovo giorno che mi aspetta.

E il cliente perfetto????come consideri questo boom dei Russi verso il Forte dei Marmi?

Tutti i clienti sono i benvenuti, e, chiaramente, il cliente Russo, che non bada a spese, è ultrabenvenuto, colmato di cure e attenzioni dal mio staff di sala, oltretutto mi gratifica perché cerco di comunicargli la nostra cultura del buon bere e del buon cibo, al di la che mi vengono chiesti i vini più costosi; 

ma per me, che ho cominciato questa avventura praticamente da zero, i clienti che amo di più sono gli amici, con i quali sono cresciuto, per età e professionalmente, che mi hanno seguito negli anni, mi hanno fatto crescere, mi hanno dato fiducia, stima e coraggio, i miei amici di Firenze, Milano, Lucca, Varese, Brescia, che vedo di anno in anno, famiglie intere con le quali mantengo un filo diretto anche nell’inverno; questo è il leit motiv e la ricchezza del Forte dei Marmi. 

Che cosa trovi in Versilia, nonostante tu abbia richieste di aprire nuovi ristoranti Tre Stelle in altre città?

Per me sono luoghi ad alto tasso di vibrazioni positive…

Tutto ciò che sta all’interno del cerchio magico di questa lingua di sabbia, mi commuove il mare, il Libeccio, le Apuane,  il salmastro……  le mie radici sono fieramente marine, nel cuore ho questa piccola città paesana, che ogni giorno, nei momenti più impensati e con i suoi cambiamenti di colori e luci, mi comunica emozioni e vibrazioni positive.

Ristorante Trattoria TRE STELLE

Forte dei Marmi (Lucca)

Via Montauti, 6

Tel. 0584 80220 Cel. 335 7767977 

www.trattoriatrestelle.it

Ristorante Il cavolo nero – Suggerito da Cristina

Achille Pirillo.jpgUn angolo magico della Firenze di Oltrarno  

Diladdarno, in Via dell’Ardiglione, in un quadrilatero posto fra Piazza del Carmine, La Cappella Brancacci, Piazza Santo Spirito, tra le strade della Firenze degli artigiani, fra il vociare dei pochi e veri bottegai fiorentini, gli ormai rari restauratori che si tramandano l’arte sapiente del restauro nella loro botteghe storiche,  scopriamo una città nascosta nello splendore dei giardini discreti delle grandi famiglie Fiorentine, negli androni monumentali, nelle strade rumorose di sampietrini, in tutta una atmosfera becera e colta, come solo la parte più nascosta ma vera di Firenze cela e racchiude. 

 

In questa atmosfera fatata e magica, ma reale, troviamo IL Cavolo nero una trattoria che vive ed esalta la sua fiorentinità, punto di incontro della  Firenze di una volta,  dove resistono ancora i grandi antiquari, inimitabili artigiani, le mescite dei vinai, laboratori culturali, deliziose ed eleganti trattorie; il locale, che prende il nome da una pianta “toscana” per eccellenza, è gestito a livello familiare dal 1988 dai fratelli Anastasia e Antonio in sala, e il fratello Achille lo chef, una famiglia che dell’ospitalità ne fa un vanto e un appeal in più per rafforzare l’atmosfera, che è classica, elegante, fiorentina e internazionale, fatta di buongusto, i profumi del gelsomino di una grande pergola estiva, la luce soffusa delle candele, una cantina di grandi vini italiani e francesi con grande attenzione alle piccole aziende produttrici locali, la cucina classica e innovativa con ricette di una volta, profumi e sapori dimenticati…profumi nuovi per antichi sapori. 

La settimana di Pasqua per cene insolite: 

Il Cavolo Nero accoglie  amici e clienti con un menù formato da piatti della tipicità della cucina fiorentina rivisitata, eventi, abbinati con grande sapienza a grandi vini, per il locale della rive gauche fiorentina che, per accoglienza, grande cucina, profumi e sapori, sale in cattedra.

 

Ristorante Il cavolo nero 

Via dell’Ardiglione,22

50124 Firenze

tel. +39 055 294744

fax +39 055 294744

cell. +39 329 0137397

cell. +39 3470373792

cavolonero@cavolonero.it

San Martino caldarroste e novello – Modena (MO)

Venerdì 11 novembre 2011

Ristorante vecchia Modena
Montale
Modena (MO)

SERATA CON FABIO MORANDI!!!
PER PASSARE UNA SERATA INSIEME IN ALLEGRIA
SI BALLA!! SI CENA!! E ALLA FINE CALDARROSTE E VINO NOVELLO PER TUTTI!!!! VI ASPETTIAMO!!
 
PER PRENOTAZIONI 059530760/33578450

Viaggi e svaghi

Cena romana Castelvetro di Modena (MO)

Giovedì 10 novembre 2011

L’Eglise Cafè 
Via Tasso, 18  
Castelvetro di Modena (MO)
Telefono 059 790489

Giovedì 10 novembre ore 20.30

Cencio “ La Parolaccia “

Cena tipica con parolacce e specialità romane!!!

Intervenite numerosi cornutoni!!!

Menù

Bruschette tipiche romane

Bucatini all’ amatriciana

Involtini alla romana

Arrosti misti ( Maialino al forno, coniglio alla cacciatora, salsiccia )

Panna cotta

26.00€ a persona. Bere escluso

Al fine di fornire un servizio ottimale le serate verranno realizzate con un minimo di 20 prenotazioni

Viaggi e svaghi

Serata Black & White – Crema (CR)

Venerdì 18 Novembre 2011  

Il ristornate M A O S I , nell’ambito della Propria rassegna gastronomica “Peccati di gola”, visto il successo dell’ultimo evento, ripropone il Tartufo bianco e nero in un menù rustico, in cui si vuole scoprire anche il sapore della Selvaggina…..il tutto accompagnato dal Campione del Barbera del Monferrato anno 2007. Sarebbe un vero peccato non gustarlo…

Ristorante Maosi 

v. Izano 0 2/a

Crema (CR)

Tel. 0373 250821

Sosushi – Bologna

Nato nel maggio 2006 il primo locale situato a Bologna in via Belvedere, Sosushi vanta oggi 30 punti vendita in tutta Italia.

Prodotti di origine controllata, sicuri e sempre freschi; una preparazione artigianale del sushi realizzata a mano ogni giorno; ilpesce garantito da un abbattimento a temperature inferiori ai 20° sotto lo zero e la creatività degli chef sosushi fanno di tutti i menù della catena un sunto di originalità, sicurezza alimentare e gusto difficilmente eguagliabili.

Serata con cena Halloween – Sesto San Giovanni (MI)

Lunedì 31 ottobre 2011

Osteria-Wine Bar Gusto di Vino 

via F.lli Picardi 126 

Sesto San Giovanni (MI)

Lunedì 31 ottobre 2011 alle ore 20,30 cena Halloween all’Osteria Gusto di Vino, e per l’ocassione lo chef Enrico propone:

AntipAsto:

– Assaggi di formaggi DOP con composta di zucca.

Primo:

– Quadrotti alla zucca e Speck.

Secondo:

– Scaloppe allo zafferano con tortino di patate e formaggio.

Dessert: 

– Zuccotto.

Costo a persona € 25,00 compreso:

– 1 litro di vino della casa rosso/bianco ogni 4 persone.

– 1/2 minerale.

– caffè e coperto.

E’ gradita la prenotazione, per info tavoli tel: 02.24861517-339.2268863

oppure vai e-mail: gustodivino.natali@libero.

Primo corso base per Degustatori – Sesto San Giovanni (MI)

Dal 8 al 13 dicembre 2011

Osteria-Wine Bar Gusto di Vino 

via F.lli Picardi 126 

Sesto San Giovanni (MI)

Programma:

Prima lezione- Martedì 08/11/2011 inizio corso “Anatomia dei sensi e Tecniche di degustazione”. 3 vini in degustazione

Seconda lezione – Martedì 15/11/2011 “Viticoltura”. 3 vini in degustazione.

Terza lezione – Martedì 22/11/2011 “Enologia – vinificazione Rosso e Bianco”. 3 vini in degustazione

Quarta lezione – Martedì 29/11/2011 ” Enologia – Spumanti e Vini speciali”

3 vini in degustazione

Quinta lezione – Martedì 12/12/2011 Termine corso con cena finale, consegna Attestato e questionario. Vini in abbinamento.

Inizio corso alle ore 20,50 nei giorni prefissati. Ad ogni partecipante saranno dati in dotazione un set di 6 calici per degustazione e una guida base. Costo € 175.00 p/p compreso cena finale per ogni partecipante, che comunque ha la possibilità di portare altre persone che pagheranno la cena con sconto particolare. Per info prenotazione 02.24861517–

339.2268863–338.8696750. Il corso inizierà solo al raggiungimento minimo di 16 partecipanti, affrettatevi per prenotare.

Direttore del Corso Sig. Bartolomeo Mansi “Associazione Degustatori Italiani” .

Bollicine e Pesce – Roma (RM)

Venerdì 7 ottobre 2011
 
Tannino enobaristorante
Via di Santa Maria Goretti, 7
Roma (RM)
Gli Eventi del Gusto è la nuova proposta della stagione di Tannino.
 
La cena degustazione prevede la preziosa presenza della Sommelier Master Class Simona Fanini che presenterà e spiegherà in maniera precisa l’argomento della serata e guiderà la degustazione dei vini e l’interessante abbinamento con il cibo.
 
Menù degustazione Bollicine & Pesce
 
Antipasto: Entrée a sorpresa dello Chef
Vino : Prosecco di Valdobbiadene Extra Dry – Le Vigne di Alice
 
Primo piatto: Linguine di Gragnano al Pesce Spada Capperi e Olive nere
Vino : Spumante For England 2000 – Contratto (Piemonte)
 
Secondo piatto : Tortino dorato di Salmone Norvegese e Cernia con Fagiolini
Vino : Champagne Rosé – Pannier
 
Dessert : Coppa mista di Gelato artigianale di nostra produzione
 
Pane e Acqua sono inclusi.
 
Prezzo € 33,00 a persona
 
Solo con prenotazione telefonica entro mercoledì 5 ottobre al numero 06.86.20.83.87
 
Inizio cena ore 21, si richiede puntualità.